Harmakis: I classici di Harmakis
Genesi. I misteri della versione biblica della creazione
Rudolf Steiner
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2021
pagine: 262
Il ciclo delle conferenze sui misteri della Genesi fu tenuto dal dottor Rudolf Steiner a Monaco di Baviera dal 16 al 26 di agosto 1910. In questa serie di conferenze Steiner affronta lo studio del libro della Genesi e offre una dettagliata analisi del testo, secondo il punto di vista della conoscenza esoterica, arrivando ad indicazioni originali e uniche sul significato profondo del libro.
Ermete Trismegisto e Platone
Édouard Schuré
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2021
pagine: 90
Anima cieca! Armati con la torcia dei Misteri e nella notte della terra scoprirai il tuo splendore. Doppia, è la tua anima celeste. Segui questa guida divina e lascia che sia il tuo genio, poiché detiene la chiave delle tue vite, sia passate che future. Appello agli Iniziati (dal Libro dei Morti). Ascolta dentro di te e osserva l'infinito di spazio e tempo. Si possono ascoltare le canzoni delle Costellazioni, le voci dei Numeri e le armonie delle Sfere. Ogni sole è un pensiero di Dio e ogni pianeta una modalità di quel pensiero. Per conoscere il pensiero divino, o anime, scendete e salite dolorosamente il sentiero dei sette pianeti e dei loro sette cieli. Cosa fanno le costellazioni? Cosa dicono i numeri? Cosa ruota le Sfere? O anime perse o salvate, parlano, cantano, rotolano… i tuoi destini! Frammento (da Hermes).
Metamorfosi. L'asino d'oro
Apuleio
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2020
pagine: 376
Le metamorfosi (dal latino Metamorphoseon libri XI, probabilmente la denominazione originaria), o L'asino d'oro (Asinus aureus), è un'opera della letteratura latina di Lucio Apuleio (II secolo d.C.). Il secondo titolo deriva dal De civitate Dei (XVlll, 18) di sant'Agostino. È l'unico romanzo antico in latino pervenuto interamente ad oggi; e insieme al Satyricon di Petronio, pervenutoci solo parzialmente, costituisce l'unica testimonianza del romanzo antico in lingua latina. Essendo centrale a tutta l'opera il tema della magia e non essendo citata questa nell’Apologia, che riporta il discorso difensivo dell'autore coinvolto nel 158 in un processo per magia, si desume che la stesura del romanzo sia posteriore a quella data. Il testo, tuttavia, potrebbe costituire una rielaborazione di un'opera spuria di Luciano di Samosata (pseudolucianea), Lucio o l'asino. Inoltre, secondo il patriarca Fozio, la storia di Lucio potrebbe derivare da un romanzo a noi perduto, attribuito da Fozio a Lucio di Patre. Il patriarca, infatti, fa intendere dell'esistenza di tre romanzi, l'uno di Lucio di Patre, di cui dice aver letto diversi λόγοι, un altro di Luciano di Samosata e l'ultimo di Apuleio.
L'esoterismo cristiano
René Guénon
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2020
pagine: 200
Gli articoli riuniti in questo volume sono dedicati, prevalentemente a delle organizzazioni che René Guénon considerava essere state, nel Medioevo, le detentrici dell'insegnamento e dei metodi dell'esoterismo cristiano: l'Ordine del Tempio, i Fedeli d'Amore e la Cavalleria del Santo Graal. Tali articoli, pertanto, costituiscono un complemento de L'esoterismo di Dante e de Il re del mondo. Il presente libro contiene lo studio su San Bernardo. Inoltre sono stati aggiunti altri due articoli: "A proposito delle lingue sacre" e "Cristianesimo e iniziazione"; il primo, mette in luce l'importanza della lingua ebraica all'interno del Cristianesimo, indica forse la più importante via di ricerca per lo studio approfondito delle scienze tradizionali e dei metodi dell'esoterismo cristiano; il secondo tratta della struttura stessa del Cristianesimo nel suo duplice aspetto, religioso e iniziatico.
Fedro
Platone
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2017
pagine: 92
Il Fedro (in greco antico: Φαῖδρος, Phâidros), scritto da Platone probabilmente nel 370 a.C., è un dialogo tra due personaggi, Socrate e Fedro. Il dialogo è composto da tre discorsi sul tema dell’amore che servono come metafora per la discussione del corretto uso della retorica. Esse comprendono discussioni sull’anima, la follia, l’ispirazione divina e l’arte. Il dialogo riguarda l’uso e il valore della retorica in connessione con l’educazione e la filosofia: sullo sfondo, a fornire il fondamentale inquadramento concettuale, permane il sistema delle idee e il metodo corretto per pervenire alla conoscenza della verità e per comunicarla. Fedro, un giovane ateniese appassionato dell’arte del discorso, incontra Socrate e con lui inizia a discorrere di retorica, mentre i due si recano fuori di Atene, nella valle dell’Ilisso, a est della città. Il luogo offre a Platone lo spunto per produrre una delle descrizioni ambientali più belle di tutta la letteratura greca.
Il Pimandro
Ermete Trismegisto
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2017
pagine: 100
Il primo libro del Corpus hermeticum, "Il Pimandro", si apre con la visione di Ermete. Una visione che porta Ermete ad incontrare Dio. Un Dio che si manifesta indefinito, immenso, incommensurabile quale del resto deve essere. Dio è per definizione inconoscibile, inqualificabile ma, comunque, onnipresente e visibile. Dio-Creatore e Padre deve necessariamente rivelarsi alla Sua creatura preferita, deve far sentire la presenza del padre affinché l’uomo non si senta solo e abbandonato. Questa rivelazione è necessaria per far comprendere all’uomo che la sua vita, la sua esistenza, non sono limitate al mondo materiale e tangibile, fargli capire che la sua vita va molto al di là della quotidianità e di ciò che è percepibile con i sensi. Dio, rivelandosi, vuole far comprendere all’uomo che è parte di qualcosa di più grande, indefinito, immenso: Dio. La rivelazione trasforma i prescelti in strumenti di Dio e la loro opera servirà, per coloro che sanno ascoltarli, alla realizzazione del disegno di Dio. Questo è il cammino intrapreso, tra gli altri, da Ermete. E la descrizione presente nel Pimandro consente di avere una visione più chiara del disegno divino.
I misteri dell'Egitto
Giamblico
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2017
pagine: 84
In Siria nel III secolo dopo Cristo, il filosofo neoplatonico Giamblico scrive un libro che è un inno e un’estrema difesa del politeismo pagano morente e lo intitola, in onore di Ermete Trismegisto, I Misteri dell’Egitto. Lo scrive per distruggere gli argomenti lanciati contro le pratiche della teurgìa, “la magia divina”. Nulla è impossibile per l’uomo, egli afferma, se l’uomo sa comprendere l’arte di entrare in contatto con gli dei. I Misteri dell’Egitto diventa il “testo sacro” degli ultimi pensatori pagani: poi per più di mille anni scompare, cancellato dal trionfo del Cristianesimo. Verrà riscoperto da Marsilio Ficino nella Firenze di Lorenzo il Magnifico, e dal quel momento sarà uno dei cardini del “pensiero magico” dell’Occidente, da Giordano Bruno fino ai giorni nostri.
Il mito della nascita degli eroi
Otto Rank
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2017
pagine: 90
Il libro tratta del fatto che “quasi tutti i principali popoli civili... fin da tempi remoti hanno celebrato nella poesia e nella leggenda i loro campioni, re e principi mitici, fondatori di religioni, di dinastie, di imperi, di città, in breve i loro eroi nazionali. In particolar modo la storia della nascita e dei primi anni di queste persone fu arricchita di peculiarità fantastiche, la cui stupefacente somiglianza, talvolta l’accordo letterale, in popoli diversi, separati da grandi distanze e totalmente indipendenti tra loro, è nota da tempo e ha colpito molti studiosi”. Se ricostruiamo, seguendo Rank e con una tecnica in qualche modo simile a quella di Galton, una “leggenda mediana” che metta in rilievo i lineamenti essenziali di tutti questi racconti, ne ricaviamo il quadro seguente: “L’eroe è figlio di genitori di altissimi natali, il più delle volte è figlio di re.”
Iside e Osiride
Plutarco
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2017
pagine: 92
Il lavoro è dedicato a Clea, una donna colta e intelligente, sacerdotessa di Delfi, ai quali Plutarco aveva dedicato anche il suo De mulierum virtutibus. Si tratta, senza dubbio, di un’opera nata dalle discussioni con Clea in materia di religione e sull’atteggiamento giusto con cui avvicinarvisi. Partendo dall’atteggiamento con cui accostarsi al dio da uomini saggi, Plutarco passa a trattare di Iside che, secondo lui, è «dea eletta per sapienza e amante di sapienza», cui è avverso Tifone, mostro e simbolo di malvagità. Su questo sfondo, Plutarco racconta a lungo i costumi del sacerdozio egizio, del quale Plutarco descrive abiti, usi, riti, regole di vita, collocandolo sempre, alla maniera greca, in una luce di razionalità. I capitoli 12-76, invece, sono dedicati all’esposizione allegorica del mito di amore e rinascita rappresentato, appunto, da Iside e suo marito Osiride.
Amore e Psiche
Apuleio
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2017
pagine: 80
La favola di "Amore e Psiche" scritta da Lucio Apuleio all’interno delle Metamorfosi, è una vera e autentica fiaba, dove esistono atmosfere magiche e incantate come nella tradizione popolare. Un racconto da tutto il mondo conosciuto, di cui sono state date le più disparate interpretazioni, ma che affascina i lettori da quasi duemila anni. Del suo autore Apuleio, nato nel 125 d.C. nell’odierna Algeria, sappiamo che veniva da una famiglia molto ricca, si formò a Cartagine, studio filosofia ad Atene. Ritornato in Africa dove svolse attività di avvocato, conobbe Pudentilla, madre di un suo compagno di studi che sposò. Fu accusato di magia e stregoneria dalla quale si difese con una famosa orazione dal nome "Apologia o De magia". Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Cartagine morendo presumibilmente nel 170 d.C. La favola di "Amore e Psiche" è una novella compresa nell’opera maggiore di Apuleio, "L’asino d’oro".
Mosé e il monoteismo
Sigmund Freud
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2017
pagine: 134
Mosè e la religione monoteistica è un’opera di Sigmund Freud. Si compone di tre parti scritte tra il 1934 e il 1938, pubblicate come un unico libro nel 1939 ad Amsterdam, sotto il titolo Der Mann Moses und die monotheistische Religion. È l’ultimo libro pubblicato dal “padre della psicoanalisi”, che morì pochi mesi dopo, all'età di 82 anni, mentre era rifugiato a Londra. In esso, Freud discute le origini del monoteismo, offrendo la sua opinione sulle vere origini di Mosè, e del suo rapporto con il popolo ebraico. È il secondo lavoro che Freud ha dedicato alla figura di Mosè, dopo averne pubblicato già uno in forma anonima intitolato Il Mosè di Michelangelo, nella rivista da lui diretta, Imago, nel 1914. Il libro è un’estensione del lavoro di Freud sulla teoria psicoanalitica come mezzo per generare ipotesi su avvenimenti storici. Freud aveva similmente impiegato la teoria psicoanalitica per la ricerca storica nell'opera Totem e tabù. L’interesse di Freud per l’antico Egitto si è manifestato in un’impressionante collezione di antichi manufatti egizi; una selezione di piccoli bronzi era infatti sempre in mostra sulla sua scrivania, sia a Vienna che a Londra.