Libri di Marina Paino
Concordanze liriche. Studi sulla poesia italiana del Novecento
Marina Paino
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 296
Il volume attraversa opere e autori significativi della lirica novecentesca con analisi e riletture di testi condotte secondo una precisa metodologia concordanziale di pedinamento lessicale all’interno di un sistema poetico di riferimento. Ripercorrere l’evoluzione intratestuale delle parole dei versi, rintracciare la rete che le lega sotterraneamente l’una all’altra e che rivela un di più di senso è la linea guida che governa gli studi critici qui raccolti, articolati in dittici dedicati a voci poetiche di primo piano nel canone lirico italiano del XX secolo. Dopo un saggio di apertura, di taglio tematico e trasversale, si succedono gli approfondimenti sui versi di Sbarbaro, Rebora, Saba, Montale, Quasimodo, Luzi e Sereni che puntano di volta in volta l’attenzione verso segmenti specifici del loro mondo poetico, aggiungendo ulteriori tasselli interpretativi su aspetti più o meno noti e indagati della loro produzione lirica.
Il Barone e il viaggiatore e altri studi su Italo Calvino
Marina Paino
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 200
La spiccata vocazione di Calvino per la riflessione rivolta al fenomeno letterario nella sua interezza e complessità ha senza dubbio indirizzato a posteriori l’accostamento alla sua opera, dando tendenzialmente luogo a un preponderante interesse critico per il Calvino che riflette sul narrare rispetto a quello per il Calvino che narra. Eppure a quest’ultimo vale la pena ritornare, per riscoprirne il gusto, la voglia, il piacere del racconto come spinta originaria da cui tutto prende avvio. In tal senso le pagine di questo libro trovano i propri fuochi di approfondimento nei romanzi più lunghi e fortunati dello scrittore, "Il barone rampante" e "Se una notte d’inverno un viaggiatore," e puntano l’attenzione, attraverso letture mirate, sulla dimensione più propriamente “romanzesca” dell’autore, quella di narratore di storie accattivanti, assai spesso messa in ombra da approcci prevalentemente teorici alla sua scrittura.
Scritture del corpo. Atti del XVIII Convegno Internazionale della MOD. (22-24 giugno 2016)
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 832
Gli Atti del Convegno annuale della Mod dedicato alle Scritture del corpo, che si è svolto presso l’Università di Catania dal 22 al 24 giugno 2016, raccolgono contributi di studiosi e studiose dedicati all’analisi della rappresentazione del corpo nell’orizzonte della modernità, secondo prospettive di ricerca inedite e suggestive, capaci di dar conto della profonda metamorfosi che ha investito l’immaginario culturale e letterario, non solo italiano. A partire da quello che potremmo definire una sorta di bodily turn, il tema della corporeità diventa l’asse centrale attorno a cui si sviluppano le scritture poetiche, romanzesche, drammaturgiche: la costruzione del personaggio, le differenti e molteplici identità dell’io autoriale, la definizione del cronotopo e dello spazio scenico non possono prescindere dalle urgenze dell’attualità che coinvolgono le figure e le strategie discorsive legate al corpo. Ad essere chiamati in causa sono i conflitti storico-sociali, etnici, di genere, nonché il paradigma etico ed estetico delle diverse rappresentazioni artistiche e letterarie. Il “corpo”, inoltre, non circoscrive solo un’area tematica ma diventa criterio ermeneutico capace di indicare nuove piste di lettura dei testi, nuove forme di comprensione delle esistenze e delle presenze mediate in maniera peculiare dalla scrittura e dalle sue invenzioni.
La stanza degli sprecchi. Esercizi di lettura sui romanzi di Bufalino
Marina Paino
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2015
pagine: 152
Segnata da una forte autoreferenzialità sempre al limite dell'autocompiacimento, quella di Gesualdo Bufalino è una scrittura che si guarda idealmente allo specchio, dando con ciò forma alla costante tensione autoriale verso un protettivo rintanamento dentro i confini di una dimensione tutta letteraria. La stanza degli specchi in cui la sua narrativa si rinchiude è tuttavia destinata a mostrare puntualmente i propri limiti, soprattutto nelle complesse architetture romanzesche da lui messe in piedi nella sua breve e tardiva parabola di scrittore "pubblico". La tematizzazione di questa istanza fondante del mondo bufaliniano viene qui posta in luce attraverso letture mirate dei sette romanzi dati alle stampe dall'autore, in un riattraversamento dei testi che conferma la profonda unitarietà di un immaginario letterario volutamente e ostentatamente falsificato da doppi e proiezioni, intimamente coerente con se stesso da "Diceria dell'untore" fino a "Tommaso e il fotografo cieco".
Il moto immobile. Nostoi, sonni e sogni nella letteratura siciliana del '900
Marina Paino
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 246
Sulla scia dell'ostrica verghiana, ideale nucleo fondativo di una precisa mitografia isolana della modernità, la letteratura siciliana del '900 ha variamente argomentato la resistenza (subita o voluta) ad ogni forma di mutamento e di movimento, declinando insistentemente una esibita refrattarietà al divenire stesso della storia che, come notava Sciascia, è un'apparenza, un'illusione, sorta però dalla realtà ("e dunque ne è parte, intrinsecamente"). Il corteggiamento della stasi e del tempo fermo, la metaforica invalicabilità dei confini di una terra che si fa tana e prigione, la vocazione al nostos come unica forma possibile di viaggio si impongono nella narrazione dell'isola, coniugandosi con istanze regressive, di cui, parimenti distanti da un confronto diretto col vero, diventano volti altri il sonno e il sogno. La rappresentazione di questo suggestivo moto immobile ha puntualmente tentato in modi diversi i più importanti scrittori della Sicilia novecentesca (da Vittorini a Bufalino, da Brancati a Sciascia, da Tomasi di Lampedusa a Consolo), in un dialogo tutto letterario che coinvolge a vario titolo quelli tra di loro che hanno scelto di rimanere e quelli che hanno scelto di andar via; quelli che hanno coraggiosamente coltivato l'impegno e quelli che ne hanno preso le distanze con indolenza; quelli che hanno raccontato di una terra senza più margini di possibile salvezza e quelli che ne hanno trasfigurato il destino in un'utopia senza tempo lontano.
Signore e signorine di Guido Gozzano
Marina Paino
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 238
Riconoscibili icone dei versi gozzaniani, le figure femminili cantate dal poeta si offrono come chiave di lettura privilegiata per l'accesso al suo sofferto e contraddittorio universo lirico, tessuto di ripiegamenti regressivi e aneliti verso mete inarrivabili, provocatorie profanazioni e rifugi in una artificiosa vita-nella-letteratura quale illusorio baluardo per sfuggire alla contaminazione del reale. Nelle trame dell'opera, il ruolo semantico delle tante muse evocate da Gozzano, da lui e a lui tutte parimenti negate, si lega così costantemente ai principali nodi tematici su cui la sua poesia ritorna di continuo, dalle prime prove in odor di dannunzianesimo fino a quelle degli ultimi anni. Desiderio (spesso solo recitato) e rinunzia (vista anche come salvezza) si mescolano e si confondono nei colloqui del poeta con le sue signore e signorine, apparentemente molto diverse l'una dall'altra, ma nelle parole dei versi puntualmente riconducibili alle ipotecanti fascinazioni della prima e dell'ultima delle donne gozzaniane, di colei che precede (e dà) la vita e di colei che consente di superarla nella morte. In una asfissia sentimentale senza scampo, i fantasmi della Madre e della 'Signora vestita di nulla' serrano nella propria morsa comparse e protagoniste, fino al rifiuto opposto dal poeta alla 'bella e folle' Amalia, amica reale e personaggio dei Colloqui, accomunata tanto nella vita quanto nella letteratura alla sorte di tutte le altre rose da Gozzano amate proprio perché non colte.
La tentazione della leggerezza. Studio su Umberto Saba
Marina Paino
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2009
pagine: 342
Viene ripercorsa la storia della scrittura di Saba alla luce del motivo-guida della ricerca della leggerezza, chiave tematica che consente un serrato confronto con le dinamiche più profonde dell'itinerario testuale del poeta. Il costante vagheggiamento della levità paterna viene rintracciato dietro le diverse maschere e voci usate per rappresentarla, e messo in dialogo diretto con l'altro versante dell'immaginario dell'autore, quello di ascendenza materna, segnato da metafore della pesantezza, del dolore e della morte.
Dicerie dell'autore. Temi e forme della scrittura di Bufalino
Marina Paino
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2005
pagine: 226
Concepito come introduzione alla scrittura di Gesualdo Bufalino, il volume ricostruisce sulla base di interviste e interventi di varia natura, un autoritratto dello scrittore, del quale vengono poi ripercorsi criticamente i motivi fondanti dell'opera. Viene anche studiato il versante saggistico e giornalistico, a corredo del quale si ripubblicano in appendice gli ultimi articoli di Bufalino rimasti fuori dalle raccolte ufficiali.
L'ombra di Sheherazade. Suggestioni dalle «Mille e una notte» nel Novecento
Marina Paino
Libro: Copertina morbida
editore: Avagliano
anno edizione: 2004
pagine: 150
Nelle "Mille e una notte" alcuni dei maggiori autori italiani contemporanei ritrovano l'ideale di un mondo favoloso, immune dai traumi del reale, e insieme quello di un'affabulazione spontanea e naturale. Due tipi di accostamento alle Notti che questo libro rintraccia preliminarmente nei ritorni all'infanzia di Vittorini e nei sortilegi narrativi della giovane Morante, per passare poi al "racconto" di quattro incontri particolarmente significativi con l'immaginario della raccolta araba: sono le storie del vecchio Saba, del Pasolini terzormondista alla ricerca di un mondo incorrotto, della lunga frequentazione di Calvino con le "fiabe" di Sheherazade, del doloroso scacco, infine, di quest'ultima nella "lettura" di Bufalino.