Libri di Andrea Torre
Prospettive sulle rime di Torquato Tasso
Fabrizio Bondi, Ilaria Ottria, Anna Zoppè, Rosario Lancellotti, Martina Dal Cengio, Yaliang Fu, Francesco Vecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 368
Come testimoniato da una bibliografia critica non particolarmente estesa, e attenta soprattutto alla ricostruzione storico-filologica di un corpus, le rime di Tasso costituiscono un’esperienza letteraria complessa e travagliata che acquista la fisionomia di un interessante problema culturale ed ermeneutico. È una storia che si caratterizza per l’impressionante volume di scrittura e per la varietà degli argomenti trattati; una storia legata alle occasioni di composizione (testi legati a momenti specifici della vita del poeta ma anche testi composti su istanza altrui, encomi istituzionali legati a precisi eventi, testi di risposta, testi imitativi, pseudo-traduzioni); una storia che conosce infine un iter editoriale quanto mai accidentato e una continua rielaborazione dei testi da parte dell’autore. Nel corso di tale processo compositivo Tasso si misura costantemente con le forme della tradizione, cercando di rinnovarle dall’interno, in un lavoro poetico teso tra la ricerca di solidi fondamenti teorici e il continuo impulso verso sperimentali fughe in avanti.
Letteratura e arti visive nel Rinascimento
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2019
pagine: 341
Il libro affronta i principali snodi storico-concettuali della civiltà del Rinascimento da un punto di vista privilegiato: le numerose e varie occasioni d’incontro tra parole e immagini. L’intreccio fra componente visiva e codice linguistico caratterizza infatti molte delle forme più innovative e sorprendenti della produzione culturale cinquecentesca (dalle scritture ecfrastiche ai repertori iconologici, dall’autobiografia degli artisti al libro illustrato), ponendosi al centro della riflessione teorica e della pratica di artisti e scrittori (o artisti-scrittori) quali Alberti, Leonardo, Aretino, Cellini, Vasari, Michelangelo, Ariosto e Tasso. Dall’interazione, in una prospettiva transdisciplinare, degli strumenti e dei metodi della storia della cultura letteraria e artistica, della filologia, dei visual studies, emerge il quadro ricco e variegato di un’esperienza chiave della stagione umanistico-rinascimentale, che considerava l’immagine non un oggetto inerte della contemplazione disinteressata ma, in simbiosi con la parola, un corpo vivente capace di incantare e di ferire, di creare conoscenza e di muovere all’azione.
Scritture ferite. Innesti, doppiaggi e correzioni nella letteratura rinascimentale
Andrea Torre
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 304
Il volume tratta due capitoli di storia culturale italiana della prima età moderna. Da una parte, alcune esperienze cinquecentesche di doppiaggio intertestuale, interdiscorsivo e intermediale di storie, personaggi e temi tratti dall’"Eneide" di Virgilio e dalle "Metamorfosi" ovidiane. Dall’altra, il fenomeno del travestimento spirituale, condotto per invasivo innesto o impalpabile correzione, delle opere di Petrarca, Boccaccio, Ariosto e Tasso nell’età della Controriforma. In entrambi i casi, l’analisi della ricorrenza di materiali poetici, nuclei narrativi, formule iconografiche e lo studio della sovrapposizione tra figure appartenenti a tradizioni culturali differenti consentono di indagare le dinamiche di riconfigurazione stilistica e rifunzionalizzazione ideologica di temi, rappresentazioni e narrazioni. Alla base degli esercizi di lettura qui proposti c’è un’idea della riscrittura letteraria come azione e controazione culturali in grado di legittimare l’ideologia dominante, ma anche di svelare le costruzioni discorsive del potere.
Fragilità di Adone. Parole, immagini e corpi di un mito
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 224
Lussureggiante e composita, la tradizione adonia si presenta come un caleidoscopio di immagini del giovinetto fenicio in cui si riflettono la sua origine misteriosa e la sua fisionomia inafferrabile. Comune a tutte le visioni di Adone, anche nei contesti più diversi, è però il nesso che lega la suprema bellezza alla fragilità, il culmine dell'appagamento alla precarietà: la bellezza di Adone è connotata fin dall'inizio come una bellezza transitoria, che si dispiega con la massima congruenza, fino a farsi suo correlato simbolico, nella condizione di essere-per-la-morte. L'indagine sulla fragilità di Adone mostra peraltro che un aspetto pur così stabile e ubiquitario ha finito per veicolare, nel tempo, significati anche molto diversi: al di là dell'ovvia connotazione moralistica, la fragilità di Adone rimanda, nella sua accezione più generica, alla natura effimera e caduca dell'uomo in quanto tale; con implicazioni ideologiche ben diverse, però, il mito di Adone esplora soprattutto i rischi di una maschilità costruita come deficitaria, che oppone all'ideale di virilità eroica un'eccellenza precaria fondata su valori antisociali come la bellezza e l'amore. Eppure fragilità non significa necessariamente debolezza, o soltanto debolezza: fragilità è sia sgretolamento dell'io che resistenza passiva, refrattarietà, e dunque salvifica sottrazione a modelli normanti e oppressivi. Fragilità è anche strumento di creazione, e fonte di una bellezza più suggestiva e più preziosa. Con un rovesciamento in cui si rispecchiano trasformazioni salienti della cultura occidentale, se dapprima Adone era bello ma fragile, egli si fa via via sempre più bello - perché fragile. Questo libro nasce da un convegno tenutosi a Pisa tra la Scuola Normale Superiore e l'Università di Pisa, e concepito come occasione di volgere a vantaggio del dibattito la pluralità degli orizzonti disciplinari coinvolti. Gli studi in esso raccolti testimoniano di un dialogo fruttuosamente instaurato tra storia delle religioni e storia della letteratura, tra storia dell'arte e storia della danza e del teatro, tra antropologia culturale e teorie di genere e queer.
I verbovisionari. L'altra avanguardia tra sperimentazione visiva e sonora. Atti del Convegno (Pisa, Scuola Normale Superiore, 24-25 novembre 2016)
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Engramma
anno edizione: 2017
Atti del convegno, Pisa, Scuola Normale Superiore, 24-25 novembre 2016.
Petrarcheschi segni di memoria. Spie, postille, metafore
Andrea Torre
Libro
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2008
Muovendo da una attenta analisi del corpus petrarchesco, Andrea Torre mette in luce la singolare importanza che le tecniche della memoria ebbero nell'esperienza intellettuale e nella produzione letteraria del Petrarca: nel suo modo di annotare i manoscritti della sua biblioteca, nel suo uso di metafore, nella sua stessa scrittura. Il volume intende verificare il senso e le modalità dell'intervento di un'arte della memoria a sostegno dell'esperienza petrarchesca del ricordo, per comprendere fino a che punto la strumentazione retorica della mnemotecnica classica e il funzionalismo della "sancta memoria" medievale possano aver inciso sulle scelte intellettuali e morali dell'autore.
Immagini dell'altro nella cultura europea contemporanea
Domenica Biffoli Dezzutti, Andrea Torre
Libro
editore: L'Harmattan Italia
anno edizione: 1996
pagine: 96
Lingua. Per la 4ª classe elementare
Lodovica Magi, Andrea Torre
Libro
editore: Fabbri
anno edizione: 1995
Lingua. Per la 5ª classe elementare
Lodovica Magi, Andrea Torre
Libro
editore: Fabbri
anno edizione: 1995
La critica cinematografica (1946-1948). Antologia
Libro: Libro in brossura
editore: Uni.Nova
anno edizione: 2005
pagine: 361
Parola all’immagine. Esperienze dell’ecfrasi da Petrarca a Marino
Libro
editore: Maria Pacini Fazzi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 276
Qual è l'oggetto di un'ecfrasi letteraria? Si tratta di un'opera realmente esistente e ancora osservabile da scrittore e dai suoi lettori? O di un'opera esistita nel passato e ora scomparsa? O, ancora, di un'opera che non ha mai avuto un'effettiva realizzazione, e di cui l'ecfrasi costituisce una specie di progetto? In che misura, poi, la definizione dello statuto dell'oggetto descritto incide sulla funzione semantica riconosciuta dall'inserto ecfrastico? A questa e a altre domande cercano di rispondere i diversi autori di questo volume dedicato alle funzioni e alle forme dell'ecfrasi entro la cultura italiana della prima età moderna. Il volume offre una raccolta di materiali utili a ricostruire la natura multiforme dell'elaborazione letteraria del lutto (e, in senso lato, del dolore) tra Quattro e Cinquecento in Italia. Vengono così a disegnarsi orizzonti plurali di esercizio della pratica consolatoria: esperienze di corte, connotate geograficamente e sodalitas intellettuali sovraregionali.