Economia
La partecipazione al mercato del lavoro in Italia
Maria Maddalena Favro Paris
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 112
In questo testo vengono esaminati i principali fattori che, in specie nel nostro Paese, hanno influenzato e stanno influenzando, positivamente o negativamente, l’entità della partecipazione al lavoro della popolazione in età attiva. Vengono così analizzati fenomeni di lungo periodo che stanno interessando le nostre realtà quali, tipicamente, l’invecchiamento della popolazione, l’immigrazione, il declino della partecipazione maschile, i livelli crescenti di istruzione e la netta crescita della partecipazione femminile, che in Italia, per altro, si attesta su livelli molto meno elevati di quelli rilevati negli altri Paesi avanzati. Quest’ultimo aspetto viene analizzato con particolare attenzione giacché, tra tutte le variabili che incidono significativamente sulla partecipazione al mercato del lavoro, le differenze di genere hanno sicuramente un impatto particolarmente rilevante. Quella della bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro italiano è una questione cruciale non solo perché impedisce a molte donne di avere un proprio reddito e una propria autonomia ma anche perché limita l’espansione dell’offerta di lavoro disponibile, condizionando le potenzialità di crescita del nostro Paese.
Le tasse sono utili. Dal sistema fiscale dipendono democrazia e qualità della vita
Roberto Seghetti
Libro: Libro in brossura
editore: Nutrimenti
anno edizione: 2024
pagine: 240
Noi europei abbiamo conquistato una invidiabile qualità della vita grazie all'uso delle tasse per sanità, scuola, assistenza, emancipazione sociale. Poi, però, ci siamo lasciati abbindolare dalla favola secondo la quale abbassare le tasse all'infinito, anche a costo di distruggere i servizi pubblici, aiuta la crescita e il benessere di tutti. Era una bufala. Il risultato è che oggi le persone molto ricche stanno benissimo e pagano meno tasse di tutti gli altri che fanno sempre più fatica. L'economia non decolla, ma langue, le diseguaglianze aumentano generando tensioni e sfiducia. Un manuale ricco di notizie e numeri per spiegare perché le tasse sono utili, e giuste.
Le società benefit e i fattori ESG per la valorizzazione del patrimonio culturale in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 212
Il saggio rappresenta una riflessione multidisciplinare sul legame esistente fra Patrimonio Culturale, responsabilità sociale delle imprese e sviluppo territoriale. Viene proposto il modello benefit come realizzazione possibile di uno sviluppo territoriale sostenibile, in quanto le Benefit Corporation sono un modello americano orientato al bene comune, mentre le Società Benefit rappresentano la possibilità per il diritto italiano di poter fare impresa bilanciando contemporaneamente lucro e beneficio comune. Questi modelli d’impresa rispettano pienamente i parametri ESG (Environmental, Social, Governance), che sempre di più stanno spingendo le imprese a perseguire gli standard di sostenibilità. Il lavoro si concentra sulla valorizzazione del Patrimonio Culturale e sull’apporto che il mondo imprenditoriale, proprio grazie all’adozione del modello benefit, può dare in termini di tutela e promozione del Patrimonio Culturale. Vengono approfonditi aspetti quali il legame tra valorizzazione del Patrimonio Culturale e sviluppo territoriale, la disanima di alcune norme internazionali, nazionali e della legge regionale della Puglia che istituisce un albo speciale per le Società Benefit, la modifica dell’art. 41 della Costituzione e delle norme europee sulla eco-sostenibilità, l’evoluzione del concetto di “beneficio comune” e di responsabilità sociale d’impresa. Il lavoro continua focalizzandosi sugli aspetti cognitivi sottostanti ai processi decisionali e organizzativi con riferimento al consumo dei beni culturali, sulla misurazione statistica dell’impatto delle Società Benefit sul territorio e sul Patrimonio Culturale e il legame esistente tra nuove tecnologie, la transizione digitale, il cloud e la valorizzazione dei Beni Culturali. Viene poi analizzata la politica di sviluppo della Regione Puglia, che ha previsto premialità nei bandi di finanza agevolata per le aziende Benefit. Infine viene affrontato il tema della comunicazione aziendale e del valore sociale sostenibile intrinseco nel Patrimonio Sociale e Culturale.
Nelle tasche degli italiani. Il debito pubblico spiegato bene. Come funziona, come liberarcene
Giorgio Di Giorgio, Guido Traficante, Alessandro Pandimiglio
Libro: Libro in brossura
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2024
pagine: 224
Di cosa parliamo quando parliamo di “debito pubblico”? Perché è così importante capire come funziona? E, soprattutto, cosa possiamo fare per liberarcene? Con un approccio realista e rigoroso e un linguaggio accessibile a tutti, tre economisti ed esperti illustrano le origini e le possibili soluzioni di un problema che, al di là dei proclami, nessuno sembra in grado di risolvere, e che da decenni condiziona la vita dei cittadini, costretti a pagare tasse elevate per poi accontentarsi di servizi pubblici limitati o inefficienti. Smascherando tutte le promesse impossibili, questo libro ci aiuta a orientarci nel labirinto della spesa pubblica con uno sguardo onesto e consapevole. Un'occasione unica per approfondire un tema cruciale per il nostro Paese e per il nostro futuro. Il volume è arricchito da interventi e visioni di altre autorevoli voci del panorama economico ed istituzionale italiano. Proteggiamo i nostri soldi e il nostro futuro. Un libro che aiuta a pensare con la propria testa e a smettere di credere alle promesse ingannevoli.
La lotta di classe nel XXI secolo. La nuova offensiva del capitale contro i lavoratori: il quadro mondiale del conflitto e la possibile reazione democratica
Lidia Undiemi
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2024
pagine: 448
Tutto il mondo converge verso un'unica, pericolosa traiettoria politica: la negazione del conflitto sociale. Ma sotto l'illusione dell'«interesse comune» si nasconde una sempre maggiore aggressività del capitale contro il lavoro. Si assiste così a un ribaltamento della lotta di classe: gli interessi del capitale sono divenuti interessi di «tutti», assurgendo a un rango superiore. In questo libro, Lidia Undiemi compie un'impresa notevolissima: analizza la guerra del capitale contro il lavoro in tutto il globo, dai principali Paesi europei agli Stati Uniti, dal Sud America all'Asia: una lotta «quasi vinta», che ha incoronato il neoliberismo come ideologia mondiale, ha prodotto ovunque peggiori condizioni di vita per i lavoratori, ha favorito la creazione di organi decisori internazionali svincolati da ogni legittimazione democratica. Dimostra inoltre nel dettaglio come lo sviluppo delle multinazionali favorisca l'aumento incessante delle disuguaglianze; propone concrete misure per la fine della globalizzazione neoliberista, invoca una nuova fase di conflitto di classe su un terreno pienamente democratico e la formazione di un soggetto politico finalmente all'altezza della posta in gioco. Untour de force intellettuale, una guida indispensabile per comprendere il presente.
Gli affari all'assalto dei saperi. L'organizzazione manageriale della conoscenza e l'ideologia del merito nell'università azienda
Giuseppe Conti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 168
La genealogia del neoliberalismo, come forma di governo totale degli uomini e delle cose, trova certamente un innesto con la conquista dei centri del sapere da parte dei magnati dell’industria e della finanza nell’America dei primi decenni del ’900. Thorstein Veblen fu testimone e critico di quella grande trasformazione che negli Stati Uniti portò a una particolare secolarizzazione dei college e alla formazione delle grandi università, ponendole sotto il dominio di uomini d’affari, di indirizzi di professionalizzazione e di controllo. È quel modello che, al di là di vicissitudini interne, si è alla fine imposto nei paesi occidentali e nel resto del mondo per frangere le “torri d’avorio” della ricerca per governare culture e saperi secondo finalità di utilità mercantile e pecuniaria.
La crisi del capitalismo democratico
Martin Wolf
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 648
Capitalismo e democrazia sono complementari, hanno bisogno l’uno dell’altra. Eppure il patto che per decenni ha unito queste forze è più fragile che mai. In questi anni gli errori e le storture dell’economia hanno scosso profondamente la fiducia nel capitalismo globalizzato. E allo stesso tempo i limiti strutturali e gli errori della politica hanno messo in discussione la nostra fede nella democrazia liberale. Il legame radicato e diffuso tra libero mercato e libere elezioni è vicino al punto di rottura. Mentre monopoli vastissimi dominano consumi e scelte di vita, entità statali che rifiutano i valori democratici controllano pezzi giganteschi del mercato globale. Tutto sembra concorrere alla crisi finale del capitalismo democratico, quel delicato equilibrio tra capitale e politica, tra ricchezza e potere che ha caratterizzato gli ultimi decenni di storia dell’Occidente. Ma, argomenta Martin Wolf, firma di punta del Financial Times e una delle voci più autorevoli dell’economia mondiale, il capitalismo democratico è ancora, pur con le sue fragilità e le sue ombre, il sistema migliore per garantire il benessere del genere umano. Capire perché è in sofferenza è l’unico modo per provare a salvarlo.
Don Milani, alle radici dell'economia alternativa
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 142
Un prete inquieto e scomodo che, con la radicalità delle sue scelte, continua a interpellare il nostro tempo. Don Milani ha assistito alla globalizzazione e alla finanziarizzazione dell’economia, ma già nell’Italia del boom industriale seppe cogliere i segnali di un sistema economico destinato a esasperare disuguaglianze e povertà. Grande insegnante e pastore innovatore, don Milani è stato anche profeta di un’economia alternativa, attenta ai più deboli. Prima di molti altri, ha mosso critiche serrate all’accumulazione delle ricchezze, all’egemonia del profitto, all’omologazione incentivata dal capitalismo. Alla legge del mercato, oppose la grammatica dei diritti, della redistribuzione, del consumo critico. Una lezione, quella di don Milani, da riscoprire in tempi di crisi: perché se è vero che uscire dai problemi da soli è “avarizia”, è la sua etica della cura a indicarci la strada per un’economia più giusta in una società più degna.
Zone economiche speciali
Aldo Berlingueru
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2024
pagine: 128
Le zone economiche speciali (ZES) sono una species del più ampio genus delle zone franche. Di esse se ne conosce una grande varietà, avendo molti ordinamenti sperimentato strumenti simili al fine di circoscrivere determinate aree e renderle attrattive sul piano economico, fiscale, infrastrutturale ed occupazionale. Il libro tenta di effettuarne una ricostruzione guardando ad alcune esperienze significative adottate in paesi europei ed extra-europei salvo operare opportuni distinguo tra strumenti che appaiono lessicalmente simili ma sono intrinsecamente diversi, come le zone vocate all'export, le zone franche doganali, le zone franche urbane… ed altre ancora. Il diritto dell'Unione europea non conosce una nozione univoca di zona economica speciale. Esso si concentra piuttosto su quelle disciplinate nel codice doganale europeo. Mentre alcuni ordinamenti, specie nell'est Europa, hanno, negli anni, ampiamente disciplinato le ZES traendone anche ricadute economiche non trascurabili. Il libro mette in evidenza questa disparità di visioni offrendo anche qualche spunto per una riflessione comune. L'Italia ha invece visto l'introduzione delle ZES solo di recente, ad opera di un decreto legge (n. 91) del 2017. Il libro ricostruisce l'esperienza italiana guardando ai vari interventi, di normazione primaria e secondaria, che si sono, negli ultimi sette anni, avvicendati tra loro, creando un quadro normativo incerto e accidentato, specie per coloro - gli operatori economici - che delle ZES avrebbero potuto beneficiare, insediandosi nelle località produttive prescelte. E invece si sono trovati ad osservare continui cambi di prospettiva, con scelte anche antitetiche tra loro ed una visione, di lungo periodo, tutta da definire. Infatti, in soli sette anni, si sono prima coinvolte e poi escluse le Regioni, prima coinvolte e poi escluse le Autorità di sistema portuale, a vantaggio di Commissari governativi nominati con grande ritardo e poi subitaneamente revocati. Si sono prima concepiti e organizzati e poi depennati i nessi economici e funzionali tra aree produttive e porti. Si è fatto e disfatto, nel giro di un anno, un piano sui grandi investimenti. Sino a giungere, da ultimo, alla soppressione delle originarie ZES regionali a vantaggio di una sola ZES per tutto il Mezzogiorno d'Italia. Il libro riannoda il filo di questo sofferto iter normativo traendo le conclusioni raffigurate iconicamente nel titolo. D'altronde, una ricostruzione diacronica e documentata della vicenda complessiva non poteva, ad avviso di chi scrive, giungere a conclusioni diverse.
Politiche economiche e ingiustizie sociali. Atti, effetti, osservazioni
Pasqualino Isoni
Libro: Libro in brossura
editore: Susil Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 136
Questo saggio parla dei problemi pratici dell’attività economica e sociale dei Governi. Si tratta di argomenti interessanti per la vita quotidiana di ogni cittadino. In questo scritto sono stati esaminati alcuni dati significativi della Politica Economica italiana, riferiti a periodi diversi degli ultimi decenni. In particolare sono stati analizzati gli aspetti fiscali e i conseguenti effetti economici negativi riversati sul debito pubblico. Una maggiore attenzione è stata riservata alle manovre economiche degli ultimi due Governi.
Il comunitarismo industriale di Elton Mayo. Owen l’antesignano Cucinelli l’erede
Stefano Gatti
Libro: Libro in brossura
editore: pbv edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 112
C’è un filo che lega Owen, Mayo e Cucinelli: è il “comunitarismo industriale”. Lo elaborano, nel secolo XX, Elton Mayo e il suo collega Fritz J. Roethlisberger; Robert Owen ne è, nel XIX secolo, l’antesignano; Brunello Cucinelli ne è l’erede, a cavallo dei secoli XX e XXI. La dimensione sociale all’interno delle organizzazioni aziendali è dirimente e genera produttività. La fabbrica rappresenta una comunità, è una cellula sociale, la cui finalità è il benessere materiale e spirituale degli individui che la compongono... di tutti gli individui. Il capitalismo non va abbattuto ma va modificato per essere finalizzato non al profitto del padronato, ma alla realizzazione lavorativa, sociale, umana e anche culturale del lavoratore. Il senso di appartenenza a un gruppo è più importante di qualsiasi miglioramento o peggioramento dell’ambiente di lavoro, come dimostrano a Chicago Mayo e Roethlisberger che coniano la definizione poi divenuta celebre di “effetto Hawthorne”.
Interventi di politica economica 2020-2023
Roberto Artoni
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 264
L'interpretazione delle vicende dell'economia italiana proposta dall'autore è il frutto di un processo formativo protrattosi per molti decenni, in cui l'analisi storica e istituzionale è associata alle formulazioni teoriche. In questo contesto, l'accumulazione del debito pubblico, le privatizzazioni delle imprese pubbliche e le regole europee di politica fiscale sono esaminate, come sono elaborate le informazioni essenziali riguardanti i principali comparti della spesa pubblica e del sistema tributario.

