Libri di MARIA GRAZIA CALANDRONE
Dove non mi hai portata
Maria Grazia Calandrone
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 256
Un romanzo intimo eppure pubblico, che racconta una scheggia di storia d'Italia e le vite interrotte delle donne. Un'indagine sentimentale che non lascia scampo a nessuno, neppure a chi legge. È l'estate del 1965 quando Giuseppe e Lucia arrivano a Roma. Hanno con sé la figlia di otto mesi, sono innamorati, ma non riescono a liberarsi dall'inquietudine che prova chi è braccato. Lucia è fuggita da un marito violento che la umiliava ogni giorno, ma per la legge dell'epoca la donna si è macchiata di gravi reati: relazione adulterina e abbandono del tetto coniugale. Prima di scivolare nelle acque del Tevere in circostanze misteriose, la coppia lascia la bambina su un prato di Villa Borghese. Più di cinquant'anni dopo, Maria Grazia Calandrone si mette in viaggio per ricostruire cosa ha portato i suoi genitori a compiere quel gesto estremo. Torna nei luoghi in cui sua madre ha vissuto, sofferto, lavorato e amato. E indagando sul passato illumina di una luce nuova la sua vita.
Come per mezzo di una briglia ardente
Maria Grazia Calandrone
Libro: Copertina morbida
editore: Ass. Culturale Atelier
anno edizione: 2005
pagine: 80
Il fotografo di Francis Bacon. Jazz Poetry per John Deakin
Barbara Idda
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 56
"Abbiamo fatto l'amore su una brandirla da campo. Che diavolo ci fa una brandina da campo nella casa di un fotografo di moda non è Capa, non è..." Prefazione di Maria Grazia Calandrone.
Per voce sola. Quattro monologhi con 6 disegni e 10 fotografie. Con C D Audio
Maria Grazia Calandrone
Libro: Libro in brossura
editore: Chi Più Ne Art Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 138
Rosa dell'animale
Amarji, Maria Grazia Calandrone
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2015
pagine: 110
"Maria Grazia-Amarji: due rive dello stesso Mediterraneo, una mediorientale e l'altra occidentale. Un solo amore, una sola poesia anche se ognuno dei due ha la propria lingua madre, la propria storia culturale individuale all'interno della quale si ricongiungono comunque in alcune tappe. Dentro l'amore-poesia e dentro la poesia-amore si cancellano le diversità legate alle notizie e agli eventi di ogni giorno. L'amore come la poesia è creato per essere accomunato allo stesso livello dell'esistenza, e ha la capacità di oltrepassare le appartenenze etniche, linguistiche e politiche." (Dalla Prefazione di Adonis)
Dalla sua bocca. Riscritture da undici appunti inediti di Alda Merini
Michele Caccamo, Maria Grazia Calandrone
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2013
pagine: 80
"Ebbi già modo di scrivere... intorno all'identificazione assoluta della poesia di Merini con il nudo della sua autrice, specie con quello esposto nelle fotografie di Giuliano Grittini - politicamente, ebbi a sottolineare come un risarcimento già quasi postumo della sua carne fatta sobbalzare dagli elettrochoc e così rimossa, schierata nel macero ipernumerico degli internati, disertata e infine: disabitata, come disabitata si voleva fosse la carne dei matti nei reparti psichiatrici. Lo vediamo benissimo analizzando questi inediti. Vediamo i risultati dei carichi farmacologici sui territori di un'anima pure assoluta e colma di lucerne e vie di fuga come quella di Merini." (Maria Grazia Calandrone)
Il canto della terra
Maria Grazia Calandrone, Carla De Bellis, Gabriela Fantato
Libro
editore: Samuele Editore
anno edizione: 2011
pagine: 84
La macchina responsabile
Maria Grazia Calandrone
Libro
editore: Crocetti
anno edizione: 2007
pagine: 134
Maria Grazia Calandrone è nata a Milano nel 1964 e vive a Roma. Ha pubblicato il piccolo libro-premio di poesia Pietra di paragone (Tracce 1998), La scimmia randagia (Crocetti 2003, premio Pasolini opera prima, cinquina premio Dessí) e Come per mezzo di una briglia ardente ( Atelier 2005, terna premio Valeri), la silloge Illustrazioni in 7 poeti del Premio Montale 1993 (Scheiwiller 1994) e altri testi in numerose antologie di premi (Corciano 1998, Bellezza 1998, LericiPea 2000) e su riviste ("Poesia", "Le Fram", "Nuovi Argomenti", "Gradiva"). Compare in diverse antologie poetiche italiane e straniere.
Il bene morale
Maria Grazia Calandrone
Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2018
pagine: 192
"Il bene morale" è la nuova raccolta poetica di una delle voci più interessanti della poesia italiana contemporanea. Maria Grazia Calandrone canta a voce libera e gioiosa il canto dell’infanzia, proprio mentre, con l’altra sua voce, ci interroga duramente sull’orrore umano, così da evidenziare il controcanto tra quello che il bene dell’uomo vorrebbe essere e quello che la realtà della storia mostra che siamo capaci di essere. Un libro dalla parte delle vittime, sulla persistenza dell’amore e sull’evoluzione della specie.
L'infinito mélo
Maria Grazia Calandrone
Libro
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2012
pagine: 80
Arimanere
Maria Del Vecchio
Libro: Libro in brossura
editore: Interno Poesia Editore
anno edizione: 2018
pagine: 72
L'opera prima di Maria Del Vecchio è il risultato di un processo di maturazione stilistica e umana, la prova evidente di come la poesia costituisca una forma d'arte in grado di strutturare la propria "voce" restituendo parola al mondo, nominando i drammi e le gioie della propria esistenza. Come sottolinea Maria Grazia Calandrone nella prefazione del libro «eccezionalmente per la nostra poesia contemporanea, nelle poesie di Maria Del Vecchio ricorre la parola "gioia" e, altrettanto eccezionalmente, viene ripetutamente dichiarata un'inclinazione alla gioia della persona scrivente, un muovere "a favore del sole" e "a scapito della notte"». Fa bene la lettura di «Arimanere»: come scrive l'attrice Sonia Bergamasco, al termine della nota finale che chiude la raccolta, questo libro «porta beneficio».
Io sono gli altri
Maria Grazia Calandrone
Libro
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2018
pagine: 28
Un pensiero umile e potente, in queste nuove poesie di Maria Grazia Calandrone, attraversa le cose, l'esperienza, e dà loro corpo che nella parola poetica trova conferma e durata. Ecco che la pagina diviene un campo aperto, dove voci diverse si incrociano, si alternano in una sorta di dialogo incompiuto, per raccontarci della vita, animale, vegetale, materiale, vissuta tra reale e nostalgia del reale stesso e con la volontà o il sano desiderio di tornare "bassi, vicini al senso delle cose", prima che il definirle ne diminuisse le virtualità e il valore, poiché "tutto, prima di essere nome, era pura bellezza". Troviamo persone, tra le quali c'è ancora chi porta "l'enzima dello stupore". Il percorso vuole addentrarsi nei grovigli di un'esperienza cresciuta su se stessa intensamente, "fino a conoscere che niente, / nessuno, in nessun luogo mai / è perduto per sempre". Calandrone lavora su varietà di strutture e registri, passando da un muoversi più corposo e magmatico a un'asciuttezza più verticale e lirica, molto icastica e dunque carica di una non comune energia espressiva.