Musei e museologia
Il mestiere invisibile di esporre arte. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 192
Quali dinamiche sottendono il progetto espositivo e conservativo di un grande museo? Che cosa si nasconde dietro l’effimero spazio-tempo di un allestimento? Come creare le condizioni ottimali per il prestito di un’opera d’arte? Un racconto a più voci svela questo mondo nascosto intersecando architettura, ingegneria, sapere artigiano. Un percorso che consente al pubblico di riconoscere il valore di queste sfide e soluzioni, rendendo visibile ciò che normalmente resta invisibile. Dalle grandi mostre internazionali ai delicati interventi su capolavori sensibili realizzati dall’azienda veneziana OTTART, il libro svela come ogni esposizione nasca da un lavoro condiviso, spesso invisibile, che unisce competenze artigianali, conoscenza storica, ricerca tecnologica e cura dell’opera. Ciò che solitamente resta dietro le quinte appare qui come un vero e proprio laboratorio di pensiero e di azione, in cui la protezione e la valorizzazione delle opere si coniugano per rendere possibile l’incontro con il pubblico. Il mestiere invisibile di esporre arte si articola attraverso una serie di saggi e interviste che restituiscono la complessità di questo processo come pratica quotidiana, metodo, responsabilità. I saggi di Maurizio Torcellan, Luca Massimo Barbero e Veronica Rodenigo affiancano i dialoghi con professionisti che operano nelle istituzioni e nei cantieri dell’arte: Alessandro Pedron, Massimo Alvisi, Maurizio Milan, David Landau, Annabelle Selldorf, Michele Coppola e Karole Vail. Il volume racconta questi interventi come luoghi d’incontro tra visione artistica e competenza tecnica, e invita così a riconoscere il valore di queste professionalità “silenziose”, fondamentali per trasformare ogni esposizione in un’esperienza di senso, incontro e memoria.
Il museo Zordan. Una nuova concezione di Museo d'impresa-A new kind of a Company Museum
Libro: Libro in brossura
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2025
pagine: 216
Questo volume, bilingue e riccamente illustrato, nasce per documentare e dare forma al progetto del Museo Zordan, uno dei primi musei d'impresa italiani la cui strategia espositiva si basa sui processi piuttosto che sui prodotti, diventando uno spazio vivo di confronto tra impresa, cultura e società. A guidarlo è la convinzione che un'azienda - soprattutto se Società Benefit e B Corp - non debba parlare solo al committente, ma alla comunità: aprirsi, esprimersi, generare senso. Il cuore del volume è dedicato al percorso espositivo del Museo che si apre con una Timeline che incrocia storia aziendale e sviluppo locale, prosegue nella Wunderkammer - spazio immersivo in cui materiali, valori e pratiche diventano racconto - e si completa con la sezione dedicata ad Art for Sustainability, dove arte e impresa dialogano su temi ambientali e sociali. Le opere, frutto dell'incontro tra artisti e designer, aprono visioni nuove sul rapporto tra umano, natura e produzione. Pensato per chi opera nell'impresa, nella cultura, nella didattica e nella progettazione museale, questo libro è insieme racconto, manuale e invito: abitare il museo non come spazio statico, ma come organismo vivo, dove si producono idee prima degli oggetti. Un modello innovativo che dimostra come l'identità aziendale possa diventare esperienza collettiva e strumento per immaginare il futuro.
Tutto torna! Nuove acquisizioni e restituzioni alle collezioni della Reggia di Caserta-New acquisitions and returns to the Reggia di Caserta's collections. Catalogo della mostra (Caserta, 22 ottobre-24 novembre 2025)
Libro: Libro in brossura
editore: Sillabe
anno edizione: 2025
pagine: 112
Il museo non è un semplice luogo di conservazione, ma uno spazio di interpretazione e di restituzione, dove le opere continuano a generare conoscenza e significato per le generazioni future. In questa prospettiva, l’acquisizione – o meglio, il collezionare, come ridefinito nella nuova definizione di museo approvata a Praga nel 2022 – assume un valore rinnovato: ogni oggetto diventa occasione per ampliare la comprensione della sua storia e delle relazioni che racchiude. Ogni nuova opera è un invito alla ricerca, un terreno di confronto interdisciplinare, un varco verso inediti orizzonti di senso. Nel corso del tempo, numerose opere della Reggia di Caserta sono state affidate ad altre istituzioni per ragioni diverse. La decisione di farne oggi rientrare alcune non risponde a logiche di rivendicazione, ma al desiderio di restituire coerenza narrativa e integrità storica al patrimonio del Palazzo. Riportare nelle sale le opere che ne raccontano la genesi e la committenza significa riattivare il dialogo tra architettura e collezioni, tra passato e presente. Il volume affronta inoltre i temi legati al restauro di queste opere, illustrando le metodologie e le tecniche più avanzate oggi impiegate per garantirne la conservazione e la piena leggibilità.
NoAarchitecten. Philippe Vierin. An Fonteyne. Jitse Van Den Berg. 3 x Museo-3 x Museum
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2025
pagine: 66
Nati come depositi di storie che altrimenti sarebbero andate perdute per sempre, oggi i musei sono molto più che semplici magazzini di beni culturali. Sono attori civici, risorse culturali e luoghi in cui l’architettura fa da tramite nell’incontro tra cittadini e società. Nel nostro recente lavoro su tre musei d’arte, il KANAL di Bruxelles, lo S.M.A.K. di Gand e l’M HKA di Anversa, abbiamo esplorato questo ruolo attraverso tre temi ricorrenti: agentività, porosità e rappresentazione.
Bollettino dei Musei comunali di Roma. Nuova serie. Volume Vol. 38
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2025
pagine: 224
Dietro il paesaggio. Per un museo avanzato del territorio e del paesaggio della Sinistra Piave
Libro: Libro in brossura
editore: Anteferma Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 268
Ventinove stanze tematiche danno forma a un museo che descrive la ricchezza del paesaggio e del territorio della Sinistra Piave, oggi riconosciuto patrimonio dell’umanità. Sono stanze che compongono le tessere del complesso mosaico che disegna, nell’insieme, la struttura del passeggio. Un mosaico da leggere e intersecare in vari modi per far emerge “dietro il paesaggio” – come ci sollecita Andrea Zanzotto – la sua preziosa filigrana: le ragioni della forma. Il territorio è interpretato come realtà antropogeografica, viva e stratificata, frutto di intrecci tra natura, storia, cultura e lavoro collettivo. Emerge una narrazione aperta, risultato di un impegno multidisciplinare che vede coinvolti studiosi di vari atenei del triveneto. È un racconto a servizio del territorio, che delinea criticamente aspetti e protagonisti di tale narrazione e vuole essere occasione di conoscenza, consapevolezza e soprattutto progettualità per interpretare e valorizzare la continua metamorfosi del paesaggio, “il suo respiro”, e per preservare i valori di identità, qualità e memoria, in un rapporto dialogante e sostenibile nei riguardi di ambiente e abitanti.
MANN. Architettura, storie, restauro
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Paparo
anno edizione: 2025
pagine: 360
L'esperienza di ricerca avviata con una Convenzione tra il Dipartimento di Architettura (DiARC) dell'Università di Napoli Federico II e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli costituisce il contenuto del volume. L'obiettivo della ricerca MAN.TRA – che ha coinvolto diversi dipartimenti federiciani - è stato uno studio multidimensionale di un edificio che, prima sede pubblica dell'Università di Federico II. Studium fondato e voluto a Napoli, nel 1224, da Federico II di Svevia per formare la classe dirigente dello Stato, fu poi, dopo alterne vicende, destinato a funzione museale.
Ritratto d’un museo nel Novecento. Il Museo Nazionale di Napoli, 1900-1957
Andrea Milanese
Libro: Libro rilegato
editore: Editori Paparo
anno edizione: 2025
pagine: 300
Fino al 1957 il Museo Archeologico Nazionale di Napoli era un museo molto diverso da quello che oggi conosciamo, innanzitutto perché non era archeologico, né di nome né di fatto. Ne faceva parte a tutti gli effetti un’importante Pinacoteca, che qui era collocata e allestita per dialogare con le ricche raccolte d’arte antica. Questo progetto museografico, che andava avanti sin dalla fine del Settecento, fu interrotto solo nel dopoguerra, col trasferimento della Pinacoteca all’allora istituito Museo di Capodimonte. Gli anni che vanno dal 1900 al 1957 rappresentano l’ultima stagione nella lunga vita del celebre Museo Nazionale di Napoli (già Real Museo Borbonico), una stagione poco nota, che pure vide storici dell’arte e archeologi impegnati in colossali riordini del museo napoletano, oltre che in accesi dibattiti sul senso e sul ruolo del museo, in sintonia con le più avanzate tendenze della museografia internazionale del tempo. Duecento vedute fotografiche degli interni delle sale – dalle più antiche del 1903 fino agli scatti di celebri fotografi come Herbert List o Henri Cartier Bresson, o a quelli realizzati sul set di Viaggio in Italia di Rossellini (1953) – ridanno un volto a questo museo che per molti versi non c’è più, diverso da com’era stato nell’Ottocento e ancor di più da come poi sarebbe diventato.
Corrado Ricci. L'origine del museo moderno in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2025
pagine: 152
Il volume ricostruisce criticamente la figura e l'opera di Corrado Ricci (1858-1934), storico dell'arte, archeologo, direttore di musei e tra i primi promotori di un'idea moderna, educativa e pubblica del museo in Italia. Ricci inizia la carriera giovanissimo nella sua città, Ravenna, dove a soli diciannove anni si distingue per l'impegno nella tutela e nello studio del patrimonio letterario e artistico locale. Esprime inoltre un profondo interesse verso l'estetica infantile, e proprio in questi suoi primi anni di attività scrive "L'arte dei bambini" (1887), opera pionieristica che anticipa le riflessioni delle avanguardie novecentesche, in cui, con spirito innovativo e sorprendente apertura, esplora la produzione grafica infantile come linguaggio espressivo autonomo, precorrendo teorie che solo decenni più tardi saranno accolte dalla pedagogia e dalla psicologia dell'arte. Dalla direzione della Galleria di Parma a quelle delle gallerie di Modena, Milano e Firenze, Ricci trasforma la pratica museale italiana, rendendola accessibile e radicata nel paesaggio culturale nazionale. In particolare, è fondamentale il suo contributo alla definizione dell'identità della Pinacoteca di Brera dove, grazie alla cessione di alcuni spazi da parte dell'Accademia che solo lui riesce a ottenere, può realizzare un percorso ad anello, indispensabile dal punto di vista museografico, e un ordinamento per epoche e scuole ancora oggi insuperato. I saggi di James M. Bradburne, Adriano Amendola, Giuseppina Di Gangi ed Erica Bernardi, curatrice del volume, ricompongono il profilo di un intellettuale centrale nel passaggio tra Otto e Novecento e lo collocano all'interno della storia di Brera come primo tassello della fase moderna del museo. Il volume si inserisce nella serie promossa dalla Pinacoteca di Brera dedicata ai suoi direttori più emblematici del Novecento - Corrado Ricci, Ettore Modigliani, Fernanda Wittgens e Franco Russoli - restituendo al dibattito storiografico figure che hanno plasmato la visione pubblica del museo moderno in Italia.
Il museo accessibile. Pratiche partecipative e impatto sociale in un'organizzazione culturale
Libro
editore: EGEA
anno edizione: 2025
pagine: 240
L’accessibilità è un approccio trasversale, multidisciplinare e complesso che nel museo si può realizzare solo attraverso la co-progettazione e la collaborazione di tante competenze. Abbiamo bisogno delle persone con disabilità non solo per mappare le barriere ma anche per progettare spazi, mostre, servizi e attività di qualità, perché dove tendiamo a darci risposte autoassolutorie sul livello di accessibilità e funzionalità, la persona con disabilità può supportarci nel progettare soluzioni migliori. L’accessibilità non è solo l’applicazione di standard e tecniche, è soprattutto una cultura da costruire, fondata sulla sperimentazione, la valorizzazione delle differenze, l’ascolto delle esperienze e la responsabilità collettiva. L’accessibilità di una mostra nasce con la ricerca e la curatela, non come correttivo a posteriori.

