Libri di Stefano Zenni
Storia del jazz. Una prospettiva globale
Stefano Zenni
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 1000
In questa Storia del jazz Stefano Zenni si avvale di molteplici prospettive che tengono conto delle relazioni tra individui e movimenti geografici – dalle migrazioni intercontinentali alle dinamiche urbane locali –, degli intrecci tra generi, del legame tra improvvisazione e scrittura, chiarendo i rapporti con le altre musiche, dalla classica europea al rock. Per comprendere l’evoluzione del jazz è essenziale esplorare le intricate interazioni culturali e artistiche che ne hanno accompagnato lo sviluppo, dalle radici africane del XVI secolo fino alla sua nascita sul continente americano e alla sua diffusione a partire dal XX secolo. Questo processo va analizzato considerando i diversi contesti in cui si è sviluppato (club, sale da ballo, teatri), le figure professionali coinvolte (come produttori e manager), le dinamiche dell'industria musicale, nonché i legami con i movimenti politici. Centinaia di capolavori del jazz sono presentati al lettore su solide basi musicologiche, offrendo una guida selettiva agli ascolti imprescindibili.
Liberare il tempo. Paul Bley e la trasformazione del jazz
Paul Bley
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 190
In quel microcosmo caotico e vivacissimo che è la vicenda del jazz, Paul Bley ci appare come un musicista inclassificabile. Sfugge a tutto: non proviene da nessuna scuola specifica, non è collocabile in un’area stilistica, il suo percorso creativo non segue il classico sviluppo lineare. Lo incontriamo in tanti momenti cruciali della storia: è stato un pioniere del free jazz sul pianoforte, si è avventurato prima di tutti nell’improvvisazione con i sintetizzatori, ha esplorato in modo spregiudicato la multimedialità audio-video, ha guidato la Jazz Composers Guild, la prima associazione di jazzisti d’avanguardia, ha gestito una casa discografica indipendente, la Improvising Artists Inc. Senza contare che è stato preso a modello da altri importanti pianisti: su tutti Keith Jarrett, che lo venerava, e che ancora nei primi anni Settanta suonava come il Bley di un decennio prima. Eppure egli ci appare ancora un artista inafferrabile, una figura a tratti sfocata. Questa sua autobiografia è preziosa: mette ordine nella vita di un artista multiforme e ci offre importanti testimonianze interne al mondo della musica. Prefazione di Stefano Zenni.
Un lampo a due dita. Scritti scelti
Louis Armstrong
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: XXXVIII-321
"– Sei anche uno scrittore, Louis? – Diavolo! Sono un lampo a due dita sulla mia macchina per scrivere portatile." Cosa porta con sé il più celebre trombettista del mondo quando è in viaggio? Lo strumento, certo, ma nel caso di Louis Armstrong anche un'altra valigetta: la macchina da scrivere. E comunque sempre almeno una penna. Perché il celebre Satchmo era uno scrittore instancabile, dominato dal bisogno costante di rimanere in contatto con gli amici, ringraziare i fan, impartire indicazioni al suo manager, rispondere ai giornalisti, ma soprattutto di rievocare con acume aneddoti, ricordi e lezioni di vita del variopinto teatro umano e musicale di New Orleans. Un florilegio verbale da cui emerge anche un sorprendente Armstrong privato. Che si racconta con un linguaggio inventivo, umoristico, vivace, ricco di creative idiosincrasie grafiche che trasformano in ritmo visivo e musicale il racconto di una vita eccezionale.
Riposto in un cassetto. La terza corrente prima della terza corrente
Ferdinando D'Urso
Libro: Libro in brossura
editore: Duetredue
anno edizione: 2019
pagine: 96
Tutto ciò che riguarda la produzione di Gunther Schuller prima del 1957 è trattato, nei testi che ho avuto modo di consultare, in maniera approssimativa e sbrigativa, quasi non fossero importanti le suggestioni che in quegli anni devono aver fatto maturare nel compositore newyorkese il concetto di third stream. Chi volesse intraprendere uno studio su questo filone della musica contemporanea troverà come punto di partenza condiviso dai musicologi le lezioni che Gunther Schuller stesso tenne presso la Brandeis University e il Berkshire Music Center di Tanglewood nel 1957, nelle quali fu utilizzata per la prima volta l’espressione third stream per definire una nuova corrente della musica contemporanea che desiderava fondere elementi compositivi di matrice "eurocolta" ed elementi costitutivi dell’improvvisazione jazz. Ma cosa accadde prima di quell’anno? Quando maturò in Schuller l’idea che era possibile mescolare gli elementi provenienti dalle due correnti precedenti? Possiamo ritenere che esistano lavori che portano già i segni dell’elaborazione concettuale che Schuller portò a compimento solo nel 1957?
Il jazz-film. Rapporti tra cinema e musica afroamericana
Guido Michelone
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2019
pagine: 351
Jazz e cinema, due fenomeni, due arti, due linguaggi che hanno attraversato burrascosamente il ventesimo secolo per proiettarsi, con immutata forza creatrice, nel secolo nuovo. Due forme espressive e artistiche coeve – nascono quasi simultaneamente – da intendersi quali grandissimi fenomeni del nostro tempo, perché in poco più di cent’anni hanno compiuto sul piano evolutivo un’accelerazione non paragonabile a quella delle altre discipline. Ma jazz e cinema non condividono soltanto questi aggiustamenti da studi teorici o da categorizzazioni archetipe: il rapporto più o meno diretto tra loro, con reciproche influenze, per quanto poco manifeste, e ancor meno evidenziate da ricerche, analisi o metodologie, risulta invece alquanto costruttivo e stimolante. Un terreno di studi, appunto, sostanzialmente inesplorato, se non in questo profondo e innovativo studio che torna in libreria in edizione ampliata e aggiornata. L’argomento di questo libro riguarda soprattutto il cinema che si impadronisce del jazz e non viceversa; e proprio perché il cinema si dedica al jazz in svariatissime maniere, il testo di Michelone ne scruta – a parte all’inizio l’esaustivo compendio storico – una in particolare, ossia i film che hanno per contenuto il jazz medesimo sotto forma di fiction e di documentario, con le storie vere, false, romanzate, fantasiose, realistiche di musicisti autentici, inesistenti, credibili o immaginari.
Jazz area
Roberto Masotti, Roberto Valentino, Stefano Zenni
Libro: Copertina rigida
editore: Seipersei
anno edizione: 2019
pagine: 160
Miles Davis, Keith Jarrett, Archie Shepp, Carla Bley, Sam Rivers, Cecil Taylor, Charles Mingus, Ornette... Questi sono solo alcuni dei protagonisti che Roberto Masotti nella sua carriera ha fotografato giungendo a realizzare questa opera editoriale insieme e con la casa editrice Seipersei. "Jazz area" racchiude in se quasi 50 anni di storia di musica jazz internazionale. "Jazz area" si basa su una particolare e necessaria prospettiva autobiografica. "Jazz area" parla della vita in musica attraverso i tanti incontri diretti e le infinite occasioni di musica dal vivo. "Jazz area" analizza ed esprime l'idea stessa d'improvvisazione nel suo tipico esprimersi afro-americano e nelle sue trasformazioni europee. "Jazz area" è la lente attraverso la quale Roberto Masotti ci parla della sua lunga storia con il jazz.
Che razza di musica. Jazz, blues, soul e le trappole del colore
Stefano Zenni
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 2016
pagine: XII-181
Esiste una "musica nera"? E quale sarebbe la sua differenza rispetto a quella "bianca"? Sappiamo riconoscere un cantante africano americano al solo ascolto? Siamo abituati a pensare che la musica possa avere un carattere razziale, etnico o un "colore", e se vediamo un musicista nero statunitense immaginiamo che sappia swingare con più naturalezza di un bianco, o che intonerà le blue notes con sottigliezze inaccessibili a un europeo e le caricherà di un feeling, di un soul inimitabile. Ma tutto questo ha un fondamento scientifico, storico o culturale? Stefano Zenni affronta per la prima volta in campo aperto una materia così delicata, smontando con argomenti brillanti e aggiornati i molti pregiudizi che non solo infestano il discorso degli appassionati, ma trovano ancora ampio spazio nella critica musicale. Per farlo fa riferimento a concetti in apparenza lontani dalla musica, dal colorism al passing, e introduce stimolanti riflessioni sui rapporti fra le culture africano americana, ebraica e italiana. Attraverso un inedito approccio multidisciplinare che si muove con agilità fra i più diversi campi delle scienze storiche, biologiche e sociali, Zenni dimostra che la musica sa essere un esempio mirabile di collaborazione fra individui e comunità: uno scambio ininterrotto di idee e di risorse che trascende ogni barriera culturale o tentazione classificatoria.
Storia del jazz. Una prospettiva globale
Stefano Zenni
Libro: Libro in brossura
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2012
pagine: 601
Le vicende musicali sono narrate nell'abbraccio fra Stati Uniti ed Europa, America Latina e India, Giappone e Russia, gettando luce sulle complesse relazioni culturali e artistiche dell'espansione musicale afroamericana tra il XVI e il XXI secolo. E la musica è vista anche nelle sue connessioni con gli stili di danza, i diversi ambienti (club, sale da ballo, teatri), le condizioni professionali (il ruolo di produttori e manager, le regole del music business) e i movimenti politici, in un'indagine globale e profonda. Soprattutto, centinaia di capolavori del jazz vengono offerti alla comprensione del lettore sulla base di robuste fondamenta musicologiche. Emerge una prospettiva polistilistica, che si avvale delle metodologie più avanzate; una visione inedita che include le relazioni fra individui, i movimenti geografici - le migrazioni intercontinentali come le microdinamiche urbane - e gli intrecci fra generi, senza trascurare i rapporti fra jazz e musica classica, tra improvvisazione e scrittura. Rovesciando i cliché consueti, l'autore inaugura così un nuovo paradigma narrativo, usando rimandi grafici agli ascolti, diagrammi di ausilio all'analisi delle composizioni, illustrazioni e mappe che esaltano il taglio geografico del racconto. Un'integrazione al precedente volume dello stesso autore, "I segreti del jazz".
Louis Armstrong. Satchmo: oltre il mito del jazz
Stefano Zenni
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2018
pagine: 188
Attraverso la parabola esemplare di una vita che nasce dalla miseria di New Orleans e culmina nella fama universale, Satchmo ha lasciato un'immensa eredità musicale: la trasformazione stilistica della tromba, l'invenzione del solismo jazz, la radicale rivoluzione del canto. Ma dietro il consumato intrattenitore umoristico e geniale - che pure ha cambiato il corso della storia - c'è molto altro: ci sono l'attore di cinema, lo scrittore compulsivo, il cittadino sostenitore dei diritti civili, lo sperimentatore di tecnologie, il professionista accorto nel difficile mondo del jazz, il creativo che lavora sul linguaggio e sulle immagini. A più di vent'anni dalla prima edizione, questo libro celebra in una versione ampliata e aggiornata la musica, i retroscena, l'uomo, le azioni, le idee e le parole dell'artista afroamericano più influente del nostro tempo. Introduzione di Enrico Rava.
I segreti del jazz. Una guida all'ascolto
Stefano Zenni
Libro
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2015
pagine: 328
Un libro da leggere e ascoltare. Con più di 400 brani musicali on line, scelti tra i capolavori della storia del jazz: una completa guida integrata all'ascolto e alla comprensione delle musiche afroamericane. Tutto quello che finora è parso il frutto di un impenetrabile estro artistico trova il proprio posto nel quadro dettagliato di questo libro: un viaggio che abbraccia la cultura e il linguaggio jazzistici e intanto getta luce sui meccanismi profondi del fare musica, dall'improvvisazione alle poliritmie, dal sound alle forme, raccontati con rigore analitico e in modo accessibile, e resi concreti attraverso gli ascolti. Una grande sintesi d'assieme, uno sguardo sulle profondità storiche ed espressive della musica, costellato dalla rivelazione di affascinanti finezze in centinaia di capolavori, tra cui le opere di Davis, Ellington, Parker, Mingus, Armstrong. Questo libro, concepito con un metodo innovativo e interdisciplinare, in un fertile viavai dalla pagina alla musica, è un "terzo orecchio" offerto al lettore/ascoltatore alla scoperta dei segreti del jazz.
I segreti del jazz. Una guida all'ascolto
Stefano Zenni
Libro
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2007
pagine: 323
Un libro da leggere e ascoltare. Con più di 100 brani musicali in mp3 nel Cd Rom allegato, scelti tra i capolavori della storia del jazz, ecco la più completa guida integrata all'ascolto e alla comprensione delle musiche afroamericane. Tutto quello che finora è parso il frutto di un impenetrabile estro artistico trova il proprio posto nel quadro dettagliato di questo libro: un viaggio che abbraccia la cultura e il linguaggio jazzistici e intanto getta luce sui meccanismi profondi del fare musica, dall'improvvisazione alle poliritmie, dal sound alle forme, raccontati con rigore analitico e in modo accessibile, e resi finalmente concreti attraverso gli ascolti. Una grande sintesi d'assieme, uno sguardo sulle profondità storiche ed espressive della musica, costellato dalla rivelazione di affascinanti finezze in centinaia di capolavori, tra cui le opere di Davis, Ellington, Parker, Mingus, Armstrong.
Charles Mingus. Genio e sregolatezza
Stefano Zenni
Libro
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2002
pagine: 192
Charles Mingus, straordinaria figura di contrabassista e band-leader, è emblema di genio e sregolatezza, di una dissociazione psichica messa al servizio di una debordante creatività, di una "vis polemica" che ha fatto più volte scandalo, mettendo la società americana al centro di un "j'accuse" che ha fatto epoca. In questo libro Stefano Zenni, grazie alla sua amicizia con la vedova dell'artista, Sue Mingus, ha saputo coniugare uno sguardo diretto sulle vicende meno note dell'uomo e dell'artista con una grande capacità di descriverne e valutare la musica e le opere.