Libri di Vittorio Alfieri
Scritti politici. Il manoscritto Ferrero Ventimiglia. Del principe e delle lettere, della tirannide, panegirico di Plinio a Trajano
Vittorio Alfieri
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2025
pagine: 764
Filippo
Vittorio Alfieri
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2006
pagine: 168
"Benché scelleratissimo, pure è un uomo": ma l'umanità che Alfieri riconosce al suo personaggio - il re tiranno Filippo lI di Spagna - non illumina le sue azioni, non permea i suoi gesti. La sua umanità solo consiste nella consapevolezza, o almeno nel dubbio, che la repressione di ogni sentimento, l'abitudine al sospetto, la solitudine che fatalmente lo circonda e la stessa "orrida" vendetta che ottiene sul figlio e sulla moglie siano, oltre e più che un modo di appagare la sua brama assoluta e il suo cieco orgoglio, anche il suo costante, ineliminabile tormento, la ragione della sua infelicità, l'avvoltoio che rode il fegato di questo moderno Prometeo.
Della tirannide-Del principe e delle lettere-La virtù sconosciuta
Vittorio Alfieri
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1996
pagine: 398
Tragedie
Vittorio Alfieri
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 384
Di rimorso e d'amor miste ad un tempo / provai le furie,... e provo. Ispirate da un preciso ideale morale e civile, da «una profonda ferocissima rabbia ad aborrimento contra ogni qualsivoglia tirannide», le tragedie che Vittorio Alfieri compose tra il 1775 e il 1787 traggono ispirazione dalla storia romana e da quella moderna, dalla Bibbia e dalla mitologia classica. L'impianto e la verseggiatura tradizionali mettono in luce la forza emotiva di Alfieri, che si condensa nell'impeto lirico di un solo personaggio, figura plastica magistralmente scolpita e portavoce del poeta. Questo volume raccoglie, in un'edizione commentata e annotata, le cinque tragedie più significative della produzione alfieriana: accanto alle tre più note ed elogiate (Oreste, Saul e Mirra), appaiono, speculari l'una all'altra, la prima (Filippo) e l'ultima (Bruto secondo).
La congiura de' Pazzi
Vittorio Alfieri
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2020
pagine: 112
Discorrendo da tutte le meravigliose opere dell'Alfieri, questa, saggia e dimostrativa, rappresenta il tocco della perfezione dello saper redigere e poetare della mera tragedia. Per quanto la critica sia duramente severa e austera, condotta dall'Alfieri stesso, mai nessuna imitazione sarà paragonabile a essa, poiché le celesti e delicate parole iscritte, constano di sì tanta naturalezza e passione dal primo atto all'ultimo. (Alessandro Olearo)
Satire
Vittorio Alfieri
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 410
Composte per lo più fra il 1795 e il 1797, le diciassette "Satire" alfieriane esprimono un’indignatio congeniale allo scrittore, tanto più nei panni del moralista che osserva i mali della fine del secolo scossa da quel teatro di sangue che fu la Rivoluzione francese. A questo epilogo della cultura dei lumi Alfieri guarda da una prospettiva scopertamente “misogallica” che colpisce in primo luogo la lezione dei philosophes e soprattutto di Voltaire, giudicato senza appello come l’artefice della corruzione del pensiero sfociata nella rivoluzione. L’ostilità contro i nobili di corte, l’intolleranza della borghesia e della plebe, la condanna dei falsi miti dell’Illuminismo sono gli umori solitari che attraversano l’aggressività verbale della maggior parte delle "Satire". E in controluce agisce prepotentemente, non solo nella tonalità e nelle cadenze dello stile, la lezione di Dante, severo nel denunciare i mali dell’età sua e libero nell’esprimerli.
Della tirannide. La filosofia politica di Vittorio Alfieri
Vittorio Alfieri
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2019
Autore-guida e punto di riferimento ideale Vittorio Alfieri per Piero Gobetti rappresenta quel tipo di intellettuale mai prono. La filosofia politica di Vittorio Alfieri, è l'ampiamento della sua tesi di laurea, cui lavora tra l'agosto 1921 ei l luglio 1922. L'opera inaugura la casa Editrice Piero Gobetti editore, l'ultima casa editrice autonoma prima dell'affermazione della dittatura.Al centro di questa sua riflessione su Alfieri La Tirannide, il testo in cui Alfieri ricostruisce e delinea la figura del tiranno. Il trattato alfieriano è suddiviso in due libri: nel primo, Alfieri compie una attenta analisi dell'inscindibile binomio potere-tirannia, esaminando minuziosamente la figura del tiranno e la struttura del regime dispotico; nel secondo libro, analizza il modo di comportarsi dell'uomo libero (cioè del ribelle che non si piega alla tirannide) all'interno di un tale regime, teorizzando i vari modi per porre fine all'oppressione o, almeno, per non essere direttamente danneggiati da essa."Tirannide - scrive Alfieri nel secondo capitolo del primo libro dal titolo Cosa sia la tirannide - indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo".
La virtù sconosciuta
Vittorio Alfieri
Libro: Libro in brossura
editore: PaginaUno
anno edizione: 2019
pagine: 72
Nell’opera, scritta nel 1786, Alfieri parla con il fantasma dell’amico e il dialogo si intesse di passioni e ragioni. Si tratta di un libro da leggere muovendosi senza fretta da una parola all’altra, l’italiano del ‘700 saprà affascinarvi anche nel periodare meno evidente al lettore odierno. Riscoprire un classico vuol dire avere il coraggio di guardare alla grandezza con umiltà e volontà di migliorarsi (in letture, scritture, pensieri). Alfieri, inquieto e allergico a qualsiasi autoritarismo, costituisce un esempio più che mai valido di intellettuale che guarda al progresso sociale con coraggio e indipendenza. Selvatico e acceso, l’Astigiano sa toccare nelle sue opere corde segretissime. La nuova edizione de La virtù sconosciuta esce in occasione dei 270 anni dalla nascita di Vittorio Alfieri.
Vita
Vittorio Alfieri
Libro: Libro in brossura
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2019
pagine: 232
Pubblicata nel 1806 (con falsa data 1804), dopo la morte dell’autore avvenuta nel 1803, la Vita di Alfieri s’impone ancora oggi, per vivacità narrativa, all’attenzione del lettore. Maturata sulla base di una ferma volontà di auto-conoscenza, essa ripercorre linearmente – grazie alla compatta struttura cronologica interna – le tappe dell’esistenza del personaggio-protagonista: dai primi ricordi del padre, all’intuizione di una vocazione per le lettere, passando attraverso tappe mitiche, episodi-chiave, sognanti e poetici, quale il resoconto dei viaggi nelle silenziose solitudini nevose dell’Europa del Nord, i vari soggiorni inglesi, le avventure sentimentali, burrascose e tormentate, gli accessi di ira e i baratri infiniti di malinconia. Trascorsa la fase degli “eroici furori”, la Vita si distende con lunghezze maggiori su tratti che illuminano la figura di Alfieri quale uomo di lettere, non escludendo, qualche divertito spunto ironico sul finale, attraverso l’invenzione di un ipotetico Ordine di Omero di cui il protagonista si autoproclama cavaliere. La seguente edizione, corredata di un’ampia introduzione che dispiega la genesi dell’opera, nonché il limite intrinseco del patto autobiografico autore-memoria, si avvale di un apparato di note assai vasto, di immagini, di rinvii ipertestuali che accompagnano il lettore nella realtà del nostro, tentando di riportare in superficie le atmosfere, le architetture dei teatri, la luce delle piazze, delle chiese e dei palazzi astigiani e fiorentini, l’aspetto delle città e dei volti e degli occhi di chi lo ha amato, visto o gli è stato amico e confidente. Questo per una migliore, più completa fruizione del testo, ma anche per fornire un’idea, quanto più fedele al vero, della realtà alfieriana in uno dei testi più moderni della nostra tradizione autobiografica. Una ricca appendice di risorse esterne, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film).
Mirra
Vittorio Alfieri
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2020
pagine: 104
La Mirra fu ideata e scritta da Alfieri fra il 1784 e il 1786 nella villa di Martinsbourg in Alsazia. Sebbene per il suo contenuto la tragedia fu giudicata pericolosa e immorale dai contemporanei, oggi è considerata il punto di arrivo del teatro dell’astigiano e della sua ricerca tematica ed espressiva. Si tratta infatti di un’opera, in cui parola e gesto si armonizzano perfettamente, e in cui il Poeta denuncia, attraverso la morte volontaria della protagonista, che invano ed eroicamente si oppone al proprio fato, l’esistenza di forze insondabili e imperscrutabili che sfuggono alla razionalità e alla volontà delle persone comuni Il volume è arricchito da una ricca appendice di risorse esterne, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film).
Vita
Vittorio Alfieri
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 464
È la primavera del 1790 quando Vittorio Alfieri inizia a scrivere la "Vita". Ha poco più di quarant'anni, ha già composto le tragedie e, soprattutto, sta sperimentando l'amara delusione della Rivoluzione francese, degenerata in violenza sotto i suoi stessi occhi. "Vita" segna per lui il culmine di un percorso di autoconoscenza, avviato nelle pagine di un diario giovanile e proseguito in generi letterari diversi: è una ricerca della propria identità nel metaforico specchio della mente, prendendo le distanze dal sé e creando un proprio personaggio. Così facendo l'autore riesce nel mirabile intento di estraniarsi dalla materia trattata per farla decantare, ove necessario, nel filtro dell'ironia. Come scrive Carla Forno, "Alfieri non intende tracciare un autoritratto fedele di sé. Traccia, all'opposto, un ritratto in divenire, che rifugge dalla confessione dell'inconfessabile. Anche per questo, nella Vita, le omissioni sono spesso rivelatrici, i silenzi eloquenti". Questo è dunque molti libri in uno: le memorie dell'infanzia e le avventure della giovinezza, gli amori, la riflessione politica e infine quella poetica, che trasformano quest'opera nell'unico, autentico romanzo del nostro Settecento.

