Libri di Marcello Sorgi
San Berlinguer. L'ultimo capo del popolo comunista
Marcello Sorgi
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2024
pagine: 176
Segretario del PCI tra il 1972 e il 1984, a conclusione e culmine di una lunga militanza, Enrico Berlinguer è considerato uno dei personaggi più iconici, carismatici e indiscutibili della cosiddetta «Prima Repubblica». In questo libro Marcello Sorgi ripercorre la sua parabola politica dall'enunciazione della strategia del «compromesso storico», che porterà al confronto con il presidente della DC Aldo Moro e ai governi di solidarietà nazionale presieduti da Andreotti, al progressivo distacco dall'Unione Sovietica, definitivamente sancito dopo il colpo di Stato in Polonia del 1981, alle elezioni del 1976 con il risultato storico del 34,37 per cento alla Camera – a un'incollatura dalla DC –, fino alla morte prematuramente sopraggiunta durante un comizio, quando il partito era ormai avviato al declino. Contrapponendo la storia alla leggenda e la cronaca all'agiografia, Sorgi offre una lettura inedita della leadership di Berlinguer attraverso la propria diretta testimonianza e i ricordi di alcune figure chiave di quegli anni, tra cui Achille Occhetto, Massimo D'Alema, Giuliano Ferrara e Walter Veltroni. Nell'osservare così da vicino il mausoleo dell'«ultimo capo del popolo comunista» sarà impossibile non riconoscerne le crepe, né evitare di interrogarsi sulle ragioni per cui, ancora oggi, la sinistra italiana continua a vivere nella sua ombra.
Misteri dell'ultimo volo. Indagine sugli incidenti aerei del ventennio fascista
Giuseppe La Greca
Libro
editore: L'Onda
anno edizione: 2023
pagine: 208
Questo libro indaga sugli incidenti aerei di velivoli sul territorio Italiano e di velivoli italiani in alcune nazioni estere nascosti nel lungo ventennio fascista, sulle vittime fatte sparire, sui parenti minacciati, sulle inchieste insabbiate. In questo senso, non solo è anch’esso un documento storico; ma un atto d’accusa verso un aspetto poco conosciuto della follia del regime e della sua incapacità di emendarsi. Giuseppe La Greca, come sempre, fornisce una folta serie di documenti inediti, la cui lettura può rivelarsi tragica, ma perfino tragicomica. E il Fascismo si rivela un inesauribile terreno di ricerca, rivelatore anche delle origini di molti vizi che l’Italia si è portata dietro fino ai giorni nostri. (Marcello Sorgi).
Mura. La scrittrice che sfidò Mussolini
Marcello Sorgi
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 160
Un incidente che forse non fu tale, con il sospetto di un coinvolgimento del duce. Così si chiude l’esistenza di Maria Assunta Volpi Nannipieri, in arte Mura. Varie volte, direttamente o indirettamente, la scrittrice incrociò sulla sua strada Mussolini, ma a segnarla per sempre fu un caso di censura che ha dell’incredibile. Il duce si espose infatti in prima persona ordinando di ritirare dal mercato «con la massima urgenza» un romanzo che a ben vedere anticipava i canoni razzisti da lui stesso imposti di lì a poco. Che cosa provocò quella condanna senza appello? Il carisma che l’aveva resa autrice di punta della casa editrice Sonzogno e seguitissima firma dei settimanali, attraverso cui influenzava pensieri e costumi delle lettrici? O rimase impigliata nelle maglie di un intrigo più grande di lei? È questo interrogativo, tra i tanti nella breve e tumultuosa vita di una personalità fuori dal comune, a fornire a Marcello Sorgi lo spunto per un’indagine dagli esiti ben più fecondi del pretesto iniziale: seguendo gli sviluppi del «caso Mura», si imbatterà in un insospettabile cortocircuito del regime. Tra ingerenze politiche e vicende sentimentali, rivalità letterarie e scherzi del destino, in un crescendo di colpi di scena, l’azione si sposta dalla provincia italiana a una rampante Milano, dalla Parigi di Joséphine Baker alla Roma delle adunate, dall’Africa coloniale alla Sicilia, laddove, insieme all’aereo su cui viaggia Mura, si infrangono le grandiose aspettative sull’esordiente aviazione civile italiana. Nella riscoperta di questa figura a lungo dimenticata rivivono tutte le contraddizioni di un paese da una parte proteso verso la modernità, dall’altra alle prese con una difficile transizione a una società laica e dinamica.
Quando c'erano i comunisti. I cento anni del Pci tra cronaca e storia
Marcello Sorgi, Mario Pendinelli
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 384
Come nei migliori racconti investigativi, il protagonista di questa vicenda è ambiguo e non esente da contraddizioni. Per un verso profondamente radicato nella cultura italiana, legato alla Torino culla del capitalismo nostrano e all'esperienza dell'«Ordine Nuovo» di Gramsci, per l'altro il Partito comunista italiano è stato a lungo costretto a una subordinazione, anche finanziaria, a Mosca. Eppure il Pci è sopravvissuto al ventennio fascista, allo scandalo dello stalinismo, ai fatti d'Ungheria e alla sanguinosa repressione che ne seguì, continuando a crescere negli anni del boom economico e della vorticosa trasformazione della società, e con i suoi lasciti condiziona ancora oggi la politica del nostro paese. Per rileggerne la storia con spirito da cronisti, Mario Pendinelli e Marcello Sorgi, tra documenti e interviste inedite, si mettono sulle tracce dei protagonisti seguendone il percorso attraverso i luoghi - dall'Italia alla Russia, dalla Bulgaria all'America - e i decenni, da Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti a Luigi Longo ed Enrico Berlinguer, fino al confronto con Massimo D'Alema, Piero Fassino, Paolo Gentiloni, Cesare Salvi, Walter Veltroni e Nicola Zingaretti. Completa il quadro una preziosa testimonianza di Umberto Terracini - componente del gruppo originario di Gramsci, Togliatti e Tasca, e presente alla scissione di Livorno -, a cui il libro contribuisce a ridare il giusto rilievo.
Presunto colpevole. Gli ultimi giorni di Craxi
Marcello Sorgi
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 128
Perché alla fine del 1999 non fu possibile costruire un corridoio umanitario per far rientrare in Italia da Hammamet Bettino Craxi, gravemente malato, e farlo operare e curare in un centro specializzato senza che fosse arrestato? «La mia libertà equivale alla mia vita», dirà fino all'estremo il leader socialista per spiegare il rifiuto di accettare il carcere e la decisione di restare in Tunisia, dove muore il 19 gennaio 2000. Nel resoconto della trattativa, oltre ai familiari del leader socialista si affacciano il governo, il Quirinale, il Vaticano, l'America e la CIA, i magistrati di Mani pulite e i socialisti dispersi dall'inchiesta su Tangentopoli. Il caso Craxi rappresenta l'ultimo scorcio del Novecento italiano, sospeso tra la caduta del Muro di Berlino, il crollo della Prima Repubblica e l'alba dei poteri forti che s'impongono all'inizio del nuovo secolo.
La testa ci fa dire. Dialogo con Andrea Camilleri
Marcello Sorgi, Andrea Camilleri
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2000
pagine: 176
Come nasce un libro; come si forgia un linguaggio che sembra così personale da non essere comunicativo ma che si rivela un mezzo di coinvolgimento irresistibile; come persuadere il lettore a guardare il mondo con gli occhi di un personaggio. Questo libro è un'inchiesta in forma di dialogo su un caso letterario straordinario come quello di Andrea Camilleri. L'intervista che parte dall'analisi del segreto di un successo si articola e si dirama via via nell'universo creativo di Camilleri, senza trascurare aneddoti e ricordi personali.
Quando c'erano i comunisti. I cento anni del Pci tra cronaca e storia
Marcello Sorgi, Mario Pendinelli
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 384
Come nei migliori racconti investigativi, il protagonista di questa vicenda è ambiguo e non esente da contraddizioni. Per un verso profondamente radicato nella cultura italiana, legato alla Torino culla del capitalismo nostrano e all'esperienza dell'«Ordine Nuovo» di Gramsci, per l'altro il Partito comunista italiano è stato a lungo costretto a una subordinazione, anche finanziaria, a Mosca. Eppure il Pci è sopravvissuto al ventennio fascista, allo scandalo dello stalinismo, ai fatti d'Ungheria e alla sanguinosa repressione che ne seguì, continuando a crescere negli anni del boom economico e della vorticosa trasformazione della società, e con i suoi lasciti condiziona ancora oggi la politica del nostro paese. Per rileggerne la storia con spirito da cronisti, Mario Pendinelli e Marcello Sorgi, tra documenti e interviste inedite, si mettono sulle tracce dei protagonisti seguendone il percorso attraverso i luoghi - dall'Italia alla Russia, dalla Bulgaria all'America - e i decenni, da Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti a Luigi Longo ed Enrico Berlinguer, fino al confronto con Massimo D'Alema, Piero Fassino, Paolo Gentiloni, Cesare Salvi, Walter Veltroni e Nicola Zingaretti. Completa il quadro una preziosa testimonianza di Umberto Terracini - componente del gruppo originario di Gramsci, Togliatti e Tasca, e presente alla scissione di Livorno -, a cui il libro contribuisce a ridare il giusto rilievo.
Colosseo vendesi. Una storia incredibile ma non troppo
Marcello Sorgi
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2016
pagine: 194
Primavera 2017. Vendere il Colosseo per ridurre il debito pubblico: per quanto incredibile, l'ipotesi avanzata da un economista dal nome rivelatore, Ermanno Buio, sulla prima pagina di un quotidiano romano in crisi prende corpo nella Capitale grazie alla combinazione di una serie di fattori imprevedibili. Il Governo dei Ragazzi è caduto dopo che il suo Capo ha perso le elezioni; al suo posto è arrivato un Successore privo di scrupoli, pronto a tutto pur di salvare l'Italia dal default, scaricando su chi lo ha preceduto le colpe di una situazione ingestibile. "Il Vento", diretto da uno stravagante cronista di nera, Dino Bricco, si trova così al centro di una vicenda internazionale, in cui i mercati e i grandi quotidiani che li rappresentano, il "Financial Times" e il "Wall Street Journal", premono perché l'Italia risani al più presto il suo bilancio. E spunta a sorpresa uno sceicco arabo, Ibn Al Taib, che vuole togliersi il capriccio di comperare il monumento più conosciuto al mondo, smontarlo e portarselo a casa. Nei palazzi romani della politica si moltiplicano le opposizioni a un piano che rasenta la follia, ma il Successore è inarrestabile. Tutti i protagonisti ignorano un'angosciosa profezia che grava sul Colosseo e su Roma. Sarà questo dettaglio niente affatto trascurabile a provocare in conclusione un inatteso capovolgimento.
Le sconfitte non contano
Marcello Sorgi
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 249
Nino è un giovane soldato siciliano che, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, decide di tornare a casa a piedi dalla Toscana, attraversando l'Italia distrutta dai bombardamenti. A Palermo, l'amministrazione americana ha lasciato un clima di euforia, in cui si mescolano miseria e illusioni, ma dove il rapporto tra gli ufficiali Usa che comandano le truppe occupanti e i boss della mafia del latifondo è sempre più stretto. Da qui, dal rifiuto del vecchio potere che risorge accanto al nuovo, nasce la conversione a sinistra di Nino e la sua nuova vita di giovane avvocato impegnato nei grandi processi che scandiscono gli anni della Repubblica, in un'epoca segnata dalla guerra contro i feudi dei capimafia, dalle battaglie intellettuali e artistiche che vedono protagonisti personaggi come Danilo Dolci, Pertini. Calamandrei, dal cinema di Visconti e Rosi, dal '68 siciliano, dalla nascita della Sellerio, dagli amici ammazzati dalla mafia. Marcello Sorgi segue le avventure di questo eccentrico siciliano e racconta la sua filosofia di vita, l'entusiasmo contagioso degli anni del dopoguerra insieme alla grande passione politica e civile di una generazione che ha cercato di consegnare un mondo migliore ai propri figli. La filosofia di una vita in cui le sconfitte non contano raccontata con affetto e ironia dal figlio di Nino, Marcello Sorgi.
Il grande dandy. Vita spericolata di Raimondo Lanza di Trabia, ultimo principe siciliano
Marcello Sorgi
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2011
pagine: 208
"Ha il cilindro per cappello, due diamanti per gemelli, un bastone di cristallo, la gardenia nell'occhiello, e sul candido gilet un papillon di seta blu": con queste parole in Vecchio frac una delle sue canzoni più famose, Domenico Modugno nel 1955 ricorderà con commozione, un anno dopo la scomparsa, il leggendario principe siciliano Raimondo Lanza di Trabia. Misterioso tombeur de femmes personaggio fascinoso e brillante, doppiogiochista imprevedibile, il principe e la sua fulminea vicenda si perdono sfuggenti tra le pieghe reali e fantastiche della storia del Novecento italiano, e non solo. Ma il suo alone mitico non accenna a dissolversi. E possibile che un uomo solo sia stato fidanzato di Susanna Agnelli, amante di Joan Crawford, amico forse più che intimo di Edda Ciano e Rita Hayworth, a lungo frequentatore di Gianni Agnelli, Ranieri di Monaco, Aristotele Onassis e dello scià Reza Pahlavi, ma anche presidente del Palermo Calcio e inventore del calciomercato, corridore automobilistico e protagonista del rilancio della Targa Florio, spia fascista durante la guerra civile spagnola e mediatore con i partigiani nella Roma "città aperta" del '43? Marcello Sorgi ci restituisce il ritratto eccentrico dell'ultimo Gattopardo, in bilico tra stravaganze dannunziane e debolezze brancatiane, le suggestioni della fine di una grande dinastia e di un castello che era la sua reggia, le imprese della "vita breve e avventurosa di un dandy, atteso all'incrocio di tutti i grandi eventi del suo tempo".
Le amanti del vulcano. Bergman, Magnani, Rossellini: un triangolo di passioni nell'Italia del dopoguerra
Marcello Sorgi
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2010
pagine: 202
Nella primavera del 1948 un incendio distrugge la sede romana della Minerva film, mandando in fumo chilometri di pellicola. Miracolosamente si salva dal fuoco una lettera, indirizzata a Roberto Rossellini. Recapitata il 7 maggio, il giorno prima del suo compleanno, è firmata da Ingrid Bergman, che, folgorata dai lavori del regista, vorrebbe recitare con lui. Rossellini, all'apice del successo, sta progettando un nuovo film ambientato alle Eolie con Anna Magnani, con la quale vive una relazione appassionata e burrascosa. Lusingato, avvia in gran segreto le trattative con l'attrice svedese. Non immagina che di lì a poco tra di loro esploderà un'attrazione tanto travolgente da far scoppiare un grande scandalo nell'Italia e nell'America allora ancora molto puritane, e un caso politico internazionale, che approderà fino al Senato Usa. Quando Anna scopre di essere stata tradita - come artista e come donna - medita la vendetta: il film alle Eolie si farà, con o senza di lui. Negli stessi mesi, su due isole vicine, Stromboli e Vulcano, due troupe realizzano due film praticamente identici, in un clima reso infuocato dai pettegolezzi. Marcello Sorgi racconta una storia che intreccia dramma e commedia, facendo rivivere i protagonisti in tutto il loro carisma, ma anche nella loro grande umanità. Sullo sfondo, compassati nobiluomini siciliani, cronisti senza scrupoli, grandi intellettuali e umili attori improvvisati. E il mondo brillante e pieno di fermento della Roma del dopoguerra.
Edda Ciano e il comunista. L'inconfessabile passione della figlia del duce
Marcello Sorgi
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2010
pagine: 143
Nel settembre del 1945, a cinque mesi dalla fucilazione del padre Benito Mussolini e ventuno da quella del marito Galeazzo, Edda Ciano viene mandata al confino a Lipari. La figlia prediletta del duce, figura di rilievo anche politico durante il fascismo, è una donna intelligente e irrequieta che non sopporta la morale del tempo: fuma, beve, porta i pantaloni, ha accettato (e ricambiato) i numerosi tradimenti del marito. "La sorvegliata speciale numero 1", come Edda amava definirsi, arriva a Lipari malata, depressa, fiaccata dal dolore e dalla solitudine. Non ce l'avrebbe fatta a sopravvivere senza l'aiuto e l'affetto di un uomo: Leonida Bongiorno, il capo del Pci locale, partigiano ed erede di una solida tradizione antifascista (suo padre aveva partecipato, nel 1929, all'organizzazione della fuga da Lipari dei confinati Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Fausto Nitti). La loro storia è quella di un incontro intimo e travolgente che li legherà per sempre, al di là delle differenti appartenenze politiche. Nell'estate del 1946, quando Edda, non più sottoposta al confino, per effetto dell'amnistia firmata da Togliatti, lascia l'isola, nonostante lo strazio della lontananza (e della gelosia), il loro rapporto non si interrompe: "Mio carissimo e unico comunista", scrive a Leonida "vi amo assai".