Ombre Corte: Culture
L'immagine e la parola. Percorsi tra letteratura e storia dell'arte
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2010
pagine: 251
In questo volume si ripercorrono, con diversi approcci critici e metodologici, sia l'idea di un'estetica universale che possa unificare i diversi sistemi segnici, sia la tematica del confronto dialogico tra le arti stesse. La duplice prospettiva di analisi, offerta dalla riflessione critica di letterati e storici dell'arte, permette un'ampia visione dell'episteme specifico che appresta la realizzazione di un'opera d'arte e fornisce esempi inerenti alla specificità delle singole discipline in un equilibrio tra analisi semiotica e investigazione diacronica dei diversi contesti storici. Inoltre l'enfasi sulle indubbie affinità e connessioni che avvicinano le diverse sfere artistiche dei vari periodi storici rivela stimolanti forme di contaminazione e ibridazione ed evidenzia come le tecniche di rappresentazione utilizzate dalla letteratura e dalla pittura abbiano spesso condiviso un'analisi comune nel campo visuale. Nel volume si ribadisce come le procedure formali e le visualizzazioni caratterizzanti la produzione artistica e letteraria siano, soprattutto nel tardo XIX e nel XX secolo, il prodotto di una specifica economia del visibile e del visuale e rappresentino il punto più alto di una tradizione tesa alla visualizzazione dell'immagine mentale.
Diari di guerra e di pace
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2009
pagine: 329
I saggi qui raccolti esplorano alcuni diari romantici (di S.T. Coleridge, Dorothy Wordsworth, Mary Shelley, Eugénie de Guérin), altri diari scritti in tempo di guerra o di rivoluzione (tra cui quelli dell'americano Joseph LeConte, di Marina Cvetaeva e di Virginia Woolf), i taccuini dell'antropologo e quelli dello scrittore. Tradurre in parole un'esistenza quotidiana, una vita sfuggente e colorata o difficile e drammatica; mostrare il farsi stesso del pensiero e del sentimento nel loro evolversi e mutare, in situazioni di guerra e di pace: questo il senso dei testi qui esaminati. In essi e nel taccuino dell'antropologo domina necessariamente una riflessione sul tempo, sull'altro e su di sé. Se questo genere ibrido affascina ancora la critica è perché rivolge al lettore domande teoriche ed esistenziali alle quali non è mai semplice rispondere. "Alle donne si addice piangere, agli uomini ricordare", affermava Tacito. C'è molto da obbiettare a questa osservazione: uomini e donne ricordano. Può accadere che ricordino cose completamente diverse, ma se hanno una mente d'artista tenteranno una resa della realtà che abbia un valore cognitivo e che sia fonte di inesauribile piacere estetico.
Dentro le gang. Giovani, migranti e nuovi spazi sociali
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2009
pagine: 172
I saggi raccolti in questo volume esplorano il mondo subalterno dei figli dell'immigrazione attraverso un lungo lavoro di ricerca condotto in diversi contesti urbani a contatto diretto con quelle aggregazioni giovanili che i media sono soliti definire "bande": un'etichetta stigmatizzante che riflette la produzione di panico nei confronti delle pratiche di visibilità e socialità di strada dei giovani immigrati. Gli stessi autori affermano di essersi avvicinati al fenomeno delle gang sull'onda dell'allarmismo mediático, ma provando a conoscerlo e a viverlo dall'interno, attraverso l'osservazione partecipante, ricostruendo significati e vissuti che i membri di queste stesse formazioni assegnano alla propria esperienza partecipativa. Le interpretazioni di questi mondi da un lato rivelano la costituzione di nuovi spazi pubblici, dall'altro evocano forme di risignificazione dal basso che rifiutano l'etichetta sicuritaria di gang e riconfigurano in modo collettivo una condizione di marginalità e vulnerabilità. La lettura che si propone del fenomeno è scandita da alcune parole chiave: derive e approdi familiari, estetica come accumulazione di capitale simbolico, ludicità come pratica di resistenza, costruzione generazionale come risposta a un invecchiamento sociale obbligato, violenza come gesto praticato e segno subito.
Dieci colpi di martello. Per una teoria politica del conflitto
Aldo Pardi
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2009
pagine: 200
Biopolitica di un rifiuto. Le rivolte anti-discarica a Napoli e in Campania
Antonello Perillo
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2009
pagine: 240
Discorsi dell'altro mondo. Nascita e metamorfosi del colloquio fantastico postumo
Donatella Boni
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2009
pagine: 186
Differenza e relazione
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2009
pagine: 175
La produzione del sapere vivo. Crisi dell'università e trasformazione del lavoro tra le due sponde dell'Atlantico
Gigi Roggero
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2009
pagine: 152
Un dato emerge con chiarezza dalle analisi sull'istruzione superiore: il ruolo tradizionale dell'università formatesi in età moderna è definitivamente mutato, in stretta connessione con le trasformazioni del sistema produttivo e il nuovo ruolo assunto dal sapere. Assumendo una prospettiva compiutamente globale, il libro discute le principali teorie della transizione capitalistica degli ultimi anni, focalizzando la propria attenzione sui processi di "cognitivizzazione" e precarizzazione del lavoro e sui nuovi conflitti che al loro interno si aprono. Basandosi su un'approfondita ricerca sul campo (o "conricerca") in Italia e negli Stati uniti, a partire dalle lotte che negli ultimi anni si sono sviluppate su entrambe le sponde dell'Atlantico vengono qui anticipati e sviscerati i principali temi del recente movimento universitario. In particolare, illustrando con chiarezza l'intrecciarsi della crisi economica globale e della crisi dell'università, il testo si presenta, da un lato, come uno studio capace di innovare il campo della ricerca teorica sulle trasformazioni del sapere, dei sistemi formativi e del lavoro, dall'altro, come uno strumento indispensabile per comprendere quell"'onda anomala" che negli ultimi mesi ha rovesciato la crisi in occasione di conflitto e costituzione di autonomia.
Dove il pensiero esita. Gregory Bateson e il «doppio vincolo»
Tiziano Possamai
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2008
pagine: 170
Nel 1956, con il suo gruppo di ricerca composto da Don D. Jackson, Jay Haley e John H. Weakland, l'"etnologo" Gregory Bateson pubblica una teoria che rivoluzionerà il modo di concepire e di trattare la malattia mentale diventando un punto di riferimento del movimento antipsichiatrico e di un centro di ricerca tra i più fecondi del nostro tempo, il Mental Research Institute di Palo Alto -, ma la cui nozione centrale, il "doppio vincolo", mostrerà negli anni la propria efficacia in un numero sempre più ampio di campi del sapere: dalla teoria della comunicazione all'epistemologia, dalla sociologia alla pedagogia, dalla letteratura alla filosofia. Indispensabile per chiunque si proponga di riflettere approfonditamente sulla complessità di ciò che siamo e di quale sia il nostro presente, non è un caso che la nozione di doppio vincolo compaia in pagine importanti di autori come - per fare solo alcuni nomi - Pierre Bourdieu, Gilles Deleuze, Jacques Derrida. Nel ripercorrere la nascita e gli sviluppi di questo concetto, il libro mette in luce e illustra, oltre alle principali nozioni e connessioni, anche i punti critici che attraversano tutta la sua multiforme ricerca: dalle prime indagini etnografiche in Nuova Guinea fino alle riflessioni ecologiche degli ultimi anni, passando per l'esperienza cibernetica, gli studi sulla comunicazione umana e animale, il lavoro in campo psichiatrico.
Genealogia della pubblica sicurezza. Teoria e storia del moderno dispositivo poliziesco
Giuseppe Campesi
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2008
pagine: 280
La traduzione filmica. Il romanzo e la sua trasposizione cinematografica
Chiara Battisti
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2008
pagine: 190
Il volume intende offrire un panorama introduttivo alle tematiche che innervano il rapporto letteratura-cinema, per poi esaminare il profondo e ambiguo legame tra immagine visiva e immagine mentale, suggerendo alcuni principi e codici con i quali poter entrare nell'affascinante gioco interpretativo del testo filmico. Centrale è dunque l'analisi del ruolo assunto dallo sguardo nella definizione e nello sviluppo della soggettività, e del suo modo di articolarsi secondo codici, verbali e non, in costante trasformazione. L'autrice osserva come i processi evolutivi del contesto culturale modifichino non solo la concezione dello sguardo, ma anche il tipo di relazione che si instaura con la realtà. Lo sguardo si definisce sia come risultato sia come strumento di e per una visione del mondo il cui variare, nei diversi periodi storici, è determinato dallo sguardo stesso e dalle categorie culturali che lo sanciscono e definiscono. Il primato che nel XIX secolo si attribuisce al visibile rivela lo sviluppo di una facoltà rappresentativa caratterizzata da una prepotente appropriazione del linguaggio delle immagini. Nell'affrontare il parallelo tra linguaggio verbale e linguaggio filmico, all'autrice appare di fondamentale importanza analizzare quale spazio occupi il romanzo del XIX secolo, poiché proprio dalla fascinazione visiva del suo linguaggio letterario emergono le dinamiche concrete di quella che sarà, nel XX secolo, la visione cinematografica.
La lunga accumulazione originaria. Politica e lavoro nel mercato mondiale
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2008
pagine: 206
Gli interventi raccolti in questo volume affrontano, da diverse prospettive, il nesso tra mercato e storia, cercando di rileggere la grande narrazione capitalistica a partire dalla messa in discussione dell'idea di un tempo storico lineare e progressivo. Nella congiuntura di una grave crisi globale, formalmente ingenerata dai mercati finanziari, essi volgono principalmente lo sguardo ai laboratori della produzione e della riproduzione. Perché è qui, secondo gli autori, che corpi in carne e ossa vengono quotidianamente consumati, ma anche resistono a ciò che, con un termine oggi bandito dalle retoriche dominanti, si definisce ancora sfruttamento. La costruzione di sempre nuove condizioni di accumulazione a livello internazionale, lungi dal limitarsi a un determinato periodo storico, batte il tempo dell'intera storia capitalistica, ricombinando incessantemente diverse modalità di sfruttamento e di sussunzione del lavoro, ma generando anche nuove forme di insorgenza. Le analisi e le riflessioni qui proposte, per alcuni versi in anticipo sugli eventi innescati dal tracollo dell"'economia di carta", intendono fornire alcuni strumenti per poterne cogliere anche i controtempi. In un momento in cui gli apologeti del libero mercato tornano a esaltare una presunta "etica" dell'economia reale contro l'"immoralità" dell'economia finanziaria, appare ancora più necessario e urgente indagare i rapporti di produzione e di sfruttamento che si celano dietro quell'etica.