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Sellerio Editore Palermo: La memoria

Colpo grosso ai Frigoriferi Milanesi

Colpo grosso ai Frigoriferi Milanesi

Francesco Recami

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2023

pagine: 336

Il Solista del mitra prepara un colpo grosso, l'obiettivo sono i Frigoriferi Milanesi, l'intricato sistema di caveau a prova di furto, l'antica Fabbrica del Ghiaccio. Complici sono Il Piero, Faccia d'Angelo, La Miciona, La Piccerella, Il René, La Mantide. Il malloppo è qualcosa di estremamente prezioso, di losca provenienza, in ballo c'è anche una vendetta. Nel frattempo alla Casa di ringhiera la vita continua al solito, litigiosa, pettegola e malignetta. La falsa invalida, signorina Mattei-Ferri, ha deciso di cambiare atteggiamento e rendersi più amabile con i vicini, soprattutto i nuovi; il pensionato Amedeo Consonni si dedica al nipotino Enrico, dopo aver superato una profonda depressione; la professoressa Angela, dal buen retiro di Camogli, non perde di vista affetti e affari; il vecchio Luis De Angelis continua ad accudire paranoicamente la sua automobile, adesso una Maserati. E così via, tutti ostili tra loro, estranei, eppure legati gli uni agli altri come nella Finestra sul cortile. Però ci sono delle novità. Un gruppo allegro di studentesse di Fashion, venute dalla provincia più opulenta ad addentare la metropoli; e due nuove coppie di ricchi inquilini, a testimoniare che anche la Casa di ringhiera si gentrifica. E proprio da Camilla, la bella amante dell'architetto Sommariva, si viene a sapere qualcosa di Yutta, la venere tedesca che, dopo aver ammaliato tutti, era sparita con una fortuna e in barba al pensionato Consonni. La notizia fa ripiombare la Casa di ringhiera in una scalcagnata ed esagerata avventura. In questa nuova puntata della serie fortunata in cui un intero caseggiato assume personalità entro una cornice comico criminale, mosso da un'animazione farsesca, l'autore Francesco Recami sollecita il lettore a riflettere su cosa sia in realtà l'intrattenimento letterario. Un tema drammatico e surreale entra nella scena: che tipo di vita è quella dei personaggi di un romanzo?
15,00

Chi si ferma è perduto

Chi si ferma è perduto

Marco Malvaldi, Samantha Bruzzone

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2022

pagine: 352

Serena, casalinga ultraindaffarata di un borgo vicino a Pisa, si imbatte casualmente in un cadavere. È quello del professor Caroselli, ottimo musicista e rigoroso insegnante nella scuola locale gestita dalle suore. Serena ha una solida formazione da chimica e un buon lavoro, ma ha scelto di licenziarsi stanca della discriminazione maschilista. Ma la sua identità non si esaurisce nel ruolo di madre di famiglia. Inoltre, la multitasking mamma di due figli e moglie di un distratto scienziato possiede quello che lei chiama «superpotere», un olfatto formidabile e professionalmente coltivato che le consente di distinguere perfino i singoli componenti chimici delle sostanze. Il passaggio da testimone in un caso di omicidio a investigatrice è così inevitabile. L'inchiesta ufficiale è invece condotta da Corinna Stelea, sovrintendente di polizia alta quanto un giocatore di pallacanestro. La coppia indirizza i sospetti verso i traffici del convento che gestisce la scuola. Molti pettegolezzi accompagnano l'indagine e molti segreti saranno svelati. Ma la soluzione sarà la più triste. Serena Martini e Corinna Stelea, i due nuovi personaggi creati dalla collaborazione di un affermato scrittore con una quasi esordiente, ma soprattutto dalla fusione di un punto di vista maschile e uno femminile, hanno giornate così complicate e vere che le loro più banali vicende quotidiane rischiano ogni momento di precipitare nell'acrobatico, nel paradosso, nell'avventura. Come già nella serie del BarLume, è l'affermazione del lato umoristico, o benevolmente assurdo, della vita che introduce nel poliziesco l'elemento comico, a cui in questo romanzo si aggiunge la capacità di rappresentare la sensibilità femminile.
15,00

Una notte in giallo

Una notte in giallo

Roberto Alajmo, Andrej Longo, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Francesco Recami, Alessandro Robecchi, Gaetano Savatteri, Fabio Stassi

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2022

pagine: 384

I giallisti di casa Sellerio, ormai avvezzi e divertiti dal mettersi alla prova con i racconti delle antologie gialle, giocano a imbrigliare la loro fantasia dentro le coordinate stabilite di volta in volta. Nello stesso tempo lo spazio di queste narrazioni è diventato per gli scrittori un perimetro privilegiato dentro cui poter entrare in maggiore intimità e confidenza con i loro personaggi letterari, un pretesto per osservarne più da vicino la psicologia, gli squarci di vita ordinaria dove sempre e comunque irrompe il crimine. In questa nuova sfida la coordinata da rispettare è costituita dall'unità di tempo: un'indagine che si svolge di notte e da risolvere prima che sorga il sole. Un arco brevissimo che però condensa quanto di più enigmatico e ombroso si nasconde sotto il velo notturno. Misteri e delitti che il buio delle tenebre rende ancora più difficili da decifrare. Alle prese con una nottata complicata c'è Giovà, il metronotte investigatore controvoglia, protagonista della nuova serie firmata da Roberto Alajmo; gli adorabili vecchietti svegli e vigili capitanati da Massimo, brillante invenzione di Marco Malvaldi; il tappezziere Amedeo Consonni e tutta la cricca della casa di ringhiera milanese grottescamente dipinta da Francesco Recami; Saverio Lamanna e Peppe Piccionello, l'irriverente e dilettante coppia siciliana di scoglio creata da Gaetano Savatteri; i malavitosi in azione nella Milano notturna, ancora più nera, di Carlo Monterossi abilmente descritta da Alessandro Robecchi; Vince Corso, il biblioterapeuta esploratore di spazi e di persone, protagonista dei gialli di Fabio Stassi. E i poliziotti veri? Ci sono anche loro: Rocco Schiavone, il vicequestore di Antonio Manzini che sotto la scorza dura e corrotta cela un animo fragile; e il giovane agente Acanfora di Andrej Longo in giro in una Napoli che di notte nasconde ancora più spettri. La solita banda che tra ironia, sarcasmo, paradossi e critica sociale, intrattiene i lettori del genere sul filo teso di trame sempre attuali e coinvolgenti.
16,00

Poeta al comando

Poeta al comando

Alessandro Barbero

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2022

pagine: 256

Il 12 settembre 1919 Gabriele D'Annunzio, alla testa di un gruppo di ribelli, granatieri, bersaglieri, cavalleggeri, arditi del Regio esercito italiano, occupa la città di Fiume. Dura poco più di un anno il governo retto dal Poeta, costretto alla resa nel Natale del 1920 dal Trattato di Rapallo che Giolitti firma con il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. Alessandro Barbero, capace come pochi di trasformare la storia in un racconto entusiasmante, descrive, in questo romanzo, l'incredibile impresa del Poeta Soldato che sogna di vivere al di sopra di ogni immaginazione, come un grande d'altri tempi. Il «Comandante» è ritratto negli ultimi giorni della Reggenza del Carnaro attraverso gli occhi di Tom Antongini, amico e segretario di D'Annunzio a Fiume. Tom nel 1944 da Salò rievoca gli eventi vissuti in prima persona, sempre a fianco del Vate. Ed è una narrazione ironica, comprensiva, attraversata ora da ammirazione ora dal dubbio, che tratteggia un Gabriele stanco e malinconico per la vecchiaia che avanza, eppure sempre audace, donnaiolo, sperperatore, talvolta tanto preso da se stesso da apparire quasi inconsapevole delle concrete conseguenze della sua azione. Ma è soprattutto un D'Annunzio spiazzante che da un lato nutre i primi caratteri del fascismo - tra le file dei suoi ribelli si chiacchiera già di marciare su Roma -, dall'altro si circonda di socialisti, bolscevichi e sindacalisti. È il primo capo di Stato a riconoscere l'Unione Sovietica, e a sua volta guardato in questa impresa con simpatia da Lenin. A Fiume si realizzano non solo le manie estetizzanti del Vate, ma anche, a dispetto del personaggio, politiche volte a cercare di risolvere i contrasti sociali: la costituzione promulgata è libertaria, emancipata e anticipa molti valori della società contemporanea. Un romanzo pubblicato per la prima volta nel 2003, in cui Barbero dipinge un D'Annunzio nei suoi piccoli atti, non ultimi quelli legati alla seduzione che mostrano l'umanità più fragile di Gabriele: prima che scada il suo tempo a Fiume non restino impuniti alcuni feroci sfruttatori di donne. Con una scrittura in grado di strappare un sorriso per le irriverenze e stravaganze del poeta, il ritratto di un eroe decadente, triste e deluso davanti al grande peso della Storia.
14,00

Chi ha ucciso Sarah?

Chi ha ucciso Sarah?

Andrej Longo

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2021

pagine: 221

Napoli, una giornata di caldo asfissiante. Un quartiere residenziale, Posillipo, un palazzo antico, elegante, ben abitato. Eppure nell'androne «era così scuro che non si vedeva niente. Metteva pure un poco di paura». È qui che un giovane poliziotto di pattuglia trova il cadavere di una ragazza, Sarah, il corpo riverso, una ferita sulla fronte. «Con una mano ho provato a chiuderle gli occhi, ma continuavano ad aprirsi»: sono occhi che lo ossessionano, che pretendono una spiegazione per una morte incomprensibile. L'agente Acanfora viene dalla periferia, è abituato alla criminalità, ma questa volta la violenza è arrivata nelle strade dei ricchi. Che cosa c'entra Sarah, una ragazza senza problemi e senza vizi, con un delitto come quello? L'indagine è condotta dal commissario Santagata, un funzionario esperto ma difficile da inquadrare. Un uomo solitario che non si lascia sviare dalle pressioni. E così per l'agente Acanfora e il commissario Santagata gli interrogatori, le ricerche, le ipotesi, l'indagine intera sul passato della ragazza, attraverso quel mondo luminoso abitato da professionisti e gente distinta, diventa un viaggio in una palude di oscurità, in un'indifferenza cattiva e colpevole. «All'improvviso la città si era svegliata dal sonno, ma ho pensato che invece di fare giorno, continuava sempre a essere notte». Storia di un'investigazione, di una presa di coscienza, di un percorso di scoperta e ribellione che conducono a un finale a sorpresa, "Chi ha ucciso Sarah?" è un romanzo esemplare dell'opera di Andrej Longo, un giallo morale e psicologico, teso, spiazzante, costantemente proteso in una ricerca che è allo stesso tempo umana e letteraria.
14,00

Aristotele e la montagna d'oro

Aristotele e la montagna d'oro

Margaret Doody

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2021

pagine: 496

Nel 323 a.C. Aristotele ha più di sessant'anni e non gli resta molto tempo. La morte prematura di Alessandro il Macedone (suo allievo e protettore) lo ha lasciato in una posizione scomoda: ad Atene i patrioti antimacedoni progettano la rivalsa e il vecchio scienziato viene subdolamente minacciato. Il dilemma è se cedere agli ateniesi il suo Liceo ed espatriare. La visita di un appariscente notabile venuto da Filippi lo incoraggia ad andare. In questa città, costruita dal padre di Alessandro a guardia di una miniera inesauribile, la Montagna d'Oro, una degna ricompensa attende Aristotele e il suo compagno di avventure Stefanos. Il viaggio per Filippi è pericoloso e forse, durante, qualcuno ha già tentato di uccidere. Negli spazi interminabili del palazzo reale che li accoglie, Aristotele e il suo «Watson» Stefanos hanno la sensazione di essere più prigionieri che ospiti. Lo scopo, lui conclude, non era dargli un premio ma invischiarlo nella grande cospirazione legata alla successione al potere. Mentre una scia di cadaveri inspiegabili si snoda, per uno dei quali è accusato lui stesso, nella mente alacre del filosofo si delinea il profilo di una lotta ultrasegreta intorno al possesso del corpo del re defunto. Chi ha tirato incredibilmente le fila di tutto lo scoprirà solo dopo aver disperso strati successivi di nebbie orientali: una «mente potente». Ed è l'ironia della serie di Aristotele detective che a questa mente che pianifica il male si contrapponga una mente che ritesse il bene con la ragione. I romanzi di Aristotele detective sono misteri, con venature fantastiche e quasi gotiche, e spesso rituali spargimenti di sangue. Le tante direzioni e deviazioni dell'intreccio accompagnano la strategia investigativa di chi ha un solo strumento per indagare, cioè la catena delle induzioni e delle deduzioni. Grazie a una tempesta di particolari esatti, il lettore si trova immerso dentro l'atmosfera storica più realistica.
16,00

Alabama

Alabama

Alessandro Barbero

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2021

pagine: 272

L'America profonda, bianca, povera, razzista, che il mondo ha visto balenare nell'assalto al parlamento di Washington, viene rappresentata, in questo romanzo, nei suoi anni, per così dire, di formazione. Lo storico Alessandro Barbero torna indietro nel tempo per riportare alla luce un episodio atroce e simbolico, attraverso la voce di un vecchio uomo dell'Alabama. Guerra di secessione americana. Un reduce, sudista, uno sconfitto dalla vita e dalla guerra. La studentessa di un college lo stimola a ricordare. Lui non si lascia pregare, ma divaga, tergiversa, non arriva al punto, e senza volerlo accresce la curiosità sull'episodio di sangue perché preferisce riportare, nel linguaggio figurato del suo ambiente, le premesse nelle esistenze della gente che l'hanno reso possibile e lo spiegano. Una miriade di storie e personaggi intorno a quella guerra che causò più morti americani di tutte le guerre. Un pennello semplice, feroce e nostalgico dipinge tutta la società che i Confederati volevano anacronisticamente conservare. Fondata inseparabilmente sullo schiavismo, un tipo di rapporto di sottomissione che modella tutto il resto. Di cui tutto trasuda. Ozioso e stanco, innamorato di sagome alla Mark Twain sulle rive del grande fiume, il reduce rende l'immagine di un organismo sociale complesso, non privo di un comunitarismo rassicurante ma che reagisce in modo violento alla diversità; una gerarchia paternalistica che produce un senso di giustizia impotente, istintivo e frustrato; l'influenza invadente di piccole chiese identitarie e fondamentaliste che comandano intolleranze elementari; la diffidenza verso la riflessione, l'indifferenza di fronte alla violenza; un erotismo del tutto corporale. Così come una favola elaborata, Alabama porta alle divisioni dell'oggi, nella maniera di Alessandro Barbero che sa dare alla storia l'andamento di un romanzo e alle narrazioni la precisione della conoscenza.
15,00

Quattro indagini a Màkari

Quattro indagini a Màkari

Gaetano Savatteri

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2021

pagine: 352

"Il lato fragile", "Il fatto viene dopo", "La regola dello svantaggio", "È solo un gioco". Sono le prime storie dell'irresistibile coppia di investigatori dilettanti siciliani Saverio Lamanna e Peppe Piccionello, nati e cresciuti nei racconti gialli inclusi nelle antologie a tema e riproposti in questa raccolta in occasione dell'imminente debutto in TV che li vedrà protagonisti su Rai 1 di una nuova serie con Claudio Gioè diretta da Michele Soavi. Quattro casi delittuosi in cui inciampano un po' per caso, un po' tuffandosi dentro come veri segugi. Conosciamo così Saverio, giornalista disilluso che rimasto senza lavoro è costretto, dalla Roma dei flirt occasionali e dei locali alla moda, a tornare nel suo scoglio siciliano e a rifugiarsi nella villetta di famiglia sul mare di Màkari. Qui Lamanna ritrova Peppe Piccionello, esemplare locale in mutande e infradito, carico di una saggezza pratica e antica, e conosce Suleima, laureanda in architettura che, durante la stagione estiva, lavora come cameriera nella locanda di Marilù. Per sostenersi inizia a scrivere gialli e accetta qualche lavoro atipico. Cominciano così le avventure investigative, i due compari sperimentano un metodo infallibile fatto di analisi irriverenti e schermaglie ironiche e affilate attraverso cui vivisezionano società e caratteri umani: Saverio, sarcastico e realista, e Peppe, spalla al suo umorismo senza sosta, fatto di battute dissacranti, allusioni e controsensi. E insieme, a fustigare tutti i luoghi comuni più pop e i pregiudizi che ruotano attorno alla Sicilia che in queste storie si fa metafora, specchio di un mondo di disuguaglianze e miserie.
15,00

Cause e cure delle infermità

Cause e cure delle infermità

Ildegarda di Bingen (santa)

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2019

pagine: 395

Ildegarda di Bingen fu colta da visioni fin dai primi anni dell'infanzia, ma visse a lungo senza renderle pubbliche e, tanto meno, fissarle per iscritto. Fu solo nel 1136, all'età di trentotto anni, che la religiosa benedettina - diventata badessa del convento di Disibodenberg, sulle rive del Reno - decise di offrirsi allo sguardo dei suoi contemporanei nei tratti di una profetessa in contatto con l'aldilà celeste. Allora, le sue pagine furono sottoposte al giudizio del pontefice Eugenio III e, ottenuto l'avallo papale, cominciarono ben presto a diffondersi nel mondo cristiano. Ildegarda divenne consigliera di uomini fra i più noti e potenti di quegli anni al punto che Federico Barbarossa la invitò nel suo palazzo di Ingelheim per consultarla - e predicò in chiese e cattedrali di molte città, fra cui Treviri, Magonza e Colonia. Tuttavia, non è Ildegarda visionaria e profetessa quella rimasta a noi più vicina; bensì quell'altra Ildegarda i cui libri, all'epoca, furono sottratti dalla raccolta delle sue opere inviate a Roma per il processo di canonizzazione. Erano libri che – come nel caso illustre di "Cause e cure delle infermità" – racchiudevano testimonianza di un'attività più terrena: quella di erborista e medica, che, per la sua familiarità col corpo e con gli elementi della natura, aveva ben motivo di suscitare inquietudine, tanto sembrava avvicinarsi a un sapere sotterraneo, confinato fra le tenebre. Il ritratto di Ildegarda finisce per riassumersi nei termini di una contraddizione inevitabile, scrive Angelo Morino nell'introduzione al volume, da un lato – dalla parte della santa la trasmettitrice di parola divina celebrata da papi e imperatori, e dall'altro – dalla parte della strega – la studiosa di un mondo dalle luci prossime alla notte più scura o, meglio, ritenute tali se ad avventurarvisi era una donna.
14,00

Il detective Kindaichi

Il detective Kindaichi

Yokomizo Seishi

Libro: Copertina morbida

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2019

pagine: 208

Un enigma della camera chiusa. Doppio omicidio nella dépendance della grande magione degli Ichiyanagi, ricchi e influenti possidenti. Il primogenito Kenzo, assieme alla giovane moglie, è ritrovato sgozzato, immersi i due corpi in un lago di sangue, nello stesso giorno delle nozze. L'ambiente dove è avvenuto il delitto è ermeticamente chiuso dall'interno, e l'arma del delitto, una spada tradizionale giapponese, giace a terra fuori dalla porta. Un brivido di terrore in più, che raggela gli abitanti della dimora, viene dal suono inspiegabile, nelle tardissime ore della notte, di un antico strumento a corde, il koto (il narratore della vicenda si riferisce ad essa come al «caso del koto stregato»). E nei dintorni si aggira uno strano personaggio, il viso sfregiato e solo tre dita nella mano, le cui impronte si trovano dappertutto. Yokomizo Seishi, massimo esponente del crime nipponico, attivissimo nei decenni di metà secolo scorso nell'epoca d'oro del giallo deduttivo, aveva una passione per il sottogenere della camera chiusa, tanto da essere soprannominato il «John Dickson Carr giapponese». In comune con il suo omologo anglosassone, aveva la capacità di tinteggiare le atmosfere di un terrore che sfiorava il soprannaturale, oltre al talento di ideare «miracoli criminali». Gli ingredienti essenziali di questo sottogenere sono tre. La tensione del mistero inspiegabile che si scioglie con la scoperta del geniale marchingegno dell'assassino. L'ambientazione suggestiva: come è appunto quella inusuale, tenebrosa, alquanto esotica del mondo dei grandi ex feudatari nipponici. E infine il fascino del bizzarro investigatore: e quello di Yokomizo Seishi, il detective privato Kindaichi Kósuke, è giovanissimo, un ventenne, di piccola statura, trasandato nel vestire quasi oltre la decenza, presuntuoso a rasentare lo sprezzo.
13,00

Rien ne va plus

Rien ne va plus

Antonio Manzini

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2019

pagine: 310

Scompare, letteralmente nel nulla, un furgone portavalori. Era carico di quasi tre milioni, le entrate del casinò di Saint-Vincent. Le dichiarazioni di una delle guardie, lasciata stordita sul terreno, mettono in moto delle indagini abbastanza rutinarie per rapina. Ma nell'intuizione del vicequestore Rocco Schiavone c'è qualcosa — lui la chiama «odore» — che non si incastra, qualcosa che a sorpresa collega tutto a un caso precedente che continua a rodergli dentro. «Doveva ricominciare daccapo, l'omicidio del ragioniere Favre aspettava ancora un mandante e forse c'era un dettaglio, un odore che non aveva percepito». Contro il parere dei capi della questura e della procura che vorrebbero libero il campo per un'inchiesta più altisonante, inizia così a macinare indizi verso una verità che come al solito nella sua esperienza pone interrogativi esistenziali pesanti. Il suo metodo è molto oltre l'ortodossia di un funzionario ben pettinato, e la sua vita è piena di complicazioni e contraddizioni. Forse per un represso desiderio di paternità, il rapporto con il giovane Gabriele, suo vicino di casa solitario, è sempre più vincolante. Lupa «la cucciolona» si è installata stabilmente nella sua giornata. Ma le ombre del passato si addensano sempre più minacciose: la morte del killer Baiocchi, assassino della moglie Marina, e il suo cadavere mai ritrovato; la precisa, verificata sensazione di essere sotto la lente dei servizi, per motivi ignoti. Sembra che in questo romanzo molti nodi vengano al pettine, i segreti e i misteri; ed in effetti, intrecciate al filone principale, varie storie si svolgono. Così come si articolano le vicende personali (amori, vizi, sogni) che sfaccettano tutti gli sgarrupati collaboratori in questura di Rocco. Una complessità e una ricchezza che danno la prova che Antonio Manzini si proietta oltre il romanzo poliziesco, verso una più universale rappresentazione della vita sociale e soprattutto di quella psicologica e morale. Ed è così che il personaggio Rocco Schiavone, con il suo modo contorto di essere appassionato, con il suo modo di soffrire, di chiedere affetto, è destinato a restare impresso nella memoria dei suoi lettori.
14,00

Follia maggiore

Follia maggiore

Alessandro Robecchi

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2018

pagine: 390

«E ho pensato che avevo sbagliato vita, che così non andava bene, e che intanto mi ero perso delle cose, e moltissime altre, forse più importanti... cose... persone. .. a cui ho pensato sempre... ». Umberto Serrani è un elegante, anziano, ricco signore cullato dai suoi rimpianti. Riservato, distaccato, finalmente padrone del suo tempo dopo una vita passata a «mettere al sicuro» le fortune altrui, specie se sospette e ingombranti, un lavoro che gli ha permesso di tessere legami invisibili che arrivano dappertutto. Quando apprende della morte di Giulia - un amore di venticinque anni prima, intenso, totale, un rimpianto mai sopito - decide di capire, agire, pagare vecchi debiti. Vuole sapere di quella morte assurda che sembra uno scippo finito male, chi è stato, perché. E vuole sapere tutto di quella donna per tanti anni amata nel silenzio e nella lontananza, della sua vita solitaria e ordinata, delle sue speranze e delle sue difficoltà, della figlia Sonia, promettente soprano. Assolda per questo una coppia di strani investigatori, Carlo Monterossi e Oscar Falcone: il primo è un mago della televisione, che però odia; il secondo sa nuotare in tutti gli ambienti e ha uno speciale sesto senso per le cause giuste. Intanto, sull'omicidio lavorano anche Ghezzi e Carella, sovrintendenti di polizia, «due cani da polpaccio», che vogliono chiudere il caso, fare giustizia, capire. I quattro, indipendentemente gli uni dagli altri, dragheranno le acque fetide che hanno inghiottito Giulia, con il sottofondo delle arie d’opera in cui la giovane Sonia si esercita per realizzare il suo sogno. Ogni libro di Alessandro Robecchi contiene personaggi, intrecci e tanta materia narrativa da poterne ricavare più romanzi; dialoghi tesi, un parlato da duri e un esemplare umorismo di costume sui nostri tempi. E le sue storie traggono sempre spunto da un’amara osservazione sociale e umana. In "Follia maggiore" c’è l’agonia silenziosa del ceto medio che attrae appetiti criminali, e un malinconico «discorso dei rimpianti» sulle cose perdute che non torneranno. Mai.
15,00

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