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Sesso, razza e pratica del potere. L'idea di natura

Sesso, razza e pratica del potere. L'idea di natura
Titolo Sesso, razza e pratica del potere. L'idea di natura
Autore
Curatori , ,
Argomento Società, scienze sociali e politica Sociologia e antropologia
Collana Culture, 169
Editore Ombre Corte
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 250
Pubblicazione 05/2024
ISBN 9788869482939
 
22,00

 
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Dalla fine degli anni Sessanta, la sociologa francese Colette Guillaumin ha rivoluzionato il modo di pensare il sessismo e il razzismo, teorizzandone il carattere sistemico, non accidentale e non innato. Attraverso un'analisi storica e sociologica delle idee di sesso e di razza e dei rapporti sociali che le hanno prodotte, Guillaumin dimostra che le donne e le persone non-bianche sono gruppi oppressi e che è l'oppressione a creare questi gruppi. In altre parole, uomini e donne, persone bianche e persone non-bianche sono categorie che non hanno nulla di "naturale", e quindi nulla di eterno. Sono gruppi antagonisti prodotti da forme sistemiche di dominio, di sfruttamento, di appropriazione di un gruppo (di sesso, di razza) sull'altro, trasformati in "gruppi naturali" da un'ideologia che fabbrica "l'idea di natura" per nascondere l'origine sociale dell'oppressione. Impensabile, rivoluzionaria, questa è la tesi sostenuta da Guillaumin in questo testo precursore e ormai classico. Una tale visione caratterizza, più in generale, l'approccio del femminismo materialista, sviluppatosi in Francia a partire dagli anni Settanta. Tale paradigma conta tra le sue principali esponenti, oltre la stessa Guillaumin, Christine Delphy, Monique Wittig, Nicole-Claude Mathieu e Paola Tabet. I testi di Guillaumin hanno il grande pregio di essere vivi, aperti, inesauribili. Da un lato, ispirano senza sosta nuove ricerche (sui processi di razzizzazione, sulla performatività del linguaggio, sulla dominazione adulta), dall'altro, costituiscono un contributo imprescindibile alla prospettiva detta oggi “intersezionale”, che guarda il reciproco riprodursi dei rapporti sociali di oppressione.
 
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