Libri di Antonio Maria Orecchia
Storie del Novecento e oltre. Volume Vol. 1
Antonio Maria Orecchia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 186
“History is being made every day by the men and women”, la storia viene fatta ogni giorno dagli uomini e dalle donne, diceva John Fitzgerald Kennedy. E questo è lo spirito dell’opera, che ricostruisce una sorta di “calendario civile” quotidiano, da gennaio a dicembre, in cui si snodano grandi e piccoli episodi dell’età contemporanea, alcuni più noti, altri che forse sarebbero destinati all’oblio. All’interno, momenti di hard power e di soft power si susseguono e si alternano, come accade quotidianamente: l’“alta” politica, la diplomazia, i governi, le guerre e le rivoluzioni insieme alla musica, lo sport, i libri, il cinema e la televisione, la cultura, i fatti di cronaca che hanno contribuito a costruire il presente e a formare l’opinione pubblica. Un sunto dello “spettacolo delle attività umane”, come lo definì Marc Bloch. Attraverso queste storie emergono, giorno per giorno, i grandi sentimenti, gli ideali, le speranze, i successi e le sconfitte delle persone che hanno avuto un ruolo o sono state un riferimento per più generazioni, insieme alle contraddizioni, le ambiguità e gli incontri e scontri che hanno segnato il Novecento, un secolo lungo e per molti aspetti non ancora terminato. I giorni, insomma, che hanno costruito il nostro presente.
Storie del Novecento e oltre. I giorni che hanno costruito il nostro presente
Antonio Maria Orecchia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 488
“History is being made every day by the men and women”, la storia viene fatta ogni giorno dagli uomini e dalle donne, diceva John Fitzgerald Kennedy. E questo è lo spirito dell’opera, che ricostruisce una sorta di “calendario civile” quotidiano, da gennaio a dicembre, in cui si snodano grandi e piccoli episodi dell’età contemporanea, alcuni più noti, altri che forse sarebbero destinati all’oblio. All’interno, momenti di hard power e di soft power si susseguono e si alternano, come accade quotidianamente: l’“alta” politica, la diplomazia, i governi, le guerre e le rivoluzioni insieme alla musica, lo sport, i libri, il cinema e la televisione, la cultura, i fatti di cronaca che hanno contribuito a costruire il presente e a formare l’opinione pubblica. Un sunto dello “spettacolo delle attività umane”, come lo definì Marc Bloch. Attraverso queste storie emergono, giorno per giorno, i grandi sentimenti, gli ideali, le speranze, i successi e le sconfitte delle persone che hanno avuto un ruolo o sono state un riferimento per più generazioni, insieme alle contraddizioni, le ambiguità e gli incontri e scontri che hanno segnato il Novecento, un secolo lungo e per molti aspetti non ancora terminato. I giorni, insomma, che hanno costruito il nostro presente.
La stampa e la memoria. Le foibe, l'esodo e il confine orientale delle pagine dei giornali lombardi agli albori della Repubblica
Antonio Maria Orecchia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 584
Il volume ripercorre le vicende del confine orientale, delle foibe e dell’esodo tra il 1945 e il 1954, dalla fine della guerra fino al ritorno di Trieste sotto l’amministrazione italiana. Una “cronaca” ricostruita con le parole dell’epoca, attraverso la pubblicazione di 271 articoli tratti da quarantacinque quotidiani e settimanali lombardi che rappresentavano tutte le culture politiche, dai comunisti ai democristiani, dai liberali ai qualunquisti. Nel dibattitto pubblico di questi anni molti hanno sostenuto che “nessuno sapeva”. Nondimeno, in un periodo in cui la stampa rappresentava il principale strumento di costruzione dell’opinione pubblica, i cittadini venivano informati di quella “storia” in presa diretta. Quasi quotidianamente infatti tutte le testate riportavano senza tralasciare alcun particolare quanto accadeva e cosa fosse successo in quei territori: le foibe, le deportazioni, il clima di inquietudine se non di paura, l’esodo. Come è noto, questa vicenda non è entrata nella “memoria collettiva” del Paese per decenni. Eppure tutti sapevano, e avevano saputo.
Bufale, fake news, rumors e post-verità. Discipline a confronto
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 334
Il dibattito sulle fake news e sulla post-verità si è imposto sui mezzi di informazione, ma ha coinvolto anche il mondo della ricerca scientifica in vari ambiti. Questo volume mostra come, a fronte delle differenti metodologie, simili appaiono le riflessioni sulle ricadute dei risultati nei diversi campi della ricerca, soprattutto se applicate alla grande responsabilità della costruzione e dell’indirizzo dell’opinione pubblica. Il libro rappresenta dunque un contributo importante al ricco e stimolante dibattito in corso sul tema, con l’ambizione di superare la tradizionale rigida divisione dei “saperi” scientifici e umanistici e di valorizzare il dialogo e l’incontro di sensibilità diverse.
Mai più così belli. Il cinema della «New Hollywood» tra storia, arte e psicologia
Matteo Inzaghi
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 208
Gli anni della New Hollywood sono uno spartiacque storico e culturale prima ancora che artistico. Registi visionari, attori carismatici e sceneggiatori anticonformisti conquistano il successo con un elenco di titoli che hanno il sapore della sfida epocale: codici e linguaggi del Cinema vengono reinventati attraverso film di rottura che scardinano l’approccio classico, introducono un nuovo modo di guardare e interpretare la realtà. Dalla tragedia del Vietnam al Watergate. Questo libro racconta quella svolta: dalla prima pallottola agli ultimi cancelli. Introduzione di Antonio Maria Orecchia.
La moralità dell'antifascismo. Guido Bersellini e il suo impegno politico, intellettuale e civile per il rinnovamento dell'Italia
Antonio Maria Orecchia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 307
Guido Bersellini nacque a Milano il 23 gennaio 1920. Studente universitario a Pavia, fu arrestato nel 1942 per attività antifascista. Processato dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato insieme, tra gli altri, a Ferruccio Pani e Luciano Bolis, fu condannato a tre anni di carcere. Liberato il 29 agosto 1943 partecipò alla Resistenza nelle Formazioni di Giustizia e Libertà nell'Alto Verbano e a Milano. Terminata la guerra, diresse con il padre Mario, fino al 1954, il quotidiano «Il Sole» e militò all'interno della cosiddetta «Terza Forza». Fu, come è stato scritto, «un uomo di azione e di pensiero», a la Mazzini, educato «alla severa scuola kantiana di Martinetti, al culto della ragione e della coscienza morale limpida e intransigente (Nicola Terracciano)» e attraversò il «Secolo breve» con un forte impegno civile, sentito e vissuto come un dovere. Questo volume ne ripercorre le vicende e la biografia politica e intellettuale.
Lo spettro del federalismo. La ricostruzione dell'Italia e le libertà locali tra politica, stampa e opinione pubblica in Lombardia nel secondo dopoguerra
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 353
Il volume raccoglie parte del vivace dibattito sul centralismo, il federalismo e le libertà locali che si accese in Italia appena terminata la Seconda guerra mondiale e durò fino al termine della prima Legislatura. Dopo vent'anni di dittatura e la guerra mondiale si doveva ricostruire il Paese dalle fondamenta, e alla stampa era assegnato un compito fondamentale, «il più vivo e delicato», come scrisse Riccardo Bauer in quei giorni: «essa dovrà accogliere quanto meglio sappia e convogliare la voce dei cittadini tutti, dovrà interpretarla e chiarirla come indicazione di volontà, che non deve essere negletta dai legislatori se questi vorranno realmente fondare una democrazia e non vorranno essere edificatori di una macchina paternalistica e sostanzialmente autoritaria». Vengono qui riproposti quindi oltre cento articoli pubblicati sui quotidiani e settimanali lombardi di tutte le aree politiche e culturali negli anni decisivi per la rinascita del Paese. Da questa rassegna emerge la parabola del dibattito sul federalismo, il centralismo e in generale le libertà locali: una sorta di «fiume carsico», che scorre sotterraneo per poi riemergere con forza in superficie. Sebbene sovente lasciato sullo sfondo il tema è, infatti, da sempre presente nelle istanze di vaste parti della classe dirigente degli ultimi due secoli: tuttavia, solo in alcune circostanze ben definite si è imposto nella dialettica politica e ha coinvolto l'opinione pubblica. Momenti che, in genere, corrispondono a fasi di crisi acuta del Paese. Questa raccolta affronta uno di quei momenti, e mostra quanto sul federalismo e sul centralismo si giocò una partita tutta politica influenzata anche dall'affermarsi della Guerra Fredda, che non poteva non avere ricadute sulla politica interna del Paese. Così, per i protagonisti della nuova «Repubblica dei Partiti», le libertà locali finirono per essere considerate non un aspetto decisivo per creare una nuova autentica democrazia, ma una sorta di contro-assicurazione politica.
Il «fiume carsico». Federalismo e centralismo nel dibattito pubblico tra Lombardia e Italia (1945-1953)
Antonio Maria Orecchia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 166
Nella storia dell'Italia contemporanea il dibattito sul centralismo, sul federalismo e sulle libertà locali ha l'immagine di un «fiume carsico» che scorre sotterraneo per poi riemergere con forza in superficie. Sebbene sovente lasciato sullo sfondo il tema è, infatti, da sempre presente nelle istanze di vaste parti della classe dirigente degli ultimi due secoli: tuttavia, solo in alcune circostanze ben definite si è imposto nella dialettica politica e ha coinvolto l'opinione pubblica. Momenti che, in genere, corrispondono a fasi di crisi acuta del Paese. Questo volume affronta uno di quei momenti: terminata la Seconda guerra mondiale e mentre procedeva la ricostruzione anche il nuovo ordinamento dello Stato - o, come disse Ivanoe Bonomi, «distruggere la vecchia impalcatura dello Stato, quale è uscito dalla prova di oltre ottant'anni, e sperimentarne una nuova» - era considerato una riforma necessaria per creare un'autentica democrazia. In tale ricostruzione, morale e materiale, era investito anche il mondo della stampa ora tornata libera, cui era assegnato il delicato compito di accogliere e convogliare la voce dei cittadini, interpretarla e chiarirla come indicazione di volontà che non poteva essere ignorata dalla classe dirigente. Attraverso dunque il dibattito sulle oltre cinquanta testate pubblicate in Lombardia tra il 1945 e il 1953 il volume ripercorre la parabola delle autonomie in quella decisiva fase storica e mostra quanto sul federalismo e sul centralismo si giocò una partita tutta politica, influenzata anche dall'affermarsi della «Repubblica dei Partiti» e della Guerra Fredda, un nuovo equilibrio geopolitico mondiale che non poteva non avere ricadute sulla politica interna del paese.
La difficile unità. Storia di ieri, cronaca di oggi
Antonio Maria Orecchia
Libro: Libro in brossura
editore: Oltre Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 368
Il volume ripercorre il Risorgimento italiano attraverso i grandi e i piccoli episodi, i sentimenti, i grandi ideali ma anche le contraddizioni e gli scontri tra le diverse anime politiche e culturali che vissero quell'epoca. I protagonisti di quella epopea - da Mazzini a Garibaldi, da Carlo Alberto a Vittorio Emanuele II, da Cavour a Verdi - vengono "lasciati parlare" attraverso i loro scritti, i discorsi ufficiali e ufficiosi, gli epistolari. Tali riflessioni, intrise di speranze e delusioni, consentono infatti di comprendere non solo i motivi che fecero nascere e diffondere l'idea di Nazione e di "Italia" ma, al contempo, le scelte decisive che lasciarono in eredità problemi irrisolti e per molti ancora attuali: federalismo e centralismo, la questione meridionale, il complicato rapporto con la Chiesa. Il libro affronta, per la prima volta, "cosa sia rimasto" del Risorgimento oggi, e ripercorre il serrato e polemico dibattito che negli ultimi anni, sulle pagine dei principali quotidiani italiani, ha visto contrapporsi intellettuali, opinionisti e uomini politici di fama nazionale. Un dibattito che, non a caso, ha fatto parlare di "Assalto al Risorgimento".
Gabrio Casati. Patrizio milanese, patriota italiano
Antonio Maria Orecchia
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2007
pagine: 364
Gabrio Casati: uno tra i più discussi protagonisti del Risorgimento italiano. La sua vita ne attraversò tutto l'arco temporale, dalla dominazione francese a quella austriaca, sino all'Unità e alla presa di Roma. Cognato di Federico Confalonieri, visse in prima persona la drammatica esperienza dei moti del 1820-21 che crearono la leggenda dello "Spielberg"; fu podestà di Milano e nel 1848, capo del governo provvisorio. In esilio a Torino, fu parlamentare, presidente del Consiglio, ministro dell'istruzione pubblica e presidente del Senato del Regno. E tuttavia il suo cursus honorum e la sua carriera politica sono apparsi da sempre inseriti in uno scenario più ampio e hanno finito con l'assumere un significato paradigmatico della condotta della classe dirigente liberale e moderata, dello scontro con i "democratici" e della soluzione che era stata data ai numerosi nodi dell'Ottocento italiano. La sua figura, così come la sua esperienza umana e politica, suscitarono le più accese controversie, i più divergenti e contrastanti giudizi, sino a riflettere significativamente la lotta politica che contrassegnò il Risorgimento. Il volume ne ripercorre la vita e le vicende, illustrando il quadro politico e sociale in cui maturarono alcune delle svolte determinanti per gli esiti del processo di unificazione nazionale, ma anche le grandi scelte del ceto dirigente, non solo lombardo, dagli albori della restaurazione sino alla conquista di Roma.