Libri di Francesco Binni
Tutto è bene quel che finisce bene. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2024
pagine: 256
Elena, figlia del famoso medico Gerardo di Narbona, guarisce il re di Francia, gravemente malato, con una pozione lasciatale dal padre. Come ricompensa, il re la dà in moglie all'altezzoso conte di Rossiglione, di cui la fanciulla è innamorata senza essere ricambiata. Istigato dal ribaldo Parolles, Bertram parte per la guerra, ammonendo Elena che potrà considerarsi sua moglie solo se riuscirà a impadronirsi di un anello che egli non sfila mai dal dito e se potrà dimostrare di aspettare un figlio da lui. Ispirata a una novella del Decameron di Boccaccio, Tutto è bene quel che finisce bene (1601-02) viene annoverata tra le dark comedies di Shakespeare, commedie che, pur senza approdare a conclusioni tragiche, presentano una visione pessimistica e amara della vita. A dispetto del titolo, che rassicura sul lieto fine, a trionfare in questa favola non sono il merito, l'onore e l'onestà bensì il sotterfugio, l'intrigo e la corruzione: se l'eroe rifiuta di stare al gioco, anche l'eroina è costretta a barare per vincere. E alla fine persino l'amore fra il riluttante sposo e l'intraprendente consorte nascerà dall'inganno, frutto di rassegnata acquiescenza più che di genuina passione.
Martin Eden
Jack London
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2002
pagine: 432
"Martin Eden" è stato definito uno dei "libri arrabbiati della letteratura americana". La trama è una "fabula" intensificata dell'apprendistato di scrittore di London stesso, ma trascende l'autobiografismo per la sua capacità di cogliere con immediatezza contrasti e contraddizioni collettivi e sociali caratteristici della società americana di fine secolo: una società nata dal grandioso sforzo pionieristico, felicemente materialista, tesa nello sforzo di conquistare i beni del mondo e a cui il socialismo appare come una dottrina povera, "remota e poco attraente".
Troilo e Cressida. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2005
pagine: XLV-314
Opera di sorprendente modernità e complessità, "Troilo e Cressida - scrive Francesco Binni - è un capolavoro davvero caleidoscopico, insieme affresco cavalleresco e grande farsa caricaturale: tragedia che getta una luce spietata sul mondo dell'epica e che dalla scintilla provocata dal connubio shakespeariano di tragico e comico, sviluppa un discorso organicamente moderno sulle peripezie di un'identità che tuttora ci sfugge, e non solo sul piano discorsivo".
Troilo e Cressida. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1988
pagine: 288
Un pragmatismo imperfetto. La poesia pubblica di Auden
Francesco Binni
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1995
pagine: 194
Privilegiando l'analisi della singolare teoria audeniana della poesia come testo storico in difficile equilibrio sulle continuità normative che saldano il Romanticismo al Modernismo, questa monografia intende isolare quello che l'autore considera il nodo cruciale e quanto mai attuale di una ricerca della verità della poesia in termini pragmatici, situando l'esperienza audeniana lungo un asse teorico-creativo che va da William James agli odierni esponenti del pragmatismo etico angloamericano. Si spiegano così i grandi oratori laici (da "Spain" a "The Age of Anxiety" a "Praise of Limestone") che, nel loro drammatico cercare una soluzione allo scacco storico dell'uomo contemporaneo, attingono una monumentalità rarissima nella letteratura di questo secolo.
Il ragazzo rapito
Robert Louis Stevenson
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2003
pagine: 304
Ambientato in Scozia negli anni delle guerre civili che seguirono la rivolta giacobita del 1745,Il ragazzo rapito (1886) è un romanzo d'avventura che ha per protagonista un giovane intrepido e franco, David Balfour, fiero di partecipare a vicende che coinvolgono uomini temerari, e di cavarsela lottando con loro da pari a pari, proprio come Jim nell'Isola del tesoro e Dick nella Freccia nera. Stevenson dispiega nella narrazione i suoi temi più tipici: l'appartenenza a civiltà diverse, adombrata nello scontro tra presbiteriani e cattolici; la figura dell'adolescente orfano alle prese con parenti rapaci; il ruolo provvidenziale del mentore che qui veste i panni di un romantico fuorilegge, Alan Breck, su cui David saggerà la propria coscienza morale e con cui instaurerà un legame profondo e duraturo nonostante le diverse fedi politiche e religiose. Storia picaresca in forma di autobiografia, direttamente ispirata dalla lettura dell'Huckleberry Finn di Mark Twain, Il ragazzo rapito è un inno ai valori della lealtà e dell'amicizia fraterna al di là delle barriere ideologiche.
Troilo e Cressida. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2024
pagine: 320
Sullo sfondo della guerra di Troia, giunta ormai al settimo anno, si consuma l'infelice storia d'amore fra Troilo, il più giovane dei figli di Priamo, e Cressida, figlia dell'indovino Calcante fuggito nel campo greco. Costretti a separarsi, i due amanti mettono alla prova i loro sentimenti: mentre Troilo si conferma campione di fedeltà, la fanciulla, assecondando una naturale inclinazione alla falsità e all'inganno, cede alle lusinghe del greco Diomede. Shakespeare rielabora con originalità la tradizione classica e le fonti medievali, a cominciare da Chaucer, calando tutta la "materia di Troia" nella propria visione amara e pessimistica della vita. Satira della cavalleria e dell'amore cortese, la dark comedy mette in scena un'umanità corrotta e lasciva, e getta una luce spietata sul mondo dell'epica smitizzando eros ed eroismi.
Il master di Ballantrae
Robert Louis Stevenson
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2004
pagine: 288
La fatale attrazione del male e la diabolica doppiezza della natura umana: sono questi i temi, cari a Stevenson, magistralmente orchestrati nel Master di Ballantrae, pubblicato nel 1889. Romanzo notturno, a tratti macabro, è la storia dell'odio implacabile che divide i fratelli Durisdeer. James, il primogenito che perde il titolo di signore di Ballantrae per le sue scapestrate imprese di rinnegato, è un uomo d'azione: spavaldo e affascinante, ma anche malvagio e satanico, incarna nel romanzo il male assoluto. Henry, il cadetto che eredita titolo e tenuta, nasconde sotto l'apparente solidità di uomo rispettabile una volontà debole paralizzata dal fatalismo. Per tutta la vita è costretto a misurarsi col suo irriducibile antagonista che, dato più volte per disperso, fra guerre dinastiche, scorribande corsare e avventurosi viaggi nelle Indie e in America, ricompare puntuale come un incubo persecutore e crudele. A poco a poco, il mite Henry viene contagiato dalla malignità del fratello rivale, in una inesorabile metamorfosi che lo condurrà alla follia e alla morte. Introduzione di Francesco Binni.
L'isola del tesoro
Robert Louis Stevenson
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2004
pagine: XXV-272
L'azione del romanzo si svolge nel Settecento, in un paesino marittimo d'Inghilterra dove vivono il giovane Jim Hawkins e la madre, proprietaria della locanda Ammiraglio Benbow. Un giorno, frugando in un baule essi scoprono la carta di un'isola lontana, sulla quale è segnato il nascondiglio del tesoro di un famoso pirata, il capitano Flint. Ha così inizio l'avventura...
La ragazza dagli occhi d'oro
Honoré de Balzac
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2004
pagine: 128
In una Parigi notturna e sinistra, teatro di intrighi e oscure vendette, l'aristocratico e capriccioso De Marsay si invaghisce di una giovane donna dal fascino esotico e dalla sensualità conturbante. Tra i due divampa la passione, ma ben presto l'uomo scoprirà che la misteriosa fanciulla custodisce un torbido segreto. Attingendo alla propria esperienza di narratore nero, Balzac abbozza una delle più spietate scene di vita parigina: la città «dell'oro e del piacere» è un inferno in cui l'esistenza di tutte le classi, dalle più povere alle più agiate, si consuma in un'affannosa ricerca di gloria, denaro e voluttà e in cui anche l'amore soggiace alla logica del potere e della tirannia. Scritta nella primavera del 1834, "La ragazza dagli occhi d'oro" completa la "Storia dei tredici", trilogia romanzesca che comprende anche "Ferragus" e "La duchessa" di Langeais e ha al centro le imprese di una potente società segreta: «Uomini abbastanza onesti da non tradirsi mai tra loro, abbastanza diplomatici da dissimulare i legami sacri che li univano, abbastanza forti da mettersi al di sopra di tutte le leggi».
Oltre ogni dire. Zone di disincanto nella modernità
Francesco Binni
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2004
pagine: 252
Sotto gli occhi dell'Occidente
Joseph Conrad
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 400
Pubblicato nel 1911, "Sotto gli occhi dell'Occidente" è una storia russa di delitto e castigo, spionaggio e tradimento raccontata dal punto di vista di un professore inglese che a Ginevra frequenta l'ambiente dei rivoluzionari in fuga dalla repressione zarista. Il protagonista, Razumov, è uno studente ambizioso e zelante, dotato di una fede incrollabile nell'ordine e nelle istituzioni: «Evoluzione, non rivoluzione» è il suo motto. Quando il giovane anarchico Haldin, dopo aver assassinato un ministro, gli chiede protezione, Razumov lo consegna alle autorità e si mette al servizio della polizia segreta russa come spia e agente provocatore. Ma l'incontro con Natalia, la sorella del cospiratore, suscita in lui un bisogno sconosciuto di sincerità e segna l'avvio di un percorso di riscatto che culmina nella confessione del tradimento. Conrad scava nel «caso di coscienza» per denunciare il dispotismo zarista senza nascondere la sua avversione per le idee rivoluzionarie, negatrici della libertà individuale: la dialettica reazionerivoluzione radicata nell'anima slava è incomprensibile ai suoi «occhi occidentali», che nella politica scorgono solo la violenza del potere e la malattia del fanatismo. Introduzione di Francesco Binni.