Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Marsilio: Saggi

Giuliano Montaldo: una storia italiana

Giuliano Montaldo: una storia italiana

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 326

Critici di varia formazione e generazione si confrontano con Giuliano Montaldo, un cineasta che ha fatto la storia del cinema italiano riuscendo a conciliare due aspetti apparentemente antitetici: la dimensione politica e quella spettacolare. Montaldo ha lavorato in tutti e cinque i continenti e con i più grandi nomi del panorama internazionale come, tra gli altri, Gian Maria Volonté, John Cassavetes, Ennio Morricone, Elio Petri, Edward G. Robinson, Philippe Noiret, Nicolas Cage, Ingrid Thulin, Klaus Kinski, Burt Lancaster, Rupert Everett. E questo perché è prima di tutto un grande sperimentatore, un “pioniere” che non ha mai avuto paura di essere il “primo”, uscendo molto spesso dagli schemi precostituiti, imboccando strade impervie o trattando temi scomodi e personaggi controversi. I suoi film - da Tiro al piccione a Sacco e Vanzetti, da Gli intoccabili a Marco Polo, ma anche i progetti mai realizzati - sono lì a testimoniarlo. Un artista eclettico, che ha fatto della sua arte il suo impegno politico, e dei suoi film, ancora oggi, il migliore manifesto contro l'intolleranza. Saggi di: Alberto Anile, Samuel Antichi, Pedro Armocida, Gianluca Arnone, Luca Barra, Valerio Caprara, Cristina Colet, Alberto Crespi, Steve Della Casa, Maurizio Di Rienzo, Riccardo Fassone, Ilaria Feole, Eugenia Gaglianone, Gabriella Gallozzi, Damiano Garofalo, Gabriele Gimmelli, Luca Lardieri, Anton Giulio Mancino, Pietro Masciullo, Alma Mileto, Giulia Muggeo, Cristiana Paternò, Matteo Pollone, Giuseppe Previtali, Gabriele Rigola, Valerio Sbravatti, Marco Spagnoli, Aldo Spiniello, Caterina Taricano, Sara Tongiani. Testimonianze di: Francesco Bruni, Inti Carboni, Jana Carboni, Carolina Crescentini, Pierfrancesco Favino, Massimo Ghini, Carlo Lizzani, Elisabetta Montaldo, Vera Pescarolo, Paolo Virzì. Intervista a Giuliano Montaldo a cura di David Grieco (con la collaborazione di Arianna Sacchinelli).
26,00

L'alternativa impossibile. L’idea socialdemocratica di Antonio Cariglia tra Italia e Europa negli anni della «prima» Repubblica

L'alternativa impossibile. L’idea socialdemocratica di Antonio Cariglia tra Italia e Europa negli anni della «prima» Repubblica

Simone Visciola

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 512

Antonio Cariglia (1924-2010) è stato un protagonista di primo piano della lunga e travagliata storia del socialismo democratico italiano. Dopo aver svolto una intensa attività sindacale, per molti anni fu l'unico rappresentante italiano al Bureau dell'Internazionale socialista (dove si spese, prima, per l'ingresso dei socialisti italiani e, più tardi, del PDS). Lunga fu anche la sua attività di deputato e senatore in Italia e di eletto al Parlamento europeo, e decisivo fu, in non pochi frangenti, il suo ruolo di dirigente politico del PSDI: strenuo assertore della riconciliazione fra le forze divise del socialismo italiano, a lui si deve l'invenzione, nel 1966, della “bicicletta”, il simbolo dell'unificazione socialista che diede vita alla breve esperienza del psu, partito di cui fu vicesegretario. Operò per il rientro di Giuseppe Saragat nelle dinamiche interne del PSDI dopo il settennato al Quirinale. Assunse la guida politica e morale di un sole nascente travolto dagli scandali, lacerato da interminabili lotte intestine, nel disperato tentativo di salvarlo dall'estinzione mentre crollava la “Repubblica dei partiti”. Legato indissolubilmente a Saragat, sin dall'esperienza fondativa di Palazzo Barberini, Cariglia espresse con chiarezza e perseguì con coerenza, senza soluzione di continuità, la sua idea socialdemocratica e riformista di cui questo libro traccia la traiettoria: riunire tutte le forze del socialismo italiano in una “Casa comune” e costruire una grande forza socialista, democratica e laica di alternativa in grado di “sbloccare” un sistema politico forgiato, dal 1948, sull'asse DC-PCI. Convinto del fatto che, dopo il 1989, i comunisti potessero finalmente avviarsi sulla strada della socialdemocrazia, Cariglia tentò sino all'ultimo di convincere Craxi e il psi a costruire un fronte socialdemocratico e laico, sperimentato con successo in diverse realtà dell'Europa occidentale e mai in Italia. Perché, secondo l'ultimo timoniere del piccolo e sinistrato PSDI, rendere possibile quell'alternativa avrebbe non solo permesso di aprire al cambiamento, ma fors'anche di evitare il collasso della “prima” Repubblica.
32,00

Organizzazione e società. Innovare le organizzazioni dell’Italia che vogliamo

Organizzazione e società. Innovare le organizzazioni dell’Italia che vogliamo

Federico Butera

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 480

Questo libro è un'autobiografia scientifica e professionale di Federico Butera, una storia animata dalla passione e dal rigore di cercare forme nuove di organizzazione che creino valore economico e sociale e assicurino libertà e benessere alle persone. Racconta progetti e scoperte, propone concetti, grammatiche, sintassi, metodi lungo il non concluso allontanamento dai modelli burocratici e gerarchici del taylor-fordismo. Un percorso che, dalle isole dell'Olivetti, dalla Ricerca e sviluppo della Honeywell-Bull, dal Nuovo Treno Medio della Dalmine, si è sviluppato poi attraverso la progettazione dell'Agenzia delle Entrate, del customer care della Omnitel-Vodafone, dell'organizzazione degli Uffici Giudiziari della Lombardia e di innumerevoli altre realtà. Strumento interdisciplinare per gli studiosi e gli studenti di scienze dell'organizzazione, è un testo per i manager privati e pubblici e un'ispirazione per i policy maker per intervenire sulle emergenze economiche e sociali del Paese generate da organizzazioni inefficaci, inefficienti, corrotte. Focus del volume è il futuro della società italiana di organizzazioni che cambiano. L'innovazione e la rigenerazione organizzativa non sono l'“intendenza che seguirà” l'economia e la politica, ma un autonomo campo di azione culturale, scientifico e politico per affrontare la crisi italiana e per progettare la quarta rivoluzione industriale. Il libro contiene la proposta di un'Italy by Design fatta di culture, programmi e azioni condivise per pianificare, progettare, sviluppare insieme tecnologie, organizzazioni, lavoro. Le postfazioni di studiosi di riferimento delle scienze organizzative aprono un dibattito sul futuro delle scienze e delle pratiche organizzative: Sebastiano Bagnara, Emilio Bartezzaghi, Patrizio Bianchi, Giovanni Costa, Giorgio De Michelis, Gianfranco Dioguardi, Alfonso Fuggetta, Marcello Martinez, Paolo Perulli, Gianfranco Rebora, Alessandro Sinatra, Michele Tiraboschi.
30,00

Imprimatur. Si stampi Manzoni

Imprimatur. Si stampi Manzoni

Isabella Becherucci

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 200

"Imprimatur. Si stampi Manzoni" è un’opera incentrata sul percorso compiuto da Alessandro Manzoni attraverso la stesura delle due tragedie "Il conte di Carmagnola" e "Adelchi", con al centro l’importante episodio della composizione e diffusione dell’ode funebre "Il Cinque Maggio". Parte integrante della vicenda è inevitabilmente il contesto storico in cui essa si sviluppa: la severa censura imposta dalla dominazione austriaca alle opere di Manzoni è frutto del sistema repressivo che porterà alla condanna per tradimento o alla fuga preventiva di tanti suoi compagni. Il libro tratta, insomma, del Manzoni e della sua epoca, attingendo a piene mani dai documenti storici, e mira alla ricostruzione dei rapporti di amicizia, collaborazione o semplice stima reciproca intrattenuti dall’autore con gli intellettuali europei del suo tempo. Il quadro storico e biografico è arricchito da descrizioni di vita famigliare, che fotografano il grande scrittore anche nella sua dimensione privata, alle prese con i problemi pratici della gestione del suo patrimonio e dei numerosi figli. Affiancano il côté più intimo del protagonista la personalità dominante della madre Giulia Beccaria e quella più remissiva della giovane sposa, alleate nell’accudire quell’uomo tanto strano, il cui genio proteggono con grande impegno. Completa, infine, il ritratto a tutto tondo il complesso rapporto col direttore spirituale Luigi Tosi, la cui invadente presenza sembra infastidire l’amore congenito del Manzoni per la sua libertà interiore. L’obiettivo principale del saggio, proposto in una forma narrativa che faciliti il lettore non specialista, è quello di approfondire e far conoscere il coinvolgimento del Manzoni nel Risorgimento, le sue frequentazioni, le radici profonde della sua opera di maggiore successo: ne risulta un’immagine ben diversa da quella fino a oggi diffusa specialmente nel mondo della scuola.
20,00

Il mappamondo di Giacomo. Leopardi, l'antico oltre l'antico, un filosofo indiano, il sublime del qualunque

Il mappamondo di Giacomo. Leopardi, l'antico oltre l'antico, un filosofo indiano, il sublime del qualunque

Gilberto Lonardi

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2019

pagine: 276

Il cerchio piace all’autore di questo libro, costruito concertando, accordando strumenti. Pedale continuo, il dialogismo leopardiano. Tra orizzonte dell’Origine, pensiero in atto, poesia, mentre da capo a fondo vi si affaccia e riaffaccia il grande lirico interrogante del "Canto notturno di un pastore errante dell’Asia". Non vi si rifiuta, in compagnia di Giacomo, la sfida. Da qui l’aprirsi, sulla sua scia, per esempio, sì a Rousseau, ma più al suo opposto, a Voltaire. E riserva sorprese l’attenzione di Leopardi non solo alla religione-filosofia della Persia, ma, insieme, all’India antichissima: al Buddha. La mira è al disegno complessivo di un poeta e intellettuale intrigato dal canto di Omero o di Mimnermo o di Anacreonte, o da Qohélet o da Virgilio, o da Dante o dal Monti dell’"Iliade", o dal pensare in grande di un Pascal, o dalla prima modernità dei narratori dell’io; ma anche dal canto di un muratore. Da ascoltare come un’epifania dell’Inizio. O da quello di una filatrice di paese. O da quanto insegna la moltitudine senza nome. Dunque un personaggio che frequenta le cime, ma pure conosce la seduzione del ‘margine’. E disponibile, allora, anche alla scommessa del «gettarsi via». Non in cerca, vedi "L’infinito", di un cielo mistico-spiritualistico, ma della medicina, chiesta al tragico di esperienze come quella del naufragio, della dolcezza di un pur passeggero, ‘terrestre’ fremito per esserne uscito salvo. E un poeta e pensatore molto preso dal gran problema del male, fino all’abbozzo di un inno all’eterno trionfo del dio-diavolo persiano, Arimane. Un pensante-immaginante anche quando trascende un altro frammento, sul «Tutto è male» – da affidare nel 1826 a un antico «filosofo indiano» – nell’«a me la vita è male» di un pastore asiatico: figura ‘in canto’ del qualunque, e, insieme, del sublime. Come poi due creature dell’ultimo Leopardi: una foglia di faggio, foglia qualunque, ‘da nulla’, ma portatrice di un alto messaggio, in Imitazione, e il fiore gentile della "Ginestra".
25,00

Fedra di d'Annunzio. Dall'Ellade all'interpretazione del mito

Fedra di d'Annunzio. Dall'Ellade all'interpretazione del mito

Carlo Santoli

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2019

pagine: 86

Il saggio, muovendo dalla riscoperta dell’Ellade, analizza l’arte e la messa in scena di "Fedra" al Teatro dell’Opera di Parigi, il 7 giugno 1923, in cui il mito diviene archetipo, metafora e codice interpretativo dell’innovazione drammaturgica. I suggestivi scenari di Léon Bakst, venati da un’atmosfera di poesia e di sogno, ricostituiscono un’epoca lontana che lo spettatore, affascinato, rivive virtualmente, comunicando con l’ambiente ampio e profondo del Palazzo di Teseo, muovendosi liberamente nelle accoglienti dimensioni della dimora, culla delle proprie origini e fiction di un immaginario “possibile”. Questa singolare esperienza di un’identità ritrovata assurge a funzione paradigmatica, dal momento che l’autore l’addita al pubblico perché sia ripetuta come “esempio” da imitare. Di qui il valore dell’opera di d’Annunzio e la sua originale “poetica figurativa”. Prefazione di Annamaria Andreoli.
14,00

Scientia abscondita. Arte e scienza del costruire nelle architetture del passato

Scientia abscondita. Arte e scienza del costruire nelle architetture del passato

Mario Como, Ivo Iori, Federica Ottoni

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2019

pagine: 342

Il volume si propone di indagare i principi che hanno guidato la costruzione degli edifici storici almeno fino al XVI secolo e di dimostrare la validità della cosiddetta "teoria delle proporzioni" secondo cui le dimensioni degli edifici dovevano risultare solo frutto di precisi rapporti geometrici: una 'scientia abscondita' questa, che per tanti secoli ha regolato, in modo più o meno inconsapevole, il processo del costruire. Svelare tale scienza e i suoi moderni sviluppi teorici – non solo considerando gli aspetti di storia della cultura ma anche il reale comportamento meccanico della muratura – garantisce una corretta interpretazione del comportamento statico degli edifici storici e può costituire una guida per la loro doverosa conservazione. Prefazione di Paolo Zellini.
32,00

Michelangelo in Parnaso. La ricezione delle Rime tra gli scrittori

Michelangelo in Parnaso. La ricezione delle Rime tra gli scrittori

Gandolfo Cascio

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2019

pagine: 246

Michelangelo scrisse le "Rime" per affrontare di petto temi su cui, come artista, non poté esprimersi come voleva, e per farlo scelse una lingua aspra, distante dalla limpidezza del Cinquecento. In genere la critica si è mostrata cauta, sovente scontrosa, verso questo suo “secondo mestiere”; mentre di tutt’altra qualità è stata la ricezione tra gli scrittori che ne intuirono la caratura. Questo volume indaga il rapporto tra diversi autori (Varchi, Aretino, Foscolo, Wordsworth, Stendhal, Mann, Montale, Morante e altri) e i versi buonarrotiani e, attraverso delle severe analisi dei testi, illustra perché Michelangelo occupi nel Parnaso un posto più nobile di quello che la storiografia ha tramandato.
25,00

Scritture ferite. Innesti, doppiaggi e correzioni nella letteratura rinascimentale

Scritture ferite. Innesti, doppiaggi e correzioni nella letteratura rinascimentale

Andrea Torre

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2019

pagine: 304

Il volume tratta due capitoli di storia culturale italiana della prima età moderna. Da una parte, alcune esperienze cinquecentesche di doppiaggio intertestuale, interdiscorsivo e intermediale di storie, personaggi e temi tratti dall’"Eneide" di Virgilio e dalle "Metamorfosi" ovidiane. Dall’altra, il fenomeno del travestimento spirituale, condotto per invasivo innesto o impalpabile correzione, delle opere di Petrarca, Boccaccio, Ariosto e Tasso nell’età della Controriforma. In entrambi i casi, l’analisi della ricorrenza di materiali poetici, nuclei narrativi, formule iconografiche e lo studio della sovrapposizione tra figure appartenenti a tradizioni culturali differenti consentono di indagare le dinamiche di riconfigurazione stilistica e rifunzionalizzazione ideologica di temi, rappresentazioni e narrazioni. Alla base degli esercizi di lettura qui proposti c’è un’idea della riscrittura letteraria come azione e controazione culturali in grado di legittimare l’ideologia dominante, ma anche di svelare le costruzioni discorsive del potere.
27,00

Ieri, oggi e domani. Il cinema di genere in Italia

Ieri, oggi e domani. Il cinema di genere in Italia

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2019

pagine: 352

Dove si sta dirigendo il nuovo cinema italiano? Sicuramente una delle tendenze è il ritorno alla sperimentazione dei generi cinematografici. Tantissimi i nomi di autori – da Alemà e Carrisi a Mainetti, Manetti Bros., Rovere e Sibilia tra gli altri – che si stanno confrontando con nuove forme di narrazione mantenendo sempre uno sguardo sul passato e su una certa tradizione che ha fatto grande il nostro cinema. Il volume, oltre a concentrarsi sulla nuova leva registica degli anni duemila, ripercorre all’indietro l’albero genealogico del genere italiano per arrivare alle sue radici. A dimostrazione di come esso sia stato linfa vitale nei nostri momenti migliori e un’assenza insopportabile in quelli di maggiore crisi. Senza dimenticare sia chi ha tentato la strada del genere andando in controtendenza e consentendone una rinascita, sia chi, in modi completamente diversi, ha portato avanti un discorso nobile genere-autore senza perdere in qualità.
28,00

Appunti corsari. Cinema, film, autori e altro ancora

Appunti corsari. Cinema, film, autori e altro ancora

Andrea Crozzoli

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2019

pagine: 208

Appunti corsari, ovvero redatti di corsa, costretti dalla vita a procedere spediti, incalzati dall’ansia delle scadenze. Ma anche corsari in quanto gettati all’arrembaggio sulla carta, con incombente urgenza e il furore della passione. Appunti che raccontano, come scrive Alessandro Mezzena Lona nella prefazione, «il dritto e il rovescio di una pellicola. Andando a sbirciare dietro le quinte, per scoprire le fonti dell’ispirazione che abitano la mente dei registi, e dei suoi collaboratori sul set. Per conoscere i presupposti ideali e le mille, intermittenti variazioni che intervengono nel lavoro di ideazione, scrittura, realizzazione, montaggio delle immagini in movimento». Interviste, recensioni, traiettorie tematiche, faccia a faccia con gli autori, aiutano a capire come il cinema ha raccontato, e continua a raccontare, temi nodali del reale. Documentando e fantasticando. Un arco temporale che va dal 1981 al 2018 con interviste, saggi, colloqui mai sbobinati e relazioni mai edite, raccolti e ricomposti per grandi capitoli tematici. Al lettore il compito di verificare e ricostruire questi appunti, tramite una propria ricollocazione, per districarsi attraverso molteplici schegge di cinema disperse tra le pagine, frammenti di un percorso colmo di sollecitazioni, stimoli, appunti e spunti. Prefazione di Alessandro Mezzena Lona.
20,00

«Venere e Adone» di Tiziano. Arte, cultura e società tra Venezia e l'Europa

«Venere e Adone» di Tiziano. Arte, cultura e società tra Venezia e l'Europa

Thomas Dalla Costa

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2019

pagine: 280

Fra gli indiscussi capolavori di Tiziano si annovera il Venere e Adone, di cui si conoscono molte varianti, la più nota delle quali è la tela del Museo del Prado di Madrid, eseguita nel 1554 per il re di Spagna Filippo ii. A partire dalla discussione delle prime due versioni del soggetto, andate perdute, il saggio - che inaugura una nuova collana ideata dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore - esamina per la prima volta e in maniera esaustiva la genesi della creazione di tutte le successive varianti, analizzandone gli elementi di continuità e le distinzioni e inserendole nelle corrette coordinate storiche e contestuali. Seguendo un metodo di indagine dinamico e interdisciplinare, si indagano inoltre le ragioni sociali e culturali che favorirono il successo dell’opera. Attraverso un confronto con le opere di Veronese, Carracci, Rubens, van Dyck, Poussin, fino a Lemoyne e Picabia, il saggio dimostra come questo modello iconografico e tipologico abbia continuato ad attrarre l’interesse di committenti e artisti nei secoli a seguire e come Venere e Adone sia da ritenere una delle immagini fondanti della cultura pittorica e visiva europea.
28,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.