Libri di Rachele Ferrario
La contesa su Picasso. Fernanda Wittgens e Palma Bucarelli
Rachele Ferrario
Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga
anno edizione: 2024
pagine: 176
È il 1953. Dopo una guerra devastante di cui si vedono ancora gli strascichi, per la prima volta due donne – Fernanda Wittgens e Palma Bucarelli – sono alla guida dei musei più importanti d’Italia: la Pinacoteca di Brera a Milano e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma. Il loro obiettivo comune è tornare a parlare di bellezza e riportare la gente nei musei. Picasso è l’artista giusto per farlo, dopo essere diventato il simbolo dell’arte civile del Novecento e averne trasfigurato tutto l’orrore in Guernica. La contesa tra Wittgens e Bucarelli, attorno a Picasso ma non solo, è intellettuale, filosofica, artistica. La loro capacità di trattare con il potere e di affrancarsene al momento giusto, quando l’incombere del fascismo le pone di fronte all’imperativo etico di salvare vite umane e di difendere il patrimonio artistico, le rende protagoniste di una stagione funestata dai venti ostili della politica ma carica di ideali. Wittgens e Bucarelli si osservano da vicino e articolano la loro visione del mondo e il rapporto con nemici e alleati in una grande “assonanza silenziosa”. Il racconto di Rachele Ferrario non romanza la loro vita perché è la loro vita a spingere costantemente verso il romanzo: c’è qualcosa di essenziale in queste pagine, un’eredità tangibile in cui una donna ha affrontato il carcere e l’altra l’ha rischiato, accettando il pericolo di sparire per sempre pur di difendere un’idea di progresso.
Giulio Paolini. Un viaggio a distanza
Rachele Ferrario
Libro: Copertina morbida
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 144
La collana "Stanza d'artista" nasce intorno all'idea dello studio come spazio dell'invenzione. La stanza è metafora dell'opera, ma anche del suo autore e dei suoi mezzi espressivi, è sospesa tra mondo reale e virtuale, tra l'architettura di un edificio e la dimensione eterea del pensiero. È nella propria stanza che l'artista attende l'immagine o l'idea. Giulio Paolini a questo tema ha dedicato molta parte della sua ricerca, ha usato come simbolo gli strumenti dell'antico mestiere di pittore, dal primo lavoro sul Disegno geometrico, da cui partono tutte le "opere", a Synopsis, che significa sintesi, la fotografia dello studio restituito allo spettatore nella sua essenzialità. Per questo la collana "Stanza d'artista" non poteva che partire da lui, protagonista del proprio tempo e interprete raffinato delle "stanze" dell'arte e degli "attori" che nei secoli le hanno animate. In Paolini si compie l'esperienza della rappresentazione: autore e spettatore s'incontrano. Dall'atelier all'opera, dal museo alla collezione, alle sale di lettura: è un viaggio tra memoria del passato e percezione del presente. Come nell'opera Museo, la stanza d'artista per eccellenza, in cui ogni immagine ripresa da Paolini, è riconducibile a un artista, dal Beato Angelico a Giorgio De Chirico, e al luogo in cui ha vissuto, dipinto e colto l'ispirazione. Perché l'opera non si fa annunciare e giunge inattesa.
René Paresce
Beatrice Buscaroli, Rachele Ferrario
Libro
editore: Edisai
anno edizione: 2000
pagine: 184
Nella materia. Catalogo della mostra
Rachele Ferrario, Lorella Giudici
Libro: Copertina morbida
editore: Silvia
anno edizione: 2003
pagine: 112
Lo scrittore che dipinse l'atomo. Vita di René Paresce da Palermo a Parigi
Rachele Ferrario
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2005
pagine: 104
Personalità quanto mai complessa ed eclettica, Paresce, nato in Svizzera alla fine dell'Ottocento, viaggia per tutta Europa e non solo, continuando a vagare per il resto dell'esistenza tra scienza, pittura e scrittura. Il Sole 24 Ore lo ha definito un "artista di grande inventiva e felicità".
Giuliano Collina
Rachele Ferrario, Enrico Crispolti
Libro: Libro in brossura
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 272
Francesco Correggia. Ediz. italiana e inglese
Andrea Del Guercio, Rachele Ferrario
Libro
editore: Prearo
anno edizione: 2023
pagine: 60
David Tremlett. The thinking in space
Rachele Ferrario
Libro: Libro in brossura
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 168
"L'homme est là, léger comme le vent, libre et fou, solide comme un roc, à la derive comme un satellite", scrive David Tremlett nel 1985 sulla parete del Centre Pompidou di Parigi. A distanza di tempo questa frase è il simbolo della sua poetica. Tremlett è un nomade contemporaneo. È un viaggiatore, ama l'imprevisto e il caso. La sua stanza d'artista sono i viaggi, il suo studio è il mondo. The Thinking in Space ripercorre il suo cammino dalle prime sperimentazioni concettuali, in uno studio-garage alla periferia di Londra, alle registrazioni dei suoni della natura nella campagna inglese, dal viaggio a piedi fino in Australia ai wall-drawings dipinti sui muri con le mani nelle zone remote della Tanzania e nel deserto del Texas, a quelli nelle cappelle di campagna come la Madonna delle Grazie sulle colline delle Langhe e Notre-Dame-des-Fleurs a Moric in Francia, che si raggiunge solo a piedi. Il suo lavoro può durare un giorno o per sempre: ora la Tate Britain per la sua collezione permanente gli ha commissionato una grande opera, "Drawing for free Thinking".
Le signore dell'arte. Quattro artiste italiane che hanno cambiato il nostro modo di raffigurare il mondo
Rachele Ferrario
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2012
pagine: 180
"Carol Rama dipinge dentiere e sessi femminili e maschili, l'eros e l'inconscio, il suicidio del padre e i disturbi nervosi della madre, scandalizzando la cultura ufficiale, che la riconoscerà solo quando avrà compiuto settant'anni. Carla Accardi traccia segni e costruisce geometrie, unica donna nel gruppo dei pittori astratti vicino al Partito comunista. Giosetta Fioroni raffigura volti femminili e costruisce teatrini, anticipa il reality chiudendo in una stanza un'attrice da osservare attraverso lo spioncino, divide la vita con un grande scrittore, è amica dei poeti e dei pittori maledetti di piazza del Popolo, attraversa il dolore senza mai perdere la gioia di creare. Marisa Merz usa l'alluminio, la cera, il sale, con i ferri da calza tesse il rame e il nylon, guarda alla natura e alla fabbrica. A ottantun anni è una regina dell'arte internazionale ma rimane chiusa nel suo silenzio e nel suo enigma." Rachele Ferrario ricostruisce le storie di queste grandi artiste, che hanno cercato la libertà nella vita e nella sperimentazione e hanno saputo affrancare il loro lavoro dal luogo comune dell'"arte al femminile", e ci offre nel contempo uno scorcio dell'effervescente vita culturale dei primi decenni del dopoguerra: dai salotti torinesi (con Giorgio Manganelli, Edoardo Sanguineti e il giovane Calvino) alla Roma del Caffè Rosati, dei galleristi, dei registi e degli attori, fino alla Parigi di Tristan Tzara e Alberto Giacometti.
Les italiens. Sette artisti alla conquista di Parigi
Rachele Ferrario
Libro
editore: UTET
anno edizione: 2017
pagine: 182
Ci sono periodi storici che, nella memoria collettiva, si legano indissolubilmente a una città. Se il simbolo del Rinascimento è Firenze, degli anni sessanta la swinging London, la Belle Époque per tutti si incarna in Parigi. All'inizio del Novecento è qui che si concentrano gli spiriti più inquieti e creativi del tempo. Tra i suoi boulevard, nei tavoli dei caffè celebri come La Rotonde o La Coupole, nelle gallerie e negli atelier, si possono incrociare Modigliani con l'amata Jeanne, Dalí con il suo formichiere al guinzaglio, Picasso e la sua bande, e ancora Marc Chagall, Max Jacob, Jean Cocteau... Sono anni febbrili, ogni giorno alla Gare de Lyon sbarcano decine di giovani artisti bohémien pieni di ambizioni. Tra questi c'è un gruppo di italiani destinato a lasciare un segno nella storia dell'arte. Giorgio de Chirico e suo fratello Alberto Savinio arrivano a Parigi nel 1911, poco dopo saranno raggiunti da Mario Tozzi, René Paresce, Massimo Campigli e Filippo De Pisis. Gino Severini si è già trasferito da qualche anno. Sette artisti "metechi", come li chiamano con disprezzo i francesi. Les Italiens nel 1928 si riuniscono intorno a Tozzi per la prima grande mostra collettiva del gruppo suscitando l'ammirazione dei colleghi e le critiche indispettite dei detrattori. Già da qualche tempo, l'"accademia" francese guarda con sospetto tutti questi artisti stranieri che stanno rubando la scena ai francesi. L'esplosione dei nazionalismi tra le due guerre destabilizza ulteriormente la posizione degli italiani a Parigi, e presto sono costretti a lasciare la città. La "festa mobile", nella celebre definizione di Hemingway, è terminata, lo spirito del tempo sembra pronto ad abbandonare Parigi. Rachele Ferrario dipinge un vivace quadro di quegli anni folli e racconta, con rigore e leggerezza, l'affascinante parabola degli Italiens de Paris, protagonisti e testimoni di una delle stagioni più entusiasmanti dell'arte mondiale.
René Paresce. Campigli, de Chirico, de Pisis, Savinio, Severini, Tozzi. Italiani a Parigi. Catalogo della mostra
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2017
pagine: 136
Il complesso monumentale di Santa Maria della Vita, dal 2006 affidato alla gestione della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, è stato riaperto al pubblico a maggio 2010 in seguito ai restauri, entrando a far parte del percorso Genus Bononiae. La chiesa, con la cupola disegnata dal Bibiena, è il più importante esemplare di Barocco bolognese; al suo interno custodisce il famoso "Compianto sul Cristo Morto" di Niccolò dell'Arca, definito da Gabriele D'Annunzio "urlo di pietra". Accanto alla chiesa l'Oratorio, in cui è possibile ammirare il gruppo scultoreo del "Transito della Vergine" di Alfonso Lombardi, e le sale dell'antico Ospedale della Morte oggi Museo della Sanità e dell'Assistenza. Gli spazi di Museo e Oratorio, recentemente rinnovati e adeguati agli standard in uso nei più moderni musei, sono sede espositiva per mostre di ricerca sul Novecento e sulla città. Come questa dedicata a René Paresce e agli Italiani di Parigi.
Margherita Sarfatti. La regina dell'arte nell'Italia fascista
Rachele Ferrario
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 402
Margherita Sarfatti, giornalista, scrittrice e primo critico d'arte donna in Europa, ha fondato il gruppo Novecento, ha progettato e allestito mostre in patria e all'estero, ha frequentato gli intellettuali all'avanguardia del suo tempo, influenzando per oltre vent'anni la cultura e l'arte italiane. Eppure, la maggior parte del pubblico la conosce solo come «l'amante del duce». Il libro di Rachele Ferrario, grazie a una capillare ricerca documentaria e a carteggi inediti, ci restituisce invece il temperamento di una donna colta, elegante, raffinata e soprattutto libera, che riuscì a imporsi sulla scena culturale e a compiere il suo progetto: un'avanguardia artistica in linea con la tradizione classica italiana.