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Libri di Donatella Calabi

Parigi anni Venti. Marcel Poëte e le origini della storia urbana

Parigi anni Venti. Marcel Poëte e le origini della storia urbana

Donatella Calabi

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 1997

pagine: 148

Questo libro ha due protagonisti: Marcel Poete, uno storico del Medioevo che ha fatto dello studio di Parigi la ragione fondativa di un nuovo ambito disciplinare, e la stessa Parigi, che nei primi decenni di questo secolo ha attraversato uno dei periodi più ricchi di fermenti culturali della sua storia. Infatti, attraverso la biografia di Poete, l'autrice scioglie l'importante nodo della nascita della storia urbana del Novecento. Il volume ricostruisce così quel filo che, lungo tutto il secolo, ha portato dapprima alla teorizzazione di storici (quali Pirenne e Bloch) e di architetti (come Le Corbusier e Giovannoni) fino ai teorici della tipomorfologia (come Aymonino e A. Rossi).
15,49

Venezia e il ghetto. Cinquecento anni del «recinto degli ebrei»

Venezia e il ghetto. Cinquecento anni del «recinto degli ebrei»

Donatella Calabi

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2024

pagine: 256

Poco più di cinquecento anni fa, il 29 marzo 1516, il Senato della Serenissima Repubblica di Venezia deliberò che gli ebrei di diverse contrade cittadine si trasferissero «uniti» (cioè tutti) nella corte di case site in Ghetto, presso San Girolamo. Nasceva così il primo «recinto degli ebrei». Si trattava in età medievale del «geto de rame», il luogo in cui venivano riversati («gettati») gli scarti della lavorazione delle fonderie presenti nella zona. Nel corso dei secoli, e in tutti i continenti, questa parola veneziana sarebbe presto diventata sinonimo di segregazione. Nato come misura di confinamento, il Ghetto diviene in breve tempo un luogo effervescente e cosmopolita, che accoglie gli ebrei provenienti dai luoghi più diversi, spesso legati al commercio internazionale della Repubblica veneziana. La struttura architettonica delle sue case, inusuale per Venezia – con i suoi immobili sviluppati in altezza per far posto al numero crescente di abitanti confinati al loro interno –, si intreccia con la vicenda storica del luogo, decisamente centrale per l'Italia e per l'Europa. Qui sorgono i banchi di pegno dai quali passerà buona parte del prestito di denaro della potenza lagunare, ma nel Ghetto non mancano professioni liberali e attività culturali, che fanno di Venezia una delle capitali indiscusse del mondo ebraico. Con un approccio che abbraccia la città nel suo complesso, Calabi getta una nuova luce sulle relazioni e i rapporti che, nonostante le norme, esistevano tra la Comunità ebraica e il resto della società civile.
18,00

La città del primo Rinascimento

La città del primo Rinascimento

Donatella Calabi

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2001

pagine: VI-166

Caratteristica di questo volume è l'arco cronologico interessato alla trattazione, anticipato rispetto alle storie canoniche del periodo: non è il 1492 l'anno di partenza, ma l'intero corso del Quattrocento, nell'ipotesi che già agli inizi di quel secolo si profilino nuove strategie urbane, distinte da quelle medievali. La città quattrocentesca risulterà assimilata quindi a un lungo Rinascimento, in una stagione ricca di rinnovamenti e di sperimentazioni. Analogamente, il punto di arrivo della narrazione coincide più o meno con la metà del XVI secolo, poiché quello successivo è ormai un periodo di conferme, di sedimentazione e di abbellimento.
16,00

Storia della città. L'età moderna

Storia della città. L'età moderna

Donatella Calabi

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 2001

pagine: 320

L'obiettivo del libro è quello di cogliere i cambiamenti e le differenze negli strumenti e nelle procedure di trasformazione dell'assetto insediativo: un grande mosaico costruito per tasselli che compongono il quadro delle trasformazioni in corso nelle più importanti città d'Europa. Attraverso casi esemplari o innovativi si viene delineando non una storia "evolutiva", ma una visione d'insieme di come si modifica il paesaggio urbano.
27,00

Il borgo delle muneghe a Mestre. Storia di un sito per la città

Il borgo delle muneghe a Mestre. Storia di un sito per la città

Donatella Calabi, Elena Svalduz

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 2010

pagine: 128

Questo è un libro che non parla solo di manufatti. È però uno studio attento delle trasformazioni fisiche avvenute nel centro di Mestre, in un'area estesa occupata in parte dal monastero di Santa Maria delle Grazie e in parte da altri edifici di servizio, con particolare riferimento anche all'assetto acqueo e viario che tanta parte ha avuto nel caratterizzare la terraferma veneziana, in un lungo arco cronologico. Si tratta dunque di una microstoria relativa ad un complesso edilizio, saldamente ancorata alla vita che si svolge fuori dal recinto della clausura delle monache benedettine, con l'intento di dar conto delle trasformazioni dell'area come speculari, anzi riassuntive rispetto a quelle dell'intera città. Il racconto legge infatti le tracce minute sulla pietra di un edificio e del suo sito, come specchio e cartina di tornasole di una storia che si svolge a scale diverse, usando lenti di ingrandimento differenti per dipanare i momenti salienti della "storia della città".
22,00

Venezia e il ghetto. Cinquecento anni del «recinto degli ebrei»

Venezia e il ghetto. Cinquecento anni del «recinto degli ebrei»

Donatella Calabi

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2016

pagine: 216

Cinquecento anni fa, il 29 marzo 1516, il Senato della Serenissima Repubblica di Venezia deliberò che gli ebrei di diverse contrade cittadine si trasferissero "uniti" (cioè tutti) nella corte di case site in Ghetto, presso San Girolamo. Nasceva così il primo "recinto degli ebrei". Si trattava in origine del "geto de rame", il luogo in cui venivano riversati ("gettati") gli scarti della lavorazione delle fonderie presenti nella zona. Nel corso dei secoli, e su tutti i continenti, questa parola veneziana sarebbe presto diventata sinonimo di segregazione. Nato come misura di confinamento, il Ghetto diviene in breve un luogo effervescente e cosmopolita, che accoglie gli ebrei provenienti dai luoghi più diversi, oltre a rappresentare uno dei centri di commercio fondamentali della Repubblica veneziana. La struttura architettonica delle sue case, inusuale per Venezia - con i suoi caseggiati stranamente sviluppati in altezza per far posto al numero crescente di abitanti confinati nel luogo -, si intreccia alla vicenda storica del luogo, decisamente centrale per l'Italia e per l'Europa. Qui sorgono i banchi di pegno dai quali passerà buona parte del prestito di denaro della potenza lagunare, ma nel Ghetto non mancano le professioni liberali e la cultura, che fanno di Venezia una delle capitali indiscusse del mondo ebraico e non solo.
18,00

Venice and its jews. 500 years since the founding of the ghetto

Venice and its jews. 500 years since the founding of the ghetto

Donatella Calabi

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2017

pagine: 176

14,00

Rialto. L’isola del mercato a Venezia. Una passeggiata tra arte e storia

Rialto. L’isola del mercato a Venezia. Una passeggiata tra arte e storia

Donatella Calabi

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 232

L’isola di Rialto e i suoi dintorni, con l’insieme di rive, slarghi, passaggi ed edifici di mercato, non costituiscono una meta turistica tradizionale. In quest’area, la maggior parte delle guide menziona come “monumenti” soltanto il Ponte (soggetto della più tipica cartolina illustrata inviata da milioni di visitatori), il lungo corpo di fabbrica delle Fabbriche Nuove, la chiesetta di San Giacomo (emblema di una leggendaria origine della città) e, sull’altra riva del Canal Grande, il Fondaco dei Tedeschi. Eppure questa è un’area dove si possono fare interessanti scoperte: per esempio è possibile incontrarvi i pochi detentori di un “saper fare” mercantile e di una cultura artigianale tramandata da intere generazioni. Il testo segna alcuni percorsi fra calli, passaggi, siti di edilizia “minore” con uno sguardo attento soprattutto alla complessità urbana, all’intreccio di itinerari, alla sovrapposizione di mestieri e di attività, ai limiti imposti dalle antiche magistrature che in mille anni di storia ne hanno fatto il “cuore” stesso della città.
19,00

La Fenice, 29 gennaio 1996. La notte di fuoco: storie, interviste e articoli

La Fenice, 29 gennaio 1996. La notte di fuoco: storie, interviste e articoli

Vera Mantengoli

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Programma

anno edizione: 2021

pagine: 128

Il 29 gennaio 1996 un incendio doloso distrugge il Teatro La Fenice. Il libro inizia quella notte con il racconto di dodici testimoni: dal custode Gilberto Paggiaro al pompiere Roberto Tentellini che, rompendo le regole, sorvola Venezia in elicottero per spegnere le fiamme, passando per la violinista Daniela Santi che assiste al rogo come se stesse bruciando la sua casa e a molti altri che incarnano la voce della città. Le indagini per smascherare i colpevoli vengono raccontate dal pm che seguì il caso Felice Casson, mentre il già ministro dei Lavori pubblici Paolo Costa spiega come da sindaco uscì dalla giungla di contenziosi che bloccavano la ricostruzione. La prefazione della professoressa Donatella Calabi introduce il dibattito che portò alla rinascita della Fenice dov'era e com'era.
9,90

Venezia 1576, la peste. Una drammatica cronaca del Cinquecento

Venezia 1576, la peste. Una drammatica cronaca del Cinquecento

Rocco Benedetti

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2021

Nel 1576 il notaio Rocco Benedetti, recatosi nella «gran bella città che era stata cortese e fedel albergo alle genti del mondo», la descrive con lo sgomento di chi assiste alle prime manifestazioni della peste e ne vede gli effetti di persona. Benedetti testimonia il progredire del morbo, riporta le richieste rivolte ai medici dello Studio di Padova per arginarlo e le loro risposte, tranquillizzanti all’inizio, contradditorie in seguito. Ha sotto i propri occhi le calli e i campi deserti e silenziosi, l’immenso sforzo compiuto dalle strutture sanitarie, l’esplodere delle diversità sociali. I provvedimenti presi dalle magistrature della Repubblica per tenere lontane tra loro le persone contagiate, per isolare le zone colpite, per disinfettare case e luoghi destano curiosità e stupore. Le analogie di molti stati d’animo, oltre che degli effetti improvvisi prodotti dal diffondersi della paura sui comportamenti della popolazione e sull’uso degli spazi urbani, appaiono singolari a chi legge oggi, a distanza di quasi cinque secoli, questa breve, vivacissima narrazione su di uno dei più cosmopoliti centri urbani d’Europa mentre passa, repentinamente, dall’affollamento al vuoto.
11,50

Marghera. Città giardino

Marghera. Città giardino

Libro: Libro in brossura

editore: Ist. Veneto di Scienze

anno edizione: 2022

pagine: 202

Il 2019 è l’anno del centenario della realizzazione di un nuovo "quartiere urbano" per circa 30.000 abitanti a Marghera, progettato dall’ingegner Pietro Emilio Emmer. Il programma era quello di una "città-giardino" costituita da ville nel verde, destinate in primis agli operai della vicina zona industriale. Questo esempio merita di essere analizzato nel quadro dei primi cinquant’anni del Novecento, gli ultimi nei quali Venezia ha davvero pianificato le sue trasformazioni alla grande scala e ha stabilito relazioni internazionali. Proprio nel 1919 sir Ebenezer Howard (celebre promotore del movimento sulle Garden Cities in Inghilterra) aveva dato inizio a Welwyn, a circa 20 miglia dal centro di Londra. L’anno dopo, Louis de Soisson realizzava un insediamento che ha costituito un modello di organizzazione della residenza per l’intera Europa. I due sobborghi sono non solo contemporanei, ma confrontabili sul piano del disegno. Nel 2018 il MIBACT dichiara la città-giardino di Marghera «area di notevole interesse pubblico», per questo da «sottoporre a tutela».
26,00

The Rialto Venice’s island market. A walk through art and history

The Rialto Venice’s island market. A walk through art and history

Donatella Calabi

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 232

Con 1919-22: Il Veneto in bianco, rosso e nero la rivista «Venetica» intende indagare la composizione e l'evoluzione dello scenario politico veneto a seguito della nascita, nell'arco di appena 24 mesi, dei tre partiti protagonisti della politica novecentesca. Il 18 gennaio 1919 nasce a Roma il Partito popolare; il 23 marzo 1919 vedono la luce a Milano i Fasci di combattimento; ed infine il 21 gennaio 1921 avviene a Livorno la famosa scissione che porta alla nascita del Partito comunista d'Italia. Difficile pensare che si tratti di una semplice coincidenza. Quali sono le ripercussioni per gli equilibri politici in Veneto? Tra le tensioni e le incertezze che la guerra ha portato con sé, a cui si aggiungono gli echi lontani della rivoluzione scoppiata in Russia, anche in Veneto la politica si fa di massa e la mobilitazione popolare appare eccezionale. Su questo sfondo, carico di tensioni e di energie, nascono dei nuovi soggetti politici che metteranno definitivamente fuori gioco la classe dirigente che da decenni governa il Veneto e l'Italia intera.
19,00

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