Nuova Cultura: Storia d'Europa
Rivoluzionare il sacro. Nel laboratorio politico del Triennio (1796-1799)
Beatrice Donati
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2022
pagine: 182
Quando nel 1796 la forza eversiva della Rivoluzione giunge al di qua delle Alpi, ha inizio un nuovo corso. L'ingresso dell'Armée d'Italie, guidata da Bonaparte, rende possibile il sovvertimento dell'ordine di antico regime, trasformando in realtà ideali e princìpi che da tempo circolavano ormai nella Penisola. Fin dagli albori del Triennio, i patrioti italiani orientano tutti i loro sforzi verso l'edificazione di una società nuova, concependo il problema religioso come parte integrante della questione politica; una materia assai delicata, da maneggiare con cautela per non offendere la sensibilità del popolo e non alimentare il dissenso. Dedicando un'attenzione particolare al dibattito legislativo della Repubblica Cisalpina, il saggio ricostruisce le diverse fasi della discussione assembleare in materia ecclesiastica, sulla scorta di fonti a lungo trascurate. Un'opera legislativa difficoltosa, su cui grande peso ebbero le congiunture politiche, le richieste e le intromissioni della Francia direttoriale nella vita della repubblica. Il Corpo legislativo sarebbe divenuto teatro di un confronto in cui le posizioni caute dei moderati si sarebbero scontrate con le spinte secolarizzanti dei laici più convinti e con quanti avrebbero cercato di sommare a queste provvedimenti in senso realmente democratico. Il processo di secolarizzazione, già avviato durante l'età delle riforme, poteva ora proseguire sulla base di idealità nuove. Il diritto sarebbe tornato a essere uno degli strumenti a cui fare ricorso per indebolire il potere ecclesiastico, allo scopo di ridurne il controllo sulla società.
La libertà fuori dalla Russia. I liberalismi russi tra guerra e rivoluzione e l'emigrazione dei costituzional-democratici a Parigi (1905-1921)
Renata Gravina
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2022
pagine: 308
Il fenomeno «libertario» in Russia si è storicamente caratterizzato come una manifestazione composita di tendenze progressiste e conservatrici (liberal'nyj pljuralizm). La coesistenza competitiva delle anime liberali accompagnò tutta l'esperienza libertaria russa, sia durante la «vita» delle Dume di Stato (1906-1917) che in occasione della guerra civile (1918-1921), scoppiata all'indomani dell'ascesa bolscevica tra l'Armata rossa (Raboče-krest'janskaja Krasnaja armija) e l'Armata bianca dei Volontari (Dobrovol'českaja armija), quest'ultima, appoggiata dai liberali russi secondo l'ideologia mobilitante dell'antibolscevismo. Dopo il 1917, l'emigrazione liberale russa (Zarubežnaja Rossija), in preda ad un processo di revisione delle contraddizioni del liberalismo, fu protagonista di una scissione e di una rinascita che seguì percorsi anche 'alternativi' alla politica, uniti dall'«urgenza dell'umano». In definitiva, per alcuni liberali russi presenti a Parigi nel 1921, la Russia fuori dai confini (Zarubežnaja Rossija) rappresentò al contempo la fine della politica e l'inizio della «coscienza giuridica internazionale».
Iconografie europee
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2021
pagine: 286
Questo volume costituisce con "Variazioni geoculturali europee" uno dei risultati delle attività di ricerca e di partecipazione a convegni e seminari dei dottorandi in Storia dell'Europa nel corso dell'ultimo anno. Mentre tante attività di incontro e scambio sono state interrotte a causa delle contromisure messe in atto per contrastare la pandemia da Covid-19, il Dottorato in Storia dell'Europa ha ritenuto di dover collocare nella serie dei suoi "Quaderni" questa raccolta di scritti, segno di una caparbia volontà di non fermarsi, di andare avanti e di guardare al futuro. "Iconografie europee" raccoglie una serie eterogenea di contributi che vanno dalla metodologia a tematiche più specificatamente di storia europea. La variegata natura dei capitoli restituisce una serie di immagini che hanno ispirato il titolo.
Le banche di Credito Cooperativo dalle origini alla costituzione dei Gruppi Bancari Cooperativi
Simone Ricci, Michele Postigliola
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2021
pagine: 124
l ruolo del credito come aspetto centrale dell'agire cooperativo rappresentò una novità assoluta ed inedita nel panorama bancario e finanziario europeo della seconda metà del XIX secolo. Fulcro centrale della genesi degli istituti di credito cooperativo fu il problema del credito alla produzione. Nel corso del XX secolo, parallelamente al ruolo fondamentale avuto nello sviluppo economico italiano, emersero alcune criticità di tali istituti, legate in particolare alla scarsa patrimonializzazione ed alla necessità di un organismo di coordinamento a livello creditizio e finanziario. Il presente lavoro analizza nel dettaglio l'evoluzione storica di tali banche, soffermandosi sul percorso di riforma del legislatore. Da ultimo, la Legge n.49/2016 è nata con l'obiettivo di rafforzare la stabilità e la solidità del sistema del credito cooperativo italiano, mediante l'introduzione della nuova figura giuridica del Gruppo Bancario Cooperativo. Gli autori si concentrano altresì sul processo di costituzione dei due Gruppi Bancari Cooperativi, focalizzando l'attenzione sull'evoluzione quantitativa dei fondi propri e dei coefficienti patrimoniali dei due Gruppi, nell'ambito della regolamentazione sulla vigilanza prudenziale.
L'idea russa e le idee d'Europa. Storia filosofica e imagologica del confronto tra l'autocoscienza russa e l'autocoscienza europea
Roberto Valle
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2021
pagine: 336
Si può escludere la Russia dall'Europa? La suspense interrogativa posta dall'autocoscienza europea sin dal XVIII secolo si ripropone come un enigma da decifrare e sembra riattualizzare un déjà vu storico che riappare come uno spettro imagologico e geopolitico nel XXI secolo. L'antinomia geofilosofica tra la libertà e il dispotismo è centrale per comprendere quel conflitto imagologico che tra il XVIII e il XXI secolo ha caratterizzato le relazioni internazionali e culturali tra la Russia e l'Europa. L'immaginario imagologico europeo ha forgiato l'idea di minaccia russa, stigmatizzando la pericolosa propensione dei russi sia al dispotismo autocratico, sia al comunismo. Il confronto tra la Russia e l'Europa va collocato sia nella prospettiva della storia filosofica e intellettuale, sia nella prospettiva rovesciata dell'imagologia, quale rappresentazione spettrale dell'alterità di un paese straniero. L'idea russa, quale eterotopia dell'Europa, è considerata sia nella sua genesi e nei suoi sviluppi, sia nel confronto con le diverse idee di Europa. Il gradiente culturale fa emergere la specificità delle diverse idee d'Europa (idea polacca, idea francese, idea tedesca, idea britannica, ideologia italiana) nel loro polifonico confronto con l'idea russa. Nel XXI secolo, il dualismo culturale tra la Russia e l'Europa deriva da due diverse prospettive geopolitiche concorrenti che ripropongono sia il confronto tra l'idea russa e le idee d'Europa, sia la fatale suspense interrogativa: si può escludere la Russia dall'Europa?
Alba persiana. L'influenza europea nell'Iran cagiaro
Dariush Rahiminia
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2021
pagine: 194
Il legame tra l'Iran e le culture europee ha una storia decisamente più antica rispetto ai recenti sviluppi geopolitici. La fascinazione che il popolo iraniano nutre per l'Europa - identificata con la cultura occidentale - è strutturale e percepita in maniera continuativa, come mostrato dall'analisi di lunga durata nella storia del Paese. Esistono diversi studi sulla società persiana, sulla sua storia e le sue trasformazioni politiche, sia di autori occidentali che iraniani. Tuttavia sono più rare le ricerche che abbiano analizzato il rapporto tra la storia, l'organizzazione politica e i mutamenti sociali in Persia alla luce del rapporto con le culture e i pensieri politici e costituzionali europei. Pertanto, la ricerca che si propone intende identificare l'intensità dei rapporti tra l'Europa e l'Iran tra la fine dell'Ottocento e la prima parte del Novecento, al fine di evidenziare come l'influenza dei processi culturali e delle tradizioni politiche e costituzionali europee sia stata fondamentale nella genesi e nel compimento della Rivoluzione costituzionale del 1906. Evento che portò la Persia a essere, dopo il tentativo Ottomano del 1876, il primo Stato a maggioranza islamica ad adottare una carta costituzionale. Dariush Rahiminia, è Dottore di ricerca in Storia dell'Europa e Cultore della materia in Storia delle relazioni internazionali presso Sapienza Università di Roma, oltre che in Sociologia presso altri atenei. Focalizza le proprie ricerche sui rapporti tra l'Iran e i paesi dell'Europa, analizzando dunque le differenze e le similitudini tra le due società, culture e immaginari; si occupa inoltre dell'area caucasica, in particolare dell'Azerbaigian, considerandolo un ponte ideale tra Europa e Medioriente. È socio fondatore della sezione Immaginario dell'Associazione Italiana di Sociologia ed è stato Visiting Researcher presso la ADA University di Baku. È autore di diverse pubblicazioni scientifiche, la maggior parte riguardanti appunto la storia e la sociologia persiana e azerbaigiana.
«Italy our Ally». La propaganda italiana in Gran Bretagna durante la prima guerra mondiale
Veronica De Sanctis
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2019
pagine: 196
Durante la Grande Guerra la propaganda si impose per la prima volta in maniera massiccia come strumento di lotta. Diversamente dagli altri Stati belligeranti, l'Italia giunse tardi a comprenderne l'utilità. Il volume, basato principalmente su fonti inedite dell'Archivio Storico Diplomatico del Ministero degli Esteri, ricostruisce l'azione svolta dal Sottosegretariato di Stato per la Propaganda all'estero e per la Stampa (novembre 1917 - novembre 1918) retto dall'onorevole Romeo Gallenga Stuart, in particolare riguardo all'attività svolta in Gran Bretagna dai funzionari dell'Italian Foreign Action Bureau di Londra.
Africa. Storia, antropologia, economia, migrazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2018
pagine: 402
L'Africa è il filo conduttore di questi saggi che vogliono essere anche un tributo oltre che un segnale tangibile della testimonianza degli studi di Calchi Novati, al quale il volume è dedicato. Il volume è diviso in diverse parti (che riguardano la metodologia, il colonialismo, gli aspetti storico e socio-economici e il fenomeno delle migrazioni) proprio a sottolineare la ricchezza delle prospettive che offre lo studio dell'Africa. A questo riguardo sono stati coinvolti studiosi di diverse discipline, storici, storici-economici, antropologi, demografi i cui lavori hanno come oggetto l'Africa italiana (Libia, Eritrea, Somalia e in parte Etiopia) ma non solo (Algeria, Tunisia, Kenya) in considerazione del fatto che l'Africa oggi è il prodotto di come questa area del mondo è entrata nel contesto internazionale, attraverso il colonialismo e, dopo, attraverso il processo di decolonizzazione.
Al fronte. La grande guerra fra interventismo, cronaca e soccorso
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2018
pagine: 226
Il presente volume raccoglie una serie di lavori relativi alla Grande Guerra emersi in una serie di incontri dedicati al conflitto portati avanti da un gruppo di studiosi italiani e stranieri. I temi proposti nel titolo del volume, interventismo, cronaca, soccorso, trovano spazio nelle pagine seguenti e vengono declinati in diverse forme grazie anche a una varietà di fonti, nell'intento di gettare nuova luce sulla complessità del primo conflitto mondiale. I contributi raccolti in questo volume riassumono dunque diversi aspetti della guerra mondiale; dalla posizione assunta dall'Italia nel luglio 1914, agli interventi umanitari in Serbia, ai rifugiati, all'impatto del conflitto sui militari algerini nell'esercito francese, fino ad includere alcuni aspetti dei negoziati diplomatici durante la Conferenza della Pace di Parigi.
Colonialismo europeo in Estremo Oriente. L'esperienza delle concessioni territoriali in Cina
Orazio Coco
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2017
pagine: 296
Le concessioni sono state per un secolo una delle espressioni del colonialismo occidentale in Cina. Costituite in seguito alla firma dei trattati "ineguali", come enclave, Stato nello Stato, nelle principali aree urbane e portuali del Paese, hanno rappresentato l'esempio più evidente della dominazione, soprattutto europea, nei principali settori della economia, determinando importanti e profondi cambiamenti sociali e politici. Questo lavoro di ricerca in parte riprende gli argomenti della tesi di dottorato dell'autore e presenta l'analisi storica ed economica del periodo delle concessioni territoriali, anche identificato nella storiografia cinese come "il secolo delle umiliazioni". Sul tema esamina i documenti degli archivi storici e la storiografia internazionale, di diversa origine ed opinione. Offre materiale di lettura, in parte ancora inedito, riguardante le origini dei rapporti diplomatici ed economici tra l'Europa e la Cina in epoca moderna. Presenta, inoltre, l'esordio dei rapporti politici italiani con la Cina imperiale e quella repubblicana, con particolare menzione ai legami tra il nazionalismo cinese ed il fascismo italiano.
Le Madri Fondatrici dell'Europa
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2017
pagine: 202
Vi sono state delle donne che con la stessa passione e convinzione dei Padri Fondatori hanno creduto nel progetto di un'Europa unita. Come mai, allora, sono rimaste nell'ombra della storia? È una domanda cui questa pubblicazione cerca di dare una risposta, ponendo l'attenzione anche su un altro aspetto: è possibile insegnare la storia non solo come un alternarsi di guerre, battaglie e odio ma anche come un racconto di collaborazione, solidarietà e di progresso dell'umanità verso il meglio. Dalla certezza che un nuovo modo di essere europei e di essere Europa sia possibile nasce l'idea di condividere le testimonianze di donne straordinarie come Louise Weiss, Ada Rossi, Ursula Hirschmann, Maria Jervolino De Unterrichter, Sophie Scholl, Eliane Vogel-Polsky, Fausta Deshormes La Valle, Simone Veil Jacob e Sofia Corradi. Una lista certamente non esaustiva ma che mira ad invogliare ricercatori e lettori a continuare la ricerca scaturita dal progetto "Le Madri Fondatrici dell'Europa", finanziato dal Bando di Avvio alla Ricerca 2016 della Sapienza Università di Roma.