Libri di Sabrina Stroppa
Il duello nell'Orlando furioso. Senso della fine e morte dell'eroe
Sabrina Stroppa
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 156
Volto feroce e spada alla mano, l'eroe del romanzo cavalleresco è impegnato in una serie infinita di duelli: contro i nemici o i rivali in amore, contro maghi e mostri. I protagonisti dell'Orlando furioso, uomini e donne, sostengono nei primi canti confronti virtuosi e incruenti, giostre di abilità schermistica; trattengono la mano prima dell'affondo. Ma quando emerge l'aspetto più vero e duro della guerra, finiscono per dover combattere per la propria vita. Feriscono e vengono feriti, uccidono e vengono uccisi. Lungi dall'essere uno schema ripetitivo e inerte, il duello nell'opera di Ariosto rinnova i meccanismi boiardeschi, si complica in articolazioni plurime, e diventa un oggetto di rappresentazione teatrale, che raggiunge punte di virtuosismo con lo scontro di tre paladini cristiani e tre re africani sull'isola di Lampedusa. Mentre il romanzo progredisce verso il suo cupo e sanguinoso finale, il duello diventa l'occasione di una presa di coscienza, da parte degli eroi, della tragica realtà di un corpo che si rivela inopinatamente vulnerabile; e della morte che, inesorabile, incombe.
Commento a «Le volgari opere» del Petrarcha. Edizione anastatica dell'esemplare della Biblioteca reale di Torino (P.M. 1286)
Alessandro Vellutello
Libro: Libro in brossura
editore: Antilia
anno edizione: 2021
pagine: 636
Con introduzione e indici di Sabrina Stroppa.
Cuore
Beppe Salvia
Libro: Libro in brossura
editore: Interno Poesia Editore
anno edizione: 2021
pagine: 208
Poeta talentuoso e imprevedibile, poeta cult di una nuova generazione, meteora brillante e maestosa assurta come stella ai cieli celesti che tanto amava, Beppe Salvia, nato a Potenza (1954) e scomparso a Roma precocemente come chi è caro agli dei (1985), è il poeta di "Cuore", uno dei libri più intensi della giovane poesia italiana degli anni Ottanta. Pubblicato postumo nel 1987 con premessa di Arnaldo Colasanti con il titolo di "Cuore (cieli celesti)", fu oggetto di un riconoscimento unanime non solo tra gli amici poeti con cui aveva condiviso i suoi più fecondi anni di vita culturale, ma anche tra i maestri, da Dario Bellezza e Vincenzo Consolo ad Andrea Zanzotto, che vedeva in "Cuore" «una luce di giovinezza e di alba e nello stesso tempo qualcosa di terribilmente teso verso lontananze imprendibili». È una poesia che cerca di risillabare il mondo, con la semplicità di visioni che vanno al cuore delle cose, ma che contemporaneamente sperimenta un lessico arduo e lontano, e un «lavoro di devastazione metrica», come lo definiva lui stesso, portato al cuore della poesia contemporanea. La collana «Interno Novecento» ripropone "Cuore", nella nuda e «difficile semplicità» del titolo originario, rispettando in ogni parte l’indice e i testi dattiloscritti compresi nelle carte autografe cedute dal fratello Rocco alla Biblioteca nazionale centrale di Roma.
Lettori latini e italiani di Ovidio. Atti del convegno, Università di Torino, 9-10 novembre 2017
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2019
pagine: 128
Questo volume nasce da un convegno con cui l’Università di Torino ha dato il suo contributo alle celebrazioni del bimillenario ovidiano nel 2017, concentrandosi sulla ricezione letteraria del poeta, accostando la letteratura latina a quella italiana e, all’interno di questi due campi di indagine, guardando in direzioni molteplici. Fra gli argomenti, per la parte latina si è presa in considerazione non solo la poesia, ma anche la prosa, in particolare il romanzo (quello di Petronio); non solo il latino classico, ma il latino degli umanisti. Per la parte italiana, l’attenzione si è concentrata sulla prosa del Novellino, sull’appropriazione diversificata delle opere di Ovidio nella carriera letteraria di Petrarca e sui volgarizzamenti trecenteschi delle Metamorfosi; una serie di ‘assaggi’ distribuita negli ambiti più vari, in omaggio alla inesauribile vitalità della poesia ovidiana.
La letteratura nei corsi di lingua. Dalla lettura alla creatività
Erminia Ardessino, Sabrina Stroppa
Libro
editore: Guerra Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 224
Petrarca e la morte. Tra «Familiari» e «Canzoniere»
Sabrina Stroppa
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 300
Dal carme funebre per la madre Eletta alla "querimonia" di Magone nell''Africa', dalla meditazione sulla morte nel 'Secretum' al lamento di Dolor con cui si conclude il 'De remediis utriusque fortune': incessante è la meditazione di Petrarca sulla morte, a gara con i classici. Negli anni intorno al 1348 l'infittirsi delle morti degli amici intensifica la riflessione intorno ai colpi di Fortuna: nasce il sentimento del sopravvissuto, costretto a confrontarsi con lunghi anni di assenza e di desiderio delle persone amate. Le rime "in morte" del canzoniere si intrecciano così con le coeve lettere delle 'Familiari', con le ultime egloghe del 'Bucolicum carmen', in una rete complessa di rinvii che questo studio cerca di illuminare.
Forme della consolatoria tra Quattro e Cinquecento. Poesia e prosa del lutto tra corte, accademia e sodalitas amicale
Sabrina Stroppa, Nicole Volta
Libro
editore: Maria Pacini Fazzi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 160
La poesia italiana degli anni Ottanta. Esordi e conferme. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2019
pagine: 273
La poesia italiana degli anni Ottanta. Esordi e conferme. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2017
pagine: 284
La poesia italiana degli anni Ottanta. Esordi e conferme. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2015
pagine: 208
Sic arescit. Letteratura mistica nel Seicento italiano
Sabrina Stroppa
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 1998
pagine: 224
Il saggio ripercorre la mistica dei teologi, fra aspirazione e «nuova scienza», opponendo - nel pieno Seicento - ai grandi 'teatri dell'anima' il deserto del 'nihil voluntatis': una linea che si sviluppa da Giovanni Bona a Pier Matteo Petrucci, dalle condanne del quietismo al risorgere della mistica nella rilettura di Ermes Visconti.