Libri di Veruska Picchiarelli
Fratello sole, sorella luna. La natura nell'arte tra Beato Angelico, Leonardo e Corot. Catalogo della mostra (Perugia, 15 marzo-15 giugno 2025)
Libro: Libro rilegato
editore: Moebius
anno edizione: 2025
pagine: 304
L’ottavo centenario dalla composizione del Cantico delle Creature di san Francesco d’Assisi, uno dei primi testi poetici in lingua volgare, segna non solo una pietra miliare letteraria, ma anche la prima manifestazione di un rapporto rinnovato con la Natura, alla quale il Santo si rivolge con un "tu" familiare. Proprio il Cantico costituisce il punto di partenza di questo volume, che ci invita a percorrere il lungo cammino delle arti visive, esplorando come gli artisti, nei secoli, abbiano rappresentato l'incredibile legame tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda. Attraverso una selezione suggestiva di opere si svelano le molteplici sfumature con cui il Creato è stato osservato e reinterpretato nelle visioni creative dei più celebri artisti della storia dell'arte.
L'età dell'oro. I capolavori dorati della Galleria Nazionale dell'Umbria incontrano l'Arte Contemporanea
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2024
pagine: 224
Il fondo oro per l’arte sacra medievale coincide con l’immagine di assoluto e rappresenta la soglia fra il visibile della figurazione e l’invisibile dell’essenza divina. Ed ecco che, secoli dopo, quella forza simbolica viene recuperata dagli artisti del Novecento per esaltare e rendere più potente la forza concettuale della loro ricerca. Non è infatti il materiale prezioso a legare questi capolavori ma il simbolo che l’oro rappresenta e la consapevolezza che l’arte non è rappresentazione ma manifestazione di una funzione simbolica e necessaria, che la distingue da ogni altro prodotto della cultura visiva. Vedere uno accanto all’altro capolavori così lontani nel tempo, ma uniti nel manifestare una spiritualità che attraversa i secoli, ci permette di comprendere quanto il gusto dei primitivi sia ancora il nostro gusto e di scoprire quanto siano vicini alla sensibilità contemporanea gli straordinari dipinti e sculture della Galleria Nazionale dell’Umbria.
San Francesco, tra Cimabue e Perugino. Nel Giubileo con il Cantico delle Creature
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 128
L'anno 2025 segna un doppio appuntamento, che coinvolge l'arte e la storia: papa Francesco ha indetto il Giubileo e al contempo cade l'ottavo centenario del Cantico delle Creature, composto da san Francesco nel 1225. Il volume, cui si lega un'importante mostra ospitata nelle sale della Biblioteca del Senato della Repubblica dal 12 dicembre 2024 al 2 marzo 2025, ha l'obiettivo di celebrare entrambi gli appuntamenti, intrecciati in modo straordinario nel pontificato di papa Bergoglio, che nel 2015 ha ispirato la sua enciclica Laudato si' proprio al componimento del Poverello di Assisi, tra i primi testi poetici scritti in volgare. Grazie alle opere di grandi maestri come Perugino, a capolavori come il ritratto di san Francesco di Cimabue e reliquie come la Carthula di Assisi, tutti provenienti dal territorio umbro e in particolare dalla Galleria Nazionale dell'Umbria, si propone qui un viaggio, tra arte e fede, alla riscoperta dell'iconografia del Santo, valorizzata anche da splendide riproduzioni in dettaglio.
La via dell'oro. I capolavori della Galleria Nazionale dell'Umbria incontrano l'arte contemporanea. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2024
pagine: 64
Le opere di Duccio di Boninsegna, di Gentile da Fabriano, del Maestro della Madonna di Perugia, di Giovanni Baronzio, di Cataluccio da Todi e di Bartolomeo Caporali accanto ad artisti a noi vicini quali Alberto Burri, Gino De Dominicis, Lucio Fontana, Marisa Merz, Michelangelo Pistoletto e Carol Rama costruiscono un percorso assolutamente unico, attraverso sei dialoghi tra antico e moderno che, in nome dell’uso dell’oro, vedono affiancati lavori i quali per assonanze tecniche, estetiche e concettuali propongono nuovi confronti, suggestioni e prospettive spalancando inediti orizzonti di interpretazione.
Il maestro di san Francesco e lo «stil novo» del Duecento Umbro
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2024
pagine: 416
Il Maestro di San Francesco fu uno dei più grandi pittori del Duecento italiano, dopo Giunta Pisano e prima di Cimabue, nonostante il suo nome non sia noto. Nella seconda metà del XIII secolo il misterioso artista dominò un’Umbria scossa dalla novità del movimento francescano, aperta agli influssi nordici e agli scambi col regno crociato di Gerusalemme. Lavorò alle vetrate della basilica superiore di San Francesco a lato di maestri tedeschi e francesi, prima di decorare da capo a fondo l’intera chiesa inferiore, come un reliquiario foderato di smalti, con il primo ciclo pittorico in cui le storie di Francesco fossero narrate in parallelo con quelle di Cristo. È nelle sue tavole e nella miniatura umbra di quegli stessi anni che si fa strada un sentimento più tenero e a tratti struggente, che lascia presagire le riscoperte più organiche del mondo degli affetti e della naturalezza proprie di Cimabue e di Giotto.
Perugino. Il battesimo di Cristo
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 112
Dedicato al Battesimo di Cristo di Perugino, già parte del polittico della chiesa di Sant'Agostino a Perugia, il volume propone un suggestivo percorso incentrato sulla complessa personalità del pittore e sulla tormentata storia dell'opera. Realizzato durante la piena maturità di Perugino, nei primi anni del Cinquecento, Il Battesimo di Cristo è un dipinto su tavola di grandi dimensioni intorno al quale si dispiegavano molti altri pannelli, con figure di santi e storie sacre chiamate a evidenziare la centralità della professione di fede nella vita del cristiano, che proprio con la purificazione del Battesimo ha il suo inizio. Il Battesimo di Cristo è un'opera fondamentale dell'artista e racchiude in sé gli elementi che avevano segnato la fortuna e la modernità di Perugino: il paesaggio sembra materializzarsi dalla luce, ogni asperità si appiana nelle linee fluide che ammorbidiscono volti, anatomie, panneggi; creature angeliche che sfuggono a ogni turbamento abitano un universo dai colori dolcissimi. Tutto è misura e ordine. Dipinta tra il 1502 e il 1512 da un Perugino ormai artisticamente maturo, la tavola è legata alla realizzazione del monumentale polittico voluto dai frati di Sant'Agostino a Perugia per l'altare maggiore della loro chiesa: una vicenda che scandisce con le sue tappe gli ultimi venti anni della lunga carriera del pittore. L'imponente struttura, composta da circa trenta pannelli distribuiti su due facce, inizia negli anni di massima ascesa del Perugino, nel primo decennio del Cinquecento e non venne mai completata a causa dell'improvvisa morte dell'artista contagiato dalla peste. Oltre a presentare questo sommo capolavoro del Perugino, il volume ricostruisce, grazie a un'aggiornata interpretazione dei dati tecnici, storici e documentari, l'originaria struttura del polittico e presenta inoltre otto opere del XIX e XX secolo dalle Collezioni d'Arte Moderna e Contemporanea dei musei civici milanesi.
Il meglio maestro d'Italia. Perugino nel suo tempo
Libro: Libro rilegato
editore: Dario Cimorelli Editore
anno edizione: 2023
pagine: 600
"Volendo fare di sua mano Lui è il meglio maestro d'Italia". Con queste parole, in una lettera inviata da Roma a Siena il 7 novembre 1500, il banchiere Agostino Chigi presenta Pietro Perugino al padre Mariano. Che Perugino fosse considerato il più grande pittore attivo negli ultimi due decenni del Quattrocento è comprovato da molte altre fonti dell'epoca. Questo primato inizia poi gradualmente a dissolversi e, se prestiamo fede a Vasari, il giro di boa è segnato dalla presentazione al pubblico fiorentino, nel 1507, della pala destinata all'altare maggiore della basilica della Santissima Annunziata. Un clamoroso insuccesso, davanti al quale Perugino, quasi sessantenne, si difende dichiarando la sua impotenza di fronte a mutamenti del gusto ormai al di fuori della sua portata. Lo scopo principale della mostra è restituire a Perugino il ruolo che gli avevano assegnato il suo pubblico e la sua epoca. Da qui, la scelta di individuare per il progetto espositivo solo dipinti del Vannucci antecedenti al 1504,anno nel quale sono portate a compimento tre commissioni che segnano l'apice della sua carriera: la "Crocifissione" della cappella Chigi in Sant'Agostino a Siena, la "Lotta fra Amore e Castità" già a Mantova e soprattutto lo "Sposalizio della Vergine" per la cappella del Santo Anello del duomo di Perugia, oggi nel Musée des Beaux-Arts di Caen. Il catalogo scientifico presenta i contributi dei maggiori specialisti del pittore e del periodo. I saggi, volti a ripercorrere le tappe della carriera di Pietro, dalla formazione al ritorno in Umbria di inizio Cinquecento, saranno introdotti da testi volti a descrivere meglio il "tempo" del maestro, approfondendone la storia, il pensiero e gli spazi.

