Garzanti: I grandi libri
Storia della colonna infame
Alessandro Manzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2023
pagine: 208
A Milano nell'anno 1630 non è solo la peste a infuriare. Il terrore dell'epidemia alimenta false credenze, come quella che il morbo sia il prodotto di «arti venefiche» e che a diffondere il contagio siano loschi figuri per mezzo di sostanze infette. È in questo clima che matura il processo ai cosiddetti «untori», che porterà al patibolo l'ispettore della sanità Guglielmo Piazza e il barbiere Gian Giacomo Mora, accusati da un'umile donna del popolo senza altra prova che le confessioni estorte loro con la tortura. Concepita in origine come digressione all'interno del Fermo e Lucia, poi estrapolata e ampliata sino a diventare un vero e proprio saggio, laStoria della colonna infame (1842) ricostruisce con accuratezza la terribile vicenda giudiziaria e denuncia la corruttibilità della giustizia umana così facilmente soggetta a errori, abusi e pregiudizi. Per Manzoni lo scandalo di quel processo-farsa non è frutto dell'oscurità dei tempi o della inadeguatezza delle istituzioni, ma chiama in causa la responsabilità individuale dei giudici: quando viene smarrito il senso più alto della giustizia e tradita la verità anche il diritto può essere pervertito in strumento del male.
Il conte di Carmagnola
Alessandro Manzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2023
pagine: 192
Con "Il Conte di Carmagnola" (1820) Manzoni approda al teatro, proprio negli anni in cui imperversa la polemica tra classicisti e romantici. Convinto sostenitore dell'utilità morale del dramma storico svincolato dai canoni del classicismo, non esita a farsi storico in prima persona per tracciare in cinque atti la parabola di Francesco Bussone, Conte di Carmagnola. Già condottiero dei Visconti, durante la guerra fra Milano e Venezia il capitano di ventura era passato al servizio della Serenissima. Pur avendo sbaragliato i milanesi a Maclodio, era caduto in sospetto per la clemenza usata verso i vinti e, accusato di tradimento, era stato condannato a morte. Manzoni dà per certa l'innocenza del Conte, che campeggia al centro della tragedia con la fierezza di chi contrappone le virtù cavalleresche del mestiere delle armi alle ciniche astuzie dei politici. La vicenda del Carmagnola gli offre il pretesto per condannare le guerre fratricide che dilaniavano la penisola e soprattutto l'occasione per scandagliare la fallacia del giudizio umano: la storia avulsa da un disegno provvidenziale soggiace a una cieca necessità che spalanca gli abissi del male.
Il Colonnello Jack
Daniel Defoe
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 352
Defoe dà alle stampe la Storia della straordinaria vita del molto onorevole Colonnello Jack, narrata in prima persona dall'intrepido protagonista, nel 1722, l'anno più prolifico della sua carriera di romanziere, lo stesso in cui pubblica Moll Flanders e Diario dell'anno della peste. Venuto al mondo povero e bastardo, fattosi ladro per necessità, dopo una movimentata fuga in Scozia e unì breve periodo nell'esercito, Jack diserta e si ritrova, ingannato e rapito, su una nave per le Americhe, dove viene venduto come schiavo. Qui conquista la benevolenza del padrone e diventa proprietario di una piccola piantagione, ma un'indomabile sete di avventura e di guadagni lo spinge a riprendere le sue peregrinazioni, dal Maryland all'Europa, e poi di nuovo nelle Indie Occidentali, in un susseguirsi di peripezie e fughe rocambolesche, matrimoni e infedeltà, malefatte e menzogne. Il puro piacere della narrazione guida la mano di Defoe sino a trasformare l'originario disegno delmorality play – la parabola di un ingenuo lestofante che si redime attraverso il lavoro e l'istruzione – nell'epopea mercantile di un eroe borghese che della sua spudorata avidità ha fatto l'unica, vera passione della sua vita.
Poesie 1987-2022
Antonio Riccardi
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 496
La poesia di Antonio Riccardi mostra una singolare compattezza. Procede per scavo e ripresa, per approfondimenti e variazioni sul tema, esplorando con appassionata insistenza alcuni territori elettivi: il podere di Cattabiano nell'Appennino parmense, teatro naturale e arca di memorie familiari; l'amore, che è conforto ma anche rischio, pericolo; il lavoro come «guerra», impegno, espiazione; l'esercizio della scrittura, la possibilità di distillare la vita in parole di verità. Questa raccolta completa dell'opera in versi, che comprende oltre ai libri pubblicati (Il profitto domestico, Gli impianti del dovere e della guerra, Aquarama e altre poesie d'amore, Tormenti della cattività ) anche testi inediti, efficace compendio di un percorso iniziato nel 1987, restituisce il profilo di un autore sobrio ed essenziale e testimonia di una lingua poetica in cui l'incisività e l'assertività del dettato non sono che il rovescio di un'inquietudine profonda di fronte all'imperscrutabile ferocia della realtà. Perché la parola non è di per sé stessa il fine di questa poesia attraversata da una forte tensione concettuale e conoscitiva, ma una chiave per decifrare le leggi della natura e degli uomini, una via per trovare ancoraggi e riferimenti stabili.
Barnaby Rudge
Charles Dickens
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 832
Barnaby Rudge è un uomo buono e ingenuo, un «idiota» dal cuore puro, assetato di sole e di vita. Attraverso il suo sguardo e la voce di Grip, l'inseparabile corvo parlante che ispirerà E.A. Poe, Dickens racconta il contrastato amore tra il protestante Edward Chester e la cattolica Emma Haredale in una piccola comunità alle porte di Londra dove la Storia fa la sua irruzione con le sanguinose sommosse antipapiste del 1780 che per giorni sconvolsero la città e le campagne circostanti. Primo dei due romanzi storici di Dickens (l'altro, Racconto di due città, è dedicato alla rivoluzione francese), Barnaby Rudge (1841) mette a fuoco le diverse facce della violenza: quella personale, nella rievocazione di un misterioso delitto accaduto molti anni prima, la cui ombra ancora si allunga sulla sorte dei personaggi; quella delle istituzioni, attraverso la figura del boia, pretesto per l'autore per condannare la pena di morte; ma soprattutto quella collettiva della folla, che è la vera, grande protagonista del romanzo: una massa inferocita di uomini senza volto guidati da un cieco fanatismo. E proprio in questo intreccio tra folla e follia sta per Dickens l'amara chiave di lettura della Storia.
L'altrieri
Carlo Dossi
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 128
Scritto nel 1868 dall'autore non ancora ventenne, L'Altrieri è un piccolo miracolo di lingua e stile che sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione: non romanzo, né racconto, né autobiografia, è piuttosto tutte queste cose insieme e in fondo nessuna. Vi si narra l'infanzia di Guido Etelredi, alter ego dello scrittore, il suo precoce amore per Lisa avvelenato da presagi di morte, il noviziato scolastico nel collegio del professor Proverbio, un teatrino buffo e crudele di baggianate e stupidità. Vere muse ispiratrici sono la malinconia e l'umorismo, dal cui intreccio scaturiscono il gusto per il travestimento e la parodia, per la ibridazione dei generi e per il pastiche linguistico, con continui scarti dal registro aulico e colto a quello popolare e un'audace alchimia di vocaboli toscani e lombardi, tecnici e gergali. Definitosi scrittore «più d'ogni altro impuro», Dossi irrompe nell'esangue mondo letterario del suo tempo con una sorprendente freschezza e felicità di scrittura, prendendo le distanze dalla tradizione manzoniana e anticipando le più ardite sperimentazioni del Novecento.
Il racconto di Arthur Gordon Pym
Edgar Allan Poe
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 256
Unico romanzo nella produzione letteraria di Edgar Allan Poe, Il racconto di Arthur Gordon Pym (1837-38) è il resoconto di un'immaginaria navigazione verso l'Antartide. Nel viaggio di Pym lungo la rotta del Sud, segnato da un'aura di mistero e dall'incombere di una rivelazione che di fatto resterà sepolta tra le pieghe della visione finale, si susseguono ammutinamenti, uragani, naufragi, navi fantasma, fra paesaggi d'incubo e una fauna mostruosa. Quadri di autentico orrore aprono squarci su un mondo arcano, sospeso tra il nero infernale dell'isola di Tsalal e il bianco sfolgorante delle nevi perenni, con una costante dissonanza tra il realismo della narrazione e l'esperienza perturbante vissuta dal giovane marinaio. Capolavoro enigmatico, sorretto da un allucinato simbolismo che ricorda "La ballata del vecchio marinaio" di Coleridge, Gordon Pym ha ispirato nel tempo altre opere - da "La sfinge dei ghiacci" di Verne, proposto come suo seguito, a "Le montagne della follia" di Lovecraft e "La nube purpurea" di Shiel - imponendosi come insuperato modello di letteratura fantastica.
La donna in bianco
Wilkie Collins
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 560
In una notte d'agosto, sotto una luna piena e un cielo senza stelle, il malinconico Lord Hartright si imbatte in una misteriosa donna vestita di bianco che si aggira inquieta per le vie di Londra. Da questo incontro fortuito si dipana una vicenda sinistra fatta di scambi di persona, inganni, morti improvvise e continui, imprevedibili colpi di scena. Abilissimo nel tratteggiare con sottigliezza i vari tipi psicologici, Collins adotta una tecnica narrativa a più voci descrivendo la vicenda dal punto di vista dei diversi personaggi, come fossero testimoni chiamati a deporre alla sbarra. "La donna in bianco" (1860), il romanzo che all'epoca consacrò definitivamente il suo autore, è un thriller a tinte melodrammatiche che precorre il mistery novel. Ma Collins non ha bisogno di scomodare il soprannaturale per tenere viva la suspense; gli basta attingere alla cronaca e mostrare i vizi e le ambiguità che si nascondono dietro la rispettabile facciata della società vittoriana. Come scrisse Henry James pochi anni dopo l'uscita del libro: «Collins ha introdotto nel romanzo i più misteriosi dei misteri, quelli che sono fuori della porta di casa nostra».
La bella estate
Cesare Pavese
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 752
Composta nell'arco di quasi un decennio e insignita del Premio Strega nel 1950, "La bella estate" è una raccolta di tre romanzi brevi che include, oltre al libro che dà il titolo all'opera, anche Il diavolo sulle colline e Tra donne sole. Non accomunati da un medesimo soggetto, e anzi autonomi al punto da essere stati a lungo proposti in volumi separati, i tre racconti tuttavia danno forma a un organismo unitario, in cui la città di Torino, continuamente evocata nei portici e nei caffè, negli atelier e negli studi d'artista, fa da sfondo alle vicende di Ginia e Amelia, di Gabriella e Poli, di Clelia e Rosetta – figure indimenticabili in cui turbinosamente convivono il desiderio e insieme l'esausta stanchezza di vivere. In un mondo in cui la conoscenza è portatrice di sofferenza, e la festa – la «bella estate» – non rappresenta, in fondo, altro che l'innocenza perduta e rimpianta, i personaggi di Pavese appaiono attoniti al cospetto del proprio corpo nudo, inermi di fronte all'esperienza sempre dolorosa dell'amore, soli nella ricerca della propria identità.
Il borghese gentiluomo. Testo francese a fronte
Molière
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 288
Rappresentato per la prima volta nell'ottobre del 1670, Il borghese gentiluomo è uno degli ultimi capolavori di Molière. Questa commedia di carattere, leggera e fantasiosa, scandita da intermezzi danzati che si devono al celebre compositore Jean-Baptiste Lully, mette in scena un borghese ricco e vanesio, Monsieur Jourdain, che smania per ottenere un titolo nobiliare e inserirsi nel bel mondo dell'aristocrazia. Ma a nulla valgono le lezioni di buone maniere e i maestri di musica, danza, scherma e filosofia di cui si circonda per diventare un perfetto gentiluomo. Alla sua ridicola ambizione fa infatti da contraltare una natura ingenua e rozza che lo rende facile preda di parassiti pronti a sfruttare la sua dabbenaggine e lo espone a continui sberleffi fino alla clamorosa burla finale: la "cerimonia turca" delle nozze della figlia, pantomima grottesca ed esilarante in cui Monsieur Jourdain è la prima vittima del suo stolto snobismo. Satira feroce dell'ambiente per il cui svago era stata commissionata, la commedia è una perfetta sintesi del genio libero e anticonvenzionale di Molière.
La bestia nella giungla e altri racconti
Henry James
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 228
Se è vero che James, come scrive Franco Cordelli nell'introduzione, può essere considerato «il più grande romanziere della banalità» - non della banalità epica del quotidiano alla Joyce, ma della banalità metafisica, dell'assenza di significato, della ambigua opacità dell'esistere - La bestia nella giungla (1903) ne è la folgorante riprova. Protagonista del magistrale racconto, tra i più celebri del narratore, è l'ossessione di un giovane uomo. Tormentato dal presentimento che un evento tragico e ineluttabile incomba sulla sua vita, come un animale feroce in agguato nella giungla, John Marcher vive nell'attesa che l'oscura minaccia si materializzi e confida il suo segreto a una fedele amica. La catastrofe lo travolgerà davvero, ma in una forma totalmente inaspettata, molti anni dopo, quando scoprirà che la «bestia» non ha per nulla sembianze ferine ma non per questo è meno crudele e terribile.
La scuola delle mogli-La critica della scuola delle mogli. Testo francese a fronte
Molière
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 480
A "L'école des femmes" (1662) toccò forse il più strepitoso successo che Molière abbia ottenuto in vita, non già per numero di repliche ma per il clamore e le polemiche. L'azzardo della commedia non sta certo nel tema - l'infedeltà delle donne - quanto nella prospettiva da cui è affrontato e nella lucidità di sguardo dell'autore. Per scongiurare futuri tradimenti, Arnolfo si costruisce una moglie su misura, cercandola ancora fanciulla in una famiglia povera e facendola educare nella più disarmante semplicità. Ma l'ingenuità della giovinetta, lungi dall'essere una garanzia, fa sì che essa viva l'erotismo in maniera innocente, e il risultato è comicamente tragico. Molière, che ha nelle vene germi epicurei e lucreziani, sa che è la natura la vera causa dell'infedeltà e che tutto il sistema dei valori morali soccombe di fronte alla forza di eros: questa è la verità scandalosa ma inoppugnabile che la commedia rivela. Col suo bizzarro convincimento il povero Arnolfo finisce nell'inferno del ridicolo, a scontare la presunzione di voler sottrarre alla natura i suoi imperscrutabili diritti. Il volume comprende anche: "La critica della Scuola delle mogli" e "I testi della «querelle»".

