Libri di Lucinda Spera
Antologia della letteratura italiana del Seicento. Percorsi tematici
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 440
Ciascuno dei dieci capitoli di quest'innovativa antologia, affidati a rinomati specialisti, illustra uno dei versanti fondamentali dell'immaginario barocco, della sua effervescenza e dei suoi drammi, cogliendone i temi e i tratti stilistici più originali in una chiave interdisciplinare. Dopo una sintetica contestualizzazione volta a segnalare gli snodi cronologici dell'epoca, i generi e le istituzioni culturali dominanti e i principali luoghi di codificazione di una civiltà al tempo stesso cosmopolita e regionalmente differenziata, vengono documentati gli aspetti essenziali della cultura letteraria italiana del XVII secolo: da un lato, il primato dell'ingegno, della ricerca e della sperimentazione intellettuale, con singolari esiti di perspicacia e originalità; dall'altro, l'affermazione, nell'esperienza estetica barocca, di un sentimento di stupore e meraviglia al cospetto delle infinite articolazioni della realtà. I due volti della temperie secentesca, e cioè il senso della precarietà e dell'evanescenza del reale (umano e naturale, storico e universale) e l'inseguimento dell'unità e dell'armonia perdute (nelle numerose declinazioni possibili: l'enciclopedia, il museo, la biblioteca), costituiscono l'ipotesi ermeneutica che, un capitolo dopo l'altro, è stata approfondita e sottoposta a nuova verifica.
Storia e destino nell'opera di Verga. Una nuova prospettiva etica
Lucinda Spera
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2022
pagine: 144
Con "I Malavoglia", il romanzo che gran parte di questo studio pone sotto i riflettori, Giovanni Verga riesce ancora a parlare alla nostra contemporaneità. Ambientate in una Sicilia collocata in un tempo senza tempo ma innervate dalla storia, le sue pagine sollecitano ancora oggi riflessioni sui modelli di sviluppo sociale, sul senso di giustizia, sul nostro essere umani: nell’epica, tenace lotta delle protagoniste e dei protagonisti con il destino maturano le basi di una rinnovata etica e il “caso Verga” mantiene così inalterata la sua attualità.
Idee, forme e racconto della città nella narrativa
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2020
pagine: 212
Nella letteratura a noi più prossima, quella comparsa nell’arco cronologico che va dai primi decenni del Novecento al Terzo Millennio, la città diviene il punto di incontro di diverse prospettive metodologiche che hanno promosso felici contaminazioni, muovendo dalle teorie di pensatori quali Benjamin, Lotman, Foucault, Deleuze, Bachelard, Augé e giovandosi dell’intera riflessione postmoderna. Nei saggi raccolti in questo volume città reali e dell’anima, luoghi e non luoghi si rispecchiano gli uni negli altri in un costante gioco di rinvii che privilegia il punto di vista storico-letterario, si arricchisce dello sguardo linguistico e non si sottrae a punti di vista liminari, talvolta stranianti, che recuperano spazi ‘perduti’ o in attesa di riscatto. Studiare la città letteraria significa dunque, in queste pagine, non solo ragionare sulle modalità con cui essa è stata narrata, ma arrivare sino alla sua essenza artistica, architettonica, sociologica e storica, interagendo così con l’immaginario individuale e collettivo dei lettori. All’interno saggi di Lucinda Spera, Monica Cristina Storini, Cristina Placido, Ana Stefanovska, Erica Bellia, Dirk Vanden Berghe, Giulia Zagrebelsky, Hanna Serkowska, Linda Garosi, Paola Cantoni, Dragana Kazandjiovska, Silvia Contarini, Francesca Rubini, Liana Tronci, Nikica Mihaljević, Sonja Carić, Anastasija Gjurčinova, Katarina Dalmatin, Elis Deghenghi Olujić e Caterina Romeo.
Geografie della memoria. Italo Calvino
Lucinda Spera
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2020
pagine: 96
«Un gran debito di mente e di cuore». Il carteggio inedito tra Alba de Céspedes e Libero de Libero (1944-1977)
Lucinda Spera
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 168
Il carteggio tra la scrittrice italo-cubana Alba de Céspedes e lo scrittore e critico d’arte Libero de Libero si concretizza nella trama di un sodalizio intellettuale che attraversa decenni significativi per la ricostruzione del tessuto culturale e sociale italiano del dopoguerra. Donna di mondo per formazione e per attitudine, scrittrice poliglotta predisposta alla collaborazione e al confronto interculturale, de Céspedes trova in de Libero – poeta raffinato dalla personalità complessa legato agli ambienti artistici connessi al salotto della contessa Anna Letizia Pecci-Blunt – un interlocutore privilegiato. Questo volume pubblica e analizza il loro scambio epistolare, composto da quarantasette lettere sinora inedite scritte tra il 23 settembre 1944 e il 12 gennaio 1977, con un duplice scopo: contribuire a ridelineare due protagonisti di una importante stagione culturale, ma anche rendere ragione delle fasi di un rapporto in cui stimolo intellettuale e sintonia degli affetti si intrecciano indissolubilmente e al cui interno la letteratura si fa tema portante, veicolo ma anche fine, attraverso lettere che in qualche caso diventano esse stesse piccoli capolavori in prosa. L’Appendice propone gli interventi che de Libero scrive tra il 1945 e il 1948 per «Mercurio» – la rivista fondata da Alba de Céspedes nel 1944 – e dieci tra le lettere più significative conservate dal poeta nella corrispondenza con gli editori e relative ai suoi talvolta difficili rapporti con i Mondadori (1945-1975).
Ripensare il passato. Il ruolo della memoria nella cultura italiana del Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2012
pagine: 172
Verso il moderno. Pubblico e immaginario nel Seicento italiano
Lucinda Spera
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2008
pagine: 214
Nei secoli il Barocco è stato considerato tanto una civiltà carica di novità e di aperture quanto una civiltà tarda. Al centro di queste discordanti tendenze ha giocato un ruolo decisivo il rapporto esistente tra quella cultura e la costruzione pratico-intellettuale che siamo soliti definire moderno. Questo volume mostra che, in realtà, i segnali di una svolta significativa rispetto alla modernità furono numerosi, ma soprattutto che la cultura secentesca è in ogni caso da considerarsi come un universo animato da tensioni incomponibili, ironicamente e tragicamente consapevole del mutare delle tendenze, irrimediabilmente lontana dalla rassicurante staticità del suo passato più recente.
La novella barocca. Con un repertorio bibliografico
Lucinda Spera
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 2001
pagine: 436
La letteratura per la didattica dell'italiano agli stranieri. Cinque percorsi operativi nel Novecento
Lucinda Spera
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2016
pagine: 154
Il manuale si rivolge a coloro che insegnano la lingua italiana agli stranieri in diversi contesti - all'estero (nelle università, presso gli Istituti di cultura, nelle scuole private) ma anche nella scuola secondaria superiore - e pone al centro dell'azione didattica due elementi: la progettazione e l'utilizzo del testo letterario, canale privilegiato di accesso alla cultura italiana. Le cinque unità didattiche si articolano intorno ai testi scelti di scrittrici e di scrittori del Novecento italiano (con una finale incursione negli anni Duemila): Levi, Meneghello, Saba, Montale, Sciascia, Calvino, Romano, Morante, insieme ai più vicini Niffoi, Fois e Murgia, forniscono insomma la 'materia prima' per concreti percorsi di insegnamento/apprendimento della lingua italiana. I brani analizzati sono collocati alla fine di ciascuna unità, mentre essenziali profili degli autori sono riuniti per praticità in una Appendice bio-bibliografica che, insieme a una sintetica Bibliografia di riferimento, chiude il manuale. Gli esercizi, numerosi e di diversa tipologia, riguardano prove scritte e orali, individuali e di gruppo, da svolgere a casa o in aula col sussidio dell'insegnante. I riquadri collocati a margine spiegano tendenze stilistiche e figure retoriche di base adottando un lessico semplificato e casi tratti per lo più dalla modernità.
Due biografie per il principe degli Incogniti. Edizione e commento della Vita di Giovan Francesco Loredano di Gaudenzio Brunacci (1662) e di Antonio Lupis (1663)
Lucinda Spera
Libro
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2014
pagine: 176
Sabato 13 agosto 1661 a Peschiera del Garda si spegne, poco più che cinquantenne, nel pieno esercizio delle sue funzioni di Provveditore il nobiluomo veneziano Giovan Francesco Loredano, noto per essere stato il fondatore e principe dell'Accademia degli Incogniti e per il forte odore di libertinismo che emanavano le sue vicende biografiche. Loredano aveva dedicato la sua trentennale opera di promotore culturale alla prepotente fede nella potenza eternatrice della parola stampata, tessendo intorno a sé una fitta rete di cantori della sua grandezza. Il filo del ragionamento riparte da qui per verificare l'eventuale efficacia e la durata anche postuma di un piano di notorietà tanto dettagliatamente ordito. Chi si farà carico del suo programma? Quale immagine avranno di lui, nell'immediato futuro, i coprotagonisti della stagione culturale che egli aveva animato? La riproposta in questo libro delle uniche due biografie a lui dedicate dai contemporanei si rivela centrale ai fini della verifica del suo lascito culturale.
Critica e progetto. Le culture in Italia dagli anni Sessanta a oggi: studi in onore di Alberto Asor Rosa
Lucinda Spera
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 128
Alberto Asor Rosa (1933) è una figura di primo piano nella vita intellettuale italiana. La sua lunga e intensissima attività di professore, critico militante, organizzatore di cultura, dirigente politico, scrittore, si direbbe caratterizzata dalla congiunzione costante fra "la critica spregiudicata di tutto ciò che esiste" e un senso weberiano della "politica" e delle sue "responsabilità". "Critica" e "progetto" sono appunto le parole-chiave di questo volume: gli atti del convegno romano (6 ottobre 2003) in cui studiosi di varia estrazione disciplinare hanno dato vita a una riflessione collettiva sul lavoro di Asor Rosa, nel quadro delle "culture in Italia dagli anni Sessanta a oggi".