Viella: La storia. Temi
Astratti furori e senso della storia. Politica e cultura nella sinistra italiana (1945-1968)
Giuseppe Vacca, Marcello Mustè
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 220
Il libro ricostruisce il clima del “lungo dopoguerra” nel quale, tra accesi contrasti, gli scritti di Gramsci cominciarono a esercitare la loro ininterrotta influenza. Il confronto si dispiegò tra chi tendeva a promuovere un nuovo pensiero marxista innestato sulle correnti progressive della cultura italiana e chi coltivava strategie culturali di impianto antistoricista e “radicale”. La costruzione di una genealogia del marxismo italiano fu promossa da Togliatti attraverso le riviste del Pci «Rinascita», «Società», «Il Contemporaneo» e altre minori, mentre percorsi alternativi furono perseguiti attraverso «Il Politecnico», i «Quaderni rossi», «Classe operaia» e i «Quaderni piacentini», da figure come Elio Vittorini, Franco Fortini, Raniero Panzieri, Mario Tronti e Alberto Asor Rosa. A ottant’anni dalla nascita della Repubblica le ragioni della contesa appaiono di rinnovato interesse.
L'acquetta di Giulia. Mogli avvelenatrici e mariti violenti nella Roma del Seicento
Simona Feci
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 368
Nella Roma di metà Seicento, pochi anni dopo l’epidemia di peste, viene scoperta in modo rocambolesco l’esistenza di una rete di avvelenatrici: alcune preparano un veleno “perfetto”, conosciuto in tutta Italia come l’«acqua tofana», altre lo acquistano e se ne servono per liberarsi dei loro mariti. È il più clamoroso fatto di cronaca nera del secolo e uno dei pochissimi complotti tutti al femminile della storia. La trama collettiva che viene alla luce ci accompagna nelle pieghe di una città barocca dove trovano posto tutti gli elementi di un potenziale romanzo: amore e veleno, violenza, crimine e morte, sotterfugi ed esibizionismo, denaro e solidarietà. Pronte a sfidare il potere dei padri, il sapere dei medici e l’azione degli inquirenti, le protagoniste e le loro storie offrono uno straordinario passepartout per raccontare la condizione delle donne nel secolo di Artemisia Gentileschi, della monaca di Monza, di Cristina di Svezia.
Regimi di cittadinanza nell'Italia comunale
Massimo Vallerani
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 340
Nelle città medievali abitare o nascere in un luogo non fanno diventare le persone dei cittadini e non garantiscono l’assegnazione di diritti civici in via definitiva. Diventare cittadini resta un lavoro faticoso, una condizione temporanea da mantenere con azioni ripetute nel tempo che mostrano la volontà di essere civis (abitare, pagare le tasse, militare nell’esercito, lavorare). In questa concezione dinamica e attiva di cittadinanza, non tutti avevano le stesse risorse.Tra Duecento e Quattrocento si affermano regimi diversi di cittadinanza, graduati secondo la possibilità o meno di partecipare alla vita politica. Questo libro ricostruisce la lenta trasformazione della civilitas da sistema di controllo dell’appartenenza a filtro selettivo di élites politiche riprodotte per via familiare. La divisione della cittadinanza in sfere di diritti differenziati aiuta a comprendere le complesse dinamiche di inclusione e di esclusione che ancora oggi caratterizzano il mondo contemporaneo.
La regina Margherita. Costruzione di un mito
Maria Teresa Mori
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 236
Negli anni Ottanta e Novanta dell’Ottocento, Margherita, prima regina d’Italia, divenne un’icona della monarchia, accrescendone la popolarità in un paese unito da poco, dove era necessario trovare simboli comuni per consolidare lo stato e la comunità nazionale. Su di lei nacque una narrazione leggendaria, che definiva l’immagine di una sovrana affascinante, maestra di eleganza, amante della cultura, dedita alle opere di carità, capace di comunicare con la gente. Questo volume ne ricostruisce il mito, rivisitandone, contemporaneamente, la personalità e la biografia. Avvalendosi di un’ampia documentazione, dai giornali alle fotografie, mentre delinea il ritratto avvincente di un’epoca e di una protagonista rilevante della nostra storia, pone quesiti ancora attuali per comprendere come siamo diventati italiani.
Palermo ebraica. Spazio urbano, cultura e società nel medioevo
Giuseppe Mandalà, Angela Scandaliato
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 264
Il volume è un percorso esplorativo nella Palermo ebraica che inizia nel tardoantico, prosegue nel periodo islamico e giunge fino all’espulsione del 1492-1493. Un’indagine storica e topografica effettuata attraverso una rilettura delle fonti, l’utilizzazione di sparse e frammentarie informazioni, l’analisi critica di studi parziali e talvolta fuorvianti, per avviare un tentativo di ricomposizione orientato a fornire un’immagine il più possibile organica, ma anche sfaccettata nella sua complessa fisionomia. Si tratta di un lavoro attento di contestualizzazione dei siti istituzionali e dei luoghi-simbolo dell’ebraismo nella Palermo medievale dove, sulla scena della storia, traspaiono il protagonismo dei maggiorenti, le dinamiche dei conflitti interni ed esterni, la vocazione mercantile, la specificità linguistica, lo spessore culturale di medici e rabbini, la circolazione di libri, il lavoro meticoloso dei traduttori e la trasmissione dei saperi. Un viaggio nel vissuto della minoranza che forse ha più segnato la storia della Sicilia “isola-mondo”, rafforzandone l’impronta transculturale, la vocazione mediterranea, cosmopolita e poliglotta. Presentazione di Henri Bresc. Postfazione di Shlomo Simonsohn.
L'aborto nell'Italia moderna
John Christopoulos
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 300
Nell’Italia del XVI e XVII secolo la pratica dell’aborto fece parte dei casi della vita di molte donne di ogni condizione sociale e civile che vi ricorsero o furono costrette a farlo, e coinvolse anche famiglie, vicini di casa, curatori e curatrici di ogni livello, membri della più ampia comunità, autorità laiche ed ecclesiastiche. Fu una pratica diffusa e anche largamente tollerata, sia dalle comunità in cui avveniva, sia dalle autorità, le une e le altre disponibili a riconoscere le ragioni per cui una donna aveva abortito o era stata costretta a farlo. E questo anche mentre si irrigidiva il discorso ufficiale, tanto delle autorità laiche quanto di quelle ecclesiastiche. Attingendo a fonti diverse – processi, trattati di medicina, letteratura, giurisprudenza laica ed ecclesiastica – e a molteplici approcci, Christopoulos soppesa con intelligenza e sensibilità ragioni individuali e contesti sociali, scarti tra pratiche e norme, solidarietà e rapporti asimmetrici, restituendo le sfumature e la complessità dell’esperienza umana e delle scelte compiute in condizioni di libertà limitata. Ci consegna così una rigorosa ricostruzione che rettifica luoghi comuni di lunga data.
L'atto sospeso. Azione e inazione dell’eroe dall'«Iliade» a Virginia Woolf
Sara De Simone
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 188
Che cosa accade in una narrazione quando l’eroe – creatura d’azione per eccellenza – si ferma e non agisce? Pensiamo ad Achille che si ritira nella sua tenda, rifiutandosi di combattere, o a Oreste che esita prima di uccidere Clitemnestra. O ancora a Perceval e Lancelot, campioni di gesta straordinarie, e insieme chevaliers pensifs, sovente catturati da pensieri e malinconie d’amore. Questo libro s’interroga sulle fratture e i frattempi in cui gli eroi non corrispondono al proprio paradigma, e abitano il territorio del “non fare” come spazio fecondo per sé stessi e per l’opera di cui fanno parte. Esitanti e temporaneamente inefficaci, questi “eroi in sospeso” attraversano la tradizione letteraria europea, da Omero a Virginia Woolf, che nel Novecento riscrive le sorti di Orlando e Perceval, eroi contemporanei dell’inazione, e insieme figure della creatività e della poesia.
Un'oligarchia urbana. Politica ed economia a Torino fra Tre e Quattrocento
Alessandro Barbero
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 420
Alla fine del Trecento, Torino è una città provata dalla guerra e dalla recessione e la sua popolazione è in calo. La crisi radicalizza i conflitti sociali e politici: nobili e popolari, dopo aver raggiunto un accordo, tornano a scontrarsi, mentre la ricchezza di mercanti e imprenditori non tiene il passo con quella nobiliare fondata sulla terra. I traffici, nonostante la crisi, conservano uno spazio: accanto ai mercanti che falliscono, altri fanno fortuna e osti e macellai si arricchiscono. Ma nel complesso il volume d’affari declina rispetto ai livelli raggiunti alla metà del Trecento, mentre più solida che mai appare l’egemonia nobiliare. Occorrerà che la crisi si allenti, che il passaggio sotto il governo del duca di Savoia riporti la pace, che la popolazione riprenda a crescere, perché la spaccatura fra oligarchia nobiliare e oligarchia popolare si ricomponga e le famiglie superstiti dell’uno e dell’altro gruppo si uniscano nel patriziato che governerà la città sotto l’Antico Regime.
Andrea Costa e Giovanni Pascoli. Un'amicizia socialista
Elisabetta Graziosi
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 512
Questo libro parla di due vite parallele, quelle di Giovanni Pascoli e di Andrea Costa, due romagnoli che ebbero un ruolo importante nel passaggio fra Ottocento e Novecento. A Bologna in giovinezza Costa e Pascoli si conobbero, si frequentarono, furono amici all’università intorno a Carducci e compagni di imprese sovversive. Aderirono all’Internazionalismo, che raccoglieva in quegli anni giovani che avrebbero lasciato un segno. Seguì poi una lunga storia di lontananza e di silenzio, un trentennio di vuoto. Molte delle idee erano e rimasero comuni. Come Costa, Pascoli si professò socialista fino alla fine. E alla fine giunsero quasi contemporaneamente nel 1910 e nel 1912. Attraverso il recupero di fonti rare e di testi poco noti, il volume ricostruisce un periodo complesso e perlopiù inesplorato dalla critica e dalle storie letterarie, gettando una luce inedita non solo sulle vicende biografiche e storiche di Costa e Pascoli, ma anche sul significato dell’intera produzione pascoliana.
L'eresia di un contadino. Storia di Pighino Baroni del feudo di Savignano (XVI sec.)
Susanna Peyronel Rambaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 224
Il contadino Pighino Baroni fu arrestato per «eresia» nel 1570 dall’Inquisizione di Modena, processato, torturato e condannato all’abiura e alla prigione. Questo libro propone – alla luce di un case study simile in apparenza a quello del mugnaio Menocchio di Carlo Ginzburg – la scoperta di una religiosità dissidente penetrata anche in ambito contadino. Tra le mura del borgo di Savignano, infeudato alla nobile famiglia dei Contrari, le vicende di Pighino hanno come sfondo l’inquietudine culturale e spirituale dell’Italia del XVI secolo. Il volume tuttavia non vuole essere uno studio sulle credenze dei ceti subalterni; piuttosto una ricerca sul mondo intellettuale, egualitario e tollerante, di un contadino, ribelle alla cultura dominante, e frutto, tra insospettate letture e commenti audaci di idee religiose, della complessità degli scambi culturali e della circolazione di idee a metà Cinquecento.
La persecuzione dei rom e dei sinti nell'Italia fascista. Storia, etnografia e memorie
Paola Trevisan
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 312
Quale fu l’atteggiamento del fascismo verso coloro che definiva “zingari”? Come si articolò la persecuzione dei rom e dei sinti e come mai la sua memoria non ha trovato spazio nell’Italia repubblicana? Sulla base di un’estesa documentazione archivistica messa a confronto con testimonianze e ricerche storico-etnografiche, il volume ricostruisce per la prima volta le politiche antizingari del regime fascista e la loro ricaduta su rom e sinti che vivevano in Italia: prima pensati indistintamente come vagabondi stranieri da respingere ed espellere, poi sottoposti al confino di polizia e forzatamente trasferiti (dalla Venezia Giulia e Tridentina in particolare) nelle regioni meridionali e, con l’entrata in guerra dell’Italia, internati in località sparse per la penisola e nei campi di concentramento. Raramente, nel dopoguerra, le memorie delle persecuzioni subite sono uscite dallo stretto ambito delle famiglie rom e sinti e il loro mancato riconoscimento come vittime del regime fascista ha favorito la negazione dei diritti di cittadinanza a coloro che oggi vivono in Italia.
Machiavelli costituzionalista. Il progetto di riforma dello Stato di Firenze del 1522
Jérémie Barthas
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 208
Con la morte di Leone X nel dicembre del 1521, il dominio mediceo sulla Toscana entrò in una fase d’incertezza, sia all’interno che all’esterno. In questo quadro, Niccolò Machiavelli fu invitato dalle autorità fiorentine a stendere una nuova costituzione, il cui testo è oggi noto come Minuta di provvisione per la riforma dello Stato di Firenze l’anno 1522. Inizialmente supportato dal cardinale Giulio de’ Medici, il progetto fu bloccato dai membri dell’oligarchico Consiglio dei Settanta, ma si tratta comunque di un documento eccezionale anche perché presenta l’ultima traduzione pratica di alcuni concetti centrali dell’autore del Principe, sia sulla fondazione degli Stati sia sulle istituzioni repubblicane. Questo volume presenta una reinterpretazione di questa fase storica, che mette in luce la complessità del gioco tra i principali attori politici del tempo (il re di Francia, l’imperatore, il pontefice, l’oligarchia fiorentina, i repubblicani filopopolari, i Medici), e offre una nuova edizione critica del progetto di costituzione, che obbliga a rileggere il pensiero politico dell’ultimo Machiavelli in chiavi completamente diverse rispetto al passato.