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Politica e governo

Vite al fronte. Donbass, Libano, Siria, Nagorno Karabakh: il grande intreccio delle guerre nelle storie di chi le ha vissute

Vite al fronte. Donbass, Libano, Siria, Nagorno Karabakh: il grande intreccio delle guerre nelle storie di chi le ha vissute

Luca Steinmann

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2025

pagine: 272

Negli ultimi anni Steinmann ha vissuto conflitti in tutti gli angoli della Terra, aggregandosi a eserciti, popolazioni e combattenti tra loro nemici: durante la guerra in Libano del 2024 è stato tanto sul lato israeliano quanto su quello di Hezbollah; ha viaggiato sia per i territori in mano ad Assad, tornandoci dopo la sua caduta, sia in quelli abitati da ribelli e civili a lui ostili lungo i confini della Siria; è andato nel Nagorno Karabakh durante i combattimenti e poi di nuovo dopo la fuga di massa degli armeni, osservando il ripopolamento di questa regione da parte degli azerbaigiani. Senza dimenticare il Donbass, dove è stato uno dei pochissimi giornalisti occidentali a seguire le truppe russe mentre invadevano l’Ucraina. In tutti questi viaggi ha raccolto le testimonianze di soldati e civili che, travolti dalle guerre, non riescono più a liberarsene, nemmeno fuggendo all’estero. Ha incontrato gli ebrei ucraini che nel 2022 sono scappati in Israele per poi ritrovarsi un anno dopo trascinati nuovamente nella guerra di Gaza; i palestinesi rifugiati in Libano e Siria e travolti anche lì dai conflitti; i cristiani del Medio Oriente ormai sempre meno numerosi; gli armeni in fuga dalla guerra in Siria che, dopo essersi stabiliti nel Nagorno Karabakh, sono dovuti scappare di nuovo. Attraverso le loro storie, Steinmann mostra come tutte queste guerre siano intrecciate e si alimentino a vicenda. Con una prosa avvincente, conduce il lettore alla scoperta di aree inesplorate dai media, dando voce senza filtri a persone che lottano per la quotidiana sopravvivenza, talvolta imbracciando loro stesse le armi tra le file di milizie, eserciti e battaglioni di mercenari, come il Gruppo Wagner. E lo fa con la forza narrativa di chi cerca sempre di restituire alle guerre non la verità ideologica ma la spietata realtà dei fatti. Quella realtà che in tanti dimentichiamo perché, “alla fine, chi vince sui campi di battaglia si conquista un posto al tavolo delle grandi potenze del mondo. Anche chi fino a cinque minuti prima subiva accuse di terrorismo, pulizia etnica e genocidio. Solo gli sconfitti finiscono sul banco degli imputati”.
18,00

Il KGB. Storia della più potente organizzazione spionistica

Il KGB. Storia della più potente organizzazione spionistica

Brian Freemantle

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2025

pagine: 192

Il KGB (Comitato per la sicurezza dello Stato) è stata la più grande organizzazione spionistica mai vista al mondo. Senza la sua onnipresente sorveglianza, l’unione «monolitica» dell’URSS avrebbe cessato di esistere. Sono state le milizie del KGB che hanno tenuto sotto controllo le frontiere di terra e di mare. È stato il KGB che ha vigilato su scuole, accademie e università. Attraverso i suoi innumerevoli censori ha esaminato tutto il materiale a stampa. Il Comitato ha diretto la scienza e la medicina, ha controllato polizia ed esercito, ha istituito in ogni città, paese e villaggio una rete di informatori per poter conoscere il comportamento e le attitudini degli oltre 270 milioni di abitanti dell’URSS. L’Autore fornisce un’analisi dettagliata della struttura del KGB rivelando quanto sia stato importante il raggio d’azione dei suoi agenti.
17,00

Il mondo dopo Gaza

Il mondo dopo Gaza

Pankaj Mishra

Libro: Libro in brossura

editore: Guanda

anno edizione: 2025

pagine: 320

«Com'è possibile che Israele, un paese costruito per ospitare un popolo perseguitato e senza patria, sia giunto a esercitare un potere di vita e di morte così terribile su un'altra popolazione di rifugiati?» Lo scrittore indiano Pankaj Mishra analizza la nascita e lo sviluppo dello Stato di Israele, e il ruolo che la memoria della Shoah ha avuto nell'immaginario dal dopoguerra in poi. Dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 e il conflitto in Medio Oriente che ne è derivato, Mishra riconsidera le due letture concorrenti del secolo scorso: se da un lato si è celebrato il trionfo dell'Occidente sui totalitarismi, lo stesso rilievo non è stato attribuito alle lotte per l'indipendenza dei paesi del Sud del mondo. Mentre le vecchie pietre di paragone si sgretolano, è di fondamentale importanza rispondere alle domande nate dalla crisi attuale: perché alcune vite sembrano contare più di altre? La narrazione di sofferenza scaturita dalla Shoah impedisce di riconoscere gli stigmi del colonialismo nella vicenda del popolo palestinese? Molto è accaduto nel mondo negli ultimi anni: guerre, catastrofi naturali, crisi finanziarie, terremoti politici. Eppure niente sembra paragonabile a Gaza: niente suscita in noi uno sgomento e un senso di impotenza così insopportabili. Ecco perché esisterà un prima e un dopo Gaza, e la reazione a questa tragedia sarà per una generazione che non ha visto né vissuto gli sconvolgimenti del Novecento la base per costruire una nuova coscienza politica.
20,00

Fratelli di chat. Storia segreta del partito di Giorgia Meloni

Fratelli di chat. Storia segreta del partito di Giorgia Meloni

Giacomo Salvini

Libro: Libro in brossura

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2025

pagine: 336

La storia mai raccontata del partito di Giorgia Meloni attraverso le chat dei parlamentari, ministri e dirigenti di Fratelli d’Italia. Dalla guerra a Matteo Salvini al parricidio nei confronti di Silvio Berlusconi fino ai litigi tra compagni di partito a colpi di insulti, tradimenti e “infami” che passano le notizie ai giornali. Ma anche i retroscena inediti sulla caduta di Mario Draghi e la formazione del governo di destra nel 2022, le giravolte sulla guerra in Ucraina e il rapporto con Ursula von Der Leyen e con gli Stati Uniti di Donald Trump. Com’è stato possibile che il partito di Giorgia Meloni in pochi anni sia passato dal 4% al potere? Una ricostruzione top secret e inedita sul partito della fiamma riuscito a issarsi sulla bandiera più alta, quella di Palazzo Chigi. Prefazione di Marco Travaglio.
17,00

Il ciuffo di Trump. Morte e rinascita dell'incubo delle élite

Il ciuffo di Trump. Morte e rinascita dell'incubo delle élite

Costanza Cavalli

Libro: Libro in brossura

editore: Il Timone

anno edizione: 2024

pagine: 120

I democratici emanavano un ottimismo nauseante, dai politologi ai professori, da Hollywood alle pop star, le élite si ergevano ad argine della democrazia liberale, i sondaggi avevano previsto un testa a testa, la stampa era pronta a settimane insonni prima di annunciare il risultato. Ma Donald Trump, quel demagogo velenoso e bigotto, quell'aspirante dittatore, narcisista, razzista, maschilista, incolto e volgare fino all'indecenza, ha ottenuto abbastanza voti per dichiarare la vittoria alle 2:30 del mattino. Delle due l'una: o 75 milioni di americani sono favorevoli a un colpo di Stato o le élite, ancora una volta, non hanno capito niente. Dove erano convinte di vedere un blu oceano hanno avvistato le ombre rosse di un'intera nazione. Un viaggio alla seconda scoperta dell'America. Costanza Cavalli (Brescia, 1992), giornalista professionista, è collaboratrice del quotidiano "Libero" e del mensile "Il Timone". È autrice della rubrica "Parlamentari scatenati" e, insieme con Mario Sechi, del podcast "Il disordine delle cose". Ha pubblicato il romanzo "Fuoco Verde" (Edizioni San Paolo, 2016) sulla vita di Ildegarda di Bingen, santa e Dottore della Chiesa.
15,90

La nuova guerra contro le democrazie. Così le autocrazie vogliono stravolgere l'ordine internazionale

La nuova guerra contro le democrazie. Così le autocrazie vogliono stravolgere l'ordine internazionale

Maurizio Molinari

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2024

pagine: 240

«Ci aspetta probabilmente il decennio più pericoloso, imprevedibile e allo stesso tempo più importante dalla fine della Seconda guerra mondiale.» È l’ottobre del 2022, e a parlare è Vladimir Putin. È una constatazione, ma soprattutto una minaccia: il fronte delle autocrazie sembra essersi compattato negli ultimi anni per lanciare una sfida feroce all’ordine globale che ha governato la geopolitica dalla fine della Guerra fredda. Parole da prendere terribilmente sul serio, come fa Maurizio Molinari in questo saggio, individuando i cinque fronti caldi di una guerra ibrida che vede schierati da un lato i Paesi occidentali e dall’altro le principali autocrazie del pianeta: la Russia di Putin, la Cina di Xi, la Repubblica islamica iraniana di Khamenei. Servendosi di mappe aggiornate e illuminanti, Molinari ci guida in un’analisi serrata degli sviluppi politici e militari in corso non solo nei campi di battaglia dell’Ucraina e del Medio Oriente, ma nelle aree contese sotto il profilo ideale ed economico della nostra stessa Europa e dell’Africa, del continente asiatico e dell’Estremo Oriente del planisfero. Tutti «tasselli di un unico mosaico, la grande guerra d’attrito che Russia, Iran e Cina stanno combattendo, in maniera asimmetrica, contro le democrazie, al fine di metterle sulla difensiva, indebolirle e farle implodere per riuscire a ridefinire l’architettura internazionale di sicurezza». Un viaggio avvincente dallo stretto di Taiwan a Karkhiv, dal centro della politica europea al Sahel, da Gaza alle isole contese del Pacifico, per spiegare che non è solo con le armi che si combatte. Una guerra ibrida che vediamo accendersi sui social, nell’informazione contaminata, negli attacchi cyber, nell’uso della religione e del nazionalismo. Una sfida epocale di cui siamo testimoni ogni giorno. Con le mappe di Laura Canali che spiegano i 5 fronti di conflitto.
22,00

Zelens'kyj. L'uomo e la maschera

Zelens'kyj. L'uomo e la maschera

Fulvio Scaglione

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2024

pagine: 160

Prima di diventare uno dei personaggi più conosciuti sulla scena politica internazionale, Volodymyr Zelens'kyj, attore di tv e cinema, era già uno degli uomini più famosi in Russia, in Ucraina e nelle ex Repubbliche Sovietiche. Il 20 maggio 2019 è stato eletto alla presidenza dell’Ucraina e da quel momento la sua notorietà è cresciuta a dismisura in tutto il mondo. Ma possiamo davvero dire di conoscerlo? Nella sua breve e tumultuosa esperienza politica, Zelens'kyj è stato – o ha interpretato – un personaggio sempre diverso: l’attore che si è fatto politico con l’appoggio degli oligarchi; il presidente che ha ingaggiato una rovinosa battaglia per riformare l’Ucraina; il complottista guidato dall’opportunismo; il leader in tenuta militare, protagonista della resistenza ucraina di fronte all’invasione russa; il democratico che sognava l’Europa, ma che si è appoggiato all’estrema destra; il rappresentante del popolo che ha accentrato tutti i poteri nelle proprie mani e in quelle di una ristretta cerchia di fedelissimi talvolta dal passato di dubbia trasparenza. Con audacia e schiettezza, Fulvio Scaglione ci racconta la parabola – ancora poco limpida – di Volodymyr Zelens'kyj tra luci e ombre, consensi e contraddizioni, alla scoperta dell’uomo e del politico. Prefazione di Lucio Caracciolo.
16,00

Israele e Palestina. Un conflitto senza fine?

Israele e Palestina. Un conflitto senza fine?

Giovanni Sale, David Neuhaus

Libro: Libro in brossura

editore: Il Pellegrino

anno edizione: 2024

pagine: 432

«La guerra in corso tra Israele e Hamas va inquadrata in una cornice più vasta: dal Trattato di Sykes-Picot del 1916 alla nascita dello Stato di Israele nel 1948, alla guerra arabo-israeliana che ne è derivata e, soprattutto, alle prime espulsioni di chi abitava in quel momento il territorio conteso. Questi eventi hanno portato alla nascita della “questione palestinese”». Così Giovanni Sale nella prefazione a questo volume, che fornisce un’attendibile ricostruzione del contesto in cui vanno situati i drammatici fatti seguiti all’attacco da parte di Hamas del 7 ottobre 2023, e alla sproporzione della reazione militare posta in essere da Israele, con l’uccisione di oltre 35mila palestinesi, il ferimento di più di 79mila persone e la crisi umanitaria che ne è derivata. Solo comprendendo la storia nella quale questi eventi si situano, infatti, è possibile riflettere sulle soluzioni possibili e proporre ipotesi che vadano oltre i nazionalismi, unica strada per arrivare «a una risoluzione della crisi, in linea con le direttive della comunità internazionale, al fine di portare la pace in uno dei territori più importanti, dal punto di vista culturale, religioso e strategico, del pianeta».
19,00

Diario di un genocidio. 60 giorni sotto le bombe a Gaza

Diario di un genocidio. 60 giorni sotto le bombe a Gaza

Atef Abu-Saif

Libro: Libro in brossura

editore: Fuoriscena

anno edizione: 2024

pagine: 272

«L’ultima volta che ho visto mia suocera è stata la mattina in cui sono partito per il checkpoint di Rafah, per raggiungere l’Egitto. Mi ha sorriso, ha abbracciato mio figlio dicendogli: “Quando la guerra finirà, per favore, vieni a trovarmi”. La guerra non è finita. E lei è morta. Dopo una vita trascorsa in tende e campi profughi, finalmente è entrata in una casa stabile. La casa di Dio.» Questo libro è la cronaca limpida e feroce di una guerra senza fine, raccontata in presa diretta, dal primo giorno. È la testimonianza di una lotta per la sopravvivenza, nel corso di un viaggio dal nord della Striscia di Gaza fino al confine con l’Egitto. L’autore di queste pagine attraversa la sua terra mentre l’assedio e i bombardamenti israeliani si fanno sempre più intensi. Con lui ci sono il figlio quindicenne, Yasser, e la suocera settantenne, malata, che si muove su una sedia a rotelle («Ha sofferto molto durante l’esodo. I soldati gridavano, minacciando di sparare se ci fossimo fermati. Mio figlio spingeva la sedia a rotelle mentre io sostenevo il corpo fragile di mia suocera. Il terreno sconnesso la faceva sobbalzare in avanti, in più di un’occasione è caduta a terra. In altri momenti, bisognava portarla in braccio perché la strada era piena di fango, distrutta, cosparsa di corpi e intrisa di sangue.») Il 5 ottobre scorso, due giorni prima dell’attacco criminale di Hamas contro Israele, Atef Abu Saif lasciava Ramallah, in Cisgiordania, dove vive con la famiglia, per raggiungere Gaza. Doveva essere un breve viaggio di lavoro e l’occasione per andare a trovare i famigliari, che vivevano lì. Invece rimarrà intrappolato nella guerra più devastante di cui abbia memoria. Mentre ai giornalisti e ai fotografi di tutto il mondo è proibito entrare a Gaza e mentre i pochi che dall’interno provano a raccontarci ciò che accade rischiano la vita (quando questo libro va in stampa, sono 122 i giornalisti uccisi a Gaza), il "Diario di un genocidio" rappresenta un documento imprescindibile per onorare la verità dei fatti e per impedire che si dica: noi non sapevamo.
18,00

Matteotti e Mussolini. 1924: il delitto del Lungotevere

Matteotti e Mussolini. 1924: il delitto del Lungotevere

Claudio Fracassi

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2024

pagine: 502

«Uscito dalla sua casa di via Pisanelli, Matteotti si era diretto verso il Lungotevere, come spesso faceva: un percorso più lungo per raggiungere il centro, ma a Roma il tempo era bello e il fiume era inondato di luce. Venti metri più in là, era ferma la Lancia degli aggressori». Un pomeriggio assolato di giugno, il Lungotevere deserto alle porte di Roma: un uomo, da tempo pedinato, è aggredito da un commando di cinque persone, reagisce disperatamente, viene caricato a forza dentro una lussuosa Lancia nera. Non tornerà più dalla sua famiglia. Quell’uomo era Giacomo Matteotti, segretario socialista, «tenace e incorruttibile, il vero avversario di Mussolini», dirà il capo dei killer. Dieci giorni prima, dai banchi del Parlamento, aveva chiamato un’opposizione fino a quel momento disorientata a una resistenza senza compromessi «contro il regime dell’arbitrio». Si apre così, nel 1924, la crisi più drammatica del fascismo al governo da due anni. Nonostante il clima di allarme creato dallo squadrismo, l’Italia era ancora uno Stato liberale. Un’ondata di emozione attraversò il Paese: dov’era stato sepolto il corpo? Chi erano i mandanti? Con un racconto avvincente come un film, attraverso gli atti d’indagine recentemente desecretati, l’autore ricostruisce i movimenti che prepararono il delitto Matteotti, i colloqui nelle stanze del potere, le manovre politiche degli oppositori, le battaglie giornalistiche. Fino al fatidico 3 gennaio 1925, quando lo scontro si chiuse col discorso di Mussolini che segnò l’inizio della dittatura.
22,00

Quando partimmo per la pace. Comiso, i missili e un movimento che c'è ancora

Quando partimmo per la pace. Comiso, i missili e un movimento che c'è ancora

Elena Corna, Ester Muzio

Libro: Libro in brossura

editore: I Libri di Mompracem

anno edizione: 2024

pagine: 168

Nel 1983 si rischiò concretamente la guerra nucleare e l’Europa si riempì di missili. I cittadini europei diedero vita al più grandioso movimento pacifista del secolo, che ebbe come uno degli epicentri la cittadina siciliana di Comiso, sede di una base NATO. "Quando partimmo per la pace" fa rivivere voci, persone, battaglie e controversie che disegnano un pezzo importante della nostra storia e della nostra cultura, che è bene non dimenticare.
13,00

Piano B. Uno spartito per rigenerare l'Italia

Piano B. Uno spartito per rigenerare l'Italia

Leonardo Becchetti

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2024

pagine: 144

Non un partito, ma uno «spartito», un manifesto per rilanciare il ruolo politico della società civile, grande ricchezza del nostro paese. Il mondo così com’è non ci piace: guerre, crisi climatica, crisi economica, crisi dei diritti, disuguaglianze, povertà. Eppure il tempo che stiamo vivendo è un’occasione: proprio questo è il momento per cambiare rotta, invertire la marcia. Serve uno spartito che cambi la musica, un piano, un metodo diverso. È da questa consapevolezza che nasce Piano B, un progetto collettivo che unisce diversi esponenti della società civile allo scopo di proporre un’alternativa al modello di sviluppo dominante. Da dove iniziare? Al centro del discorso politico va riportata la persona, intesa in tutte le sue dimensioni. Ciò significa abbandonare la prospettiva individualistica: la persona è tale perché è in relazione con il resto dell’umanità e tutte le forme di vita, è aperta all’altro e all’infinito; la persona esiste solo in rapporto al luogo in cui vive, all’ambiente nel quale si colloca, all’insieme dei rapporti che costruisce. Puntare sulla persona significa prendersene cura dalla nascita alla morte, investendo sulla sua educazione e formazione; preoccuparsi del lavoro e dell’abitare; adoperarsi per la tutela dell’ambiente, per la rigenerazione dei territori e delle forme democratiche dello Stato. Significa, inoltre, ripartire dalla Costituzione e impegnarsi per metterla in atto. Piano B muove dalla certezza che l’attuale modello di sviluppo è malato, il progresso economico di per sé non garantisce la felicità: la domanda più profonda di «ben-vivere» ci spinge a porre l’attenzione su altri fattori, come la salute, l’istruzione, la qualità della vita relazionale, la crescita e la ricchezza delle opportunità. Per realizzare questo progetto, alle due mani tradizionali dell’economia (mercato e istituzioni) deve unirsi una terza mano – delle imprese e delle organizzazioni sociali responsabili – e una quarta – della cittadinanza attiva. Un sistema a quattro mani è l’unico in grado di promuovere la crescita e la vitalità della società civile, che è la vera forza della democrazia. La sfida per un futuro più desiderabile passa da un rilancio della partecipazione. Per rispondere alla complessità del presente, Piano B propone dunque un nuovo paradigma sociale e civile, declinato in diciassette parole fondative e fortemente legato ai concetti di generatività, solidarietà e sostenibilità, così presenti nel pensiero e nelle azioni di papa Francesco. Per ognuna di queste parole si parte dall’interpretazione angusta e limitante della cultura contemporanea per aprire l’orizzonte verso una visione più ampia e generativa, che mette in connessione il pensiero con le buone pratiche che già esistono nel nostro paese, ma che spesso restano in sordina. Un progetto politico ambizioso, quello del Piano B, che mira a far risuonare la sinfonia dell’Italia attiva, facendo emergere una visione comune, in grado di incidere sull’opinione pubblica e sulla politica. Com’è già accaduto in occasione della recente riforma costituzionale promossa dalla società civile, che ha portato a introdurre nella Costituzione lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia dell’ambiente, per la tutela delle future generazioni. Continuando su questa strada, la scommessa di Piano B è quella di diventare un punto di riferimento aggregante, che aiuti a orientare il cambiamento verso un benessere diffuso, equo e sostenibile.
16,00

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