Firenze Atheneum: Collezione Oxenford
Shakespeare: veleno e tragedia
Giuseppe Leone
Libro
editore: Firenze Atheneum
anno edizione: 2009
pagine: 112
Veleno: una parola che ricorre con insistenza nelle tragedie di Shakespeare. Quali motivazioni hanno spinto il grande drammaturgo inglese a inserire in tutte le sue opere almeno una volta il "veleno"? In questo saggio accurato e originale Giuseppe Leone indaga le ricorrenze del termine e si sofferma anche su un altro curioso particolare: tutti i personaggi che muoiono per soffocamento sono innocenti, mentre tutti quelli che sono uccisi (o si suicidano) col veleno sono colpevoli.
Jurek Becker. Il lager, la scrittura, la vita
Ornella Addis
Libro
editore: Firenze Atheneum
anno edizione: 2009
pagine: 88
Jurek Becker nasce a Lódz in Polonia, da genitori ebrei. Internato nei campi di concentramento di Ravensbrück e Sachsenhausen (1939 - 1945) viene subito separato dai genitori. La madre muore; il padre sopravvive, e riesce a ritrovare il figlio con l'aiuto di un'organizzazione americana. Obiettivo della ricerca di Ornella Addis è quello di esplorare le cause e le dinamiche della sofferenza, soprattutto interiore, del popolo ebreo durante il periodo nazista, una sofferenza vissuta da Becker in prima persona e di cui ha voluto rendere testimonianza.
Walter Benjamin. Linguaggio, traduzione, tradizione
M. Luisa Bachis
Libro
editore: Firenze Atheneum
anno edizione: 2009
pagine: 136
La poliedrica figura di Walter Benjamin affascina per l'incredibile capacità di spaziare in tutti i campi delle lettere e del pensiero; in particolare Benjamin non si stancò mai di investigare la fitta trama di linguaggio che costituisce l'essenza stessa dell'uomo. Consapevole di poter ricomporre l'infranto in un mondo dove ormai prolifera una parola "de-caduta" dal suo originario stadio incorrotto e puro, Benjamin, attraverso l'opera di traduzione e di critica, ha indagato i percorsi battuti da questa parola scaduta a "chiacchiera", nel tentativo di far risuonare almeno un'eco della parola adamitica.
Lo spirito dei sardi. Sardegna tra viaggio e romanzo nella letteratura francese dal '700 al '900
Michele Bissiri
Libro
editore: Firenze Atheneum
anno edizione: 2009
pagine: 180
Ri-scopriamo una Sardegna desueta, affascinante - per certi aspetti enigmatica - attraverso un percorso entusiasmante che ci conduce all'incontro con una panoramica letteraria su "Lo spirito dei sardi" quanto mai avvincente. Le brevi e incisive esposizioni storico-letterarie - dei diversi periodi di appartenenza dei singoli autori trattati - incorniciano esaustivamente l'intero saggio, offrendoci la possibilità, inconsueta, di ripercorrere l'intero arco della cultura letteraria europea mantenendo l'occhio vigile sulla peculiarità culturali della Sardegna nella loro "unicità" di espressione .
Bergson, Heidegger, Sartre. Il problema della negazione e del nulla
Martina Subacchi
Libro
editore: Firenze Atheneum
anno edizione: 2009
pagine: 184
La problematica del nulla ha suscitato un interesse più o meno accentuato in tutto il corso della filosofia occidentale. Soltanto nel nostro secolo, tuttavia, si rileva un modo di affrontare il tema conferendogli un'importanza mai ottenuta in passato. Il nulla non è più subordinato all'essere, non è più ciò di cui non merita parlare perché, tanto, non è. Muovendo dalla riscoperta del nulla come non-fondamento e non-senso, con conseguente caduta di tutti i valori precostituiti, ad opera di Kierkegaard e di Nietzsche, arriviamo alle indagini e ai quesiti sollevati da tre protagonisti della filosofia del '900: Bergson, Heidegger, Sartre.
Gianni Vattimo. L'etica dell'interpretazione
Daniele Mattia
Libro
editore: Firenze Atheneum
anno edizione: 2009
pagine: 128
L'ermeneutica contemporanea analizzata e scandagliata attraverso una delle figure più rilevanti del panorama filosofico odierno, mediante un'analisi approfondita e attenta alle trasformazioni in atto nello sviluppo della teoria dell'interpretazione. Il rapporto verità-arte-linguaggio trova, in questo saggio, un vasto campo di ricerca e analisi che si allarga tacitamente fino a comprendere una cornice ben più ampia e articolata di conoscenza, offrendo spunti di ricerca a interrogativi attualissimi per chiunque si voglia addentrare, per studio o per piacere, nell'affascinante mondo dell'interpretazione e dei linguaggi.
Wittgenstein. Inesprimibile e filosofia
Jean-Claude Pelli
Libro
editore: Firenze Atheneum
anno edizione: 2009
pagine: 132
Parlare del silenzio, per Wittgenstein, equivale a parlare del linguaggio poiché ciò che non si può esprimere viene mostrato proprio grazie all'uso sensato e pertinente della parola. Il linguaggio è immagine del mondo. Le proposizioni significano in quanto sono immagini dei fatti. La relazione di immagine è una comunanza di forma logica, di struttura. Quest'identità di struttura non è dicibile, non è teorizzabile. Occorre quindi fare chiarezza tra ciò che si può dire e ciò che non si può e, ancora prima, tra ciò che si può pensare e ciò che invece no. Alla filosofia spetta il compito di delimitare il pensabile e con ciò l'impensabile.
Paul Celan. La poesia «possibile» dopo Auschwitz. Sacralità dell'uomo e sconfitta di Dio
Leonardo Magnani
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze Atheneum
anno edizione: 2009
pagine: 112
L'impronta lasciata dall'Olocausto segna per intero l'esistenza e la produzione poetica di Paul Celan, il grande poeta rumeno ancora per tanti aspetti poco conosciuto in Italia. Questo saggio ripercorre la vita, la formazione, il dramma della deportazione dei genitori nei campi di concentramento, la produzione poetica di Celan; affronta il tema affascinante e pieno di angosce e rischi della sconfitta di Dio dinanzi al Male Assoluto, e quello del poeta come testimone della sacralità degli uomini, per approdare infine all'inquietante, drammatica domanda: È possibile scrivere poesie, dopo Auschwitz? È possibile vivere normalmente, dopo quella catastrofe che spezzò tutte le idee di progresso, di provvidenza storica o divina?
Francesco Paolo Neglia. Nella vita e nell'arte. La prima biografia ufficiale
Maurizio Agrò
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze Atheneum
anno edizione: 2009
pagine: 224
La prima biografia ufficiale di Francesco Paolo Neglia (1874-1932), costruita interamente sulla base di documenti originali, qui riportati. La vita, la personalità, la produzione artistica, il pensiero di Neglia sull'importanza educativa della musica cosiddetta "popolare", il catalogo completo delle opere: testimonianze di una vita tribolata che non volle mai piegarsi all'appiattimento artistico.
Seneca. Commento al «De tranquillitate animi». Analisi delle più importanti e suggestive figure retorico-stilistiche
Chiara Parenti
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze Atheneum
anno edizione: 2009
pagine: 136
La forma stilistica in Seneca non rappresenta uno sterile elemento ornamentale ma viene trasformata in prezioso strumento psicagogico per mezzo del quale la forza delle parole aumenta a dismisura e diventa insegnamento. L'incanto della prosa senecana risiede proprio in questo suo particolare e unico linguaggio che scuote e penetra l'animo di chi ascolta. In questo lavoro vengono prese in esame tutte le più espressive e suggestive figure retorico-stilistiche del De tranquillitate animi evidenziando la funzione che esse assolvono all'interno del testo e il loro specifico apporto all'efficacia dell'argomentazione.
La cecità. Corso di tiflologia. Le condizioni di vita dei ciechi e il loro ruolo sociale
P. Giorgio Quartani
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze Atheneum
anno edizione: 2009
pagine: 138
Albert Schweitzer. Un Nobel per la pace. L'etica del rispetto per la vita
Valentina Boccalatte
Libro
editore: Firenze Atheneum
anno edizione: 2009
pagine: 132
Una vita intera, quella del grande filosofo e scienziato tedesco, dedicata al perseguimento della pace nel mondo, alla lotta contro la guerra e l'armamento degli Stati e, soprattutto, alla condanna degli esperimenti nucleari. L'"Etica per la vita" proposta da Schweitzer è per questo un'etica "assoluta", che si rivolge agli uomini e a ogni forma di vita nell'universo, riconosciuta dallo stesso filosofo come "utopia", ma premiata nella sua grande carica morale e umanitaria con il Nobel per la Pace conferito a Schweitzer nel 1952.