Libri di Guglielmo Aprile
Beatitudini
Guglielmo Aprile
Libro: Libro rilegato
editore: Fara
anno edizione: 2025
pagine: 88
Il mondo è eco e riflesso del cuore di chi lo osserva, o forse di un più alto essere che attraverso il variopinto scenario del visibile si fa manifesto ma non direttamente perché non c’è occhio che sosterrebbe, senza esserne accecato, il suo fulgore; e una nebbia ci avvolge, un velo è steso sul silenzio di un bosco o di una spiaggia che percorriamo di notte, solcato da vibrazioni stupite, inquietanti trasalimenti inviati da un dio che non ha volto e che solo per mezzo di presagi cenni e allusioni parla. Silloge vincitrice al Narrapoetando.
Il giardiniere cieco
Guglielmo Aprile
Libro: Libro in brossura
editore: Transeuropa
anno edizione: 2019
pagine: 64
Il fulcro tematico di questa raccolta si riconosce nella percezione della assoluta gratuità dell’esistenza, tanto di quella umana quanto di quella propria a qualunque altro oggetto contingente: del suo carattere irriducibilmente arbitrario, superfluo, ingiustificabile, ancorché camuffato dall’inveterata tendenza della nostra specie a mentire a se stessa e ad attribuirsi scopi che ne convalidino il disperato sforzo di autoconservazione; la radicale angoscia, che si accompagna allo sguardo rivolto a se stesso e al mondo da parte del soggetto, si libera in una espressività visionaria, aperta a un simbolismo allucinato e onirico, ad associazioni e automatismi che rimodellano il paesaggio interiore secondo immagini svincolate da ogni criterio di verosimiglianza logica.
Il talento dell'equilibrista
Guglielmo Aprile
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2018
pagine: 108
Il pregio di questa raccolta va individuata in uno stile secco, "concreto" e coinvolgente. Estraneo a ogni sfaccettatura lirica, il poeta si addentra in questioni capitali con "occhi asciutti", per usare l'espressione di Sbarbaro, con un disincanto che non permette alcuna consolazione, con una lucidità tragica che non lascia via di scampo. "Gli anni ammassano nelle fosse / lattine e cerchioni d'auto sbilenchi". La poesia sta nella realtà, non nelle parole. L'occhio è impietoso, non accetta facili consolazioni: "Le latrine delle stazioni, / depositarie di una gnosi amara". La metafora perde ogni connotato astratto per "incosarsi" in situazioni precise, nette, definite, tratte dall'esperienza quotidiana, comune alla nostra società.
Elleboro
Guglielmo Aprile
Libro: Libro in brossura
editore: Terra d'Ulivi
anno edizione: 2019
pagine: 100
La strage degli aquiloni
Guglielmo Aprile
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 114
Questo libro costituisce per l’autore il consuntivo di una disfatta: una giaculatoria sulle sue infermità, una jacquerie intima e votata alla frustrazione contro le occasioni perse e non risarcibili e contro lo spreco in cui l’esistere si consuma. La poesia gli appare imparentata alla protesta: è grido animalesco, barbarico, contro quanto ci nega l’autenticità del vivere e ci esilia dall’essenziale; è recriminazione di fronte all’oscuro potere che ci costringe a esercizi di apnea in una palude, che uniforma i nostri gesti a pose di manichini, e che tenta, ancorché vanamente, di cancellare il ricordo del mare sepolto sui fondali della nostra pelle.
Tutto l'oro del mondo
Guglielmo Aprile
Libro: Libro in brossura
editore: Carabba
anno edizione: 2024
pagine: 132
La natura, il gheriglio della vita che va in cerca dell’alchimista – non a caso dell’“aedo”, del poeta-cantore – capace di coglierne e di dirne le meraviglie più manifeste e più segrete, le vibrazioni celesti e celestiali (l’“oro” del titolo), gli occultismi delle sillabe che si connettono e che consuonano in florilegi e rabdomanzie metaforiche. Il vino dei mattini, la cornucopia delle sensazioni, l’oceano mare, i regni sommersi dei fondali, la bellezza degli incanti, l’alto e il basso del mondo, il sotto e il sopra, la superficie e la profondità in una poesia – questa di Guglielmo Aprile, già di per sé un fiorire di nome – che non teme di cedere al suo entusiasmo vitale, di celebrare l’esistente festeggiando i suoi rituali, i suoi miracoli.
Farsi amica la notte
Guglielmo Aprile
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 106
La silloge di Guglielmo Aprile ripercorre i toni del coro della tragedia greca per alcuni versi e per altri le Lamentazioni di Geremia: lo stile espressionistico si accorda con il dramma che sta vivendo l'umanità. Non esiste un'apertura di speranza. Il pessimismo non ammette deroghe. Se la realtà stessa perde di consistenza, non esiste possibilità di autenticità e il disfacimento è totale, globale, esistenziale; possiede soltanto un'identità "temporanea", soggetta a mutamenti continui, una collocazione parziale: qualunque io diventa possibile in un processo di autocreazione e di autodistruzione inarrestabile.
Falò di carnevale
Guglielmo Aprile
Libro: Libro rilegato
editore: Fara
anno edizione: 2021
I versi di Guglielmo Aprile si insinuano chirurgicamente nelle pieghe del nostro andare a volte distratto e individualistico. Siamo così "costretti" a esitare, a chiederci il motivo per cui la loro lettura ci abbia smosso, provocato, inquietato spingendoci ad osservare con maggiore attenzione quanto e chi ci sta attorno, a fare il punto sul nostro cammino, a verificare il senso di quel che facciamo e siamo. Immagini struggenti e musicali attendono chi si accosta al chiaroscurale calore di questo scoppiettante Falò.
Sinfonia del mare
Guglielmo Aprile
Libro: Libro in brossura
editore: Il Convivio
anno edizione: 2021
pagine: 104
Il mare, uno degli elementi caratterizzanti della letteratura universale a partire da Ulisse per giungere a Montale, in questa raccolta di Guglielmo Aprile diventa centro di riflessione, in quanto scandaglia gli anfratti della natura marina come scandaglia il pensiero attraverso un lungo viaggio costituito di emozioni, di problemi, di bellezza, di riflessioni, ma soprattutto di poesia. Il mare appare quindi emblema e simbolo di una condizione, luogo ideale in cui si realizzano eventi apparentemente insignificanti, ma colti nell'attimo di un irresistibile richiamo all'ulteriorità, che seduce con il suo orizzonte accogliente e protettivo.