Einaudi: Einaudi tascabili
Menzogna e sortilegio
Elsa Morante
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1994
pagine: 723
Scritto subito dopo la seconda guerra mondiale, la Morante con questo romanzo ha iniziato il suo lungo percorso letterario. "O impareggiabile prosapia! Mia madre fu una Santa, mio padre un granduca in incognito, mio cugino Edoardo un ras dei deserti d'oltretomba e mia zia Concetta una profetessa regina. Si fissarono così, in solenni aspetti a me familiari, le maschere delle mie futili tragedie...". Così assediata da tali "magnifiche" ombre, l'io narrante di Menzogna e sortilegio s'incammina verso la necropoli del proprio mito familiare: pari a un archeologo che parte verso una città leggendaria.
Il partigiano Johnny
Beppe Fenoglio
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1994
pagine: 527
Johnny, la Resistenza e le Langhe sono i tre protagonisti a pari titolo di questo romanzo, trovato tra le carte di Fenoglio dopo la morte. Cronaca della guerra partigiana, epopea antieroica in cui l'autore proietta la propria esperienza in una visione drammatica, Il partigiano Johnny rivela un significato umano che va ben aldilà di quello storico-politico. Dalla formazione delle prime bande fino all'estate del '44 e alla presa di Alba seguiamo l'odissea di Johnny e dei suoi compagni fra gli ozi forzati nei casali, le imboscate contro gli automezzi fascisti, le puntate per giustiziare una spia in pianura, le battaglie campali, i rapporti tra le varie formazioni ribelli.
Uno, nessuno e centomila
Luigi Pirandello
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1994
pagine: 229
Pubblicato nel 1927 è il romanzo più tipico di Pirandello, quello in cui meglio si manifesta il nucleo fondamentale di quel particolare sentimento della vita e della società che sta alla base di tutta la sua grande opera teatrale. Vitangelo Moscarda si convince improvvisamente che l'uomo non è "uno", ma "centomila"; vale a dire possiede tante diverse personalità quante gli altri gliene attribuiscono. Solamente chi compie questa scoperta diventa in realtà "nessuno", almeno per se stesso, in quanto gli rimane la possibilità di osservare come lui appare agli altri, cioè le sue centomila differenti personalità. Su questo ragionamento il tranquillo Gengé decide di sconvolgere la sua vita.
Jubiabá
Jorge Amado
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1994
Protagonista dell'epica tropicale di Amado è un giovane nero di Bahia, Antonio Balduino, detto Baldo. Morta la zia con cui viveva, Baldo riceve in regalo un amuleto portafortuna dallo stregone Jubiabà, che conosce le antiche storie della schiavitù, guarisce i malati con gli esorcismi e sembra essere eterno. Di fortuna Baldo ne ha bisogno: fugge dalla casa di ricchi signori in cui faceva il ragazzo di fatica e si avventura in città, campando di espedienti. Pugile, gran seduttore, testa calda, Baldo va a lavorare nelle piantagioni di tabacco, uccide, fugge, e alla fine ritrova Jubiabà scoprendo le ragioni della solidarietà umana.
Il giro del mondo in ottanta giorni. Con un saggio di Michel Foucault
Jules Verne
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1994
pagine: XX-274
Phileas Fogg, gentiluomo inglese assai flemmatico, scommette con i soci del suo club che riuscirà a compiere in ottanta giorni il giro del mondo. Parte seguito dal suo fedelissimo servo Giovanni detto Passepartout. Gli è però alle calcagna un poliziotto che si affanna a seguirlo nelle tappe dell'eccezionale itinerario perché Fagg è sospettato di un grosso furto perpetrato in una banca inglese. Questo è l'avvio del romanzo che Verne pubblicò nel 1873 e che costituisce da più di un secolo uno dei più duraturi successi in tutte le lingue. E' una storia sospesa di continuo tra avventura e ironia, dove i colpi di scena si susseguono ad un ritmo irresistibile.
Il contratto sociale
Jean-Jacques Rousseau
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1994
pagine: XLI-226
E' un'opera di ispirazione antimonarchica. Possiamo dire del Contratto sociale ciò che il suo autore diceva del Principe di Machiavelli: è il libro dei repubblicani. Rifiutando la sovranità ai re, ripetendo ch'essa deve appartenere al popolo e non può che appartenere ad esso, Rousseau si pronuncia apertamente per la democrazia. Certo non è una democrazia nel senso ristretto in cui l'intende nel Contratto sociale, ossia come governo diretto dal popolo, ma in quel senso largo che la parola assume nella Lettre à d'Alembert: una democrazia è uno Stato dove i sudditi e il sovrano sono gli stessi uomini considerati sotto diversi rapporti" (dal saggio introduttivo).
Gargantua e Pantagruele
François Rabelais
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1993
pagine: XXIV-880
"Questo libro è un enigma inesplicabile, un mostruoso miscuglio di fine e ingegnosa morale e di bassa corruzione. Dove è brutto va di là dal peggiore: è l'incanto della canaglia; dove è buono, va fino allo squisito e all'eccellente e può essere un cibo dei più delicati." (La Bruyère)
Delitto e castigo
Fëdor Dostoevskij
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1993
pagine: LXXIII-654
"E' il rendiconto psicologico di un delitto. Un giovane, che è stato espulso dall'Università e vive in condizioni di estrema indigenza, suggestionato, per leggerezza e instabilità di concezioni, da alcune strane idee non concrete che sono nell'aria, si è improvvisamente risolto a uscire dalla brutta situazione. Ha deciso di uccidere una vecchia che presta denaro a usura..." (Dostoevskij).
I Mandarini
Simone de Beauvoir
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1993
pagine: 774
I Mandarini sono gli intellettuali francesi attorno ai quali si è sviluppato, nel secondo dopoguerra, un battagliero e discusso movimento filosofico-politico-letterario. Dopo il chiasso, gli scandali, le leggende cui diedero luogo quei personaggi e il loro quartier generale parigino a Saint Germain des Prés, il romanzo di Simone de Beauvoir tenta un lucido bilancio.
Sei personaggi in cerca d'autore
Luigi Pirandello
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1993
pagine: 269
Antologia di Spoon River. Con tre scritti di Cesare Pavese. Testo inglese a fronte
Edgar Lee Masters
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1993
pagine: 507
Da quando Cesare Pavese la presentò nel 1941 nella bella traduzione di Fernanda Pivano, Spoon River Anthology non ha conosciuto soste nella fortuna presso il pubblico dei lettori italiani. E il segreto sta probabilmente nella poetica, universale verità dei personaggi di quella che è stata definita la commedia umana degli Stati Uniti. Spoon River è qualcosa infatti tra la lirica e la narrativa. La storia di una piccola città americana con le sue mille vite, ognuna chiusa nel suo dramma e raccontata attraverso le lapidi del suo cimitero.