Viella: La storia. Temi
Venezia e i Mongoli. Commercio e diplomazia sulle vie della seta nel medioevo (secoli XIII-XV)
Nicola Di Cosmo, Lorenzo Pubblici
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 332
Nel XIII secolo Venezia era la potenza marittima dominante del Mediterraneo e i Mongoli i padroni di un impero immenso che comprendeva Cina, Persia, Russia e Asia Centrale. La conquista mongola integrò politiche ed economie regionali in uno spazio continentale in cui fiorirono scambi commerciali e relazioni diplomatiche. Dall’unione tra i circuiti continentali controllati dai Mongoli e le rotte marittime che portavano all’Europa, gestite da Genova e Venezia, scaturirono enormi possibilità. Il punto d’incontro e collegamento fu il Mar Nero, dove fiorirono insediamenti italiani, crocevia di genti, culture, e merci. Se la presenza più cospicua fu genovese, Venezia fu attiva protagonista, con le sue specifiche sfide e realtà. I rapporti tra Mongoli e Veneziani sono oggetto per la prima volta di una ricostruzione che chiarisce gli intrecci, i rapporti, le difficoltà e le ambizioni di entrambe le parti in una prospettiva di storia globale.
Riforma cattolica e concilio di Trento. Storia o mito storiografico?
Massimo Firpo
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 240
Quali furono i caratteri salienti della reazione messa in campo dalla Chiesa cattolica nel ’500 per reagire alla drammatica crisi della Riforma protestante? E quali categorie storiche meglio ne definiscono la natura? Con varia fortuna si è parlato di Restaurazione cattolica, Riforma cattolica, Controriforma, ora contrapponendo l’una all’altra ora tentandone una difficile sintesi. Il libro ricostruisce tale discussione, per concentrarsi poi sulle aporie della cosiddetta Riforma cattolica e sulla stentata e talora inesistente applicazione dei decreti emanati dal concilio di Trento anche un secolo dopo la sua fine, il che non impedì tuttavia la creazione di un mito del Tridentino quale momento genetico di un profondo e capillare rinnovamento religioso che trovò invece a Roma più ostacoli che sostegno. Di qui la persistente validità del concetto di Controriforma che occorre piuttosto declinare come costante opposizione dei vertici della gerarchia ecclesiastica a ogni autentica Riforma cattolica.
La misura dell'inatteso. Ebraismo e cultura italiana (1815-1988)
Alberto Cavaglion
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 272
«Noi studiamo il mutamento perché siamo mutevoli», scriveva il grande storico dell'età classica Arnaldo Momigliano. «A causa del mutamento la nostra conoscenza non sarà mai definitiva: la misura dell'inatteso è infinita». Questo libro affronta il rapporto mutevole fra ebrei e cultura italiana in un arco cronologico inconsueto: dalla Restaurazione al cinquantenario delle leggi razziali, quando si chiude una stagione e se ne apre un'altra, quella dell'uso pubblico della storia nella quale siamo tuttora immersi. I capitoli ruotano intorno a quei personaggi che sono stati capaci di oltrepassare la siepe nei rari momenti in cui il salto fu loro consentito: il primo sionismo, il modernismo, l'antifascismo e i conti con il fascismo, la battaglia per la libertà religiosa dopo il Concordato e l'art. 7 della Costituzione.
Le prigioni italiane nell'età del positivismo. (1861-1914)
Mary Gibson
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 368
Durante il periodo dominato dal determinismo biologico di Cesare Lombroso, l’Italia creò un nuovo sistema carcerario, che cercava di coniugare la criminologia con la costruzione della nazione e con una nuova concezione della cittadinanza. Grazie a un approccio innovativo e interdisciplinare, Mary Gibson analizza l’intersezione tra diritto, genere e criminalità, mettendo al centro della narrazione non solo la popolazione carceraria maschile, ma anche quella di donne e fanciulli. Attraverso l’utilizzo di una grande varietà di fonti primarie finora trascurate, questo studio getta luce anche sulla vita quotidiana dei detenuti e delle detenute in età liberale e sul ruolo svolto dalla riabilitazione nello sviluppo di una nuova identità nazionale.
Lo stato del mondo. Giovanni Botero tra ragion di Stato e geopolitica
Romain Descendre
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 292
In meno di dieci anni Giovanni Botero pubblica tre libri che eserciteranno una vasta e profonda influenza: "Delle cause della grandezza delle città" (1588), "Della ragion di Stato" (1589) e "Le Relazioni universali" (1591-1596). Oltre a inaugurare la letteratura della ragion di Stato, Botero elabora una teoria della crescita urbana e getta le basi della moderna geografia politica. Impegnato a ribadire il controllo dell'autorità ecclesiastica sugli Stati temporali, egli studia attentamente nuovi oggetti - come la circolazione delle ricchezze, la popolazione, il territorio, l'equilibrio di potenza - ed escogita adeguati strumenti di governo. Nella lettura di Romain Descendre, le pagine di Botero offrono un ritratto politico della prima globalizzazione, basato sull'idea che città, Stati o imperi si rafforzino non solo con l'arte militare, ma anche con la mobilitazione di saperi economici, demografici e geografici. Una lezione che questo importante libro, finalmente tradotto in italiano con l'aggiunta di una Nota dell'autore e una Prefazione del curatore, riscopre in tutta la sua attualità, restituendo a Botero il posto che merita nella storia del pensiero politico.
Briganti d'Italia. Storia di un immaginario romantico
Giulio Tatasciore
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 327
La sensibilità romantica ha inventato il tipo del brigante italiano, riconoscibile dal suo costume pieno di arabeschi e da quell’inconfondibile cappello di forma conica, a tesa larga e ornato di nastri, da cui spuntano lunghe trecce corvine. Figura “totale”, il brigante si insinua in ogni angolo dell’immaginario sociale europeo. Romanzieri, artisti e viaggiatori, ma anche patrioti e reazionari, hanno a che fare con questo misterioso personaggio e contribuiscono a plasmarne il profilo ambiguo. Magnetico, esotico, affascinante, il brigante incarna la virtù e il vizio, il pittoresco e il mostruoso, il sublime nella rivolta e la peggiore depravazione criminale. Per molti versi, sintetizza una certa idea di Italia. Ricostruendo un vorticoso racconto collettivo questo volume indaga discorsi, saperi e immagini che, nel contesto delle grandi trasformazioni avviate nel tardo Settecento e maturate nell’Ottocento, il «secolo dei ladri», elaborano una riserva di senso destinata a permeare rappresentazioni e interpretazioni successive. Novecentesche, ma anche ultra-contemporanee.
Ricostruire la città eterna. Infrastrutture, topografia e saperi nella Roma del Cinquecento
Pamela O. Long
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 332
Tra la catastrofica inondazione del Tevere del 1557 e la morte del "papa ingegnere" Sisto V nel 1590, la città di Roma venne trasformata da un'intensa attività edilizia e da progetti ingegneristici di ogni tipo. Il volume conduce il lettore fra le strade e le piazze della Roma del tardo Rinascimento, ricostruendo i saperi e le pratiche che vi presero forma e analizzando i processi e le principali figure implicate nei progetti infrastrutturali: fognature, riparazione dei ponti, prevenzione delle inondazioni, costruzione degli acquedotti e di nuove strade rettilinee, fino allo spostamento degli antichi obelischi egizi portati in città ai tempi dell'Impero. Il ritratto di Roma nella prima età moderna tracciato dall'autrice mette in luce i rapporti di intenso scambio tra figure di estrazione diversissima, che si confrontavano sui grandi problemi ingegneristici e infrastrutturali: medici, amministratori, giuristi, cardinali, papi ed ecclesiastici dialogavano con pittori, scultori, architetti, stampatori e altri professionisti per far rivivere la Roma antica e ricostruire la città moderna.
Le ferite della Francia. Ossessioni identitarie, radicalismo islamico, rivolte sociali
Giorgia Alessi
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2022
pagine: 176
Il tema del declino, del malessere, dell'infelicità della Francia ha ormai una lunga tradizione nel dibattito pubblico francese. Questo topos/profezia riproposto ossessivamente non può che stupire l'osservatore italiano, consapevole della migliore situazione - secondo gli indici di natalità, alfabetizzazione, debito pubblico - del vicino d'oltralpe. Chi sono i protagonisti di questa narrazione fortemente ideologica? Quale ruolo assume, al suo interno, l'uso della storia nazionale e la denuncia di un suo continuo "tradimento"? Il volume vuole rispondere a questi interrogativi attraverso l'analisi dei passaggi cruciali e degli elementi nuovi che hanno attraversato la recente storia francese, dal movimento Nuit debout, alla questione del radicalismo islamico e del terrorismo, alla rottura rappresentata dall'esplosione della rabbia sociale alla quale il movimento dei Gilets jaunes ha dato voce nelle sue discese in campo del sabato, dall'autunno del 2018.
Il comunismo italiano nella storia del Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 664
Per la prima volta un gruppo di autorevoli storiche e storici ricostruisce la multiforme parabola nazionale e internazionale del comunismo italiano lungo l'intero arco cronologico della sua esistenza. Il volume costituisce il tentativo più significativo sinora compiuto di fuoriuscire dal perimetro della storia del partito per ripensare momenti e problemi della vicenda del PCI in un'ottica di storia italiana, europea e mondiale.
Dall'Europa a scoprire l'Oriente. Da Gengis Khan a Marco Polo
Gherardo Ortalli
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 164
Non sono molte le congiunture in grado di aprire nuovi, grandi orizzonti con l'incontro fra civiltà lontane, tanto da modificare equilibri emisferici consolidati. Fu così nel secolo XIII, quando l'Occidente europeo e l'Oriente estremo entrarono in contatto con il fragore delle armi, le necessità della fede e la pratica degli affari. Tanto gli eserciti mongoli, quanto le missioni promosse dalla Santa Sede o i profitti dei più intraprendenti mercanti si sommarono aprendo imprevisti rapporti. È un percorso in cui con tempi e ruoli diversi, tra Oriente a Occidente, ci possono accompagnare testi quali, per esempio, la Storia segreta dei Mongoli o il Viaggio in Mongolia di frate Guglielmo di Rubruck o soprattutto il Milione di Marco Polo. Vale la pena seguirne lo straordinario cammino.
Inferni medievali. Dipingere il mondo dei morti per orientare la società dei vivi
Andrea Gamberini
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 216
Come ben sapevano i predicatori medievali, delle due grandi leve del comportamento umano – la paura del castigo e la speranza del premio – la più efficace era la prima. Di qui, allora, lo sviluppo di immagini dell’Inferno che fra Tre e Quattrocento sono sempre più complesse e crude, così da turbare gli animi e smuovere le coscienze. Ma in che direzione? E a quale scopo? La domanda è assai meno scontata di quanto non possa apparire. Dal momento, infatti, che gli exempla negativi avevano senso solo in funzione di quelli positivi, il grande teatro dei reprobi si prestava anche ad una lettura al contrario, in cui le figure dei peccatori, lungi dal costituire solo un terribile ammonimento, indirizzavano il fedele verso atteggiamenti speculari e opposti a quelli puniti. La critica si faceva insomma proposta, complici le scelte iconografiche di artisti e committenti (comunità, privati, confraternite, ordini religiosi, ecc.), che attraverso il tema dell’Inferno potevano esprimere i propri ideali di convivenza civile.
L'«Ytalia» di Dante e dei fiorentini scellerati. Un caso di comunicazione politica nel Trecento
Amedeo De Vincentiis
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2021
pagine: 316
Dante discusse in molte occasioni la situazione politica dell'Italia del suo tempo. Solo una volta, però, si rivolse direttamente ai fiorentini, con una lettera pubblica in latino datata al marzo del 1311, quando l'imperatore Enrico VII era in viaggio verso Roma per esservi incoronato. Il libro ricostruisce lo spazio politico della penisola nei primi anni del Trecento, a partire dal messaggio che l'esule Alighieri rivolse ai suoi concittadini scellerati. In questo caso l'Ytalia messa in questione non fu una creazione poetica a posteriori, ma una esortazione concreta ad agire subito per il bene comune.