Libri di Paolo Perulli
Anime creative. Da Prometeo a Steve Jobs
Paolo Perulli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 224
Chi sono i creativi nell'epoca della conoscenza? Un viaggio nel tempo e nello spazio per capire come la creatività ha dato forma al mondo. Chi sono i creativi oggi, da dove vengono? Questo libro li colloca in una precisa genealogia: sono gli eredi di Prometeo e Faust, dell'uomo creatore di Nietzsche e dell'imprenditore innovativo di Schumpeter, delle avanguardie europee novecentesche e della grande migrazione in America, fino ai tecnologi visionari della Silicon Valley. In epoca recente, siamo rapidamente passati dall'uomo creatore, che inventa opere d'arte e d'ingegno singolari e risponde solo a sé stesso, alla classe creativa, che innova disegnando prodotti per i mercati da cui noi tutti dipendiamo. I creativi non sono una categoria privilegiata, piuttosto sono portatori di una condizione dello spirito che produce effetti universali e può dare speranza al mondo. Tuttavia, oggi non sanno di appartenere a tale tradizione e mancano di un canone. Come evitare che questa massima diffusione della creatività si trasformi in banalità, in serialità, nel vuoto creativo?
La città. La società europea nello spazio globale
Paolo Perulli
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2007
pagine: IX-181
Polis e mercato, ambiente umano e rete tecnica, società locale e nodo globale, centro e confine. In questo testo si indagano le evoluzioni della città contemporanea, individuando le forme della relazione sociale e della convivenza.
Piani strategici. Governare le città europee
Paolo Perulli
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 128
In Europa, mentre l'integrazione economica e la riunificazione politica procedono con diverse velocità, si afferma il ruolo delle città come motori di sviluppo e indispensabili attori dei processi di governo. Questo libro vuole fornire una cornice teorica per interpretare i diversi tipi di politiche delle città, che assumono forme pubbliche, pubblico-private e private. Il libro cerca di offrire qualche risposta alle domande: è possibile con questi nuovi strumenti riaffermare un ruolo "autorevole" degli attori pubblici, che sia più procedurale e facilitativo che direttivo? quale rapporto si può ricercare tra mercato, istituzioni ed auto-organizzazione nel governo delle società complesse?
Visioni di città. Le forme del mondo spaziale
Paolo Perulli
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 163
Le città del mondo stanno modificando quella forma non solo lungamente preparata e costruita nei trattati di architettura, ma anche ben impressa nella mente degli abitanti. Le idee e le visioni che hanno rappresentato le forme della città, proprio perché sfidate dalla grande trasformazione contemporanea, sembrano ora ritirarsi da quello che erano, irrinunciabili direzioni di senso della nostra civiltà. Ma fino a che punto possiamo ridare senso all'idea di centro, messa in crisi nella post-metropoli dispersa come Los Angeles o nell'ubiquità del "villaggio globale"? Nell'epoca dei flussi possiamo continuare a pensare come circolare la forma della città, anzi delle "città di città" che crescono per gemmazione? A loro volta, periferie e ghetti sono versioni dell'idea di bordo che definisce i regimi dell'inclusione e dell'esclusione: oggi proprio le terre di confine sono i nuovi luoghi della trasformazione. Se la città ha sempre selezionato e marcato gli spazi, ha anche sempre cercato nuove combinazioni invadendo e mescolando zone. La rete è dunque la forma-archetipo delle città e della loro infinita capacità riproduttiva e connettiva. Ricostruendo la complessa storia culturale di questi concetti-chiave, ed esplorandone la persistenza rispetto alla realtà attuale, l'autore riflette criticamente sulle teorie e pratiche politiche e sociali più diffuse relative alle trasformazioni urbane in corso.
Economia della velocità
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2022
pagine: 112
La società mobile, liquida, interconnessa presuppone e richiede una velocità sempre più elevata nel movimento di persone, merci e informazioni, ma produce retroazioni. È la faccia della globalizzazione meno esplorata e invece cruciale. Senza le grandi navi dell'industria dello shipping non ci sarebbe l'economia globale delle merci progettate in America, prodotte in Cina e distribuite nel mondo. Senza informatica distribuita e mezzi di consegna istantanea non ci sarebbe l'economia di Amazon. Senza le piattaforme digitali non ci sarebbe il gigantesco mercato della grande distribuzione organizzata. Senza treni ad alta velocità non ci sarebbe la circolazione di persone tra grandi città che ha cambiato il modo di vivere e di lavorare. Si è quindi compiuta in pochi anni una mutazione storica: dall'industria di massa dell'automobile alla mobilità informazionale, cognitiva, personalizzata del nuovo secolo. Con impegni di capitali e tecnologie, consumo di risorse ambientali e impatti sull'ecologia e sulla vita quotidiana e l'identità delle persone. Aspetti di un fenomeno più grande e sottile, quello dell'accelerazione sociale. Che produce anche alienazione e disintegrazione. E oggi richiede un radicale ripensamento causato dalla pandemia. Verso quali mete l'intera società è messa alla rincorsa? Il volume esplora l'economia della velocità, i saperi tecnici che la rendono possibile e i paradossi sociali e ambientali che ne derivano.
Città dei flussi. I corridoi territoriali in Italia
Luca Garavaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2017
pagine: 189
Nel dibattito istituzionale italiano ed europeo il corridoio è prevalentemente inteso come un asse infrastrutturale, uno strumento per trasportare valore e informazione da un luogo all'altro e per stimolare l'integrazione delle economie locali in catene del valore allungate. Ma in letteratura è possibile rintracciare una definizione più ampia che individua nel corridoio un dispositivo di crescita urbana caratterizzato da dinamiche proprie: riscoprire questa prospettiva analitica consente di gettare uno sguardo originale sulle nuove forme della città post-metropolitana e di individuare nuove sfide di regolazione emergenti. Il testo, frutto degli studi e delle ricerche dell'Università del Piemonte Orientale nell'ambito del progetto PRIN Postmetropoli, affronta una riflessione sui processi di urbanizzazione per contribuire a spiegare le logiche di crescita e di saldatura delle città grandi e di quelle minori in atto in alcune tra le più vitali regioni del paese.
Perché falliscono le banche. Lo scontro tra capitalismo e società
Paolo Perulli
Libro: Libro in brossura
editore: goWare
anno edizione: 2018
pagine: 82
Perché falliscono le banche in Italia? E perché soprattutto a Vicenza, Siena, Treviso, Arezzo, Ferrara, Chieti, Iesi, in Veneto, Emilia, Toscana, Marche? Si tratta di società locali che avevano costruito nel tempo solide reti imprenditoriali e di capitale sociale grazie a un rapporto virtuoso tra banche ed economia locale. Per questo l’intera economia locale è oggi colpita dall’impatto delle crisi finanziarie sul debito dei risparmiatori. Per questo è essenziale capire le cause delle crisi e trovare rimedi per il futuro. Questo libro ha due scopi. Il primo è spiegare la crisi finanziaria con la storia dell’economia e della classe media patrimoniale, con il ruolo del management bancario nella finanziarizzazione, e con il fallimento delle élite locali. Il secondo è indicare come società locali, famiglie e imprese possono riprendersi dalla grave crisi di fiducia e ripartire con forze e strumenti nuovamente affidabili di risparmio e investimento.
Coesione e innovazione. Il Patto per il Lavoro dell'Emilia-Romagna
Patrizio Bianchi, Paolo Perulli, Federico Butera, Giorgio De Michelis, Francesco Seghezzi, Gianluca Scarano
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 232
Il Patto per il Lavoro dell'Emilia-Romagna è stato il risultato di un insieme di programmazione, politica industriale e della scienza, politica del lavoro e formativa, condotto con la partecipazione di 50 soggetti pubblici e privati che hanno operato con una modalità «a doppia elica», ossia risolvere i problemi correnti e programmare un futuro diverso per la regione, avendo come stella polare il potenziamento del lavoro di qualità. Il Patto si è posto una serie di obiettivi misurabili nell'arco del mandato, fra cui accrescere con l'innovazione il valore aggiunto della regione almeno del 6%; aumentare l'occupazione di almeno 100 mila unità; ridurre il tasso di disoccupazione al 5%; operare investimenti massicci in science and technology e principalmente in big data, attraendo su questa area ingenti risorse europee. Tutto questo è avvenuto davvero. L'Amministrazione regionale ha avviato un impegnativo programma per cambiare se stessa. Imprese come Ferrari, Lamborghini, Ducati, IMA, Dallara, Bonfiglioli, Philip Morris, HPE hanno lavorato assieme alle università, alle scuole, ai sindacati. Il Tecnopolo di Bologna è diventato uno dei due centri di big data più importanti d'Europa. Questo volume contiene una ricerca condotta dalla Fondazione Irso e coordinata da Federico Butera con l'obiettivo di tipizzare il modello adottato e indicare politiche e metodologie adottabili in altri territori italiani. Per il dopo Covid-19, il volume formula la proposta di un Patto per l'Italia che copra l'ultimo miglio degli ingenti finanziamenti disponibili attraverso percorsi di coesione e di innovazione che adottino forme organizzate di partecipazione dei soggetti pubblici e privati. Postfazione di Vincenzo Colla.
Il debito sovrano. La fase estrema del capitalismo
Paolo Perulli
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2020
pagine: 320
L'epoca che viviamo si distingue per una continua e inesauribile corsa al debito che cresce, inesorabile, ovunque: negli stati, nelle aziende e nelle famiglie, in occidente come nei paesi emergenti. La causa e, al contempo, il principale strumento di espansione del debito è il capitalismo finanziario che nasconde, dietro un indebitamento sempre maggiore, i problemi reali che esso stesso causa. Questo sistema utilizza la globalizzazione finanziaria come veicolo per espandersi e continuare ad alimentare un pericoloso circolo vizioso. Un castello costruito senza fondamenta e destinato a crollare. A questo punto pare inevitabile una nuova crisi globale perché gli stessi fattori che pingono al debito - l'iperconsumismo, le diseguaglianze di ricchezza, la necessità di crescita dei paesi in sviluppo e il bisogno di restare a galla dei paesi sviluppati - non trovano freni. Oltretutto queste sono le stesse ragioni che spingono il mondo verso la catastrofe ecologica: il debito trasforma la natura in merce preparando il terreno per un inedito scontro tra capitalismo ed ecologia. Paolo Perulli affronta il tema del capitalismo indebitante e il ruolo politico che il debito ha nella dipendenza degli stati dai mercati, analizzando presupposti e conseguenze pratiche sulla natura e sulla società in modo lucido e illuminante.
Nel 2050. Passaggio al nuovo mondo
Paolo Perulli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 168
1989 e 2050: due date simbolo, noi ci troviamo esattamente in mezzo. Come sopravviveremo alle sfide che l'uomo sta ponendo alla Terra? Saremo più ricchi o più poveri, più sicuri o più indifesi, vivremo meglio o peggio? Dipende da come oggi sapremo correggere gli errori degli ultimi trent'anni di globalizzazione. Una classe dirigente opaca e irresponsabile ha messo a rischio la Terra e creato una neoplebe planetaria contrapposta a una classe creativa dotata di sapere ma priva di potere. Il pianeta di domani potrebbe essere costituito da grandi stati-continente legati da scambi più equi e basati su società glocali intelligenti. Questo libro è un appello a mobilitarci per progettare un nuovo mondo.
Neoplebe, classe creativa, élite. La nuova Italia
Paolo Perulli, Luciano Vettoretto
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2022
pagine: 208
L’attuale configurazione globale delle società ha portato a trasformazioni sociali inattese. Ormai tramontate le società nazionali, si sono create nuove linee di frattura: inclusi/esclusi, cosmopoliti/locali, concentrati/estesi. Si è formata così una nuova triade sociale da analizzare dal punto di vista qualitativo e quantitativo. In questo libro viene misurata con dati sia nazionali che disaggregati localmente, tra Nord, Centro e Sud, tra regioni, province e città. Il quadro proposto raffigura l’Italia tra il 2008 e il 2020, ma ha una proiezione europea e mondiale. Ciò che scopriamo è che in Italia l’élite è diminuita in quantità e qualità, la neoplebe è cresciuta fino a rappresentare la maggioranza della popolazione, mentre la classe creativa è in costante aumento e potrebbe rappresentare la nuova classe dirigente, per ora senza potere. Dati che ci interrogano su questioni attualissime: quale mondo ci troveremo a gestire così polarizzato tra poche grandi concentrazioni metropolitane e immense aree di sfruttamento estensivo? Quali conseguenze sociali e politiche avranno le dinamiche tra una élite in storico declino, una massa priva di sapere e dei saperi senza potere?