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Le Monnier: Quaderni di storia

Oltre i confini. Le occupazioni italiane durante la Seconda guerra mondiale (1939-1943)

Oltre i confini. Le occupazioni italiane durante la Seconda guerra mondiale (1939-1943)

Paolo Fonzi

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2020

pagine: 272

L’occupazione di Albania, Francia, Jugoslavia, Grecia e URSS durante la seconda guerra mondiale è rimasta per decenni una pagina non scritta della storia del fascismo. Basandosi su fonti di provenienza internazionale e sulla più recente letteratura pubblicata in diverse lingue, il volume ricostruisce le vicende dei territori europei occupati dall’Italia tra il 1939 e il 1943. Ne esce un quadro ricco e ragionato di come, parallelamente ai suoi partner dell’Asse, il fascismo inseguì il sogno di creare un proprio «spazio vitale», un impero centrato su Roma e includente territori europei ed africani. Andando oltre la sola prospettiva politica e militare il volume indaga, inoltre, le rapide trasformazioni e le violente contraddizioni che guerra e occupazione generarono nelle società occupate, conducendo l’impero fascista sull’orlo della dissoluzione ben prima della caduta del regime.
22,10

Nome di battaglia Estella. Teresa Noce, una donna comunista del Novecento

Nome di battaglia Estella. Teresa Noce, una donna comunista del Novecento

Anna Tonelli

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2020

pagine: 164

La vita di Teresa Noce è come un romanzo. Non si tratta solo dell’esperienza di una dirigente comunista, ma di una protagonista che ha attraversato il Novecento cambiando continuamente ruoli: sarta, operaia, giornalista, allieva della scuola leninista di Mosca, partigiana, sindacalista, madre costituente, deputata, scrittrice. Una rivoluzionaria professionale che ha combattuto il fascismo, organizzato la clandestinità in Francia, aiutato i volontari in Spagna, patito la prigionia e la deportazione, animato la Resistenza, contribuito a redigere la Carta costituzionale, guidato il sindacato dei tessili, scritto la prima legge sulla tutela della maternità delle lavoratrici. Ma anche una donna dalle grandi passioni, politiche e private, ribelle e coraggiosa, fedele ai valori del comunismo, anche quando il PCI la estromette per essersi opposta alla decisione del marito Luigi Longo di chiedere l’annullamento del matrimonio a San Marino a sua insaputa.
13,70

Il consumatore realsocialista. Dispositivi, pratiche e immaginario del consumo di massa in DDR (1950-1989)

Il consumatore realsocialista. Dispositivi, pratiche e immaginario del consumo di massa in DDR (1950-1989)

Marcello Anselmo

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2020

pagine: 226

Il libro propone una storia della cultura materiale e dell’immaginario sociale che hanno accompagnato quaranta anni di esistenza della DDR e che, tutt’oggi, continuano a far parte dell’infrastruttura identitaria della Germania contemporanea. Il consumo di massa è stato uno dei ‘campi di battaglia’ della Guerra Fredda dove la competizione tra i due blocchi mostra delle continuità tra i due schieramenti, ancora poco esplorate dalla storiografia in lingua italiana. È esistita una società dei consumi al di là del Muro? Quali erano i suoi oggetti e prodotti peculiari? Come reagivano i cittadini della DDR alle continue suggestioni provenienti dall’Occidente? Qual era il loro immaginario costruito dai fascicoli e romanzi gialli, d’avventura, fantascienza e western prodotti da un’industria culturale costretta a rispettare i parametri ideologici e politici del realsocialismo tedesco?
18,40

Il Risorgimento dell’Asia India e Pakistan nella politica estera dell’Italia repubblicana (1946-1980)

Il Risorgimento dell’Asia India e Pakistan nella politica estera dell’Italia repubblicana (1946-1980)

Giuseppe Spagnulo

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2020

pagine: 344

Questo volume apre all’Asia Meridionale un’area di ricerca storiografica inesplorata e di notevole attualità, vale a dire la politica estera italiana nei confronti dei Paesi dell’Asia nei primi decenni del secondo dopoguerra. Lo studio si concentra in particolare sulla politica estera dell’Italia repubblicana verso India e Pakistan a partire dal conseguimento della loro indipendenza, nel quadro delle rispettive collocazioni internazionali e del più vasto scenario globale, profondamente segnato dagli epocali rivolgimenti del dopoguerra, che si manifestano soprattutto con la Guerra fredda, la decolonizzazione e il loro reciproco intrecciarsi. La narrazione è focalizzata sulle vicende che hanno influenzato la natura di questi rapporti, con particolare attenzione alla considerazione che dall’Italia si aveva degli sviluppi politici in India e in Pakistan e della loro reciproca rivalità, dato costante dell’area geopolitica asiatico-meridionale in più occasioni espressosi sotto forma di crisi politica e militare. Si prova anche a definire, dall’angolo di osservazione del Subcontinente Indiano, la maniera con cui il governo italiano guardava e si rapportava al Terzo Mondo e ai suoi gravosi problemi.
26,30

Il buono e il cattivo tempo. Joseph Chamberlain e il progetto riformista e imperialista nell’Inghilterra tardovittoriana

Il buono e il cattivo tempo. Joseph Chamberlain e il progetto riformista e imperialista nell’Inghilterra tardovittoriana

Giovanni Aldobrandini

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2020

pagine: 346

Fu Churchill ad affermare che Joseph Chamberlain (1836-1914) aveva «fatto il buono e il cattivo tempo» nella politica inglese. Padre del più noto, ma più grigio, Neville, Joseph è un self made man nell’industria di Birmingham, contribuisce a creare la nuova scuola di massa, diventa un sindaco innovatore di quella che fu definita la città «meglio amministrata al mondo». Radicale e populista, propone e fa introdurre riforme sociali, crea una potente macchina elettorale, spacca il Partito liberale sull’autonomia irlandese, fonda un nuovo partito, diventa imperialista, contribuisce a far scoppiare la guerra dei boeri. Infine, crea una potente associazione per far adottare dall’Impero una politica protezionista, che divide il Paese e i conservatori. Studiare la sua carriera politica fornisce degli elementi di riflessione per capire l’Inghilterra di oggi e le sue caratteristiche politiche.
25,20

«Un leone alla catena corta». Bettino Ricasoli politico nell'Italia unita (1861-1880)

«Un leone alla catena corta». Bettino Ricasoli politico nell'Italia unita (1861-1880)

Christian Satto

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2019

pagine: 392

Chiamato a succedere a Cavour nel giugno del 1861, Bettino Ricasoli si misurò con una realtà sostanzialmente inedita quale quella dello Stato liberale costituzionale forgiato dall’insigne scomparso. La transizione compiutasi tra il 1859-1861, infatti, segnò per i protagonisti una rottura così profonda da metterli di fronte ad un sistema politico completamente nuovo, le cui basi in molti dovevano ancora far proprie. Nello stesso tempo occorreva operare scelte decisive per il consolidamento del neonato Regno d’Italia. Bettino Ricasoli, il «barone di ferro», si confrontò con entrambe queste esigenze, spesso non trovandosi a suo agio in un mondo, quello della politica, di cui stentò a comprendere ed accettare i rituali pur rimanendo al suo interno, con passione, fino alla morte. Perciò in politica si sentì sempre «un leone alla catena corta».
28,00

La genesi del neofascismo in Italia. Dal periodo clandestino alle manifestazioni per Trieste italiana (1943-1953)

La genesi del neofascismo in Italia. Dal periodo clandestino alle manifestazioni per Trieste italiana (1943-1953)

Nicola Tonietto

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2019

pagine: 362

Questo libro affronta un tema finora esplorato solo parzialmente dalla storiografia: le vicende, le dinamiche, i protagonisti del neofascismo italiano nei suoi primi anni di vita, a partire dai piccoli gruppi che si formarono nel Sud Italia occupato dagli Alleati, per passare alla nascita del Movimento Sociale Italiano e alla piena legittimazione acquisita all’interno del panorama politico del dopoguerra. Grazie alla ricca documentazione d’archivio, italiana e straniera, la ricerca segue i percorsi e le reti di quanti si mossero nel solco dell’eredità fascista. Approfondisce il monitoraggio dei gruppi di destra da parte delle autorità di polizia e degli ambienti politici nazionali e angloamericani, nonché le differenze e tensioni interne al MSI, che si rifletterono nelle posizioni assunte rispetto ai grandi temi della politica nazionale e internazionale. Tra questi temi non poteva mancare la questione di Trieste: non solo simbolo ma anche terreno di lotta per il partito tra la fine degli anni Quaranta e la prima metà degli anni Cinquanta.
27,30

Deserti della mente. Psichiatria e combattenti nella guerra di Libia 1911-1912

Deserti della mente. Psichiatria e combattenti nella guerra di Libia 1911-1912

Graziano Mamone, Fabio Milazzo

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2019

pagine: 202

Libia 1911-1912. La «passeggiata militare» verso l’occupazione della Terra Promessa si tramuta in una tragedia tattica e umana. Attacchi notturni, condizioni climatiche estreme ed efferatezza del nemico contribuiscono alla diffusione della follia nelle fila dell’esercito italiano. I combattenti provano emozioni potenti e inedite, subiscono stimoli sensoriali eccezionali. Molti sono piegati dalla violenza della guerra, vittime di allucinazioni e deliri. Oltre settanta casi clinici di soldati ospedalizzati e rimpatriati per disturbi nervosi raccontano un sommerso di problematiche mentali che l’Italia è costretta ad affrontare per la prima volta. Attraverso lo studio della psichiatria militare, questo volume tratta un aspetto sostanzialmente dimenticato dalla storiografia sul conflitto coloniale, mettendone in risalto la centralità nella storia del lungo percorso pratico e teorico del trauma bellico.
14,50

La crisi «fin de siècle». I liberisti italiani e il modello britannico

La crisi «fin de siècle». I liberisti italiani e il modello britannico

Luca Tedesco

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2019

pagine: 216

Sul finire dell’Ottocento nell’opinione colta italiana iniziò a dissolversi il convincimento di poter trapiantare nel nostro Paese il sistema politico-istituzionale britannico. Gli intellettuali, perlopiù economisti, che si riunirono attorno al «Giornale degli economisti», insieme a poche altre personalità come Luigi Einaudi e Giorgio Arcoleo, furono tra i pochi a ritenere praticabile tale esperimento e a proporlo come via d’uscita non autoritaria alla crisi di fine secolo. In tale battaglia politica, essi avrebbero veicolato un’immagine della Gran Bretagna che andava ormai scolorendo, cristallizzata nella stagione gladstoniana e ancorata a una visione minimale delle funzioni dello Stato. La non piena comprensione del progressivo avvicinamento del modello politico e amministrativo d’oltremanica a quello dei principali Paesi dell’Europa continentale costituì peraltro una felice circostanza nella misura in cui ebbe l’effetto di agevolare la difesa delle libertà statutarie.
16,00

Il «pericolo protestante». Chiesa e cattolici italiani di fronte alla questione della libertà religiosa (1922-1955)

Il «pericolo protestante». Chiesa e cattolici italiani di fronte alla questione della libertà religiosa (1922-1955)

Paolo Zanini

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2019

pagine: 296

Ridestatosi dopo la Rivoluzione francese, l’antiprotestantesimo fu uno dei tratti caratterizzanti dell’ideologia del cattolicesimo intransigente ottocentesco. Nel contesto italiano esso diventò uno dei motivi ricorrenti della polemica reazionaria durante il Risorgimento e all’indomani dell’Unità. Attenuatasi verso la fine del secolo, l’offensiva antiprotestante del mondo cattolico italiano riprese in occasione della crisi modernista, divenendo serrata dopo la prima guerra mondiale. E fu proprio nel periodo compreso tra i primi anni Venti e la metà degli anni Cinquanta – l’epoca che questo volume indaga più direttamente – che l’ostilità della Chiesa cattolica nei confronti della presenza e dell’attività delle confessioni protestanti in Italia assunse una particolare rilevanza, riuscendo a incidere profondamente sull’atteggiamento degli apparati dello Stato e sulla stessa legislazione in materia di libertà religiosa.
23,10

Diplomazia culturale e propaganda attraverso l'Atlantico. Argentina e Italia (1923-1940)

Diplomazia culturale e propaganda attraverso l'Atlantico. Argentina e Italia (1923-1940)

Laura Fotia

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2019

pagine: 424

Nel periodo tra le due guerre l’interdipendenza tra Americhe ed Europa ha assunto nuove forme, che hanno dato impulso ad un’intensificazione della circolazione transatlantica di conoscenze, idee, proposte politiche. In questo contesto, il progressivo emergere di un confronto internazionale tra totalitarismi e democrazie non ha riguardato soltanto l’ambito strettamente politico-ideologico, economico e sociale, ma ha interessato e investito la «cultura», tanto nelle sue forme, quanto nei suoi contenuti. Il conflitto tra proposte politico-culturali diverse ha trovato, in quel periodo, un terreno fertile in Argentina, dove la difesa formale dei principi democratici persisteva, accompagnata però dal rafforzamento di movimenti nazionalisti sensibili al messaggio fascista. Il volume, basandosi su una documentazione ampia e diversificata, argentina e italiana, propone un’analisi delle forme di politica culturale realizzate tra Argentina e Italia negli anni Venti e Trenta, mettendo in luce gli orientamenti ideali e la molteplicità di attori e di strutture materiali argentine, italo-argentine e italiane che accompagnarono la circolazione di intellettuali e gli scambi accademici tra i due paesi, le forme e le strategie di propaganda del regime fascista nella Repubblica, e l’atteggiamento di settori della società civile e del mondo politico argentini.
29,00

Quando la storia diventa storie. La società italiana e la comunicazione di fascismo e Resistenza tra gli anni Settanta e gli anni Duemila

Quando la storia diventa storie. La società italiana e la comunicazione di fascismo e Resistenza tra gli anni Settanta e gli anni Duemila

Marco Bernardi

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2019

pagine: 472

Questo volume analizza l’uso pubblico di fascismo e antifascismo negli ultimi quarant’anni, indagando i modi in cui la narrazione pubblica ha manipolato la percezione della Resistenza. Il libro mette assieme due prospettive, intrecciandole: public history e analisi del linguaggio. L’uso pubblico della storia ci mostra non solo cosa e come una società ricorda ma anche, e soprattutto, quali sono i suoi valori attuali, in quanto il racconto del passato è fatto dai contemporanei per i contemporanei. Inoltre, va ricordato che ogni racconto storico è in primis un racconto, e quindi la comprensione della lotta tra narrazioni che cercano di diventare egemoni all’interno di una società deve passare anche attraverso lo studio degli strumenti retorici impiegati dai vari contendenti. In questo libro trova così spazio una particolare descrizione della società italiana attraverso anni di profondi cambiamenti.
35,70

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