Libri di David Allegranti
Come parla un populista. Donald Trump, i social media e i fatti alternativi
David Allegranti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 102
Il populismo è uno dei macrofenomeni sociali e politici del nostro tempo. Sfuggente e complesso, di difficile individuazione, è spesso usato come etichetta ideologica per bollare le idee di chi non la pensa come noi. Questo non significa però che i populisti non esistano. Uno di loro è Donald Trump, oggetto di studio della seguente trattazione. L’ex presidente degli Stati Uniti ha usato le armi dei social media come Twitter per veicolare i propri contenuti politici e per condizionare nettamente la pubblica opinione. Ha detto bugie e ha attaccato gli avversari, sia interni sia esterni, insultandoli. Analizzare il Trump politico, a partire dalla campagna elettorale del 2016, è prezioso per le nostre latitudini, perché la mentalità populista è diffusa non soltanto negli Stati Uniti, dove c’è una ricca tradizione politica. Capire la comunicazione politica di Trump ci aiuta a comprendere i fenomeni politici di casa nostra.
Quale PD. Viaggio nel partito di Elly Schlein
David Allegranti
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2023
pagine: 200
È cominciato il 25 settembre, con la sconfitta alle elezioni politiche, il lungo e travagliato inverno del Partito democratico. Da allora, ha affrontato per mesi un processo interno nonché un congresso e le primarie. Infine, senza che nessuno lo avesse previsto, il 26 febbraio è arrivata Elly Schlein. Il compito che la nuova segretaria ha di fronte è gigantesco: ricostruire il volto di un partito che ha smesso di domandarsi quale parte del Paese intende rappresentare, di leggere le nuove fratture della società, di interpretare la domanda di protezione sociale, sicuritaria ed economica. Attraverso le voci dei protagonisti, uno dei più pungenti cronisti politici della nuova generazione delinea le strade che si aprono di fronte al Partito democratico nel percorso per restituire un ruolo alla sinistra.
Dietro lo scaffale
Ugo Baldi
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo +
anno edizione: 2022
pagine: 192
Mai come negli ultimi due anni ci è apparsa così chiaramente l’importanza fondamentale che la grande distribuzione ha assunto nelle nostre vite. Fondamentale non solo per la quantità e varietà di prodotti che vengono introdotti nel mercato, alla portata di tutte le tasche, ma anche per il ruolo sociale – se così si può dire – che essa gioca all’interno di una comunità. In questo settore, il Gruppo Conad è una delle realtà più grandi presenti sul nostro territorio nazionale e Ugo Baldi è l’uomo che guida il Conad Nord Ovest (una delle cinque cooperative che compongono il consorzio Conad). David Allegranti, dialogando con lui, ne fa emergere le caratteristiche professionali e umane. Pistoiese, Ugo Baldi entra in Conad giovanissimo, a soli 22 anni, per arrivare a diventarne la figura di riferimento. Un viaggio intenso e faticoso, in quegli anni in cui si respira un clima politico-sociale non semplice – gli anni sessanta e settanta del Novecento – con grandi sfide da affrontare e ostacoli da superare: il fervore sindacale, la spinta della Confesercenti e della Lega delle Cooperative alla nascita dell’azienda, la passione giovanile per il Partito comunista italiano che, con l’età adulta, si stempera in un approccio più conciliante verso il liberismo americano e il riformismo liberale europeo e italiano. La discussione si allarga fino al supermercato del futuro, un futuro in cui i negozi fisici dovranno sapersi innovare, sviluppare nuove modalità di vendita per far fronte alla concorrenza dell’e-commerce, impegnandosi, in particolare, su tre parole chiave: localismo, freschezza, convenienza. E poi, l’esperienza della pandemia, che ha insegnato che i veri cambiamenti partono da noi, dalla quotidianità. Tutto questo in un’Italia dalle grandi contraddizioni e dicotomie, con un apparato infrastrutturale non sempre all’altezza delle ambizioni di un uomo che punta al massimo. Accanto al professionista, al dirigente, c’è anche l’uomo legato alla propria città, Pistoia, il sognatore appassionato di cinema, di ciclismo e della maglia Viola. C’è il viaggiatore che parte con la curiosità e la voglia di lasciarsi stupire e con il desiderio di imparare. E, sempre, c’è l’intelligenza della persona che non ha perso il contatto con le proprie origini, consapevole dell’importanza della formazione per i giovani che entrano nel mercato del lavoro, della rilevanza del benessere psicologico nell’esercizio di una professione gratificante. Perché, alla base di tutto, c’è la mente libera e aperta di un uomo che ha saputo guardare lontano.
Antipolitica. Populisti, tecnocrati e altri dilettanti del potere
Giovanni Orsina, David Allegranti
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2021
pagine: 144
Viviamo in tempi maledettamente complessi, più che interessanti. La modernità plasmata dalla globalizzazione spiazza le aspirazioni dell'individuo e scuote le fondamenta della collettività. La politica si ritrae. Questa mancanza di progettualità per il futuro e di fiducia nel governo della complessità ha conseguenze profonde nella tenuta delle democrazie occidentali. Lo sa bene l'Italia, che sta attraversando una lunga stagione di antipolitica e ne vede ormai le sue diramazioni in tutti i gangli più vitali della Repubblica: i partiti, le istituzioni dello Stato, la magistratura, le classi dirigenti e i media. Ma che cos'è l'antipolitica? Il sintomo di una crisi esistenziale, una reazione emotiva a promesse non mantenute, o una patologia cronica della vita democratica? Con "Antipolitica" Giovanni Orsina, storico e politologo, in dialogo con David Allegranti, giornalista e autore, ci aiutano a fare chiarezza sull'origine storico-concettuale, sui caratteri e sulle vicende più attuali che hanno contribuito a fare dell'antipolitica un tratto ormai pervasivo della società italiana. Dalle battaglie culturali del '68 a Tangentopoli, passando per l'ascesa di Silvio Berlusconi e dei populisti fino ai governi tecnici, la rinuncia alla Politica ha avuto il suo corollario: il fallimento delle alternative che l'antipolitica ha prodotto. Meteore incandescenti nel glaciale universo del potere.
Come si diventa leghisti. Viaggio in un paese che si credeva rosso e si è svegliato verde
David Allegranti
Libro: Copertina morbida
editore: UTET
anno edizione: 2019
pagine: 221
C'era una volta una terra in cui il centrodestra era condannato all'opposizione e il tempo era scandito al ritmo placido delle feste dell'Unità. Nessuno scandalo nazionale o burrasca elettorale sembrava importante, nessuna alternanza era prevista: che il partito si chiamasse Pci o Pds, Ds o Pd, poteva andare sul sicuro perché lì, si sa, "votano tutti a sinistra". Poi un bel giorno tutto è cambiato. Alle elezioni del 2018 la cosiddetta "Toscana Rossa" ha perso nel giro di qualche mese i sindaci di Massa, Siena e Pisa, dove la Lega è cresciuta di quasi 25 punti percentuali in soli cinque anni. Nel 2019 si voterà a Livorno, finora amministrata dai Cinque stelle, e Firenze, banco di prova degli ultimi scampoli di renzismo. Intanto Susanna Ceccardi, giovane e agguerrita sindaca salviniana di Cascina, punta alle regionali del 2020, e c'è chi dice che rischia di vincerle. Partendo da Pisa e allargando lo sguardo alle macerie rosse di tutta la regione, David Allegranti costruisce una rigorosa e documentata analisi di questa sconfitta che è anche un reportage di viaggio nel paese reale, qui dove gli edicolanti vendono più "La Verità" del "Manifesto" e dove le vecchie sedi del Pd vengono dismesse e cedute alla rampante sezione locale della Lega, qui dove gli anziani si rifiutano di affittare agli immigrati, i vecchi sindacalisti Cgil si candidano con la Lega e i parroci si sentono gli ultimi a resistere all'assalto, asserragliati nelle mense della Caritas sotto continuo attacco degli assessori leghisti. Perché il cambiamento non si ferma allo stile comunicativo di Salvini e non è nato dal nulla: è figlio della stanchezza e del senso di abbandono della gente, dei circoli Arci deserti che negli anni hanno perso la comunità che li animava. Solo attraversando questa terra risvegliata da un torpore lungo cinquant'anni si può capire che cosa sta succedendo davvero a questo Paese. Con e-book scaricabile fino al 30 giugno 2019.
Matteo Le Pen. Che destra che fa
David Allegranti
Libro: Copertina morbida
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2016
pagine: 158
Lo spazio della politica italiana è occupato da due Mattei. Uno fa il presidente del Consiglio, è segretario del Pd, fa Renzi di cognome. L'altro è Salvini, leader della Lega Nord, alle prese con l'identità del proprio partito in continua evoluzione. Prima c'è stata l'alleanza con CasaPound, i "fascisti del terzo millennio", poi in via Bellerio hanno scoperto che con le nuove camicie nere non si va troppo lontano. E dire che Umberto Bossi gliel'aveva detto: noi siamo antifascisti. C'è stato il tentativo di creare una Lega nazionale per pescare voti nel Mezzogiorno, alleanze con i populisti europei e benedizioni Oltralpe. Non mancano, poi, i problemi interni, come si evince dagli screzi fra il capo e Roberto Maroni. Salvini è in guerra. Una guerra da non sottovalutare, perché al netto dei tweet e degli aggiornamenti di status su Facebook che gli piacciono tanto, quello che dice riscontra consenso in una parte significativa dell'elettorato. A metà tra il reportage e l'analisi politologica della Lega di oggi, il libro di David Allegranti traccia, con stile schietto e ironico, un'immagine nitida dell'aspirante leader della Destra italiana che si candida a riunire tutte le forze conservatrici del Paese e a rappresentare la vera alternativa a Matteo Renzi.
Siena brucia
David Allegranti
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2015
pagine: 162
Accadde così, per un autarchico desiderio di autoconservazione, per errori di una dirigenza politica, economica, finanziaria che si credeva invincibile, che Siena bruciò un patrimonio. La crisi della città ha coinciso con la crisi del Monte dei Paschi. E all'improvviso il sistema non ha retto più. Non ha retto il socialismo municipale. Non ha retto la via montepaschina al benessere. Siena è a misura di sogno. Per anni ci si è illusi di avere la banca migliore del mondo, la banca più sana del mondo, il partito più forte di tutti, la squadra di basket imbattibile. Era fuori scala la Mens Sana, il Siena Calcio. Tutto alimentato dai soldi della Banca. Una volta finiti i soldi, è finito il sogno. Aggiungete misteri irrisolti, come il rogo negli uffici dell'economato della Curia (chi è stato? non si sa), e avrete Siena. Una città in cui, come ha scritto Henry James, "ogni cosa ha oltrepassato il proprio meriggio".
Matteo Renzi. Il rottamatore del PD
David Allegranti
Libro
editore: Vallecchi
anno edizione: 2010
pagine: 216
È il 15 febbraio 2009, Matteo Renzi vince le primarie a sindaco di Firenze, di cui diventerà primo cittadino pochi mesi più tardi. Il PD scopre una faccia nuova, se non altro seminuova, un grillo parlante che vuole rottamare i dirigenti del suo partito e si presenta con la volontà di scompaginare gli assetti classici della cooptazione. Piglio decisionista e cultura pop-populista che assume tratti veltroniani ("Sono cresciuto con Kennedy e Mandela nel cuore"), il cattolico Renzi si presenta alla pubblica opinione, con cui dialoga anche attraverso Internet, come un leader postideologico dalle doti taumaturgiche per il centrosinistra. Dal liceo Dante, dove già voleva rottamare qualche segretario, all'assemblea alla Stazione Leopolda dove ha riunito quasi 7.000 persone, passando per i duelli con il partito, ecco il ritratto di un giovane leader: i tic, il modello comunicativo, la musica che ascolta, la trasversalità che lo rende interessante anche agli occhi di un elettore di centrodestra, così l'"Obama dei lungarni" - come qualcuno l'ha ribattezzato - ha lanciato l'assalto alla diligenza, o meglio alla dirigenza del Partito Democratico. Per ora il Cyberscout non si candiderà a essere il leader del PD. Così almeno ha ripetuto fin dal giorno dell'intervista in cui ha detto di voler mandare in pensione D'Alema e Veltroni: "Fare il sindaco di Firenze è il mestiere più bello del mondo". Per il futuro, chissà.
The Boy. Matteo Renzi e il cambiamento dell'Italia
David Allegranti
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2014
pagine: 192
Chi è davvero Matteo Renzi? Quali sono le idee che ne hanno ispirato fin da ragazzo l'impegno politico? Chi sono le persone di cui si fida, quelle che ha conquistato negli anni, gli avversari politici che ha sconfitto e quelli che possono ancora rappresentare un rischio per il suo futuro? E soprattutto: dove vuole arrivare con il suo progetto di cambiare il Paese? La formazione di un leader da sempre controcorrente - dai primi passi nella politica locale fino alla grande ambizione di riformare l'Italia - raccontata da un giovane giornalista che ne segue l'attività dal 2008. David Allegranti ricostruisce le tappe di un'ascesa che è sempre apparsa irresistibile, ma nella quale non mancano i tranelli tesi e subiti, i colpi di genio e quelli di fortuna: dal Dante - il prestigioso ginnasio fiorentino che forma la classe dirigente e quella dell'entertainment - alla segreteria provinciale del PPI, dal ruolo di collaboratore di Lapo Pistelli alla presidenza della Provincia, dalla "presa di Firenze" alla Stazione Leopolda e alla formazione del Giglio magico, fino ai giorni nostri, a Palazzo Chigi, capo del governo e conquistatore incontrastato della politica italiana. Un ritratto in presa diretta, nel quale la viva voce dei protagonisti si alterna a interviste e racconti inediti su una delle vicende politiche più appassionanti della storia repubblicana.