Libri di Maria Teresa Russo
Gulag e resistenza morale. Una lettura filosofica di Varlam Šalamov
Maria Teresa Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2025
pagine: 142
"Tutti i miei racconti, quasi ogni poesia, sono scritti con le lacrime". Memorialista,testimone, poeta, Varlam Šalamov rappresenta un unicum tra gli scrittori dell'esperienza dei gulag, non soltanto perché in una prosa scarna e antiletteraria riesce a mostrare il drammatico scarto tra le promesse di un'ideologia messianica e il terribile costo umano della sua realizzazione, ma soprattutto perché nella sua opera, narrativa e poetica, nozioni come innocenza e colpa, coscienza e malavita, lealtà e tradimento, più che oggetto di riflessione, si materializzano in fatti e personaggi reali. Nel suo mostrare il bene e il male che abitano nell'anima umana non c'è l'intento pedagogico tipico dei grandi scrittori russi, ma la preoccupazione di dare voce al ricordo, lottando contro la minaccia dell'oblio, effetto del tempo e della volontaria rimozione, che egli considera un'altra forma di rinuncia alla propria responsabilità. Ripercorrendo i temi dei Racconti della Kolyma, assieme ad altri scritti autobiografici e alle poesie, il saggio intende rintracciarvi una filosofia della condizione umana, dove il gulag, trionfo della forza fisica come categoria morale e luogo del disfacimento del corpo come dissoluzione dell'individualità, è lo specchio concavo dove si riflettono capovolte le bassezze e gli eroismi del mondo ordinario. Per Šalamov gli anni lì trascorsi diventano il banco di prova della sua resistenza morale: quella di uno spirito che, pur "calpestato", riesce a mantenersi fedele alla sua linea di condotta, sottraendosi alla corruzione della mente e del cuore.
La guerra e la pace come questioni morali. Henri Bergson: discorsi e lettere 1914-1936
Maria Teresa Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2023
pagine: 260
"Cosa sarebbe una società che obbedisse automaticamente a una parola d'ordine trasmessa meccanicamente, che regolasse su di essa la sua scienza e la sua coscienza, e che avesse perduto, con il senso della giustizia, la nozione di verità? Cosa sarebbe un'umanità in cui la forza brutale prendesse il posto della forza morale?" Sono trascorsi pochi mesi dallo scoppio del primo conflitto mondiale, quando Henri Bergson pone questi drammatici interrogativi. Incaricato dal governo francese, nel 1917 e nel 1918, di due missioni diplomatiche presso la presidenza degli Stati Uniti, svolgerà questo compito anche attraverso la parola, scritta e orale, da alcuni giudicata semplice propaganda patriottica, di scarso interesse filosofico. Invece, in questo volume i suoi testi del periodo bellico, confrontati con alcune lettere degli anni 1914- 1936, sono esaminati come una tappa fondamentale di un itinerario speculativo che dai temi metafisici lo condurrà a quelli più squisitamente morali. Aver sperimentato la fatale alleanza tra il progresso tecnico e la forza brutale, indurrà infatti Bergson a porre in termini nuovi l'interrogativo sulla guerra e sulla storia stessa, considerando la costruzione della pace inseparabile da un profondo rinnovamento morale e da personalità esemplari capaci di attivare le necessarie risorse spirituali.
Ethos, logos e pathos. Percorsi di etica. Studi in onore di Paola Ricci Sindoni
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 288
Il volume raccoglie i saggi dei colleghi e degli studiosi che hanno voluto rendere omaggio alla carriera accademica e scientifica di Paola Ricci Sindoni, docente di Filosofia morale e di Etica e grandi religioni presso l’Ateneo di Messina. Al suo impegno didattico si è affiancato nei decenni un intenso lavoro sul piano civile e sociale attraverso una costante attività di giornalista editorialista in varie testate nazionali e in associazioni culturali, in particolar modo sui temi dell’etica applicata. I contributi qui raccolti intendono offrire un quadro dei suoi tanti interessi di ricerca: dal pensiero di Karl Jaspers, a cui ha dedicato giovanissima due importanti monografie, agli studi sulla cristologia filosofica e sulla struttura filosofica della mistica, e ancora al pensiero femminile e al pensiero ebraico contemporaneo.
Henri Bergson educatore. Virtù intellettuali insegnamento saperi umanistici
Maria Teresa Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2021
pagine: 176
Nonostante la distanza temporale che ci separa da Bergson, la questione del ruolo delle discipline umanistiche in rapporto a quelle scientifiche e della validità formativa dell'insegnamento della filosofia, non solo non ha perso interesse, ma è ancora più viva nell'odierno panorama politico e culturale. Gli scritti poco esplorati di Bergson educatore, professore di Filosofia per ben sedici anni nella scuola secondaria (1881-1897), costituiscono un prezioso contributo a una riflessione su questi temi e, più in generale, sull'arte di pensare, intesa come sintesi di virtù intellettuali ed etiche. Il volume intende fornirne alcune chiavi di lettura, attraverso l'analisi dei suoi discorsi agli studenti per la fine dell'anno scolastico, degli appunti dei corsi liceali a Clermont-Ferrand e a Parigi e del confronto con alcune lettere di recente edizione. Protagonista nel dibattito sulle riforme dell'istruzione, sia nelle istituzioni accademiche che nello stesso parlamento francese, Bergson ci mostra che il lavoro intellettuale, in quanto inseparabile dalla fedeltà al reale e dal rifiuto dell'approssimazione, è responsabilità del pensiero e possiede un autentico spessore morale.
Abitare l'anima. Tracce di un sentiero interiore
Esper Russo
Libro
editore: Ass. Terre Sommerse
anno edizione: 2021
pagine: 128
"Di fronte a una società che si ramifica e si frammenta, è urgente la necessità di saperi essenziali, capaci di orientare il cammino esistenziale che ogni uomo ha il compito di intraprendere. L’anima è il luogo privilegiato, è il nostro profondo essere che ci dona la possibilità di vita interiore, di presenza interna con la quale poter dialogare, perché ci parla; con la quale poter partecipare alla nostra esistenza, perché ci fa sentire il mondo, con la quale congiungere la nostra essenza, perché ci fa sentire la profondità di noi stessi. Ma tutto ciò potrà accadere quando noi abiteremo la nostra anima, quando saremo i suoi custodi, i suoi giardinieri".
Esperienza ed esemplarità morale. Rileggere «Le due fonti della morale e della religione» di Henri Bergson
Maria Teresa Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 100
A partire dal 1989, anno del centenario degli "Essais sur les données inmediates de la conscience", si assiste, soprattutto in Francia, a una rinascita degli studi critici su Henri Bergson, oggetto invece di un certo oblio negli ultimi decenni del XX secolo. Tra le sue opere, "Le due fonti della morale e della religione" (1932) è stata senz’altro quella con la più lunga gestazione – venticinque anni – e la più discussa. Una sua rilettura alla luce di scritti che si possono definire “minori”, come le lettere di recente pubblicazione e i discorsi di occasione, rivela ancora nuove sfaccettature. In particolare vanno messi in luce il valore assegnato all’esperienza nella riflessione etica e la funzione della causalità esemplare dei “grandi uomini di bene” nel proporre ideali di vita buona, introducendo così “riserve di energia morale” nel progresso tecnico.
Alla ricerca del bene e del meglio. Etica ed educazione morale in Julián Marías
Maria Teresa Russo
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 2016
pagine: 192
Invito al ben-essere. Lineamenti di etica
Maria Teresa Russo, Luca Valera
Libro
editore: Aracne
anno edizione: 2015
Differenze che contano. Corpo e maternità nelle filosofie femministe
Maria Teresa Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2013
pagine: 112
In un'epoca orientata a valorizzare tutte le differenze, legittimandole come espressioni delle convinzioni individuali, assistiamo a un paradosso: la differenza sessuale sembra quasi una categoria a rischio di estinzione. La cosiddetta Gender Theory, dopo aver affermato la separazione del corpo sessuato dal genere, risultato culturale di dinamiche sociali e politiche, ha spinto oltre la sua critica: anche l'elemento corporeo si forgerebbe nel linguaggio e nei codici dominanti, semplice prodotto di una costruzione linguistica. Si tratta di una tendenza che lo stesso femminismo ha considerato un'inversione di marcia. Strano approdo per un pensiero che aveva fatto del valore del corpo la sua bandiera. L'indifferenza assoluta fa impallidire persino il dualismo, perché frantumando i soggetti nell'assoluta reversibilità di forme e di ruoli finisce per trasformare le identità in fantasmi. Da qui una nuova istanza di riscoprire la differenza. Ribellarsi all'idea di diventare menti che pensano corpi, che solo in apparenza è un gesto di libertà. Riscoprire l'io e la differente alterità del tu, per rendere possibile il noi.
Corporeità e relazione. Temi di antropologia in José Ortega y Gasset e Juliàn Marìas
Maria Teresa Russo
Libro
editore: Armando Editore
anno edizione: 2012
pagine: 192
Il "filo conduttore del corpo" è davvero uno strumento indispensabile per orientarsi nel labirinto delle attuali immagini dell'uomo. Una seria antropologia filosofica non può evitare di interrogarsi sul significato e sul ruolo della corporeità nell'identità personale e nella relazione intersoggettiva. L'indagine di José Ortega y Gasset e Julián Marías esplora i nodi essenziali dell'esperienza del corpo, condizione stessa dell'esistenza personale: la differenza sessuale, l'espressività, le dinamiche del riconoscimento, il rapporto tra natura e libertà.
Oltre la società degli individui. Teoria ed etica del dono
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2011
pagine: 220
In un mondo dominato dai fini individuali e utilitari, come parlare del tema così «inattuale» del dono? Si tratta di una scommessa, che questo volume affronta prendendo in considerazione non solo gli autori che si riconoscono nel segno di una teoria del dono, ma anche la fattiva presenza del dono nel tessuto sociale contemporaneo (il dono rituale e familiare, il dono di organi, di sangue, di tempo, di vita...). Un carattere costante riconosciuto dagli studiosi è la prismaticità del dono, la molteplicità composita del suo essere. In questo libro si seguono le linee di tale multidimensionalità, dalla filosofia alla politica, dall'economia alla riflessione teologica, con l'apporto delle voci più significative del panorama internazionale contemporaneo. Sono pertanto interessate e coinvolte molte discipline: antropologia culturale, etnologia, scienze economiche, sociologia teorica, politiche di genere, estetica, oltre naturalmente alla ricerca filosofica in senso stretto.
Etica del corpo tra medicina ed estetica
Maria Teresa Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 233
Ancora un libro sul corpo: perché? Perché al corpo oggi è assegnato un ruolo di primo piano nella scena della cultura, della politica, dei vissuti individuali. Ma questo protagonismo non lo ha reso più trasparente, ossia più comprensibile nel suo significato, anzi. Come accade con le realtà che si osservano da una distanza troppo ravvicinata, il corpo sembra perdere le giuste proporzioni sotto la lente della medicina, che rischia di considerarlo come semplice organismo - corpo fisico - e dell'estetica, che lo guarda come immagine, pura apparenza. Nell'uno e nell'altro caso, il corpo diventa un qualcosa da sottoporre a controllo e da modificare, nel tentativo di sottrarsi ai limiti del corpo paziente, in modo da dilatare infinitamente il desiderio individuale, di salute, di giovinezza, di bellezza, di vita o di morte. Ma la radicale concentrazione sul corpo porta inevitabilmente alla riduzione del mondo, che finisce per circoscriversi alle esigenze e ai vissuti soggettivi del solo corpo: da qui l'impoverimento delle relazioni personali. Occorre pertanto un'etica del corpo per saper accettare quella sua passività non evitabile o, meglio detto, per saper trasformare la passività in pazienza. Solo attraverso la pazienza, si riesce a decifrare il senso della vulnerabilità e addirittura a imparare da essa. Un'etica del corpo diventa pertanto anche una pedagogia del corpo, guida a quella realizzazione di sé inseparabile dalla crescita nella libertà responsabile.