Libri di Cesare Pavese
Tutti i racconti
Cesare Pavese
Libro: Copertina morbida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2023
pagine: 1100
È nei racconti che possiamo ritrovare tutte le tematiche e gli stili di Pavese, nonché il cuore della sua visione del mondo più matura, che può essere così riassunta: "siamo tutti soli, ognuno è inchiodato al suo destino fin dal principio, e quale esso sia per ciascuno lo si può cogliere già nei primi anni di vita, a sei sette anni, osservando il carattere e certi segni, anche nel corpo. Per di più un destino immutabile". Racconti che si affiancano alle pagine autobiografiche di altre sue opere, che rivelano il percorso di crescita dell'uomo e mostrano la coscienza e la maturità intellettuale dello scrittore.
La bella estate
Cesare Pavese
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 480
È una "tripla testimonianza" quella con cui Pavese si aggiudica il premio Strega nel 1950. Non una trilogia ma - come lui stesso scrive nella "scheda editoriale Einaudi n. 94" del novembre del '49 - tre opere che hanno in comune un "clima morale" e l'ambientazione cittadina, "per quanto sempre la campagna, la nitida e favolosa campagna [...] vi sia presente". Un "elenco di temi non può render giustizia all'unità e pienezza di ciascuno dei tre romanzi": se in quello di apertura, La bella estate, l'amore di Ginia per Guido segna la fine delle illusioni della giovinezza, nel Diavolo sulle colline l'iniziazione all'età adulta avviene nel contatto con l'universo corrotto dell'alta borghesia, mentre per Clelia, la trentenne protagonista di Tra donne sole, la cocente delusione verso il mondo borghese, vuoto e incapace di accogliere chi non gli appartiene, trova il suo epilogo in una solitudine carica di tragedia. Tre vicende ispirate a stagioni diverse della vita, dunque, ma in cui rimane costante il motivo della scoperta di sé, vissuta in bilico tra entusiasmo e disillusione.
Il diavolo sulle colline
Cesare Pavese
Libro: Copertina morbida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2022
pagine: 224
Scritto tra il 20 giugno e il 4 ottobre del '48, Il diavolo sulle colline è il romanzo in cui Pavese dedica le sue attenzioni alla società borghese, cittadina. Il diavolo del titolo è Poli, uno dei protagonisti, giovane ricco, dissoluto, affascinante quanto ambiguo, teso verso la trasgressione e alla ricerca del vizio, simbolo della perdita dell'innocenza. Il linguaggio del romanzo si muove tra realismo e simbolismo e la sua trama ha coinvolto generazioni di lettori.
Il carcere
Cesare Pavese
Libro: Copertina morbida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2022
pagine: 160
Nel romanzo breve "Il carcere" la vicenda personale di Cesare Pavese, esiliato a Brancaleone Calabro nel 1935 per attività antifasciste, trova voce nella storia dell'ingegnere Stefano, a sua volta al confino in un paesino del Mezzogiorno. L'isolamento dei luoghi, la monotonia del quotidiano e la diversa mentalità acuiscono l'estraneità e l'incomunicabilità del protagonista, permeandone la vita, gli amori, le riflessioni e i discorsi privati e politici. Pubblicato solo nel 1948, l'opera si intreccia per storia editoriale e temi alla narrazione di "La casa in collina", in un dialogo fatto di memorie di confino e di guerra, di protagonisti simili nelle loro implacabili debolezze, di uno spaccato storico in cui si scontrano come non mai la sfera privata e l'impegno politico.
La casa in collina
Cesare Pavese
Libro: Libro in brossura
editore: FELTRINELLI
anno edizione: 2022
pagine: 208
La Seconda guerra mondiale con i suoi bombardamenti ha raggiunto il mite e solitario Corrado, professore di Scienze che, come tanti, la notte si rifugia in collina, lontano dagli attacchi che colpiscono Torino. È lì che, per un caso, ha modo di incontrare un antico amore della giovinezza, Cate, che ora gestisce un’osteria e ha un figlio piccolo. Le chiacchierate con il gruppo di amici che si riunisce in osteria, i tempi lenti e le passeggiate con il piccolo Dino per i boschi sono il modo di Corrado per sfuggire alla guerra e alle scelte che essa comporta. Finché gli scontri, dopo l’8 settembre, non giungono anche in collina. Cate e il resto del gruppo, parte di un’organizzazione antifascista, sono catturati dai tedeschi e Corrado abbandona tutto per trarsi in salvo in un collegio di religiosi assieme a Dino. Ma le mura del collegio non bastano a riparare Corrado dal rimorso e dal senso di inadeguatezza per la propria incapacità di agire e di sentirsi parte di una guerra che gli appare del tutto insensata. Tra i più autobiografici romanzi di Pavese, "La casa in collina" riprende molti dei temi cari all’autore, e in particolare la grande pagina bianca della sua vita: la mancata partecipazione alla Resistenza. Perché, come riflette Corrado nelle intense pagine finali del romanzo, “Ora che ho visto cos’è guerra, cos’è guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: – E dei caduti che facciamo? perché sono morti? – Io non saprei cosa rispondere. Non adesso, almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero”.
La luna e i falò
Cesare Pavese
Libro: Libro in brossura
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2022
pagine: 184
«Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via.»
Il carcere
Cesare Pavese
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: VI-136
Nel 1935 Cesare Pavese viene condannato a tre anni di confino a Brancaleone Calabro per aver tentato di proteggere la donna amata, militante nel Pci. Il carcere, pubblicato solo nel 1948, nasce così da una storia di privata solitudine e riapre il problema del solipsismo intellettuale cui Pavese riconobbe, scrivendo dieci anni dopo La casa in collina, di essere ancora legato. L'esilio forzato in un luogo tanto diverso e lontano dal suo mondo piemontese d'origine è metà condanna metà alibi del suo volersi fuori dal mondo, del suo guardare la vita "come dalla finestra del carcere". L'ingegnere, protagonista del romanzo, è un intellettuale che imputa a sé stesso più che al mondo la responsabilità della propria situazione, rifiutando di riconoscervi delle giustificazioni politiche in un periodo in cui maggiore era il consenso degli italiani al regime fascista, tra la guerra d'Abissinia e quella di Spagna. Il confino diventa atteggiamento, presa di posizione, un modo d'essere che Pavese aveva sempre considerato come costitutivo e insieme limitativo della propria esperienza.
La bella estate
Cesare Pavese
Libro: Copertina morbida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2022
pagine: 144
Scritto nella primavera del 1940 e pubblicato nel 1949 insieme a "Il diavolo sulle colline" e "Tra donne sole", "La bella estate" racconta una storia d'amore e passioni ambientata a Torino. Protagonista è Ginia, una sedicenne emancipata che lavora in un atelier di moda che, nonostante la convivenza con il fratello, si trova spesso a vivere nella sua solitudine. È una ragazza vitale, ottimista, desiderosa di fare esperienza della vita e dell'amore, di godere della pienezza del vivere, della "bella estate". Si innamora di un giovane pittore e vive con lui un amore tormentato, pieno di illusioni e destinato a concludersi con la fine della stagione. Tra felicità, peccato, disillusione e pentimento, quella di Ginia è la "storia di una verginità che si difende", come ha scritto lo stesso Pavese, per questo non sarà facile dimenticarla.
Il mestiere di vivere
Cesare Pavese
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2021
pagine: 992
Documento inconsueto e dalla fisionomia enigmatica, galleria di trappole e interdetti, Il mestiere di vivere si presenta come il diario di un esploratore che si affretti ad annotare le sue periodiche o improvvise scoperte: in queste pagine, compilate tra il6 ottobre 1935 (dal confino a Brancaleone) e il 18 agosto 1950(appena nove giorni prima del suicidio), Pavese non avanza per sviluppi, ma ragiona a strappi, a balzi, in un «ripullulare imprevisto di pensieri» che definiscono i «grandi filoni» della sua vita interiore. Questa nuova edizione ci guida alla comprensione dei meccanismi che regolano il funzionamento di un'opera dove «tutto è ambivalente», dove bene e male sono fatti della stessa materia, dove - pur di sedurre gli eletti destinatari del proprio «melodramma» - maschere, trucchi e inganni non sono preclusi. Il volume contiene anche: Un viaggio felicissimo (diario 1922), Frammenti della mia vita trascorsa (diario 1926-28) e il contro verso Taccuino segreto .
La bella estate
Cesare Pavese
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: XII-122
Scritto nella primavera del 1940 e pubblicato nel 1949 insieme a "Il diavolo sulle colline" e "Tra donne sole", "La bella estate" è, come affermò lo stesso Pavese, la «storia di una verginità che si difende», il racconto dell'inevitabile perdita dell'innocenza. Sullo sfondo di una Torino grigia e crepuscolare, si dipana la dolorosa maturazione di un'ingenua adolescente: nell'ambiente corrotto e sregolato della bohème artistica torinese, Ginia si innamora di un giovane pittore da cui, dopo resistenze interiori e rimorsi malcelati, si lascerà sedurre. È l'inizio di un amore disperante, carico di attese e vane illusioni, destinato a consumarsi nel breve attimo di una stagione. Un romanzo intenso e delicato che narra l'iniziazione alla vita, nella fase che segna, con la scoperta dei sensi e della tentazione, il passaggio dall'adolescenza alla maturità e la consapevolezza del proprio inevitabile destino. Con una postfazione di Furio Jesi; una nota di Laura Nay e Giuseppe Zaccaria; la cronologia della vita e delle opere.
Paesi tuoi
Cesare Pavese
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 160
Prima prova narrativa di Pavese, "Paesi tuoi" venne pubblicato nel 1941 e suscitò immediatamente scandali in chi osteggiava ed entusiasmi in chi sosteneva quel neorealismo di cui Pavese era considerato un campione. E se oggi "Paesi tuoi" viene ritenuto soprattutto il primo libro che sviluppa temi squisitamente pavesiani – la solitudine, il forte legame con le proprie radici, il rapporto tra città e campagna – non si può ignorare l'influenza che esso ebbe su un'intera generazione di scrittori, affascinati dalla sua carica innovativa, a partire da Italo Calvino che scrisse: «ci eravamo fatta una linea, ossia una specie di triangolo: I Malavoglia, Conversazione in Sicilia, Paesi tuoi, da cui partire». Con Ritratto di Cesare Pavese di Alberto Asor Rosa; una nota di Laura Nay e Giuseppe Zaccaria; la cronologia della vita e delle opere; l'antologia della critica.