Libri di Etienne de La Boëtie
Discorso sulla servitù volontaria
Etienne de La Boëtie
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 96
Pubblicato clandestinamente nel 1576, il libello del grande umanista francese ha per bersaglio non solo il tiranno della tradizione classica ma ogni forma di potere che minacci la libertà che appartiene per diritto a tutti gli uomini. Più che sulle armi e la violenza, la tirannia si regge sull'abbrutimento dei sudditi e sulla complicità dei cortigiani, che per ignoranza, consuetudine, pigrizia e convenienza rinunciano alla libertà che possiedono in natura in cambio dei favori e dei privilegi che il potere elargisce. «È il popolo che si fa servo, che si taglia la gola, che si sottomette al giogo»: per questo il riscatto può venire solo da una presa di coscienza dei meccanismi che sono all'origine della sudditanza. «Siate risoluti a non servire più, ed eccovi liberi» è l'esortazione di De La Boétie. Veemente pamphlet contro la tirannide e appassionata apologia della libertà, il Discorso ha ispirato le idee dei più radicali esponenti della rivoluzione francese, da Marat a Babeuf, diventando poi il manifesto dei movimenti libertari dell'Ottocento e del Novecento.
Il contr'uno remix o della servitù volontaria
Etienne de La Boëtie, Pietro Fanfani, Fabrizio Odetto
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Lisianthus
anno edizione: 2024
pagine: 96
Libera rivisitazione di uno dei più grandi manifesti contro la tirannia della storia della letteratura: il "Discorso sulla servitù volontaria", scritto intorno alla metà del'500 dall'allora neanche diciottenne Étienne de La Boétie; una lucida visione che proviene da un remoto passato, diretta verso un lontano futuro, che rischia di diventare un eterno presente.
Discorso sulla servitù volontaria
Etienne de La Boëtie
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2020
pagine: 112
Tre motivi per leggerlo: Perché fa capire meglio di tanti saggi attuali i meccanismi che ci inducono a servire chi ha il potere. Perché dimostra come la tirannia si presenti sotto varie forme non solo violente. E come noi cittadini possiamo difenderci. Perché la sete di dominio contagia tutti: anche i dominati possono diventare dominatori di chi è più fragile di loro. Étienne de La Boétie (1530 - 1563) Scrittore e uomo politico francese, si avvicina giovanissimo agli studi umanistici leggendo e traducendo opere di Senofonte e Plutarco. Segue i corsi di Diritto all'Università di Orléans e negli stessi anni scrive il Discorso sulla servitù volontaria . Nel 1553, a soli ventitré anni, è ammesso al Parlamento di Bordeaux e impronta la sua attività politica alla difesa della tolleranza religiosa e alla salvaguardia della libertà di coscienza individuale. Nel 1559 incontra Michel de Montaigne, con il quale stringe un'intensa amicizia che quest'ultimo celebrerà nei suoi Saggi. La lettura del "Discorso sulla servitù volontaria" colpì e appassionò tanto l'amico filosofo da indurlo a presentare proprio i suoi Saggi come commento «a un quadro ricco, rifinito e composto, un discorso chiamato La servitù volontaria ». Nel 1563 La Boétie contrae una grave malattia, con molta probabilità la peste, che lo porterà alla morte dopo dieci giorni di agonia.
Discorso della servitù volontaria
Etienne de La Boëtie
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 128
Talismano dei disobbedienti, manifesto segreto di ogni libertario: il "Discorso della servitù volontaria" è un capolavoro clandestino che non perdona. Intrattabile e senza fissa dimora dal giorno in cui vide la luce, contiene la resa dei conti di un giovane e di un nobile, Étienne de La Boétie incarna entrambe le qualità, con le passioni collettive più enigmatiche da decifrare: la paura della libertà e l'ansia della dipendenza. L'oppressione si regge infatti anche sulla connivenza delle vittime, uomini che amano le proprie catene più di se stessi.
Discorso sulla servitù volontaria
Etienne de La Boëtie
Libro: Libro rilegato
editore: Raffaelli
anno edizione: 2014
pagine: 72
Discorso sulla servitù volontaria. Testo francese a fronte
Etienne de La Boëtie
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2008
pagine: 104
Discorso sulla servitù volontaria
Etienne de La Boëtie
Libro
editore: La Rosa Editrice
anno edizione: 1995
pagine: XL-40
Il contr'uno o della servitù volontaria (rist. anast.)
Etienne de La Boëtie
Libro
editore: Forni
anno edizione: 1975
pagine: 76
Discorso sulla servitù volontaria
Etienne de La Boëtie
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2021
pagine: 63
Il "Discours de la Servitude volontaire, ou le Contr'Un", scritto presumibilmente intorno al 1550, appartiene a quella eletta schiera di libri che a dispetto della loro brevità hanno lasciato un solco indelebile e fecondo sul terreno del pensiero politico d'Occidente. Questo scritto – opera di un ventenne – che destò l'appassionata ammirazione di Montaigne e fu il tramite intellettuale dell'amicizia «completa e perfetta» tra i due pensatori costituisce una tra le più penetranti analisi del mistero dell'obbedienza civile: «Come può accadere che in ogni regime, in ogni luogo e tempo della storia, singoli uomini o sparute minoranze riescono a dominare e asservire intere masse?» Sebbene ancora poco noto al grande pubblico, il Discours è stato, attraverso quattro secoli, fonte d'ispirazione per molti coraggiosi paladini della libertà, da Marat a Lamennais, a Landauer, fino al massimo filosofo libertario del XX secolo, Murray N. Rothbard, il cui saggio introduttivo su La Boétie correda questa edizione. Postfazione di Nicola Iannello e Carlo Lottieri.
Discorso sulla servitù volontaria
Etienne de La Boëtie
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2015
pagine: 74
Talismano dei disobbedienti, manifesto segreto di ogni libertario: il "Discorso della servitù volontaria" è un capolavoro clandestino che non perdona. Intrattabile e senza fissa dimora dal giorno in cui vide la luce, contiene la resa dei conti di un giovane e di un nobile, Étienne de La Boétie incarna entrambe le qualità, con le passioni collettive più enigmatiche da decifrare: la paura della libertà e l'ansia della dipendenza. L'oppressione si regge infatti anche sulla connivenza delle vittime, uomini che amano le proprie catene più di se stessi. Prefazione di Paolo Flores d'Arcais.
Discorso sulla servitù volontaria
Etienne de La Boëtie
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Immanenza
anno edizione: 2014
pagine: 76
"(...) vorrei solo comprendere come è possibile che tanti uomini, tanti paesi, tante città e nazioni tollerino talvolta un solo tiranno, che non ha altro potere che quello che gli danno; che ha il potere di nuocere loro solo finché essi possono sopportarlo; che non potrebbe far loro alcun male, se non quando essi preferiscono sopportarlo piuttosto che contraddirlo. È davvero sorprendente, e tuttavia così comune che c'è più da dispiacersi che da stupirsi nel vedere milioni e milioni di uomini servire miserevolmente, col collo sotto il giogo, non costretti da una forza più grande, ma perché sembra siano ammaliati e affascinati dal nome solo di uno, di cui non dovrebbero temere la potenza, visto che è solo, né amare le qualità, visto che nei loro confronti è inumano e selvaggio."
Discorso sulla servitù volontaria
Etienne de La Boëtie
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2011
pagine: 95
Discorsi e testimonianze di pensiero libero, piccoli saggi, articoli, lettere. Contro censure e condizionamenti. Libri politici per cercare un'altra politica e ritrovare un pensiero forte. Libri del passato pensati per il futuro. Usiamoli. "Com'è possibile che tanti uomini sopportino un tiranno che non ha forza se non quella che essi gli danno. Da dove prenderebbe i tanti occhi con cui vi spia se voi non glieli forniste? Siate risoluti a non servire più, ed eccovi liberi." "Vedendo questa gente che striscia ai piedi del tiranno talvolta ho pietà della loro stupidità. Non basta che obbediscano, devono compiacerlo, devono ammazzarsi per i suoi affari." Étienne de La Boétie Étienne de La Boétie (1530-1563) Scrittore e uomo politico francese, si avvicina agli studi umanistici leggendo e traducendo opere di Senofonte e Plutarco. Segue i corsi di Diritto all'Università di Orléans e negli stessi anni scrive il Discorso sulla servitù volontaria. Nel 1553, a soli ventitré anni, è ammesso al Parlamento di Bordeaux e impronta la sua attività politica alla difesa della tolleranza religiosa e alla salvaguardia della libertà di coscienza individuale. Nel 1559 incontra Michel de Montaigne, con il quale stringe un'intensa amicizia che quest'ultimo celebrerà nei suoi Saggi. La lettura del Discorso sulla servitù volontaria colpì e appassionò tanto l'amico filosofo da indurlo a presentare proprio i suoi Saggi come commento «a un quadro ricco, rifinito e composto, un discorso chiamato La servitù volontaria». Nel 1563 La Boétie contrae una grave malattia, con molta probabilità la peste, che lo porterà alla morte dopo dieci giorni di agonia. In appendice il Saggio sull'arte di strisciare a uso dei cortigiani di Paul H.D. d'Holbach.