Servizi sociali, assistenza sociale e criminologia

Il volume si articola in due parti. La prima inquadra il Budget di Salute nel contesto del welfare italiano, con particolare attenzione alle sue potenzialità applicative nell’ambito della salute mentale. La seconda presenta i risultati più rilevanti di un’indagine condotta nei servizi di salute mentale in Calabria, volta a verificare la presenza delle infrastrutture sociali necessarie per l’attuazione concreta del BdS sul territorio. Un intermezzo tra le due sezioni propone spunti critici e riflessioni sui limiti strutturali e istituzionali che ostacolano la piena realizzazione delle prospettive innovative delineate dai principi sociosanitari, di cui il Budget di Salute rappresenta uno degli strumenti più complessi e ambiziosi.

"Quando meno te lo aspetti, ti ritrovi dall’altra parte della barricata come un fulmine a ciel sereno, e non sai chi devi ringraziare perché sei convintissimo di non aver commesso alcun crimine. La tua coscienza ti indica di stare tranquillo perché la verità verrà a galla e sarai prosciolto con formula piena. Intanto non dormi, sei preoccupato, ti vergogni nonostante tu sia innocente, la tua famiglia ne soffre e alcuni colleghi sanno che non hai fatto nulla di anomalo, ma tengono le distanze come avessi una malattia contagiosa peggio del Covid-19. Nel mio caso e di coloro che erano in servizio al mio fianco, si è creduto all’istante alla denunciante e non agli operatori al servizio dello Stato che eseguivano prevenzione e repressione di reati alla guida di un mezzo privato sulla strada. Se non mi fosse successo direttamente avrei avuto perplessità nel credere che si potesse verificare una situazione così apocalittica e devastante."

Sangue sul corridoio. Gocce e schizzi compongono, come lettere di un immondo alfabeto, le parole di un mistero che non sarà mai risolto. Tracce, studiate, dibattute, interpretate fino alla più piccola stilla. Con grande fragore scientifico, ma inutilmente. Non c’è fantasia. Non ci sono personaggi che rispettano un copione inventato. Non ci sono colpi di scena e finali a sorpresa come nei gialli o nel crime televisivo. Qui c’è la realtà che impasta macchie rossastre, dolore, sospetti, procure, tribunali. Realtà che in una notte qualsiasi diventa feroce. Ci provano in tanti, nessuno riesce ad afferrare il canovaccio di un delitto che rimane sospeso. Irrisolto e senza giustizia. In questo libro c’è il racconto di come è stata cercata e non trovata la verità sull’omicidio di Mara Calisti, uccisa con una coltellata nella sua abitazione di Todi il 15 luglio 1993. Tante donne ammazzate in quell’estate italiana che ancora non li chiama femminicidi. I documenti riportati nel testo mettono il lettore davanti alle tecniche investigative di allora e le confronta con quelle di oggi, più di trent’anni dopo. Ci sono stati errori?

Un viaggio attraverso la storia, il pensiero e le nuove forme della violenza: dalle vendette arcaiche al monopolio statale della forza, fino alla violenza domestica, strutturale e digitale. Lucia Cerullo unisce filosofia, diritto e criminologia per offrire una lettura chiara e rigorosa di uno dei fenomeni più complessi del nostro tempo.

Perugia, 1° novembre 2007 fuori le mure di Porta sant’Angelo, suona il telefono fisso di casa di una famiglia in via Sperandio. Al telefono una voce sconosciuta. Quando la madre della famiglia risponde, l’interlocutore si raccomanda di non usare lo sciacquone del water per non far scattare la bomba installata all’interno del dispositivo. La signora si spaventa e chiama la polizia. Gli artificieri arrivano celermente sul posto e scoprono che si tratta di un falso allarme. Il giorno seguente, la stessa famiglia ritrova due telefoni nel proprio giardino. Inizialmente pensano che siano caduti ai poliziotti presenti al sopralluogo della sera precedente. La madre chiama di nuovo la questura; si scopre che i telefonini non appartengono ai poliziotti. Dal controllo delle sim la polizia identifica una carta inglese, mentre l’altra sim italiana è registrata a nome di una certa Filomena Romanelli, residente in via della Pergola 7. Il 2 novembre 2007 il commissario manda due agenti in via della Pergola per chiedere alla ragazza di spiegare come mai il suo telefonino sia stato rinvenuto nel giardino della signora…

L'importanza di questo libro sta nel fatto di non essere un semplice resoconto di episodi di cronaca, ma un racconto di eventi vissuti in prima persona: l'autore narra, in una serie di avvincenti ed emozionanti capitoli, l'evoluzione che ha subito la sua professione nel corso degli ultimi cinquant'anni. Gianpaolo Pellegrini ha sempre svolto il suo lavoro di soccorritore guidato dal desiderio di rispondere al meglio ai bisogni e alle necessità dei pazienti nei momenti più critici e drammatici. Nel corso degli anni l'autore ha vissuto una serie di avvenimenti che hanno portato a grandi mutamenti nel soccorso preospedaliero, in Ticino e in Svizzera. Il cambiamento più evidente è stato il passaggio da un sistema quasi esclusivamente di volontariato al professionismo d'eccellenza, che caratterizza i nostri giorni. Dice l'autore: "Se oggi è normale avere un medico d'urgenza o un elicottero su luogo di un intervento, lo dobbiamo anche alla generazione di operatori della salute (la mia) che ha lavorato per far sì che tutto ciò abbia potuto diventare realtà".

Vent’anni di incontri con protagonisti del male raccontati attraverso le emozioni e le riflessioni vissute dall’autore. Delle centinaia di detenuti incontrati, Pizzini riporta le esperienze che maggiormente lo hanno segnato come docente e come persona: ne risulta una finestra d’osservazione e di esplorazione dei confini fra il bene e il male. Il libro si conclude con alcune riflessioni di un killer della mafia e di un femminicida. Prefazione di Giusi Fasano.

Che impatto ha avuto la pandemia sulle rappresentazioni e sulle pratiche della sicurezza urbana? Il volume presenta i risultati di una ricerca che ha coinvolto i vertici delle istituzioni protagoniste nell’attuazione delle misure di contenimento del contagio. Parallelamente, viene analizzato il ruolo di media ed esperti nella costruzione del discorso pubblico sulla pandemia e nelle dinamiche di panico morale che hanno accompagnato la crisi sanitaria, influenzando la percezione collettiva della sicurezza e orientando l’operatività delle forze dell’ordine tra controlli, repressione e servizi di prossimità.

Questo manuale si presenta come strumento completo a 360 gradi per la preparazione alle prove dei concorsi per Istruttore di Polizia locale indetto dal Comune di Verona, Padova, Vicenza e altri enti. Il testo è stato realizzato e curato da autori con esperienza decennale nella Polizia locale che hanno fatto parte di commissioni giudicatrici di concorsi, maturando una pluriennale esperienza e conoscenza del settore. L'intento è proporre al candidato il livello migliore possibile di conoscenza di ogni singola materia trattata nell'ottica del superamento della prova scritta ed orale del concorso, accompagnandolo passo per passo nella preparazione di tutti gli argomenti. Il manuale si presenta suddiviso in 4 parti principali: 1) la Polizia locale; 2) le materie teoriche di inquadramento generale (diritto costituzionale, diritto amministrativo, ordinamento enti locali, diritto penale, procedura penale, polizia giudiziaria, sanzioni e illeciti); 3) le materie di competenza istituzionale della Polizia locale (circolazione stradale e infortunistica, illeciti, reati e sanzioni, polizia edilizia, commerciale, sanitaria, ambientale, legislazione sullo straniero, sicurezza urbana, protezione civile); 4) la Polizia locale in fase dinamica (tecniche e modelli per la redazione degli atti). All'interno del testo sono inseriti diversi strumenti di supporto allo studio: evidenziature e riquadri per attirare l'attenzione sulle cose da non dimenticare e che ricorrono nelle prove scritte ed orali dei concorsi; i box “RICORDA” che focalizzano l'attenzione sui concetti e aspetti da ricordare; i quiz a fine capitolo, raggiungibili tramite Qrcode per verificare la propria preparazione su quell'argomento.