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Libri di Massimiliano Tomba

La crisi della socialdemocrazia

La crisi della socialdemocrazia

Rosa Luxemburg

Libro: Libro in brossura

editore: Pgreco

anno edizione: 2023

pagine: 138

"Socialismo o barbarie": l'umanità è posta di fronte alla scelta tra la vittoria del socialismo e la fine della civiltà. Queste parole d'ordine, passate alla storia, vengono scritte da Rosa Luxemburg nel 1915 in un potente pamphlet contro la guerra. Pubblicato sotto pseudonimo, "La crisi della socialdemocrazia" è il manifesto indiscusso del suo pensiero. In esso Rosa Luxemburg attacca tanto la borghesia quanto la "sinistra" che ha tradito i suoi ideali, denunciando gli orrori della Prima guerra mondiale e profetizzando un lungo destino di guerre in cui a morire sarà sempre la classe lavoratrice e non certo quella dirigente che dall'alto ne organizza il massacro. Questo destino, però, non è ancora stato scritto. Per questo Rosa Luxemburg invita il proletariato a ribellarsi e a fermare l'orrore che il grande capitale imperialista non smette mai di imporre al mondo intero. Prefazione di Massimiliano Tomba.
12,00

Attraverso la piccola porta. Quattro studi su Walter Benjamin

Attraverso la piccola porta. Quattro studi su Walter Benjamin

Massimiliano Tomba

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2017

pagine: 114

Osservando la distruzione dell'aura dell'opera d'arte, l'esperienza metropolitana e lo sguardo distratto del passante dal punto di vista dell'individuo borghese si scorgerà solo crisi e decadenza, che susciteranno una reazione aristocratica verso il deserto del presente. Se si guarda invece quello stesso processo dal punto di vista del collettivo, allora la distruzione dell'individuo borghese e del soggetto trascendentale si mostreranno come la miscela in grado di liberare una nuova esperienza politica. In Benjamin non c'è amore per l'irrazionale, ma insofferenza rispetto al modo in cui la ragione moderna ha espunto una molteplicità di saperi bollandoli come irrazionali. Guardare ad essi non è regressione, ma liberazione del novum che non sta nell'attimo successivo, come invece accade in quella proiezione del presente a cui diamo il nome di novità, ma in un'altra storia, il cui accesso può darsi attraverso la "piccola porta" del mutamento dell'esperienza collettiva. I quattro saggi raccolti in questo volume intendono indicare direzioni possibili verso quella "piccola porta".
14,00

Crisi e critica in Bruno Bauer. Il principio di esclusione come fondamento del politico
30,00

Strati di tempo. Karl Marx materialista storico

Strati di tempo. Karl Marx materialista storico

Massimiliano Tomba

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2011

pagine: 290

L'ultimo Marx, confrontandosi con i populisti russi e la questione agraria, propone di leggere la storia non secondo la consueta visione unilineare e a stadi, ma secondo l'immagine delle stratificazioni geologiche. Questo libro riprende l'intuizione marxiana per decostruire la filosofia della storia con la quale viene abitualmente identificato il 'materialismo storico'. Tale termine, mai impiegato da Marx, che utilizza invece le espressioni "materialista pratico" e "materialista comunista", non costituisce un passepartout per la comprensione della storia, ma è piuttosto una modalità pratica di intervento nella storia. Nelle due sezioni di questo libro viene mostrato come la riflessione sulla storia sia strettamente intrecciata attorno a due nodi: comprensione della crisi e intervento politico. Solo quando l'ipotesi della crisi come anticamera del crollo viene abbandonata, Marx inizia a riflettere sulla connessione tra 'centro' e 'periferia', tra produzione ad alta tecnologia e forme di lavoro ad alto sfruttamento assoluto. Proprio questa riflessione si rivela particolarmente fruttuosa oggi per comprendere fino a che punto, nel mercato globalizzato, Silicon Valley si combina con vecchie e nuove forme di lavoro schiavistico. Ma questo intreccio può essere colto solo in forza di una diversa concezione della storia, che accantoni l'immagine storicistica della locomotiva del progresso che si lascia alle spalle forme arretrate o residuali.
29,00

La «vera politica». Kant e Benjamin: la possibilità della giustizia

La «vera politica». Kant e Benjamin: la possibilità della giustizia

Massimiliano Tomba

Libro

editore: Quodlibet

anno edizione: 2006

pagine: 284

In un'epoca in cui riemerge con particolare forza la riflessione sul concetto di "guerra giusta", appare necessario riaprire la domanda filosofica sulla giustizia, una domanda che viene posta riconsiderando i principali concetti politici moderni che l'avevano resa addirittura impensabile. La riduzione della giustizia a procedura o a volontà di una maggioranza corrisponde all'eliminazione del suo significato filosofico o all'antica posizione di Trasimaco criticata da Platone, secondo la quale il giusto è la volontà del più forte. Ripensare oggi la giustizia significa allora avventurarsi in un territorio dove è necessario mettere impietosamente in discussione non solo il principio liberal-democratico della maggioranza, ma anche il concetto di sovranità popolare. In questo modo possono essere riattraversate le aporie che hanno portato al fallimento di tutti i tentativi moderni di pensare il diritto di resistenza. La "vera politica", un concetto che si ritrova in Kant e, nel XX secolo, in Walter Benjamin, pone il problema della giustizia al di là dell'orizzonte doxastico, riaprendo il conflitto socratico tra verità e opinione. È a questa altezza che si colloca il dialogo a distanza con i problemi aperti da Kant e ripresi nella riflessione di Benjamin. Massimiliano Tomba è ricercatore di filosofia politica presso l'Università di Padova.
22,00

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