Libri di Giovanni Belardelli
Mazzini
Giovanni Belardelli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2011
pagine: 261
L'azione politica e le idee di Giuseppe Mazzini (1805-1872) contribuirono in maniera decisiva alla nascita dello Stato italiano anzitutto affermando l'idea (per nulla scontata all'epoca) che l'Italia dovesse essere "una" dalle Alpi alla Sicilia. Membro inizialmente della Carboneria, la sua attività cospirativa lo costrinse a rifugiarsi a Marsiglia, dove organizzò nel 1831 la Giovine Italia, allo scopo di unire gli stati italiani in un'unica repubblica. Dopo il fallimento dei moti del 1848-49, e la breve esperienza della Repubblica romana, la maggioranza dei patrioti italiani si allontanò dagli ideali repubblicani mazziniani e vide in Vittorio Emanuele II e Cavour le uniche guide possibili del movimento di unificazione. Considerato a lungo come il grande sconfitto del Risorgimento, Mazzini in realtà è l'influente vate di gran parte delle culture politiche del paese, il cui lascito ideale è tra i più pervasivi e duraturi. Dal repubblicanesimo al socialismo, dal fascismo e la resistenza all'oggi la forte carica moralistica associata alla lotta politica contraddistingue tuttora tutte quelle posizioni che "mazzinianamente" individuano "un'altra Italia" composta da minoranze virtuose che devono rigenerare moralmente gli italiani.
Intervista sul fascismo
Renzo De Felice
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 1997
pagine: XVIII-141
Un'intervista che ha ormai il valore di un classico. L'unico testo breve in CUI Renzo De Felice ha espresso in modo sintetico e divulgativo le sue idee sul fascismo, frutto delle ricerche e degli studi che lo hanno reso noto In tuttO il mondo. Renzo De Felice (Reti, 1929-1996) ha insegnato Storia dei partiti politici presso l'Università di Roma La Sapienza. Tra i maggiori storici del fascismo a livello mondiale, ha rinnovato con i suoi studi la comprensione di questo fenomeno storico.
Nello Rosselli
Giovanni Belardelli
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 215
A settant'anni dall'assassinio dei fratelli Rosselli, avvenuto il 9 giugno 1937 in Francia, la personalità del più giovane dei due, Nello, continua a restare nell'ombra. Ancora oggi sono pochi a sapere che - a differenza di Carlo, tra i massimi leader dell'antifascismo italiano - Nello Rosselli, pur condividendo le idee del fratello, rimase essenzialmente uno studioso di storia. Lo stesso assassinio, avvenuto per mano di sicari francesi assoldati dai servizi segreti italiani, rendendo i Rosselli tra le vittime più note della dittatura fascista doveva oscurare la specifica personalità di Nello. Questo volume ricostruisce dunque la biografia di una figura tanto celebrata quanto in fondo poco conosciuta; allo stesso tempo, fornisce uno spaccato della vita culturale nell'Italia fascista. Vediamo in particolare come, nella vicenda di Nello Rosselli, si riflettano certi caratteri della dittatura di Mussolini: un regime che, da una parte, permetteva al giovane storico di recarsi spesso all'estero pur sapendo come ne approfittasse per incontrare il fratello; dall'altra, ne avrebbe stroncato la vita attraverso un assassinio politico.
La catastrofe della politica nell'Italia contemporanea. Per una storia della Seconda Repubblica
Giovanni Belardelli
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 112
La catastrofe della politica che dà il titolo al volume è quella avvenuta in Italia negli ultimi anni, quando sempre più l'etica e il diritto hanno sottratto spazi alla politica, senza peraltro che il rispetto delle leggi e la moralità pubblica e privata ne abbiano tratto particolare giovamento. La torsione etico-giudiziaria della politica è stata certamente legata alla peculiarità di una seconda Repubblica incentrata sulla "guerra civile fredda" tra berlusconismo e antiberlusconismo. Ma a ben vedere precede la discesa in campo di Berlusconi e anche la stessa stagione delle inchieste chiamate a far pulizia nel verminaio di Tangentopoli. Attraverso un'analisi originale delle trasformazioni subite dalla cultura politica del Paese negli ultimi decenni, l'autore analizza le ragioni profonde della situazione di stallo e di impotenza in cui la politica italiana si trova ormai da molti anni.
QCR. Quaderni del Circolo Fratelli Rosselli. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2018
pagine: 232
"Può sembrare strano che in un momento in cui i sondaggi segnano pollice verso nella considerazione per i partiti e magari segnalano l'attesa dell'opinione pubblica italiana per il "leader forte", si dedichi un "Quaderno del Circolo Rosselli" alla tematica dell'attuazione dell'art.49 della Costituzione. E invece non lo è: intanto perché è vero quanto ricorda Gianfranco Pasquino in questo stesso fascicolo, che l'articolo 49 recita così "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale". Quindi il messaggio è chiaro: le cittadine e i cittadini sono elettori, ma non solo, possono associarsi liberamente in partiti per fare qualcosa di più e cioè concorrere attivamente a determinare la politica nazionale. Ciò perché spetta ai partiti, in qualunque forma si presentino, di associazioni politiche organizzate, di movimenti, di liste elettorali, compiere due operazioni molto importanti, direi decisive per il buon funzionamento della democrazia, elaborare le piattaforme prograrnrnatiche e selezionare i candidati. I fatti di questi anni ci hanno insegnato che se i partiti non lo fanno, cioè se diventano un coperchio sulla società civile, piuttosto che un filtro attraverso il quale questa possa esprimersi, lo farà qualcun altro al posto loro, magari con altri strumenti. Anche perché "l'aggiramento" dei partiti può avvenire mediante i social, come la vicenda della piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle ha dimostrato." (dalla Presentazione)
Che cos'è una nazione?
Ernest Renan
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 64
La conferenza che Renan tenne alla Sorbona nel 1882 aveva alle spalle una lunga riflessione sulla drammatica sconfitta subita dalla Francia a Sedan nel 1870, che determinò la perdita dell’Alsazia e della Lorena, inglobate nel nuovo Impero tedesco. Nonostante Che cos’è una nazione? sia un testo così legato a una vicenda storica particolare, si è affermato da allora fino ai giorni nostri come una delle più note e apprezzate riflessioni sul principio di nazionalità. La ragione di ciò sta sia nel punto di partenza della riflessione di Renan, cioè il rifiuto del principio della razza e della lingua come fondamento della nazione moderna, sia nel punto di arrivo: gli Stati moderni si fondano sulla comune esperienza storica che tiene uniti i loro abitanti, ma anche sulla volontà continuamente rinnovata di voler vivere insieme. Introduzione e cura di Giovanni Belardelli.
Storia del Corriere della sera. Volume 3
Giovanni Belardelli, Cristina Baldassini
Libro: Copertina rigida
editore: Fondazione Corriere della Sera
anno edizione: 2021
pagine: 1600
Dopo la pubblicazione dei primi due volumi in quattro tomi dedicati ai periodi 1876-1899 e 1900-1925, prosegue l'impegnativa impresa scientifica e editoriale dedicata alla storia del Corriere della Sera. Nel 2021vedrà infatti la luce la parte dell'opera dedicata al Corriere durante il ventennio fascista e la seconda guerra mondiale. L'autore ha inteso concentrare la propria attenzione soprattutto nell'analisi delle pagine culturali del quotidiano, luogo paradigmatico del complesso rapporto tra intellettuali e regime. Come i precedenti volumi anche questo sarà suddiviso in due tomi, uno dedicato alla narrazione storica delle vicende del giornale in quei decenni, l'altro destinato a raccogliere una silloge ragionata di documenti tratti dall'archivio storico del giornale.
La politica della nostalgia. Il passato come sentimento e ideologia
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 160
L’ottimismo delle democrazie euroatlantiche si è da tempo appannato: la crisi economica del 2008 ha spento molte speranze riposte nella globalizzazione, poi sono arrivate la pandemia e la guerra. Sempre più spesso, davanti a un futuro incerto, disillusi dalla politica e dalle istituzioni, governanti ed elettori sono tentati di guardare al passato. Se non è una novità, quanto avvenuto nel corso di secoli e decenni nel nostro paese e altrove ci racconta una storia dagli esiti sempre diversi e imprevedibili. Per esplorare le mille sfaccettature della deriva passatista, gli autori ritrovano nella galassia controrivoluzionaria le radici della nostalgia in politica, indagano il valore che assume nella retorica del fascismo nell’Italia post-1945, ripercorrono la mitologia delle occasioni mancate – dal Risorgimento alla Resistenza e oltre – fino alla nostalgia di cristianità del populismo latinoamericano, a quella che pervade la Spagna di oggi, alla nostalgia post-imperiale nella nuova Russia e dell’America bianca negli Stati Uniti, e ai legami con l’idea di nazione tra passato e futuro.
Una scuola esigente. Educazione, istruzione, senso civico
Giorgio Ragazzini
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 174
Fare propria la nostra eredità culturale, imparare a esprimersi, a osservare, a pensare; conoscere i diritti e i doveri di ogni cittadino; acquisire, cioè, gli strumenti per creare il proprio futuro: per quanti milioni di ragazzi non è stato possibile negli ultimi decenni? La scuola è stata sempre meno in grado di svolgere il suo ruolo. Investita dalla crisi dell’educazione e dell’autorità, è stata fuorviata da teorie pedagogiche che le chiedono di garantire agli allievi “il diritto al successo formativo”, invece di richiamarli all’impegno necessario per raggiungerlo. Una scuola così non assicura le competenze di base per qualsiasi futuro lavorativo e per di più incide negativamente sul senso civico, la cui notoria debolezza in Italia è a sua volta diseducativa. Il libro illustra i tratti della “scuola indulgente” anche con esempi di prima mano e avanza numerose proposte per renderla più esigente nei confronti di tutti i suoi attori. Prefazione di Giovanni Belardelli.
Università addio. La crisi del sapere umanistico in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 142
L’Università italiana versa ormai in una crisi gravissima, soprattutto per ciò che riguarda quelle discipline umanistiche – storia, letteratura, filosofia ecc. – che per secoli ne avevano costituito una base fondamentale. Trent’anni di riforme universitarie, promosse da ministri sia di destra sia di sinistra, hanno infatti incrinato i due pilastri della vita universitaria: la didattica e la ricerca. Per quel che riguarda la prima, la banalizzazione e lo spezzettamento dell’insegnamento legati al sistema del 3+2 conducono spesso alla laurea giovani che non hanno neppure le conoscenze basilari dell’italiano. Quanto alla ricerca, è soffocata dall’imposizione di criteri formalistici di valutazione che scoraggiano ogni lavoro che sfoci in un libro importante. Tra riunioni infinite, redazione di inutili rapporti, verifiche della qualità e così via, ormai i professori universitari stanno diventando soprattutto degli impiegati-burocrati. Questo libro presenta per la prima volta uno spietato esame critico della vita universitaria, nella speranza che il mondo accademico e quello della politica vogliano e possano ancora reagire.
Gioacchino Volpe nell'Italia repubblicana
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 176
Gioacchino Volpe (Paganica 1876-Santarcangelo di Romagna 1971) è stato uno dei più grandi storici italiani del Novecento. Da qualche decennio sia il suo ruolo come storico del medioevo e dell’Italia contemporanea, sia l’opera rilevantissima da lui svolta nell’organizzazione degli studi storici durante il fascismo hanno ricevuto una crescente attenzione da parte degli studiosi. Su entrambi gli aspetti della sua attività sono stati dati alle stampe saggi e volumi, si sono tenuti convegni e seminari, mentre sono stati recuperati e pubblicati scritti rimasti in precedenza inediti e suoi epistolari. Da quest’opera di riscoperta era però rimasto fin qui sostanzialmente escluso il periodo successivo al 1945, che copre un venticinquennio della vita dello storico. Questo periodo è stato invece messo al centro del convegno, di cui questo volume pubblica gli atti, su «Gioacchino Volpe nell’Italia repubblicana», organizzato all’Aquila il 14 e il 15 dicembre 2023 dall’Istituto abruzzese per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea.
Mazzini
Giovanni Belardelli
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 261
L'azione politica e le idee di Giuseppe Mazzini (1805-1872) contribuirono in maniera decisiva alla nascita dello Stato italiano anzitutto affermando l'idea (per nulla scontata all'epoca) che l'Italia dovesse essere "una" dalle Alpi alla Sicilia. Membro inizialmente della Carboneria, la sua attività cospirativa lo costrinse a rifugiarsi a Marsiglia, dove organizzò nel 1831 la Giovine Italia, allo scopo di unire gli stati italiani in un'unica repubblica. Dopo il fallimento dei moti del 1848-49, e la breve esperienza della Repubblica romana, la maggioranza dei patrioti italiani si allontanò dagli ideali repubblicani mazziniani e vide in Vittorio Emanuele II e Cavour le uniche guide possibili del movimento di unificazione. Considerato a lungo come il grande sconfitto del Risorgimento, Mazzini in realtà è l'influente vate di gran parte delle culture politiche del paese, il cui lascito ideale è tra i più pervasivi e duraturi. Dal repubblicanesimo al socialismo, dal fascismo e la resistenza all'oggi la forte carica moralistica associata alla lotta politica contraddistingue tuttora tutte quelle posizioni che "mazzinianamente" individuano "un'altra Italia" composta da minoranze virtuose che devono rigenerare moralmente gli italiani.