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Libri di Antonia Arslan

Teresa

Teresa

Neera

Libro: Libro in brossura

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 2009

pagine: 240

23,00

Metz Yeghérn. Breve storia del genocidio degli armeni

Metz Yeghérn. Breve storia del genocidio degli armeni

Claude Mutafian

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2007

pagine: 79

Metz Yeghérn, il "Grande Male": così gli armeni ricordano il loro olocausto, con una parola che vuol dire, insieme, male fisico e anche morale, ciò che addolora, tortura, uccide. "Il genocidio degli armeni, il primo del secolo, è avvenuto ottant'anni fa in Turchia con lo scopo di 'liberarla' della presenza armena. Se si esclude la piccola comunità di Costantinopoli, l'obiettivo fu raggiunto. Il genocidio del 1915 è perciò anche la prima 'pulizia etnica' di un secolo che chiude il millennio con altre 'pulizie' orrende. Nessuna di queste - incluso l'olocausto del popolo ebraico voluto da Hitler - è dovuta a motivazioni religiose. Viceversa, la cultura che sostiene i massacratori è essenzialmente secolare: si elimina e si uccide in nome di poteri, dominii e superiorità tutte terrestri, avide di terra e di beni, bisognose di cancellare la vita e la storia delle vittime. Commemorare l'ottantesimo del genocidio degli armeni non è quindi solo far memoria del passato a ridosso di drammi attuali e vicini, ma anche chiedersi perché e come il nostro secolo sia segnato da questi tragici eventi. Così facendo sappiamo di operare non solo perché venga resa giustizia a un popolo, ma anche perché altri lo facciano, abbandonando il lato oscuro della modernità".
10,00

I Brusaz

I Brusaz

Giovanna Zangrandi

Libro: Libro in brossura

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 2006

pagine: 208

20,00

Il sogno aristocratico. Angiolo Orvieto e Neera. Corrispondenza 1889-1917
25,00

La memoria e l'intelligenza. Letteratura e filosofia nel Veneto che cambia
13,43

La masseria delle allodole

La masseria delle allodole

Antonia Arslan

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2015

pagine: 240

Ispirato ai ricordi familiari dell'autrice, il racconto della tragedia di un popolo "mite e fantasticante", gli armeni, e la struggente nostalgia per una terra e una felicità perdute. La masseria delle allodole è la casa, sulle colline dell'Anatolia, dove nel maggio 1915, all'inizio dello sterminio degli armeni da parte dei turchi, vengono trucidati i maschi della famiglia, adulti e bambini, e da dove comincia l'odissea delle donne, trascinate fino in Siria attraverso atroci marce forzate e campi di prigionia. In mezzo alla morte e alla disperazione, queste donne coraggiose, spinte da un inesauribile amore per la vita, riescono a tenere accesa la fiamma della speranza; e da Aleppo, tre bambine e un "maschietto-vestito-da-donna" salperanno per l'Italia...
13,50

Dino Buzzati tra fantastico e realistico

Dino Buzzati tra fantastico e realistico

Antonia Arslan

Libro

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2014

pagine: 36

3,00

Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra '800 e '900

Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra '800 e '900

Antonia Arslan

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2013

pagine: 208

Chi meglio di una grande scrittrice può riportare alla ribalta letteraria le scrittrici dimenticate o ignorate del passato? Antonia Arslan invita in questo libro a rileggere le autrici italiane di fine Ottocento e inizio Novecento che svolsero, nella letteratura italiana dell'epoca, un ruolo di primo piano non solo per la vastità della produzione e per l'influenza che essa esercitò, ma anche per la qualità dei loro scritti. Le opere di Neera e della Marchesa Colombi, di Contessa Lara, di Jolanda e di Matilde Serao sono infatti di valore assai più alto di quanto comunemente si creda. Sarà proprio lo stile secco, limpido e diretto di queste scrittrici - all'epoca definito sciatto - ad affermarsi nel ventesimo secolo. Rileggendole, non solo si restituisce alla storia letteraria italiana la sua metà oscura, ma si ottiene anche una chiave per interpretare il passato del nostro Paese, e, quindi, il presente.
16,00

Il canto del pane. Testo armeno a fronte

Il canto del pane. Testo armeno a fronte

Daniel Varujan

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini e Associati

anno edizione: 2014

pagine: 160

Le ballate popolari non vengono cantate più. Oggi non sappiamo più bene cosa sia la poesia: e quando la cerchiamo, definiamo come poesia qualsiasi cosa che non sia tecnica, pratica o scientifica. Ma dall'Oriente, dall'Oriente prossimo - dalla penna di Varujan, assassinato nel 1915, agli inizi dell'olocausto armeno - viene un "canto" che ridà alla poesia tutta la sua identità e la sua folgorante differenza dagli altri studi umanistici e dalle altre arti: "Il Canto del pane". L'opera del grande poeta armeno Daniel Varujan, qui tradotta integralmente per la prima volta in italiano, potrebbe essere chiamata il "Canto dell'uomo intero", dell'uomo in cui la semplicità terrestre e le potenzialità celesti fanno un tutto armonioso, anzi un tutto di armoniosa reciprocità. Nel "Canto del pane" queste due parti dell'uomo si richiamano vicendevolmente, e vicendevolmente si arricchiscono, facendo di lui una sorta di canone musicale, in cui l'individualità e l'eternità s'intrecciano in un canto polifonico. È in questa armonia - che ci può forse ricordare Dante, e il suo itinerario a Dio attraverso la creazione - che la poesia si distingue: l'occhio del poeta, infatti, non vede l'eternità distaccata, lontana, o scissa, ma scopre l'eternità come dimensione di ogni singola componente dell'universo, come sangue del misterioso palpitare della vita.
14,50

Vini armeni. La cultura del vino ha radici antichissime

Vini armeni. La cultura del vino ha radici antichissime

Manuela Da Cortà, Enrico Dal Bianco

Libro: Libro in brossura

editore: Kellermann Editore

anno edizione: 2025

pagine: 144

L’Armenia è giustamente definita l’antica culla della vitivinicoltura: le ricerche archeologiche hanno portato a rinvenire nella grotta di Areni le prime forme mondiali di produzione vinicola, risalenti a più di seimila anni fa. Tali scoperte hanno dimostrato che la storia del vino viaggia in parallelo con quella della civiltà, e la vite domestica (Vitis vinifera) si è sicuramente intrecciata con la cultura umana a partire dal Neolitico, o forse anche molto prima. Questo libro, però, non è solo un'affasciante viaggio agli albori della viticoltura, ma anche un'invito a scoprire un Paese e un territorio magici. L'Armenia affascina per le sue peculiarità artistiche, storiche, religiose, eno-gastronomiche. È Occidente e Oriente che si incontrano. Prefazione di Antonia Arslan. Testo introduttivo di Aldo Ferrari.
18,00

I quaranta giorni del Mussa Dagh

I quaranta giorni del Mussa Dagh

Franz Werfel

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2021

pagine: 912

Primavera 1915, nei pressi di Antiochia, Impero ottomano. Gabriel Bagradian, un armeno da tempo stabilitosi all'estero, è in visita nel villaggio natale con la moglie francese e il figlioletto quando il governo ottomano dà inizio alla deportazione e allo sterminio del suo popolo. Le comunità che abitano alle pendici del monte Mussa Dagh decidono di combattere. Gabriel Bagradian, l'intellettuale che ha studiato alla Sorbona, si trova così, quasi per caso, a guidare l'eroica resistenza di alcune migliaia di armeni asserragliati sulla "Montagna di Mosè". Grande poema corale brulicante di personaggi indimenticabili, "I quaranta giorni del Mussa Dagh", pubblicato nel 1933, fece conoscere al mondo il feroce sterminio del popolo armeno. Basato su una ricchissima documentazione storica, è soprattutto un romanzo epico e drammatico, una vibrata, profetica denuncia di tutti i genocidi della storia e un inno alla determinazione dell'uomo e alla sua capacità di resistere. Prefazione di Antonia Arslan.
20,00

La masseria delle allodole. Ediz. ventennale

La masseria delle allodole. Ediz. ventennale

Antonia Arslan

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2024

Armenia, 1915: la famiglia Arslanian è in attesa del ritorno di Yerwant, trasferitosi anni prima in Italia, per studiare nel collegio armeno di Venezia. Ora è pronto a tornare a casa, nella Masseria delle Allodole, tra le colline dell’Anatolia. Ma, nel frattempo, la Grande guerra ha raggiunto la Turchia, mentre il partito dei Giovani Turchi insegue il mito di una nazione in cui non c’è posto per le minoranze. Accade così che la Masseria, il luogo dove la famiglia avrebbe dovuto riabbracciarsi, diventa teatro di una strage efferata: tutti i maschi, adulti e bambini, vengono trucidati senza pietà. Per le donne comincia invece un’odissea segnata da marce forzate e campi di prigionia, fame e sete, umiliazioni e crudeltà. Nel loro cammino verso il nulla, madri figlie e sorelle si aggrappano disperatamente all’istinto di sopravvivenza e tengono accesa la fiamma della speranza. Sarà grazie al loro sacrificio, e all’aiuto disinteressato di chi rifiuta di farsi complice della violenza, che tre bambine e un “maschietto-vestito-da-donna” riusciranno a salvarsi e a raggiungere Yerwant in Italia. Attraverso le vicende della sua famiglia, Antonia Arslan rivive e racconta la diaspora di un popolo “mite e fantasticante”, costretto ad abbandonare la propria terra, la fatica del conservare la memoria e tenere accesa la fiamma della speranza. Una tragedia che non possiamo dimenticare, eternata in questo indimenticabile romanzo, e ribadita nella nuova prefazione dell’autrice per i vent’anni dalla prima edizione, perché il ricordo del genocidio armeno non cada mai più nell’oblio della Storia.
13,50

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