Libri di Hans-Ulrich Obrist
Gerhard Richter. La pratica quotidiana della pittura
Libro
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2005
pagine: 300
"La pratica quotidiana della pittura" è uno dei più bei libri mai scritti da un artista, un'importante testimonianza sull'arte degli ultimi 40 anni da parte di uno dei suoi più grandi interpreti. In sette anni di lavoro l'artista e il curatore hanno raccolto in questo libro documenti che abbracciano tutta la carriera di Richter, dalle lettere personali alle riflessioni inviate ad altri artisti, dalle risposte ai critici ai brani apparsi in varie riviste nel corso del tempo.
Ai Weiwei parla
Hans Ulrich Obrist
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2012
pagine: 124
Nell'aprile 2011, senza alcuna accusa formale, la polizia cinese arresta Ai Weiwei e lo tiene recluso per 81 giorni in una località segreta. Il mondo dell'arte si indigna e organizza mostre, petizioni, coinvolgendo i governi per fare pressione per il suo rilascio. Il nome di Ai Weiwei oltrepassa la cerchia degli appassionati di arte e architettura, l'onda del web lo diffonde su scala mondiale: Ai Weiwei diventa il simbolo della lotta per la libertà di espressione in Cina. In "Ai Weiwei parla", attraverso una serie di interviste raccolte tra il 2006 e il 2009, l'artista racconta ad Hans Ulrich Obrist l'infanzia segnata dall'esilio del padre, il poeta Ai Qing, accusato di anticomunismo. L'adolescenza, passata a disegnare nelle stazioni ferroviarie; gli anni ottanta a New York, l'incontro con Alien Ginsberg; il ritorno a Pechino nel 1993 e la determinazione a lottare per la libertà nel suo paese. Artista, fotografo, architetto, curatore, con facilità sorprendente Ai Weiwei passa da un medium espressivo all'altro. Scatta fotografie in continuazione e le pubblica su quel blog che conta centomila contatti al giorno. Il suo blog scatena la reazione del governo, che lo chiude nel 2009. Nonostante i bavagli, Ai Weiwei continua a essere attivo su internet. E all'intrusione della polizia nella sua vita risponde con l'ironia del gesto artistico: quattro webcam che lo riprendono ventiquattr'ore su ventiquattro. Sono state messe off-line il giorno dopo.
Breve storia della curatela
Hans Ulrich Obrist
Libro
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2011
pagine: 208
Come riscrivere la storia dell'arte? Ascoltando i registi delle mostre che l'hanno promossa al grande pubblico: i curatori. Hans Ulrich Obrist con queste interviste si conferma grande intervistatore andando oltre la semplice "conversazione" e raccogliendo con precisione le preziose testimonianze dei primi grandi curatori del '900: Walter Hopps, Anne d'Harnoncourt, Werner Hofman, Jean Leering, Franz Meyer, Seth Siegelaub, Walter Zanini, Johannes Cladders, Lucy Lippard, Pontus Hultén, e naturalmente Harald Szeemann. Le loro storie contribuiscono a creare una mappa degli sviluppi della pratica curatoriale, dai primi curatori indipendenti degli anni Sessanta e Settanta ai programmi istituzionali sperimentali nelle istituzioni americane ed europee o in alcune Biennali.
Koolhaas/Obrist. Project Japan. Metabolism talks. Ediz. inglese
Rem Koolhaas, Hans Ulrich Obrist
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2011
pagine: 720
L'architetto Rem Koolhaas e il curatore Hans Ulrich Obrist elaborano una storia del Metabolismo: la prima architettura d'avanguardia non occidentale, nata nella Tokyo del dopoguerra. Ampie interviste e rare fotografie introducono il movimento e fanno luce sulla visione futuristica del gruppo: il sogno di città che crescono, si riproducono e si trasformano in risposta al loro ambiente.
... Dontstopdontstopdontstopdontstop
Hans Ulrich Obrist
Libro
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2010
pagine: 160
"Le mostre d'arte non dovrebbero occuparsi di riempire spazi, ma di necessità e urgenze". Questo è il principio di base che ha fatto dello svizzero Hans Ulrich Obrist il più popolare curatore di arte contemporanea. Obrist ha reinventato il museo sperimentando nuovi modelli curatoriali distinguendosi dai generici "organizzatori di eventi". Questo libro raccoglie una selezione di testi dal 1990 al 2006 con i quali il curatore presenta i saggi scritti in occasione di conferenze, mostre collettive e personali, che hanno arricchito il nostro bagaglio culturale e creato mostre ormai leggendarie (Hotel Carlton Palace, Cloaca Maxima, Cities on the Move, Do It, Utopia Station). Il libro contiene l'introduzione di Rem Koolhaas e due postfazioni di Daniel Birnbaum (direttore dell'ultima Biennale di Venezia) e Stefano Boeri (direttore della rivista Abitare). Hans Ulrich Obrist nasce a Zurigo nel 1968. Questo è il suo secondo libro in lingua italiana dopo "Interviste" (Charta 2003). Attualmente è co-direttore con Julia Peyton-Jones dell'exhibition program della Serpentine Gallery a Londra.
Arte e artefatti
Tomás Maldonado, Hans Ulrich Obrist
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2009
pagine: 77
"La ricerca della trasversalità è stata sicuramente una costante in tutto il mio ormai lungo percorso intellettuale. Ogni volta che sono stato impegnato (praticamente o teoricamente) in un determinato campo di attività, mi sono sempre chiesto quali siano (o potrebbero essere) le possibili convergenze di questo campo con altri vicini o lontani. Il che mi ha portato spesso, nella mia riflessione, ad andare oltre l'attività che stavo svolgendo. Benché la mia formazione sia stata prevalentemente artistica, devo dire che fin dagli inizi i miei interessi sono andati ben oltre il campo specifico dell'arte. Quanto più forte era il mio impegno nella pratica artistica, tanto più si allargavano i miei interessi verso temi che avevano implicazioni filosofìche, scientifiche e sociologiche. E anche, e non per ultimo, politiche. Infatti, già da molto giovane, la mia preoccupazione (io direi quasi la mia ossessione) era quella di poter contribuire a una visione totale della cultura. Certo, visto con il senno di poi, un simile progetto era allora troppo ambizioso, ma esso di sicuro anticipava, in una certa misura, il mio sempre vivo interesse per ciò che Lei ha chiamato transdisciplinarietà. E che io preferirei chiamare, adottando un'espressione che ha cominciato da poco a circolare, 'terza cultura'. E cioè il tentativo di superare (o almeno rendere meno drastica) la famosa dicotomia tra le scienze 'hard' e quelle 'soft'." (T. Maldonado)
Maurizio Nannucci something happened
Katalin Mollek Burmeister, Hans-Ulrich Obrist
Libro: Copertina rigida
editore: Gli Ori
anno edizione: 2009
pagine: 270
Ai Weiwei. Ediz. inglese
Karen Smith, Hans Ulrich Obrist, Bernhard Fibicher
Libro: Libro in brossura
editore: Phaidon
anno edizione: 2009
pagine: 158
Velocità & lentezza. Catalogo della mostra (S. Gimignano)
Chris Dercon, Hans-Ulrich Obrist
Libro: Copertina morbida
editore: Gli Ori
anno edizione: 2003
pagine: 64
Ettore Sottsass. Tornano sempre le primavere, no?. Ediz. italiana e inglese
Marco Belpoliti, Michele De Lucchi, Hans-Ulrich Obrist
Libro: Copertina rigida
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2013
pagine: 118
Felicità e malinconia sono gli estremi entro cui si colloca tutta l'avventura umana e artistica di Ettore Sottsass: felicità di essere appartenuto a un Eden perduto eppure sempre presente, che è l'infanzia, e insieme malinconia per non poterlo rivivere, non poter fermare il tempo. Giuseppe Varchetta, psicologo dell'organizzazione e fotografo, comincia a fotografare Ettore Sottsass nel 1978, quando il designer ha già sessant'anni, e lo segue sino agli ultimi giorni. In un racconto discreto, attento, a tratti intimo, Varchetta scruta per trent'anni il viso dell'amico e lo accompagna nel suo mutamento progressivo, cogliendo con acutezza le sfumature della sua malinconia e, al di là della tristezza, il suo sorriso così simile a un'esplosione di empatica energia.