Composte per lo più fra il 1795 e il 1797, le diciassette "Satire" alfieriane esprimono un’indignatio congeniale allo scrittore, tanto più nei panni del moralista che osserva i mali della fine del secolo scossa da quel teatro di sangue che fu la Rivoluzione francese. A questo epilogo della cultura dei lumi Alfieri guarda da una prospettiva scopertamente “misogallica” che colpisce in primo luogo la lezione dei philosophes e soprattutto di Voltaire, giudicato senza appello come l’artefice della corruzione del pensiero sfociata nella rivoluzione. L’ostilità contro i nobili di corte, l’intolleranza della borghesia e della plebe, la condanna dei falsi miti dell’Illuminismo sono gli umori solitari che attraversano l’aggressività verbale della maggior parte delle "Satire". E in controluce agisce prepotentemente, non solo nella tonalità e nelle cadenze dello stile, la lezione di Dante, severo nel denunciare i mali dell’età sua e libero nell’esprimerli.
- Home
- Poesia e studi letterari
- Poesia
- Satire
Satire
| Titolo | Satire |
| Autore | Vittorio Alfieri |
| Curatore | Gabriella Fenocchio |
| Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
| Collana | Testi italiani commentati |
| Editore | Mimesis |
| Formato |
|
| Pagine | 410 |
| Pubblicazione | 10/2017 |
| ISBN | 9788857542515 |
Chi ha cercato questo ha cercato anche...
Come all'alba una rosa. Raccolta di haiku, muki, senryu e tanka
Massimiliano Giannocco
Genesi Editrice
€15,00

