Libri di Giuseppe Riconda
Schopenhauer interprete dell'Occidente
Giuseppe Riconda
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 272
Sola fide. Filosofia greca e filosofia medievale. Lutero e la Chiesa
Lev Sestov
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 287
"Sola fide" non è espressione che l'autore di questo libro (pubblicato qui in prima traduzione italiana) riferisce unicamente alla figura di Lutero. Per Lev Sestov essa è piuttosto una delle più potenti "dichiarazioni di guerra" del pensiero esistenziale contro ogni modello filosofico speculativo che, nei più svariati modi (anche assumendo storicamente forme prossime alla religiosità), mira a racchiudere la spontanea e gratuita manifestazione dell'esistenza entro strutture definitive e concluse. La necessità e l'"io", Atene e Gerusalemme: l'apertura di questa bipolarità e il riconoscimento della sua incomponibilità sono per Sestov i termini stessi entro cui solamente è pensabile una filosofia esistenziale. Tutta la riflessione dell'autore russo sul significato della fede in Lutero rientra nell'orbita di questa esperienza di allontanamento dalle verità condivise e ne mette in luce anche gli inevitabili rischi di "trasformarsi nel suo opposto".
Del male e del bene
Giuseppe Riconda, Xavier Tiliette
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2001
pagine: 128
Tradizione e pensiero
Giuseppe Riconda
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2009
pagine: 408
Bene/male
Giuseppe Riconda
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2011
pagine: 209
La storia dell'opposizione bene/male coincide con la storia stessa dell'umanità. Non solo, ma bene e male sono sempre stati assunti in una costellazione di concetti affini e interdipendenti: da un lato bene, vero, innocenza, ordine, benessere, felicità; dall'altro male, falso, malvagità, disordine, sofferenza. A partire dal pensiero antico (Platone e Aristotele) e da quello cristiano (Agostino e Tommaso), l'autore ripercorre tutta intera la riflessione filosofica che l'Occidente ha svolto su tale opposizione, per approdare infine ai pensatori contemporanei del "dopo Auschwitz", fra i quali Jonas, Arendt e Ricoeur.
Una filosofia attraverso la storia della filosofia
Giuseppe Riconda
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 148
"I temi di ricerca di Giuseppe Riconda [...] possono essere sommariamente ricompresi in un arco di pensiero che va dal personalismo ontologico all'ermeneutica dell'esperienza religiosa, dall'indagine sul problema del male alla rivendicazione della concretezza dell'esperienza per la filosofia - però, bisogna dirlo, cercando sempre di porre in risalto quell'alone d'inesauribilità e di mistero che questa porta con sé. Per il pensiero filosofico, secondo Riconda, non si tratta infatti di quel tipo di esperienza di cui parlano le scienze naturali o quelle umane [...], bensì di un'esperienza che affonda le radici in una dimensione dell'essere oscura e misteriosa, che richiede da parte del pensatore continui approfondimenti per far chiarezza sul rapporto che lo stesso filosofo [...] intrattiene con il mondo. E, ancora, si tratta di una relazione con il mondo che si apre, inspiegabilmente, ad una dimensione di trascendenza, la quale fa dire a Riconda che l'uomo, in quanto persona, non si esaurisce mai nel suo rapporto orizzontale con il piano dell'immanenza." (dalla Prefazione di Gianluca Cuozzo).
Schelling storico della filosofia (1821-1854)
Giuseppe Riconda
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2018
pagine: 192
Nel 1827, a Monaco, Schelling iniziava un nuovo corso della sua filosofia mettendo al centro del suo sistema la libertà di Dio. Non basta pensare l’Assoluto come unità vivente, occorre pensarlo come libertà, la stessa Lebendigkeit dell’Assoluto può essere mantenuta solo se esso è pensato come libertà. Il passaggio dall’Assoluto come unità vivente all’Assoluto come libertà, in cui le prime determinazioni dell’Assoluto non vanno perdute, ma conservate per le esigenze che esprimono, con le conseguenze che esso implica che riguardano la ristrutturazione dell’intero sistema e approdano alla celebre distinzione tra filosofia positiva e filosofia negativa, costituisce il nuovo filo conduttore delle rappresentazioni della storia della filosofia del soggiorno monachese (1827-1841) nonché del periodo berlinese (1841-1854), che si arricchiscono nei loro elementi e variano in ragione dei nuovi approfondimenti che il nuovo punto di vista impone (le Lezioni di Erlangen del 1821 costituiscono un periodo intermedio). È questo un momento estremamente significativo dello sviluppo dell’idealismo classico tedesco che giunge a problematizzare sé stesso e introduce una rappresentazione della storia della filosofia che ancor oggi mostra la sua rilevanza, tanto che la sua ricostruzione è essenziale per una comprensione degli orizzonti storiografici della filosofia contemporanea.
Filosofia della tradizione
Giuseppe Riconda
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2016
pagine: 82
Nella situazione filosofica contemporanea si danno le condizioni per una nuova attenzione alla "tradizione", contro la quale si è svolta una linea ben determinata del pensiero moderno. Recuperato il concetto di "tradizione", il pensiero tradizionale sviluppa, confrontandosi con la modernità, una visione dell'uomo - nel suo rapporto essenziale con la Trascendenza, in un orizzonte di mistero, e nella sua situazione di peccato - alternativa a quella del pensiero moderno, che tende a definirlo unicamente per il suo rapporto con il mondo, ora esaltandone le capacità di dominio ora riassorbendolo in esso (il pensiero forte e il pensiero debole). Il testo affronta gli aspetti fondamentali del pensiero tradizionale (il nesso verità-libertà, il problema sociopolitico e il rapporto fra persona, corpo e natura) svolti sulla base della sua definizione dell'uomo.
Invito al pensiero di Immanuel Kant
Giuseppe Riconda
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2001
pagine: 256
Persona e libertà
Luigi Pareyson
Libro
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2011
pagine: 192
Al centro del pensiero di Luigi Pareyson è la considerazione del rapporto tra persona e essere, uomo e verità, rapporto problematico che passa attraverso la libertà. In questo ambito l’autore ha elaborato un’estetica che ha avuto larga diffusione costituendosi come alternativa a quella crociana, e una teoria dell’interpretazione che ne fa uno dei grandi maestri dell’ermeneutica contemporanea insieme a Gadamer e Ricoeur. Luigi Pareyson (1918-1991), una delle figure filosofiche più importanti della seconda metà del Novecento, ha svolto una forma originale di personalismo a contatto con i grandi filosofi dell’esistenza (Heidegger, Jaspers, Marcel, Berdjaev).