Libri di Federico Butera
L'orologio e l'organismo. Il cambiamento organizzativo nella grande impresa in Italia: cultura industriale, conflitto adattamento e nuove tecnologie
Federico Butera
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1992
pagine: 384
Dalle occupazioni industriali alle nuove professioni. Tendenze paradigmi e metodi per l'analisi e la progettazione di aree professionali emergenti
Federico Butera
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1992
pagine: 428
Intelligenza artificiale e lavoro, una rivoluzione governabile
Federico Butera, Giorgio De Michelis
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 128
					Questo breve libro contiene due capitoli su un tema molto discusso che suscita sia visioni distopiche che previsioni ottimistiche: che impatto avrà l’Intelligenza Artificiale sulla quantità e qualità del lavoro. Federico Butera, in linea con le recenti ricerche del MIT, vede e descrive due intelligenze artificiali alternative: una buona e una cattiva. Come e dove progettare insieme organizzazione, lavoro e tecnologia per far affermare quella buona? Attraverso a) cantieri partecipati nelle singole imprese e Pubbliche Amministrazioni e attraverso b) politiche pubbliche e patti centrati sul lavoro e dotati di investimenti e di programmi specifici. Giorgio De Michelis allarga il quadro e colloca il tema nel rapporto fra tecnologia e lavoro nel quadro della rivoluzione digitale, la terza tra le rivoluzioni antropologiche dopo scrittura e stampa. Il suo testo vede la questione digitale/lavoro come parte del cambiamento che la rivoluzione digitale sta provocando sulle relazioni degli esseri umani con la conoscenza e quindi fra loro. La sua proposta è centrata sulla libera partecipazione delle persone nello sviluppo dei sistemi tecnologici. I due capitoli propongono diversi livelli di interventi di cambiamento ma hanno un’ispirazione comune. Tra i due autori da tempo va avanti una discussione che ha aiutato non poco il loro sviluppo. Presentando insieme i due contributi, speriamo che la ricchezza di questa discussione coinvolga i lettori rendendo loro accessibili sia le proposte e che le tematiche ancora aperte che li accompagnano.				
									Bachi, crisalidi e farfalle. L'evoluzione dei parchi scientifici e tecnologici verso reti organizzative autoregolate
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1995
pagine: 384
					Qual'è la vera natura dei Parchi scientifici e tecnologici? Quali sono i fattori di successo? Che rapporto si configura tra locale e globale? La ricerca risponde attraverso l'analisi della letteratura, lo studio di cinque parchi (Area di Ricerca di Trieste, Tecnopolis Novus Ortus di Bari, Parco scientifico di Roma, Aston Park di Birmingham, Tecnopoli Lionese), di un progetto (il Parco della Sardegna) ed uno studio sulle nuove professioni nei Pst e sui processi di formazione e di empowerment. Il principale fattore di successo risulta essere l'identità strategica, organizzativa e gestionale del Parco. Quando hanno successo diventano "imprese rete" operando sia sul "distretto tecnopolitano" locale sia nella rete della scienza e della tecnolologia.				
									Organizzare le scuole nella società della conoscenza
Federico Butera
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2002
pagine: 256
					La principale sfida per gli istituti scolastici è sviluppare capacità di generare conoscenza esperta e pratica. I giovani, infatti, si troveranno in un mondo profondamente diverso da quello dei loro padri: nuova economia e società basate sulla 'conoscenza'. Le scuole sono esse stesse 'organizzazioni della conoscenza', sia perché trasmettono conoscenza e la certificano, e sia perché impiegano e integrano conoscenza per funzionare e svilupparsi. Ciò richiede di strutturarsi sul piano organizzativo, operando su alcuni importanti principi: l'idea e la gestione del servizio, i fattori di attivazione delle persone e dei gruppi sociali basati su Conoscenza, Comunicazione, Cooperazione e Comunità, la valutazione per sviluppare apprendimento organizzativo, l'operare in rete con altre scuole e con altri attori sociali. Un libro di management, quindi, per l'organizzazione degli istituti, diretto a dirigenti scolastici, insegnanti, studiosi ed esperti della scuola. Gli autori presentano il proprio patrimonio di studi e di esperienze sviluppate all'interno del sistema scolastico italiano, e le lezioni apprese dai paradigmi organizzativi più innovativi che regolano anche altri tipi di organizzazioni basate sulla conoscenza e sulle competenze professionali.				
									Change management nelle pubbliche amministrazioni: una proposta
Federico Butera, Bruno Dente
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 352
					Il volume contiene i risultati di un'indagine sul cambiamento delle pubbliche amministrazioni, condotta su incarico del Dipartimento della Funzione Pubblica. L'indagine analizza programmi nazionali di cambiamento delle Pubbliche Amministrazioni (Usa, Gran Bretagna e Francia), svolge un'analisi critica delle iniziative promosse negli anni scorsi dal Dipartimento per la Funzione Pubblica ed effettua la ricostruzione di due casi italiani di gestione del cambiamento (Agenzia delle Entrate e Dipartimento delle Politiche di Sviluppo) e di una serie di politiche "trasversali" (informatica, controlli interni, politiche del personale). Il volume propone una diagnosi sulla possibilità effettiva di cambiamento delle singole amministrazioni e una proposta. Questa consiste nell'avviare un processo graduale di riorganizzazione delle amministrazioni dello Stato attraverso "piani di riorganizzazione" che precisino gli obiettivi di miglioramento dell'efficienza, dell'efficacia e della qualità, gli elementi dell'organizzazione sui quali è necessario incidere (processi di servizio, macrostrutture, sistemi di direzione, eccetera) e il percorso di cambiamento che si ritiene necessario attivare.				
									Valorizzare il lavoro per rilanciare l'impresa. La storia delle isole di produzione alla Olivetti negli anni '70
Federico Butera, Giovanni De Witt
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2011
pagine: 480
					Il lavoro di fabbrica nel '900 si è sviluppato seguendo il modello tayloristico fordista simboleggiato dalle operazioni elementari ripetute infinite catena di montaggio. Ma negli anni '70, con il passaggio dalla meccanica all'elettronica la riduzione del ciclo di vita dei prodotti e la crescente competizione internazionale, diviene necessario ricercare nuove forme di organizzazione del lavoro. L'Olivetti individua la soluzione nelle unità di montaggio integrate (Umi), o isole di produzione, formate da 15-20 lavoratori responsabili della qualità e del collaudo di un prodotto: non più un lavoro a catena frantumato i operazioni elementari, ma un lavoro ricomposto in compiti più complessi che richiedono competenza e responsabilità. Migliaia di lavoratori sono avviati a corsi di formazione per apprendere le nuove mansioni e adeguarsi alle innovative soluzioni organizzative adottate dall'impresa. Il cambiamento è frutto di studi, progetti, idealità di una classe di dirigenti, tecnici, operai che hanno assorbito la lezione di Adriano Olivetti e condividono l'aspirazione a ricomporre e valorizzare il lavoro. Da questa positiva esperie derivano spunti per riflettere anche oggi sulla necessità di nuovi modelli organizzativi che, basandosi su cooperazione, conoscenza e comunicazione, siano capaci di valorizzare il lavoro e l'impresa e di attivare una reale partecipazione al processo produttivo. Attuale rimane anche il metodo per progettare e gestire il cambiamento.				
									L'Italia che compete. L'Italian way of doing industry
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 272
					Qual è la locomotiva del sistema produttivo italiano? Dopo la Fiat e l'Italsider degli anni Sessanta, dopo i distretti degli anni Ottanta, dopo il Made in Italy questo libro presenta un possibile what next: the Italian Way of Doing Industry. Il programma di ricerca e intervento promosso dalla Fondazione Irso si ispira ai molti significativi casi di imprese italiane che sembrano mantenere e rafforzare anche nella crisi la propria competitività. Da dove nasce la loro forza? Che cosa accomuna casi di successo così diversi tra loro? Vi sono nuovi modelli e principi organizzativi e manageriali? Che fare per rafforzare la loro identità e rappresentanza? Quanto potranno durare, se il Paese non si prenderà cura di loro? L'ipotesi illustrata in questo libro è che stia emergendo una Italian Way of Doing Industry, un modello socio-economico e un modello di impresa ancora allo stato embrionale diverso dai "castelli" industriali, dai distretti, dal "piccolo è bello": una Italian Way frutto di un vigoroso processo bottom-up basato su imprese, organizzazioni e territori di nuova concezione, nuovi "crocevia territoriali di reti lunghe vitali". Tale modello - se svelato, comunicato, discusso - può creare senso di sé, "contagiare" positivamente imprese, organizzazioni e territori, suggerire politiche di sviluppo appropriate. Un modello, però, ancora fragile che richiede interventi di ricerca e comunicazione, servizi reali alle imprese, politiche economiche che oggi sono del tutto insufficienti.				
									Organizzazione e società. Innovare le organizzazioni dell’Italia che vogliamo
Federico Butera
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 480
					Questo libro è un'autobiografia scientifica e professionale di Federico Butera, una storia animata dalla passione e dal rigore di cercare forme nuove di organizzazione che creino valore economico e sociale e assicurino libertà e benessere alle persone. Racconta progetti e scoperte, propone concetti, grammatiche, sintassi, metodi lungo il non concluso allontanamento dai modelli burocratici e gerarchici del taylor-fordismo. Un percorso che, dalle isole dell'Olivetti, dalla Ricerca e sviluppo della Honeywell-Bull, dal Nuovo Treno Medio della Dalmine, si è sviluppato poi attraverso la progettazione dell'Agenzia delle Entrate, del customer care della Omnitel-Vodafone, dell'organizzazione degli Uffici Giudiziari della Lombardia e di innumerevoli altre realtà. Strumento interdisciplinare per gli studiosi e gli studenti di scienze dell'organizzazione, è un testo per i manager privati e pubblici e un'ispirazione per i policy maker per intervenire sulle emergenze economiche e sociali del Paese generate da organizzazioni inefficaci, inefficienti, corrotte. Focus del volume è il futuro della società italiana di organizzazioni che cambiano. L'innovazione e la rigenerazione organizzativa non sono l'“intendenza che seguirà” l'economia e la politica, ma un autonomo campo di azione culturale, scientifico e politico per affrontare la crisi italiana e per progettare la quarta rivoluzione industriale. Il libro contiene la proposta di un'Italy by Design fatta di culture, programmi e azioni condivise per pianificare, progettare, sviluppare insieme tecnologie, organizzazioni, lavoro. Le postfazioni di studiosi di riferimento delle scienze organizzative aprono un dibattito sul futuro delle scienze e delle pratiche organizzative: Sebastiano Bagnara, Emilio Bartezzaghi, Patrizio Bianchi, Giovanni Costa, Giorgio De Michelis, Gianfranco Dioguardi, Alfonso Fuggetta, Marcello Martinez, Paolo Perulli, Gianfranco Rebora, Alessandro Sinatra, Michele Tiraboschi.				
									Coesione e innovazione. Il Patto per il Lavoro dell'Emilia-Romagna
Patrizio Bianchi, Paolo Perulli, Federico Butera, Giorgio De Michelis, Francesco Seghezzi, Gianluca Scarano
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 232
					Il Patto per il Lavoro dell'Emilia-Romagna è stato il risultato di un insieme di programmazione, politica industriale e della scienza, politica del lavoro e formativa, condotto con la partecipazione di 50 soggetti pubblici e privati che hanno operato con una modalità «a doppia elica», ossia risolvere i problemi correnti e programmare un futuro diverso per la regione, avendo come stella polare il potenziamento del lavoro di qualità. Il Patto si è posto una serie di obiettivi misurabili nell'arco del mandato, fra cui accrescere con l'innovazione il valore aggiunto della regione almeno del 6%; aumentare l'occupazione di almeno 100 mila unità; ridurre il tasso di disoccupazione al 5%; operare investimenti massicci in science and technology e principalmente in big data, attraendo su questa area ingenti risorse europee. Tutto questo è avvenuto davvero. L'Amministrazione regionale ha avviato un impegnativo programma per cambiare se stessa. Imprese come Ferrari, Lamborghini, Ducati, IMA, Dallara, Bonfiglioli, Philip Morris, HPE hanno lavorato assieme alle università, alle scuole, ai sindacati. Il Tecnopolo di Bologna è diventato uno dei due centri di big data più importanti d'Europa. Questo volume contiene una ricerca condotta dalla Fondazione Irso e coordinata da Federico Butera con l'obiettivo di tipizzare il modello adottato e indicare politiche e metodologie adottabili in altri territori italiani. Per il dopo Covid-19, il volume formula la proposta di un Patto per l'Italia che copra l'ultimo miglio degli ingenti finanziamenti disponibili attraverso percorsi di coesione e di innovazione che adottino forme organizzate di partecipazione dei soggetti pubblici e privati. Postfazione di Vincenzo Colla.				
									Governare la trasformazione digitale. Strategia e azioni per gestire il cambiamento
Eugenio Nunziata
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2021
pagine: 197
					Le nuove frontiere tecnologiche hanno innescato una vera e propria rivoluzione nel mercato dei servizi digitali. Questa rapida trasformazione ha avuto un forte impatto sul mondo del lavoro e ha generato importanti variazioni nella natura delle imprese. Per determinare un cambiamento efficace è necessario però che l'innovazione tecnologica sia accompagnata da una progettazione concreta che sappia sfruttare al meglio i sistemi digitali più avanzati. Governare la trasformazione digitale. Strategia e azione per gestire il cambiamento affronta il delicato tema del processo di transizione delle aziende verso le nuove tecnologie offrendo al lettore un prontuario per fronteggiare al meglio il cambiamento. Un percorso descritto e analizzato a partire dalle storie di chi ha vissuto questa esperienza in prima persona all'interno di una grande organizzazione: un CIO, il suo team manageriale, gli advisor professionali e i team manager delle aziende partner nella consulenza IT. Dall'empowerment organizzativo alla governance dei dati, dal digital turnaround all'importanza della leadership, il volume mostra come attuare concretamente la progettazione integrata di tecnologie, organizzazione, lavoro e competenze.				
									Affrontare la complessità. Per governare la transizione ecologica
Federico Butera
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2021
pagine: 212
					Viviamo in un’epoca, l’Antropocene, in cui gli impatti delle attività umane sul pianeta hanno raggiunto livelli senza precedenti. Anche se la quantità di analisi e ricerche scientifiche su questi temi è ormai sconfinata, è sempre più difficile orientarsi tra fake news e fonti credibili. Per questo, servono strumenti per imparare a ragionare nel modo corretto su questi argomenti, centrali per il benessere, presente e futuro, delle nostre società. "Affrontare la complessità" fa chiarezza sulle questioni ambientali – l’inquinamento, i cambiamenti climatici, l’acidificazione degli oceani, i consumi di acqua e di risorse, le trasformazioni dei suoli e la distruzione della biodiversità – da una prospettiva che evidenzia le interconnessioni tra le parti di quel sistema meravigliosamente complesso che è il nostro pianeta. Nel contempo, ne chiarisce le relazioni con i sistemi politici, economici e sociali: in questo modo, evidenzia la possibilità che bruschi cambiamenti di stato nella biosfera possano destabilizzare rapidamente il funzionamento delle nostre economie. Pensato in primo luogo per gli studenti e gli insegnanti, ma accessibile a chiunque sia interessato alle grandi questioni della nostra epoca, il libro di Federico M. Butera delinea uno scenario, basato sull’economia circolare, la riduzione degli sprechi, le rinnovabili, l’efficienza nell’uso delle risorse e dell’energia, che può indirizzare le nostre società lungo un cammino davvero sostenibile.				
									
