Nella vicenda di Anguilla, che dopo la Liberazione fa ritorno dall'America nelle Langhe, s'intrecciano e si sovrappongono fino a confondersi passato e presente, storia pubblica e storia privata, narrazione e autobiografia. Il suo viaggio è prima di tutto - osserva Massimo Schilirò - un «pellegrinaggio sentimentale», un «rito»; ma il paese che Anguilla ritrova è un luogo diverso da quello che ha lasciato vent'anni prima: i noccioli della sua infanzia sono stati abbattuti, e la vecchia casa in cui è cresciuto è ora abitata da una famiglia che non è la sua. Su questo mutamento, doloroso e irreversibile, si misura il dramma del protagonista: è il dramma della perdita, dell'esclusione e della solitudine, di uno spaesamento e di una nostalgia che caricano la sua esperienza individuale di un significato cosmico e universale. Pubblicato nel 1950, "La luna e i falò" è l'ultimo e il più celebre romanzo di Cesare Pavese. Appendice critica di Federico Musardo.
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La luna e i falò
| Titolo | La luna e i falò |
| Autore | Cesare Pavese |
| Curatore | Massimo Schilirò |
| Argomento | Narrativa Narrativa classica (prima del 1945) |
| Collana | I grandi libri |
| Editore | Garzanti |
| Formato |
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| Pagine | 352 |
| Pubblicazione | 03/2021 |
| Numero edizione | 2 |
| ISBN | 9788811816072 |
€13,00
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