Viella: La storia. Temi
L'«Ytalia» di Dante e dei fiorentini scellerati. Un caso di comunicazione politica nel Trecento
Amedeo De Vincentiis
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 316
Dante discusse in molte occasioni la situazione politica dell'Italia del suo tempo. Solo una volta, però, si rivolse direttamente ai fiorentini, con una lettera pubblica in latino datata al marzo del 1311, quando l'imperatore Enrico VII era in viaggio verso Roma per esservi incoronato. Il libro ricostruisce lo spazio politico della penisola nei primi anni del Trecento, a partire dal messaggio che l'esule Alighieri rivolse ai suoi concittadini scellerati. In questo caso l'Ytalia messa in questione non fu una creazione poetica a posteriori, ma una esortazione concreta ad agire subito per il bene comune.
Muta eloquenza. Gesti nel Rinascimento e dintorni
Ottavia Niccoli
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 234
I nostri gesti, i gesti di oggi e quelli di cinque secoli fa, sono un dato fisiologico e costante nel tempo e nello spazio oppure sono influenzati dal contesto in cui vivono le donne e gli uomini che li compiono? E che cosa ci dicono le opere d'arte del Rinascimento sulla gestualità del loro tempo - e quindi sulla vita quotidiana, sulla devozione, sulla conquista e la definizione del potere, sui sentimenti vissuti o descritti? Cercando di rispondere a queste domande e ad altre correlate, questo libro tenta di tracciare un sentiero diverso da quelli consueti per entrare nella vita di un passato lontano. Su quel sentiero ci imbattiamo in papi, sovrani, devoti, ma anche in giullari, ragazzi, pittori, figure del mondo inca, ebrei, sposi, esorcisti, e molti altri personaggi che ci vengono incontro cercando di farsi intendere da noi, uomini e donne d'oggi.
Del Santo Uffizio in Sicilia e delle sue carceri
Giovanna Fiume
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 376
Sulle pareti di uno spoglio edificio carcerario palermitano - all'interno del complesso monumentale dello Steri, tra il 1601 e il 1782 sede dell'Inquisizione spagnola - i prigionieri hanno graffito, disegnato, scritto nomi, date, preghiere, salmi, poesie, santi, imbarcazioni e battaglie navali. In questo volume, l'autrice ricostruisce innanzitutto la storia del Santo Uffizio in Sicilia: dall'introduzione del tribunale (con i suoi numerosi conflitti di giurisdizione con le altre magistrature isolane, le autorità ecclesiastiche, il parlamento e il viceré) al suo funzionamento, dai tipi di reati perseguiti alle pene comminate a conversos, cripto-musulmani, protestanti, preti sollecitatori, bigami, concubini, sodomiti, bestemmiatori, negromanti e streghe. Di questa vicenda bisecolare, graffiti, disegni e scritte sono una testimonianza eccezionale, che consente di leggere in filigrana le devozioni personali dei prigionieri, le loro convinzioni in materia di fede, la loro concezione della giustizia, della colpa, del perdono e di illuminare di luce nuova, grazie alla particolare chiave di lettura, la storia dell'Inquisizione in Sicilia e dei suoi contestatori.
Un gioco da ragazzi. La fisica diversa di via Panisperna nei ricordi di Gian Carlo Wick
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 168
Tornata d'attualità durante la pandemia di Covid-19, la difficile comunicazione tra esperti e pubblico costituisce un problema di lungo corso, con cui in passato si sono misurati scienziati illustri. Uno di questi è Gian Carlo Wick (1909-1992), il meno noto dei «ragazzi di via Panisperna», che al termine della carriera volle narrare in una serie d'interventi l'avventura del gruppo di Fermi e l'epopea della fisica nel Novecento. I testi raccolti in quest'antologia offrono un esempio virtuoso di divulgazione, unendo al rigore scientifico la capacità di spiegare con parole comprensibili ai non iniziati il miracolo della «fisica diversa» che, praticata con modestissime risorse finanziarie, fece di via Panisperna un centro di ricerca di livello internazionale.
Da Regina Coeli a Civitavecchia. Lettere dal carcere (1939-1941)
Lucio Lombardo Radice
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 87
Si pubblicano qui le lettere dal carcere inviate da Lucio Lombardo Radice (1916-1982) alla madre e alle sorelle tra il 1939 e il 1941, dopo l’arresto e la condanna da parte del Tribunale Speciale per aver partecipato a un gruppo di opposizione di giovani comunisti e antifascisti. Oltre a rappresentare una testimonianza di alto valore etico-politico, le lettere documentano la centralità della “scuola del carcere” per la formazione politica di Lombardo Radice e le sue future scelte di vita di scienziato e di docente universitario, di dirigente del PCI, per il suo impegno per la riforma della scuola, il dialogo con i cattolici, per la pace, il disarmo e un socialismo dal “volto umano”. Le lettere costituiscono inoltre un ulteriore tassello dell’autobiografia di quella nuova generazione antifascista che si andò formando direttamente in Italia negli anni Trenta, tra l’apogeo del regime fascista e l’incipiente disgregazione delle sue basi di massa.
L'invenzione della fiducia. Medici e pazienti dall’età classica a oggi
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 228
Questo libro ricostruisce in una prospettiva storica il percorso lungo il quale il rapporto tra il medico e il paziente si è strutturato sulla base della fiducia, sentimento essenziale per il funzionamento della relazione e della cura. La fiducia non è un dato acquisito, ma una costruzione storica che nell’arco di due millenni è stata sottoposta a profondi mutamenti indotti dall’avanzamento della scienza e dalle trasformazioni della professione medica: il ruolo del paziente è passato da una posizione di forza, quando la medicina offriva poche possibilità di guarigione, a una posizione più subalterna, dovuta ai progressi scientifici e al conseguente rafforzarsi del potere medico, fino all’odierno riequilibrio con il riconoscimento del paziente come soggetto attivo della relazione. L’intento degli autori (storici, medici, antropologi) è di mostrare come la storia e le scienze sociali possano essere di ausilio a medici e pazienti, aiutandoli ad acquisire una maggiore consapevolezza del rapporto che li unisce anche nell’era della medicina tecnologica.
Il letterato e il pittore. Per una storia dell'amicizia tra Castiglione e Raffaello
Amedeo Quondam
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 232
Nell'anno delle celebrazioni del quinto centenario della morte di Raffaello (1483-1520) le mostre e gli studi hanno ampiamente illustrato anche la rete delle sue relazioni culturali, in particolare negli anni romani. In questo contesto ha assunto grande importanza l'amicizia con Baldassarre Castiglione, sia per il ritratto ora al Louvre che ne è supremo documento, sia per la Lettera a Leone X, che sempre più gli studi storico-artistici tendono ad attribuire a Raffaello. Questo libro, dopo avere ricostruito tempi e modi del lungo e intenso rapporto di amicizia tra il letterato e il pittore, propone una serrata indagine filologica e documentaria, fondata sul primo manoscritto della Lettera, tutto di mano del solo Castiglione. Dimostra che l'autore fu unicamente il letterato, che la elaborò e scrisse, come allora era in uso, "in persona" di Raffaello (cioè, a suo nome e per suo conto), e ovviamente con la sua diretta collaborazione soprattutto per le notizie sugli aspetti propriamente tecnici del grande progetto che il pittore aveva sperimentalmente avviato, interrotto però dalla sua prematura morte.
Dante poeta-giudice del mondo terreno
Roberto Antonelli
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 276
Il libro propone di leggere la Commedia come un gigantesco teatro della memoria e del mondo, costruito su fitte relazioni intertestuali: memoria delle molteplici manifestazioni, meravigliose e tragiche, dell'animo umano. Per questo il poema è anche e innanzitutto una gigantesca macchina elaboratrice di giudizi sui comportamenti e le emozioni degli esseri umani. Implica quindi una riflessione complessiva e appassionata sulla giustizia: un'esigenza destinata a perpetuo inappagamento e dunque eternamente riproponibile. La giustizia divina e quella umana sono rappresentate attraverso la soggettività dirompente di Dante in quanto Autore e in quanto Personaggio: due aspetti solo talvolta sovrapponibili che producono continue occasioni di drammatizzazione, di dubbio e di conflitto, nelle quali il lettore - di fatto il terzo protagonista della Commedia - è costantemente chiamato a confrontarsi e interagire, ancora oggi.
L'ordine delle scritture. Il linguaggio documentario del potere nell’Italia tardomedievale
Isabella Lazzarini
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 396
La messa a scrittura del mondo politico medievale rappresenta un tema sempre più importante e frequentato degli studi medievistici: fra Tre e Quattrocento, le scritture pubbliche danno voce a decisioni, narrazioni, conti, ricordi, ragioni, diritti e si organizzano in sistemi di memoria, che generano infine attraverso i secoli edizioni, studi, interpretazioni. Questi complessi processi documentari, al crocevia fra paleografia, diplomatica e storia, sono in vario modo al centro dei saggi raccolti in questo volume: il loro interloquire reciproco è orchestrato per riflettere sulla cultura e sulle funzioni sociali dello scritto nella costruzione di sistemi al tempo stesso documentari, politici e sociali, e sulla loro reinvenzione successiva per costruire altri sistemi e la genealogia ideologica della loro legittimazione.
Roma dal medioevo al rinascimento (1378-1484)
Arnold Esch
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 416
Arnold Esch ricostruisce uno degli snodi più importanti della storia di Roma: il passaggio dalla città del tardo Medioevo a quella, affascinante, del Rinascimento. Il secolo che inizia con il Grande Scisma (1378) e si chiude, in pieno Rinascimento, alla fine del pontificato di Sisto IV (1484) è un secolo decisivo: il papa diventa padrone della città ribelle e la vita sociale ed economica ruota sempre più intorno alla sua corte. Gli umanisti diffondono uno sguardo nuovo sull'antichità. La vita religiosa acquista sfumature inedite grazie ai pellegrini che accorrono in città negli anni santi e alla crescente pietà laica femminile. La vivace attività edilizia e l'intensa committenza artistica di papi e cardinali rinnovano l'aspetto di Roma e la sua attrattiva. La storia di Roma, in quanto capitale della cristianità, assume una dimensione ulteriore: è storia di una città e allo stesso tempo storia mondiale. Continuando la lunga tradizione della storiografia tedesca su Roma, Arnold Esch ripercorre con maestria questa trasformazione, che è insieme ecclesiastica, sociale, economica e culturale.
Democrazia machiavelliana. Machiavelli, il potere del popolo e il controllo delle élites
John P. McCormick
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 388
Niccolò Machiavelli non è stato un consigliere dei tiranni, né il teorico delle istituzioni repubblicane, ma un pensatore radicale e populista, principalmente preoccupato di contenere con tutti gli strumenti disponibili lo strapotere delle élites finanziarie della Firenze del suo tempo. Con la sua originale reinterpretazione John P. McCormick ha riorientato gli studi sulla teoria politica del Cinquecento e polarizzato attorno alle sue tesi il dibattito internazionale sul fiorentino, contribuendo in maniera decisiva all'attuale "Machiavelli Renaissance" non solo tra gli storici ma anche tra i teorici della democrazia. In un momento in cui la crescente diseguaglianza economica e politica mette a repentaglio le conquiste sociali del XX secolo e minaccia la tenuta delle stesse istituzioni rappresentative, McCormick trova proprio nell'opera di Machiavelli - con i suoi tribuni della plebe e i suoi processi popolari - alcune possibili risposte alla grande crisi di questi anni.
Dalle Alpi all’Africa. La politica fascista per l’italianizzazione delle «nuove province» (1922-1943)
Roberta Pergher
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2020
pagine: 368
L’Italia fascista mise a punto strategie precise per consolidare il dominio sulle recenti acquisizioni territoriali: le regioni nord-orientali del Paese e le colonie in Africa settentrionale. In che modo il regime si impegnò a formulare e imporre la sovranità italiana su territori e popolazioni molto diversi fra loro, ma ugualmente estranei alla nazione? Come mostra Roberta Pergher attraverso lo studio di quanto avvenne in Alto Adige e in Libia, la politica di insediamento in quelle regioni non fu ideata per risolvere un problema di sovrappopolazione, bensì per rafforzare il controllo su aree di fatto non italiane, quando già si era affermato il principio di autodeterminazione dei popoli e imposizioni di stampo imperialista erano viste con sospetto dall’opinione pubblica internazionale. Pergher esplora le caratteristiche della politica di insediamento fascista, ma anche il modo in cui gli italiani presero parte o si opposero agli sforzi del regime per italianizzare i territori in cui l’autorità era contestata.