Libri di Marcello Mustè
Astratti furori e senso della storia. Politica e cultura nella sinistra italiana (1945-1968)
Giuseppe Vacca, Marcello Mustè
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 220
Il libro ricostruisce il clima del “lungo dopoguerra” nel quale, tra accesi contrasti, gli scritti di Gramsci cominciarono a esercitare la loro ininterrotta influenza. Il confronto si dispiegò tra chi tendeva a promuovere un nuovo pensiero marxista innestato sulle correnti progressive della cultura italiana e chi coltivava strategie culturali di impianto antistoricista e “radicale”. La costruzione di una genealogia del marxismo italiano fu promossa da Togliatti attraverso le riviste del Pci «Rinascita», «Società», «Il Contemporaneo» e altre minori, mentre percorsi alternativi furono perseguiti attraverso «Il Politecnico», i «Quaderni rossi», «Classe operaia» e i «Quaderni piacentini», da figure come Elio Vittorini, Franco Fortini, Raniero Panzieri, Mario Tronti e Alberto Asor Rosa. A ottant’anni dalla nascita della Repubblica le ragioni della contesa appaiono di rinnovato interesse.
La storia: teoria e metodi
Marcello Mustè
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 126
Per secoli gli uomini hanno affidato alla storia il compito di elaborare memorie collettive, di delimitare appartenenze e identità pubbliche. Il Novecento ha generato la crisi di questo modello, rifiutando la nozione di avvenimento e valorizzando le strutture profonde e inconsce della vita sociale. Attraverso l'analisi delle operazioni epistemologiche del sapere storico (interpretazione, spiegazione, narrazione), il libro offre un ampio bilancio del dibattito contemporaneo, dallo storicismo alla filosofia analitica, al decostruzionismo, interrogandosi sulle possibilità di salvaguardare il valore di verità della storiografia.
Adolfo Omodeo. Storiografia e pensiero politico
Marcello Mustè
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1990
La scienza ideale. Filosofia politica in Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2000
pagine: 306
Croce
Marcello Mustè
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2009
pagine: 231
"L'uomo pensa e penserà sempre e sempre dubiterà, e pensare non potrebbe se non vivesse nella verità, nella luce di Dio. Ma in questo continuato processo l'uomo urta a volta a volta in certi ostacoli di ordine più generale, in nubi, oscurità e perplessità che conviene dissipare per andare innanzi nel giudizio e nell'azione che gli corrisponde. Filosofo in senso specifico o eminente è chiamato colui che rimuove uno di questi ostacoli più o meno gravi, dissipa una di queste nubi, fuga una tenebra, e nella cui opera si godono perciò rapidi o lenti ma sicuri gli effetti nel crescere d'intensità della cultura e della vita morale."
Rivoluzioni passive. Il mondo tra le due guerre nei Quaderni del carcere di Gramsci
Marcello Mustè
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 152
Gramsci raccolse il concetto di rivoluzione passiva, con la mediazione di un libro di Guido De Ruggiero, dall'uso che ne aveva fatto Vincenzo Cuoco. L'espressione arrivò a indicare il carattere delle rivoluzioni borghesi: processi di modernizzazione operati "dall'alto", con una posizione "passiva" dei gruppi subalterni. Sul piano teorico, fu l'occasione per un confronto con gli scritti storici di Marx e con Max Weber. Tutte le categorie principali dei Quaderni del carcere passarono per il filtro di questa intuizione, che divenne il fulcro di un ripensamento del concetto moderno di rivoluzione. Ben presto, la riflessione sulle rivoluzioni passive si estese a una domanda sulla realtà degli anni Trenta del Novecento. Lo sguardo acuto del prigioniero riconobbe nel proprio tempo le ombre inquietanti di una "crisi organica globale", che avvicinava altre e più gravi catastrofi.
Tra filosofia e storiografia Hegel, Croce e altri studi
Marcello Mustè
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2011
pagine: 272
Attraverso cinque ricerche, che dall'analisi della "filosofia della storia" di Hegel giungono fino allo studio del pensiero di autori come Heidegger, Ricoeur e Levinas, il libro ripropone una delle questioni più importanti e decisive del dibattito contemporaneo, relativa al rapporto tra il sapere concettuale della filosofia e la dimensione metodologica dell'indagine storiografica. La ricostruzione dell'idea hegeliana di una "storia razionale", e quindi della relazione, che essa sottende, tra spirito e natura, si prolunga nell'esame della concezione "logica" di Benedetto Croce, dove la teoria del giudizio individuale tende a spezzare la radice stessa di un'organizzazione filosofica delle epoche storiche. La crisi di quel modello la "filosofia della storia" implica un difficile ripensamento dei metodi e delle forme della storiografia, che l'autore affronta a proposito del rapporto tra eventi e strutture e del concetto di fonte storica.
La prassi e il valore. La filosofia dell'essere di Felice Balbo
Marcello Mustè
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2016
pagine: 104
Il volume ricostruisce l'itinerario speculativo di Felice Balbo: a partire dall'incontro con i cattolici comunisti e dalla collaborazione con la casa editrice Einaudi, si propone una lettura delle opere del pensatore piemontese, come "L'uomo senza miti" (1945) e "Il laboratorio dell'uomo" (1946), seguendo il percorso che lo portò, dopo il 1949, a rivedere molte posizioni precedenti, in dialogo con autori quali Norberto Bobbio e Augusto Del Noce, e ad abbandonare, nel 1951, il Partito Comunista. Attraverso un esame ravvicinato delle fonti e delle frequentazioni di Balbo, l'autore offre un'interpretazione originale di quella "filosofia dell'essere" che segnò l'ultima fase della sua elaborazione.
Marxismo e filosofia della praxis. Da Labriola a Gramsci
Marcello Mustè
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: 332
Nello sviluppo del marxismo europeo il contributo del pensiero italiano manifesta una spiccata peculiarità, che trova nella formula della "filosofia della praxis" una sintesi efficace. Dagli scritti di Antonio Labriola alle ultime note di Antonio Gramsci, con la mediazione di autori quali Benedetto Croce, Giovanni Gentile e Rodolfo Mondolfo, la filosofia della praxis diventa il fulcro di una ricerca innovativa, che si connette a motivi profondi della tradizione nazionale (dal Rinascimento alla "riforma della dialettica" di Bertrando Spaventa) e che tende alla elaborazione di un diverso senso della "ortodossia". Nel pensiero di Gramsci la parabola del marxismo italiano si stringe nei temi della costituzione del soggetto politico, della natura della democrazia moderna e del nesso tra cosmopolitismo e storie nazionali. Le grandi categorie della meditazione gramsciana riflettono così una lunga vicenda storica e teorica (che il libro ricostruisce in maniera dettagliata) e dischiudono prospettive ancora attuali per la comprensione del presente.
Bertrando Spaventa tra unificazione nazionale e filosofia europea
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: 492
La “riforma” della dialettica hegeliana e la “circolazione” del pensiero europeo scandirono il progetto culturale del filosofo e politico Bertrando Spaventa. Ma la sua biografia intellettuale – dalla giovinezza alle ultime riflessioni sul realismo e sulla metafisica – mostra una ricchezza per tanti versi inesplorata: la lettura dei grandi autori del Rinascimento, a cominciare da Giordano Bruno, il confronto con i filosofi italiani contemporanei, il contributo alla vita civile, costituiscono momenti essenziali per lo sviluppo del suo pensiero. In occasione del bicentenario della nascita (Bomba, 26 giugno 1817), alcuni dei suoi maggiori interpreti propongono con questo libro una ricostruzione dell’intero itinerario filosofico e civile di Spaventa.
In cammino con Gramsci
Giuseppe Vacca
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2020
pagine: 224
I tre saggi raccolti nel volume – La «quistione politica degli intellettuali» nei Quaderni del carcere, Dal materialismo storico alla filosofia della praxis e I Quaderni e la politica del Novecento – furono scritti fra il 1976 e il 1989. Con essi Giuseppe Vacca diede inizio a un nuovo modo di leggere Gramsci, innovando profondamente l’interpretazione del suo pensiero. Questi scritti aprirono la strada all’Edizione Nazionale e costituiscono fonti vitali degli studi gramsciani che stanno mutando l’immagine del pensatore sardo in Italia e nel mondo. Nel suo contributo Leggere Gramsci, fra tradizione e futuro Marcello Mustè, curatore del volume, offre una testimonianza esemplare della loro influenza nella storiografia filosofica.
Epistolario (1847-1883)
Bertrando Spaventa
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2020
pagine: 832
Questa edizione critica integrale dell'Epistolario raccoglie tutte le lettere di Bertrando Spaventa dal 1847 al 1883. Le 994 lettere, inedite o apparse precedentemente in edizioni parziali, testimoniano i passaggi salienti della biografia intellettuale di Spaventa, gettando nuova luce sul pensiero filosofico dell'autore, sull'impegno politico e parlamentare, sulle frequentazioni pubbliche e private (a cominciare dai rapporti con il fratello Silvio) e sulle vicende della scuola. L'opera è il risultato di un lavoro archivistico e di ricerca bibliografica promosso dal "Comitato nazionale per il bicentenario della nascita di Bertrando Spaventa (1817-2017)", istituito nel 2016 presso il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo per iniziativa della Fondazione Gramsci e del Dipartimento di Filosofia della Sapienza-Università di Roma.

