Libri di Michele Marchetto
Il coraggio della risposta. Conoscenza di sé e parrhesia: un dialogo filosofico con la «Laudato si’»
Michele Marchetto
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 180
L’essere umano è prigioniero della propria stessa condizione e del paradigma tecnocratico, esito di un antropocentrismo dietro il quale egli cela la propria fragilità. E tuttavia permangono i segni di un valore mai scomparso del tutto: la necessaria conversione al socratico “Conosci te stesso” scopre un nuovo senso dell’io, spogliato della volontà di dominio, ridefinito in una ragione aperta alla trascendenza, segnato dalla grazia e dall’amore. La conversione si rivela così una introversione, attivata dalla parrhesia, la franchezza nel parlare: il dire-tutto, il dire-il-vero che trasforma comportamenti e stili di vita. Michele Marchetto riprende la domanda e il metodo del suo saggio precedente, “Il coraggio della domanda,” per suggerire alcune linee di risposta alla questione del senso.
Comprensione di sé e impegno educativo. La pedagogia ermeneutica esistenziale: fondamenti teorici e sviluppi pedagogico-didatici
Roberto Romio, Michele Marchetto
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Elledici
anno edizione: 2018
pagine: 272
La profonda crisi che stiamo vivendo richiede risposte innovative e coraggiose. Anche l’educazione deve dare il suo contributo per riscrivere l’identità individuale e collettiva e restituire un nuovo significato alle parole “libertà", "uguaglianza", "fraternità”. Questo libro, il primo di una nuova serie, costituisce il documento fondativo per quanti decidono di condividere gli obiettivi dell’associazione "CeRFEE-Zelindo Trenti": ricerca e sperimentazione educativa, formazione professionale e impegno per una cittadinanza consapevole intorno alla proposta educativa della didattica ermeneutica esistenziale. Il volume si articola in due parti: la prima offre un’ampia riflessione sui fondamenti teorici che giustificano la scelta ermeneutica esistenziale, la seconda la declina in termini più specificamente pedagogici e didattici.
L'etica impersonale. La teoria dei valori di J. N. Findlay
Michele Marchetto
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1989
pagine: 118
Le ali dell'anima. Educazione, verità, persona
Michele Marchetto
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2010
pagine: 165
Nel nostro tempo relativismo e nichilismo, crisi della ragione classica e dominio della razionalità tecnico-scientifica hanno indotto l'educazione a rinunciare alla verità. E un'educazione senza verità non può che essere la negazione dell'antica paideìa, dell'arte di orientare la persona nella giusta direzione, quella che la conduce al "Conosci te stesso" e alla contemplazione del Bene. Questo libro intende riportare l'attenzione della riflessione filosofica sull'originaria solidarietà di paideìa e verità, che precede ogni pedagogia e psicologia, ogni antropologia e umanismo. A quella verità, intesa come disvelamento dell'essere piuttosto che come lo stato di proposizioni o formule che si apprendono o si ripetono, l'uomo è dato per il fatto stesso di esistere. Cosicché, come accade nel mito della caverna di Platone, la domanda sull'essenza della verità s'intreccia inevitabilmente e indissolubilmente con la domanda sull'essenza dell'uomo e sulla sua storia.
Un presentimento della verità. Il relativismo e John Henry Newman
Michele Marchetto
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2010
pagine: 140
È ben nota l'espressione "dittatura del relativismo" con cui Benedetto XVI indica le conseguenze morali del principio secondo il quale "ciò che si sa fare, si può anche fare". Il termine "relativismo", tuttavia, copre una gamma di significati più vasta: non solo la presunzione dell'uomo padrone della scienza e della tecnica, unico giudice di se stesso, ma anche la sua fragilità e fallibilità, la sua relatività e contingenza, che Assoluto è soltanto Dio. Dopo aver presentato le diverse forme di relativismo e i suoi rapporti con il nichilismo e l'ermeneutica, questo libro approfondisce il modo in cui John Henry Newman (1801-1890), proclamato Beato il 19 settembre 2010, ne fronteggiò l'offensiva contro la fede e le sue implicazioni morali. La posizione del Cardinale inglese è tanto più interessante in quanto si colloca nel contesto in cui il relativismo moderno di matrice scettica e illuministica inizia a svilupparsi nelle forme a noi contemporanee. Quanto alla fede, Newman ne dimostra la ragionevolezza, affermandone anche la piena legittimità nel dibattito pubblico; quanto alla coscienza morale, coniugandone il carattere personale e trascendente, la salvaguarda dai rischi del relativismo di origine utilitaristica. L'attualità del suo pensiero si rivela, così, nel declinare Verità e persona in modi che oggi si riconoscono nella filosofia ermeneutica.
John Henry Newman. Identità, alterità, persona
Michele Marchetto
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 103
In un contesto antropologico che Michel Foucault definisce come "il vuoto dell'uomo scomparso", l'idea di persona di John Henry Newman (1801-1890) è il candidato migliore per rispondere alla dissoluzione dell'io e all'individualismo contemporanei. In una serrata dialettica all'interno della coscienza, l'io rinuncia a porre se stesso come fondamento: riconoscendosi come persona, riconosce anche l'"altro" che gli sta di fronte e l'"Altro" che dimora dentro di sé. In questa "grammatica del riconoscimento", Newman si rivela naturale interlocutore - oltre che di Locke, Hume e Smith - della fenomenologia di Edmund Husserl ed Edith Stein, e della filosofia ermeneutica di Hans-Georg Gadamer e Paul Ricoeur. Il suo pensiero si radica in modo originalissimo nel medesimo humus, la riflessione empiristica sulla coscienza di sé e del mondo, e l'enfasi romantica sull'esperienza vissuta prima che sulla sua mediazione intellettuale. Nel contempo, le supera entrambe, rivelandosi capace di denunciare i limiti dell'invulnerabilità antropocentrica e di andare al di là della frammentazione dell'umano e della sua perdita di senso, effetto dell'incapacità delle antropologie moderne e postmoderne di dare espressione all'esigenza di unità e di integralità che l'uomo nutre verso se stesso.
Maestri perché testimoni. Pensare il futuro con John Henry Newman e Edith Stein. Atti del Convegno internazionale (Venezia, 19-20 gennaio 2017)
Libro: Libro in brossura
editore: LAS
anno edizione: 2017
pagine: 394
Prova del teismo
John Henry Newman
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 80
Ritornato in Inghilterra da Dublino, dove aveva presieduto l’Università Cattolica di nuova fondazione, nel 1859 Newman riprende l’antico proposito di scrivere di fede e ragione, avviando un percorso che porterà al capolavoro della "Grammatica dell’assenso". In "Prova del teismo" egli replica a chi pensa che l’unica via per mantenere la fede sia oscurare la ragione, e lo fa con un argomento a sostegno dell’esistenza di Dio: non una formulazione meramente intellettuale, ma intimamente connessa alla pratica, una prova che passa attraverso il riconoscimento della consapevolezza della nostra esistenza e di una coscienza morale a essa associata. La sottile analisi fenomenologica che la sostiene rende manifesta la realtà trascendente di una Persona (Dio) dentro la persona che noi stessi siamo.
Il mondo del possibile. Figure, categorie e prospettive della cultura filosofica tardo-moderna
Michele Marchetto
Libro: Libro in brossura
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2019
pagine: 354
Quali sono le radici filosofiche dell’età postmoderna? Che cosa significa “crisi”? Quali categorie e figure ne sono l’espressione più significativa? Quali possibilità dischiude il cambiamento d’epoca che si verifica fra la fine dell’Ottocento e i primi trent’anni del Novecento? Sono alcuni degli interrogativi ai quali si cerca di dare risposta in questo libro. Il suo centro è la crisi tardo-moderna, declinata negli antecedenti della prima modernità e nelle categorie filosofiche elaborate lungo le linee Schopenhauer-Nietzsche-Freud e Heidegger-Jaspers. Kierkegaard, Bergson e Husserl, con incursioni nella letteratura e nella scienza, le completano; mentre il Wittgenstein del Tractatus ne costituisce una sintesi problematica. Si tratta di contenuti che, da un lato, rispondono a un’esigenza didattica; dall’altro, intendono sollecitare la riflessione su questioni che toccano l’esistenza, a cominciare dalla domanda fondamentale: perché l’essere piuttosto che il nulla?
La natura della fede. Otto sermoni dai «Parochial and plain sermons
John Henry Newman
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 156
La natura della fede è uno dei temi peculiari del pensiero teologico-filosofico di John Henry Newman, qui articolato in otto sermoni tratti dai Parochial and Plain Sermons (1834-1843). Di contro alla riduzione della fede a mera irrazionalità da parte della razionalità strumentale di matrice tecnico-scientifica, Newman intende dimostrare che c’è una ragionevolezza della fede, compatibile con le condizioni della conoscenza in generale. L’atto di fede fa appello al ragionamento personale, al carattere morale e intellettuale della persona, ai suoi sentimenti, alla “logica del cuore”. Così la fede si rivela incardinata nella vita di ciascuno: di fatto, quasi tutto ciò che facciamo ogni giorno si basa su di essa. E se ci fidiamo della memoria, dei sensi, delle capacità ragionative, perché non dovremmo fidarci della coscienza in cui avvertiamo la presenza di Dio che ci chiede di obbedirGli?
Il primato di Dio e la formazione dell'uomo
John Henry Newman
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2019
pagine: 216
San John Henry Newman (1801-1890) — teologo, filosofo, storico, poeta, sacerdote prima della Chiesa anglicana, poi della Chiesa cattolica, della quale divenne cardinale — è considerato il padre spirituale del Concilio Vaticano l I. Tanto profeta inattuale nel suo tempo, quanto maestro attuale nel nostro, perché testimone, egli vive e pensa da cristiano in un mondo sempre meno cristiano. Centrale nel suo pensiero è la polarità di umanesimo e teismo, «myself and my Creator», i due soli esseri assolutamente evidenti in se stessi: se a Dio va il primato, all'uomo spetta di formare la propria essenza nella perfezione dell'intelletto in cui consiste la filosofia. È questa la chiave di lettura del volume, che, dopo l'introduzione all'itinerario spirituale e speculativo di Newman, presenta un'ampia antologia dalle sue opere più significative ("Apologia pro vita sua", "Lo sviluppo della dottrina cristiana", "L'idea di Università", "Sermoni universitari", "Grammatica dell'assenso", "Lettera al Duca di Norfolk"): sottraendolo alla facile agiografia, ne documenta la profondità di pensiero su temi decisivi come la storia della dottrina cristiana, il rapporto fra la ragione e la fede, l'educazione, la coscienza morale.
La vita come dialogo
Martin Buber
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2019
pagine: 240
Martin Buber (Vienna, 1878 - Gerusalemme, 1965) fu uno dei maestri della svolta dialogica del pensiero filosofico del Novecento. Nell'assegnare il primato alla «relazione» rispetto al «soggetto» della tradizione e della modernità occidentali, egli, ebreo, anche alla luce del Chassidismo, autentico motivo di rinascita dell'Ebraismo, interpreta la crisi dell'Occidente prospettandone la rigenerazione grazie al pensiero «dialogico». Ai suoi occhi esso alimenta la cultura e l'esistenza degli uomini, le loro comunità e la loro educazione. Lo stesso Buber improntò la propria vita al dialogo, sia nella difficile temperie politica dell'Europa fra le due guerre sia nella genesi dello Stato di Israele sia nell'intensa attività di educatore. Il volume, oltre a ricostruire nell'Introduzione il percorso speculativo di Buber, ne documenta le tappe attraverso passi antologici tratti dalle sue opere più significative (dai Discorsi sull'Ebraismo a Il problema dell'uomo, da L'Io e il Tu a Sentieri in utopia ai Discorsi sull'educazione). Il lettore vi troverà spunti di riflessione particolarmente attuali per fronteggiare le sfide del mondo contemporaneo, che sempre più spesso invoca il dialogo fra gli uomini come condizione della sua stessa sopravvivenza