Ronzani Editore
«Erano giorni stupendi». Pasolini al suo esame come regista: due provini per il film Accattone
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 52
Il volume “Erano giorni stupendi”. Pasolini al suo esame come regista, a cura di Giuseppe Garrera, pubblicato da Ronzani Editore nella collana Ferrobedò (Milano, 2024), documenta attraverso testi e rare fotografie di Tazio Secchiaroli i due provini girati da Pier Paolo Pasolini per ottenere il finanziamento del suo primo film, L’accattone. Le immagini, scattate tra via Fanfulla da Lodi e via Formia a Roma, mostrano il giovane regista alle prese con attori “presi dal vero” e assistito da Riccardo Fellini e Carlo Di Palma. Il saggio di Silvia De Laude, Bocciato in regia. La “sconfitta narcissica di Accattone”, ripercorre la vicenda della bocciatura di Fellini e della Federiz, la delusione di Pasolini e il successivo incontro decisivo con Alfredo Bini, che renderà possibile la realizzazione del film. Il volume è al tempo stesso testimonianza critica e documento visivo di uno dei momenti fondativi del cinema pasoliniano.
Giuseppe Maffioli uomo di spettacolo
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 210
Un secolo dopo la nascita di Giuseppe Maffioli, questo volume ne restituisce il volto forse meno conosciuto e più sorprendente: quello dell’uomo di spettacolo. Non solo raffinato enogastronomo ma anche autore teatrale, regista, attore cinematografico e voce della radio e della televisione. Dalle prime prove drammaturgiche agli anni del teatro con Cesco Baseggio, Maffioli seppe intrecciare storia, cultura e invenzione scenica: negli anni Sessanta fondò una compagnia e un festival ad Asolo, riportando in vita testi dimenticati di Ruzante, Giustinian e Goldoni, spesso accanto ad Andrea Zanzotto. Poi il cinema: dall’esordio folgorante con Il commissario Pepe di Ettore Scola alle interpretazioni nei film di Risi, Monicelli e Lattuada al fianco di Mastroianni, Loren e Tognazzi. Un percorso instancabile che attraversa il “secolo breve” coniugando palcoscenico e set, tradizione veneta e scena nazionale, consegnandoci l’immagine di un artista poliedrico ed esuberante. Questo libro raccoglie testi, documenti, fotografie e inediti come San Giorgio e i draghi, un dramma che si inserisce nel grande filone del teatro morale del dopoguerra, mostrando la maturità e la forza dialogica del suo autore. Si tratta di una ricognizione appassionata e necessaria, che riporta alla luce l’opera di un uomo capace di muoversi tra palcoscenico, cinema e cucina, senza mai smettere di cercare nel passato e nel presente le radici di un patrimonio culturale – quello veneto in particolare – ricco e stratificato. Ne risulta il ritratto di un artista totale, capace di attraversare teatro, cinema, radio e televisione con curiosità inesauribile e passione contagiosa.
Divertimento per Saturno. Taccuini 1946-2008
Sergio Ferrero
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 1008
Cosa fanno gli scrittori quando non sono alle prese con un’opera? Prendono appunti, annotano cose, registrano momenti, progettano, ricercano… E spesso, liberi da preoccupazioni strutturali o da aspettative di sorta, in questi momenti ludici, in queste scritture tangenziali, incontrano il sé più autentico. Sergio Ferrero, l’autore di alcuni dei romanzi più originali del secondo novecento – romanzi che, se non hanno scalato le classifiche di vendita, hanno però meritato l’attenzione di critici prestigiosi e dai gusti distanti come Garboli, Citati, Cases, Guglielmi – per oltre sessant’anni ha sottratto alla forza distruttiva del dio Kronos questi Divertimenti per Saturno. Epifanie, appunti di lettura, incontri, curiosità, schizzi, e ancora, “telai”, trame di romanzi o di racconti che non avrebbe mai scritto, momenti della propria vita, fatti cui ha assistito o storie raccontate da altri. Il tutto mantenendo e forse mettendo a punto il proprio inimitabile sguardo, lo “stile Ferrero”, capace di stanare il mistero, il conturbante, l’inedito, il bizzarro, nelle cose più semplici, negli eventi più quotidiani. E tuttavia, scrittore jamesianamente controllato, non avrebbe mai “assemblato” questo libro; o, se lo avesse fatto, lo avrebbe distillato all’estremo, riducendolo forse a poco più che una plaquette. Francesco Rognoni ha scelto invece una modalità opposta: espandere e inglobare, accogliendo anche stralci di lettere, e non-scritture, immagini, ritagli di giornale, che Ferrero raccoglieva in grandi album nella tradizione anglosassone dello scrapbook. Ne risulta una sinfonia-monstre che restituisce la complessità di una cultura raffinatissima e sterminata, di una vita piena, fatta di luoghi, case e incontri. Da Saba a Genet, da Penna alla Yourcenar, da Cioran a Julien Green, da Mario Praz a Clotilde Marghieri, una folla di personaggi sfila in queste pagine accanto a sconosciuti che la penna di Ferrero rende altrettanto eccezionali. Un libro dunque che non solo rappresenta il laboratorio di un autore tutto da riscoprire, ma si propone anche come opera autonoma e, perché no, il modello di un inedito genere a cavallo tra critica, filologia, biografia e letteratura tout court, nella collaborazione tra lo scrittore e il suo curatore. Andrea Rossetti
Storia della comunicazione
Massimo Baldini
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 128
Chiarezza, sintesi e rigore guidano questo ampio affresco in cui Massimo Baldini ricostruisce l’evoluzione della comunicazione umana, dalla cultura orale all’era dei media elettronici. Un viaggio attraverso tre grandi rivoluzioni – scrittura, stampa, elettricità – che hanno trasformato il modo in cui pensiamo, apprendiamo e ricordiamo. Analizzando i diversi strumenti comunicativi e le culture che li hanno generati, l’autore mostra come ogni passaggio tecnologico abbia accelerato la diffusione dell’informazione, modificando le forme del sapere e le strutture cognitive e sociali. Ne risulta un quadro affascinante e inquietante, dove ogni mezzo di comunicazione è insieme conquista e perdita, promessa e rischio. A oltre trent’anni dalla prima edizione, questa Storia della comunicazione conserva intatta la sua forza interpretativa e il suo valore divulgativo: una guida lucida per comprendere il passato dei media e interrogarsi sul presente e sul futuro della società iperconnessa.
Lettere a Marguerite Paradowska
Joseph Conrad
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 260
Joseph Conrad, scrittore anglo-polacco autore di capolavori quali La linea d’ombra, Lord Jim, Cuore di tenebra e Tifone, tra il 4 febbraio 1890 e il 30 dicembre 1920 scrisse oltre cento lettere a Marguerite Poradowska, nata Marguerite Gachet, nipote di quel dottor Paul Gachet immortalato nel celebre dipinto di Van Gogh. Anche lei scrittrice, aveva sposato un cugino di Conrad, Alexandre Poradowski, fuggito dalla Polonia dopo i moti insurrezionali del 1863 contro l’oppressione zarista. Tra Conrad e Marguerite scattano un affetto e una comprensione che nascono dalle rispettive esperienze e passioni: dalla solitudine, umana e intellettuale, del primo, dalla sensibilità romantica della seconda. La parte più intensa della corrispondenza si dipana in un periodo storico importante per Conrad, tra il 1890 e il 1895, che coincide con il suo viaggio nel cuore dell’Africa, con l’addio alla vita per mare e l’inizio dell’attività di romanziere. Purtroppo delle lettere di Marguerite a Conrad sono state recuperate e pubblicate solo tre minute, una quarta è stata rinvenuta da Mendicino presso la Yale University. Da queste poche missive e dai suoi racconti si ricava l’immagine di una donna appassionata e di grande vivacità intellettuale, che diverrà presto un vero e proprio mentore letterario per Conrad. Il volume si compone di tre parti. Un approfondito saggio introduttivo del curatore Giuseppe Mendicino dove si indaga la figura di Conrad e l’importanza che il rapporto con Marguerite Poradowska ha avuto sulla sua letteratura, sul mare e sulla sua stessa vita. Seguono le lettere di Conrad, conservate presso il Fondo Joseph Conrad della Yale University, tradotte da Anna Lina Molteni, che firma altresì un intenso saggio su Marguerite Poradowska.
Una storia dell'Atlante Mnemosyne di Aby Warburg
Giulia Zanon
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 436
L’Atlante Mnemosyne di Aby Warburg non è mai esistito in forma compiuta. Dietro il menabò di 63 tavole che ne documenta lo stato in fieri si cela però un preciso progetto editoriale: un libro-atlante, concepito per sistematizzare in maniera lucida e rigorosa la metodologia di ricerca elaborata da Warburg durante tutta la sua vita, volta a tracciare le riemersioni dell’Antico lungo le diverse temperie culturali. Attraverso un’accurata indagine, fondata su materiali d’archivio e fonti inedite, questo volume ricostruisce la genesi, l’evoluzione e la vicenda postuma dell’Atlante Mnemosyne, in cui il destino editoriale si intreccia con le complesse traiettorie storiche, politiche, economiche e intellettuali della prima metà del Novecento. Su ciascuna delle tavole si dispiega un montaggio visivo composto da riproduzioni fotografiche, disegni, mappe, francobolli, ritagli di giornale e inserti pubblicitari; non già un’opera frammentaria e impressionistica, bensì un dispositivo ermeneutico rigoroso dalla duplice natura: libro-atlante esplicitamente rivolto alla comunità scientifica internazionale e oggetto del pensiero, concretizzato nella forma di un complesso sistema di lettura dell’immagine che intreccia storia dell’arte, filosofia, filologia, antropologia e psicologia.
Trilogia dei luoghi parlanti
Pictoria
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 212
La giovane Lena si allontana in fretta dalla cittàisola sul mare, scappando da chi la guarda con sospetto perché sogna di dare vita a una mappa tracciata in un modo nuovo. Bastiano, novizio in un’abbazia atipica, si trova a fare i conti con domande importanti, che lo portano a scoperte decisive su di sé e sul mondo naturale che lo circonda. La coetanea Nashira, nel futuro desertico della Grande Disgregazione, viaggia fra un’oasi e l’altra e, grazie a uno speciale potere, si mette in ascolto della vita che canta nella terra e sente ogni cosa in connessione. In tre epoche diverse, esplorando tre luoghi molto più che simbolici, le vicende dei tre giovani si intrecciano in maniera imprevedibile, nel contesto di un’unica storia che ne contiene in sé mille altre: perché, si sa, i luoghi parlano attraverso le persone. Una voce misteriosa segue i protagonisti, accompagnando anche chi legge al cuore di ciò che ci tiene uniti: è la voce di un luogo che esiste realmente e che in queste pagine si svela nel suo essere porto, abbazia, oasi… un luogo che ospita ogni giorno movimenti, energie, incontri e immaginazioni condivise. Molte storie vere si trasfigurano in questo romanzo, che è appassionata testimonianza di come sia possibile vivere insieme, come comunità, in modo creativo e fecondo: in modo pienamente umano. Postfazione di Paolo Malaguti.
Il filo di Minosse. Testo greco a fronte
Paolo Moro, Davide Melchiori
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 128
Per scrivere buone leggi e governare in modo giusto c’è bisogno del consiglio di un sapiente? E come si rivolgerà a lui l’uomo politico? Con umiltà o con alterigia? Di nascosto o apertamente? Sono in grado di collaborare, filosofia e politica? Questi gli interrogativi sollevati dal dialogo Minosse, nel quale Platone presenta il rapporto tra Zeus e il re di Creta come quello tra educatore ed educando, maestro e discepolo: per adempiere degnamente al proprio ruolo e guidare la comunità dei cittadini, un leader consapevole deve porsi in dialogo costante con la divinità, per riceverne insegnamenti – il logos – sull’arte di governare e di promulgare leggi (il nomos). Gli ideatori del progetto Greci Itineranti propongono questo volume guardando con fiducia alla civiltà ellenica antica quale indispensabile nutrimento della cultura del tempo presente. Scavare tra le fondamenta dell’Occidente significa ritrovare nell’antica lingua dei Greci la storia originale e il pensiero comune – la koiné – dei differenti Popoli del Mare e delle variegate civiltà del Mediterraneo, per attingere a uno sconfinato patrimonio di intuizioni, esplorazioni e conquiste nei più diversi ambiti del sapere e dell’agire umano. A partire da "Il filo di Minosse" lo si fa recuperando la narrazione magica, seducente e gravitazionale (il mýthos) come bussola che orienti negli studi, nelle professioni, nell’approfondimento personale di lettori curiosi. La rotta metodologica che guida la navigazione lungo il testo è interdisciplinare e interseca filosofia giuridica, sapienza letteraria e scrupolo filologico. Con questo obiettivo in mente, la proposta editoriale del volume e dell’intero progetto poggia su una struttura tripartita: un’introduzione contenutistica, la traduzione dell’originale con il testo greco a fronte e un sillabario etimologico relativo alle parole a più alta rilevanza – semantica e concettuale – del testo preso in esame. Introduzione, traduzione con testo a fronte e sillabario del Minosse platonico.
Italo Calvino fra editoria e scrittura
Giovanni Tesio, Matteo Vercesi
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 100
A quarant’anni dalla scomparsa di Italo Calvino (Santiago de Las Vegas, L’Avana, Cuba, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985), Giovanni Tesio, già curatore dell’epistolario "I libri degli altri", dialoga con Matteo Vercesi su una figura dai tratti poliedrici: lo scrittore, l’editore-redattore, l’intellettuale che ha «ormai superato la prova breve del tempo, quella che separa un autore dalla sua morte, e che è garanzia del tempo lungo cui appartengono i cosiddetti classici, quelli che in ogni tempo hanno qualcosa da dirci». Come scrive Pietro Gibellini nella sua presentazione: «Questo non è un saggio accademico, nonostante l’alto profilo scientifico dei due autori. Non è neppure un’intervista, anche se il critico più giovane sollecita le riflessioni rivolgendo domande allo specialista più maturo. Questo libro ci riporta alla civile pratica della conversazione impegnata, scevra da curiosità mondane e tesa euristicamente a trovare e a chiarire il nucleo profondo delle questioni che premono: su Calvino, insistiamo, ma attraverso di lui anche su Torino, sulla politica, sull’editoria, sugli altri scrittori, a partire da Primo Levi. Dell’uomo e dei testi Vercesi e Tesio distillano la quintessenza, indagano le ragioni dello scrivere e del leggere. Questo libro non profuma soltanto di inchiostro, ma anche di intelligenza e di passione: profuma di vita». Un percorso che porta a tracciare una sorta di biologia del libro e dei libri: organismi viventi, al pari delle piante, delle erbe, degli alberi, le cui radici scavano indefessamente, invisibili agli occhi.
Rizoma
Davide Belgradi
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 66
Sulla soglia del suo nuovo libro, Davide Belgradi convoca tre idee centrali: il rizoma, la visione, l'ordine. Ed è l'ultima quella a prima vista dominante, grazie all'evidenza dei segnali che invitano il lettore a muoversi nel testo come in un'enciclopedia scientifica. Le strutture portanti della raccolta, le sue sezioni, sono ordinate dal latino delle nomenclature botaniche, dalla scala di Mohs (che misura la durezza delle gemme), dal lessico delle patologie oftalmiche; le sue architetture sono cementate dal rigore delle strutture metriche, insieme protezione e metodo. L'ordine però finisce per rivelarsi un inganno, non è che un bricolage di ordini parziali, un'abbondanza di strumenti che accerchia come può le impuntature traumatiche: morte, cecità, sparizione. Belgradi puntella la perdita, l'infinito slittamento del rizoma, l'accumulo dei fatti umani, con una lingua poetica sapientemente sospesa tra naturalezza e straniamento, che quei fatti accoglie, incasella, spiega. Ma come mettere ordine tra i disturbi della vista, tra le «visualità imperfette»? Non si può «farsi sguardo», essere occhi, leggere il mondo come si legge la sua resa scritta. Occorre abitare nell'orizzontalità del rizoma, nella sua assenza di centro: di qui inizi inattesi, chiusure sospese, sensi che si confondono. «Ferita aperta nell'ombra è la luce», e la poesia guarda da quella ferita, da quelle contraddizioni.
L'orizzonte che ci spetta
Marco Bellini
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 136
L'orizzonte che ci spetta analizza e interpreta una gamma di relazioni che l'autore vive, nell'umano e in natura, secondo le misure dell'autenticità, senza costruzioni leziose o strizzate d'occhio al mainstream. Marco Bellini mantiene la coerenza e la pulizia morale che gli sono proprie, senza abdicazioni a ciò che il mondo superficialmente chiede, offrendo invece una lettura della contemporaneità che sa fare a meno di finzioni e ipocrisie. Per fare questo, l'autore si serve di dialoghi anche sorprendenti e inaspettatamente profondi: è così che egli si trova a chiedere alla biscia – andata altrove dopo aver lasciato in terra la propria pelle mutata – Così hai pensato di andartene: / un modo diverso per ricordarmi / che presto anche io dovrò salutare. / Ho sempre pensato che fossi / una meraviglia rinnegata, nascosta / come ora che ti ho persa e gli scrosci / delle foglie non ti rivelano più. // Tu sei andata, io conto il silenzio / mentre ti chiedo se puoi / (anche solo con un bisbiglio o incastrando una vecchia foglia / in una ragnatela) dirmi della forma, / dell'essenza… di qualcosa / che sta di là. Si tratta di verità che parlano – tra le altre cose – di mistero e di senso del sacro, verità delle quali avremmo tutti irrimediabilmente bisogno.
Cienfuegos e l'onda del Mediterraneo
Claudio Galileo Conti
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2025
pagine: 600
1433. Hernan Cienfuegos è reduce dal comando di una disastrosa spedizione diretta verso l’India e le terre delle spezie costeggiando l’Africa occidentale. L’armatore – un mercante genovese che si è stabilito a Siviglia – inferocito per la perdita della nave e l’assenza di risultati, gli fa terra bruciata intorno. Cienfuegos non riesce a ottenere nessun nuovo comando, viene evitato dai suoi compagni e sprofonda in uno stato di profonda depressione fino a che non arriva un giovane componente del suo equipaggio a proporgli una nuova avventura: assumere l’incarico di una spedizione da Valencia a Rodi. L’armatore è uno zio del giovane e intende portare in dono al Gran Maestro degli Ospitalieri di Rodi una tela raffigurante San Giovanni, che ha commissionato a un pittore messinese. La nave che gli viene affidata è più piccola della precedente, e Cienfuegos, abituato a navigare nell’Oceano, inizialmente vive questa proposta come un ripiego considerando il Mediterraneo poco più che un lago. Ma si sbaglia. La pacatezza apparente del mare nasconde ogni sorta di insidia e Cienfuegos metterà in atto tutte le sue abilità per portare a termine la spedizione. Il nuovo capitolo della trilogia d’avventura di Cienfuegos ci porta alla scoperta del fascino straordinario del mar Mediterraneo, con le sue bellezze naturali, le molteplicità di popoli che si affacciano sulle sue coste e per la babele di lingue che si incrociano sulle sue acque cristalline.

