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Libri di Pierluigi Ciocca

Il pensiero economico nell'Italia repubblicana

Il pensiero economico nell'Italia repubblicana

Libro: Libro in brossura

editore: Treccani

anno edizione: 2025

pagine: 624

Il pensiero economico italiano affonda le radici nel Medioevo. Assume rilevanza nel Rinascimento e nell’Illuminismo. Si afferma nel primo cinquantennio dell’Italia unificata con personalità quali Ferrara, Pantaleoni, Pareto, Barone, De Viti de Marco, Einaudi, Ricci. Nelle due guerre e nella parentesi fascista tale tradizione si appanna. L’apertura dialettica dischiusa dall’Italia democratica, repubblicana, dopo il 1946 e il ristabilirsi delle relazioni culturali con l’estero favoriscono un recupero degli studi di economia. Il volume, collettaneo, in venti capitoli ne traccia il bilancio tra il secondo dopoguerra e oggi in campi che vanno dalla distribuzione alla crescita, dalla moneta alla fiscalità, dall’ambiente alle decisioni in condizione d’incertezza. Nello spirito della Treccani, che celebra nel 2025 il proprio centenario, vengono segnalati contributi di alto livello scientifico. Soprattutto, se ne valorizza l’insieme. In un positivo eclettismo critico l’indirizzo teorico neoclassico, oggi prevalente nel mondo, si è unito a quelli classico, marxista, schumpeteriano, keynesiano, monetarista, giuridico-istituzionale, storico, statistico-matematico. La moderna analisi economica italiana si distingue per la varietà, la gamma, quindi la ricchezza dei metodi, dei riferimenti teorici, dei risultati.
29,00

Ai confini dell'economia. Elogio della interdisciplinarità

Ai confini dell'economia. Elogio della interdisciplinarità

Pierluigi Ciocca

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2016

Una nuova frontiera della ricerca economica si situa all'intersezione fra le diverse dimensioni della società. Sempre più si esplorano territori di confine fra economia, storia, diritto, politica, istituzioni, letteratura. È uno sviluppo da salutare positivamente. Il volume propone approfondimenti su temi quali i fattori non economici della crescita, la centralità dell'ordinamento giuridico per l'efficienza della produzione e degli scambi, la storicità del pensiero e dei sistemi economici, le specificità strutturali e politiche del caso italiano. Per impostazione di metodo e scrittura queste pagine si rivolgono a chi si accosta all'economia movendo da altre esperienze culturali, non meno che agli economisti.
20,00

La banca che ci manca. Le banche centrali, l'Europa, l'instabilità del capitalismo

La banca che ci manca. Le banche centrali, l'Europa, l'instabilità del capitalismo

Pierluigi Ciocca

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2014

pagine: 131

La questione della banca centrale, della sua autonomia, dei suoi compiti, dei modi in cui adempierli è al centro dell'agenda politica, non solo in Europa, a seguito del dibattito che le ultime elezioni nel Vecchio continente hanno acceso sulle sorti future dell'Unione. Dagli anni settanta del Novecento, la discrezionalità amministrativa e tecnica delle banche centrali si era ridotta. La crisi finanziaria anglosassone del 2008 ha invece aperto la via a una rinnovata estensione delle competenze delle banche centrali nella supervisione finanziaria e all'ampliamento degli obiettivi e dei gradi di libertà nella politica monetaria. La storia, la pratica e la migliore teoria della "banca delle banche" - l'istituzione che è il perno dell'intero sistema della finanza - confermano come sia possibile una riforma che doti la politica economica di una vera banca centrale, della cui mancanza si è avuta l'ennesima prova nella crisi del 2008. In queste pagine Pierluigi Ciocca, a lungo responsabile della ricerca economica nella Banca d'Italia, avanza e motiva la proposta secondo cui le banche centrali, a cominciare da quella europea, perseguano il pieno impiego oltre alla stabilità dei prezzi, prevengano il dissesto del sistema finanziario, assicurino la continuità della spesa pubblica laddove, pur essendo il bilancio non lontano dall'equilibrio, lo Stato incontra difficoltà nel collocare i suoi titoli sul mercato obbligazionario...
16,00

Storia dell'IRI. Volume Vol. 6

Storia dell'IRI. Volume Vol. 6

Pierluigi Ciocca

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2015

pagine: 338

Questo libro completa l'opera in sei volumi "Storia dell'IRI". Integra i volumi analitici che l'hanno preceduto con una trattazione incentrata sulle reciproche interazioni fra le vicende dell'Istituto e quelle attraversate dall'economia italiana: la crisi degli anni Trenta del Novecento, dalla quale l'IRI scaturì e al cui superamento, sotto la guida di Alberto Beneduce e di Donato Menichella, recò un apporto decisivo; la guerra e la ricostruzione postbellica; il "miracolo economico", del quale l'IRI fu protagonista; la stagflation degli anni Settanta e le difficoltà degli anni Ottanta che, nonostante l'impegno profuso dall'IRI, sfociarono nella scelta politica della privatizzazione delle imprese pubbliche negli anni Novanta, sino alla liquidazione dell'Istituto. Il ristagno dell'economia lungo il ventennio seguito al crollo della lira nell'estate del 1992 ha coinciso con lo smantellamento del gruppo pubblico ma ha altresì riproposto le carenze del capitale privato. I limiti delle poche grandi imprese industriali rimaste e della miriade di piccole aziende nell'esprimere produttività attraverso la ricerca, l'innovazione, il progresso tecnico suscitano un duplice quesito: se la rinuncia all'IRI è stata davvero inevitabile e saggia e se è ancora necessaria, seppure in forme diverse, la funzione di supplenza del capitale privato che l'IRI, con alterna fortuna, ha svolto.
35,00

Germania/Europa. Due punti di vista sulle opportunità e i rischi dell'egemonia tedesca

Germania/Europa. Due punti di vista sulle opportunità e i rischi dell'egemonia tedesca

Angelo Bolaffi, Pierluigi Ciocca

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2017

pagine: 198

La Germania rappresenta, in questo difficile passaggio storico, disseminato di sfide inedite del mondo globale, il baricentro di una Europa sempre più fragile nei suoi equilibri e nella sua stessa esistenza: è innegabile che le sorti di un'unione faticosamente raggiunta dipendano fortemente dagli orientamenti e dalle scelte che è chiamata a compiere, nel prossimo futuro, la nazione tedesca. È una verità di cui spesso i suoi vicini europei stentano a prendere coscienza, manifestando atteggiamenti di aperta insofferenza e incomprensione nei confronti di un paese la cui storia ha dolorosamente pesato sui destini dell'intero Vecchio continente. Cos'è, dunque, la Germania di oggi? È in grado di esercitare quella leadership all'interno dell'Unione che oggettivamente le spetta? Le sue scelte di politica economica, improntate all'austerità e al rispetto dell'ortodossia delle regole di bilancio comunitarie, sono un modello o un intralcio per la costruzione di una politica economica comune? Partendo da punti di vista autonomi e non sempre convergenti, Angelo Bolaffi e Pierluigi Ciocca affrontano in questo volume i nodi più intricati della vicenda tedesca, e insieme di quella europea, in un confronto serrato su una questione ineludibile per tutti noi europei: cosa ne sarà dell'Europa se la Germania non riuscirà a interpretare con responsabilità e saggezza il suo ruolo di cuore federativo?
20,00

Gli insegnamenti di Raffaele Mattioli

Gli insegnamenti di Raffaele Mattioli

Guido Carli, Pierluigi Ciocca, Sandro Gerbi, Gian Maria Gros-Pietro, Antonio Patuelli, Francesca Pino, Ignazio Visco, Bruno Visentini

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2024

pagine: 128

Il volume raccoglie otto interventi di testimoni diretti o di interpreti successivi della storia di Raffaele Mattioli. Guido Carli e Bruno Visentini ricordano la sua figura di banchiere declinata, nel primo caso, nell’esercizio della professione ed estesa, nel secondo caso, all’impostazione umanistica che tale professione ha ispirato. Gli interventi di Sandro Gerbi, Francesca Pino e Ignazio Visco focalizzano in Mattioli, rispettivamente, l’impegno politico dell’intellettuale, la vocazione dell’organizzatore di cultura e la rivendicata necessità di un solido impianto culturale a fondamento di ogni impresa. I contributi di Pierluigi Ciocca, Gian Maria Gros-Pietro e Antonio Patuelli sono dedicati, nell’ordine, all’economista, al banchiere per lo sviluppo e al banchiere umanista nelle emergenze del Novecento. La seconda parte del volume racconta il rapporto intercorso tra Mattioli e la rivista dell’ABI «Bancaria», della quale è stato redattore negli anni 1920-1925, e propone due suoi interventi comparsi sulla rivista nel 1951 e nel 1961. Un’opera collettanea che cerca di ripercorrere senza gravi dimenticanze l’ingegno e la multiforme attività svolta da Raffaele Mattioli.
18,00

Tornare alla crescita. Perché l'economia italiana è in crisi e cosa fare per rifondarla

Tornare alla crescita. Perché l'economia italiana è in crisi e cosa fare per rifondarla

Pierluigi Ciocca

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2018

pagine: 213

In Italia la produttività è bassa, la disoccupazione alta, lenta la fuoruscita dalle recessioni del 2008-2013. Eppure ancora oggi molti, non solo governanti ansiosi di consenso a breve, ostentano ottimismo, celano al paese la realtà: il debito pubblico innervosisce i mercati finanziari; le infrastrutture si depauperano; il diritto dell'economia è superato; le imprese non rispondono all'urgenza di investire, innovare, cogliere le opportunità della rivoluzione digitale. Hanno pesato i limiti della politica economica: l'incompleto risanamento del bilancio; il taglio degli investimenti pubblici; i ritardi nella riscrittura dell'ordinamento; le insufficienti pressioni concorrenziali sulle imprese. Sin dalla svalutazione della lira del 1992 le imprese si sono adagiate sui facili profitti prospettati dal cambio debole, dalla moderazione salariale, dai sussidi statali, dalla scandalosa evasione delle imposte. S'impone una rifondazione dell'economia, che ne arresti il regresso. L'euro è moneta preziosa, irrinunciabile. Ha assicurato prezzi stabili e calmierato i tassi d'interesse. È la politica economica europea a essere bloccata dal rigorismo tedesco. Ma la crisi affonda le radici oltre l'economia, nello strato più profondo della cultura, delle istituzioni, della politica del Belpaese. Con un'analisi di ampio respiro, Pierluigi Ciocca ricostruisce la preoccupante condizione economica, mostra la difficoltà della presa di coscienza del malanno italiano. Il libro offre tuttavia una ricetta per portare l'Italia fuori dalle sabbie mobili in cui da un quarto di secolo si dibatte. Indica sette linee d'intervento: dal riequilibrio del bilancio a una nuova strategia per il Sud, passando per gli investimenti pubblici, una diversa politica europea, la perequazione distributiva, un nuovo diritto dell'economia, la concorrenza. L'attuazione di questi interventi, da parte dei governanti e delle imprese, è da ultimo affidata alla presa di coscienza e alla volontà di riscatto di una società civile meglio informata.
19,00

Ricchi per sempre? Una storia economica d'Italia (1796-2005)

Ricchi per sempre? Una storia economica d'Italia (1796-2005)

Pierluigi Ciocca

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2020

pagine: 448

La storiografia e l'analisi economica dell'Italia contemporanea si sono ampiamente rinnovate. Questo libro propone una interpretazione di sintesi criticamente fondata sui risultati di ricerca più aggiornati. Fra le alterne vicende dell'Ottocento e del Novecento il benessere materiale degli italiani si è innalzato. Eppure, dopo il ristagno seguito alla recessione del 1992, la società italiana è sospesa, preoccupata per il futuro. Vive una crisi profonda, di orientamenti e di identità, oltre che economica. Può risolverla in positivo, oppure regredire come altre volte nel passato le è accaduto. La retrospettiva storica offre elementi indispensabili alla comprensione delle radici della crisi, alla ricerca della via d'uscita.
25,00

Ricchi/Poveri. Storia della diseguaglianza

Ricchi/Poveri. Storia della diseguaglianza

Pierluigi Ciocca

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2021

pagine: 176

Con le competenze di un economista e la curiosità di un antropologo, Pierluigi Ciocca traccia una storia della diseguaglianza: dal Paleolitico ai Sumeri, dagli Etruschi all'Antica Roma, fino all'Età moderna e contemporanea. E mostra come ricchezza vs povertà sia una diade che per vie diverse - il potere, il bottino, il profitto - ha da sempre contrassegnato la vita dell'uomo. Oggi il divario tra ricchi e poveri è più profondo che mai. E la povertà estrema, diffusa anche nei Paesi avanzati, costituisce una piaga economica oltre che sociale e politica. Di fronte a questo dramma - e a una pandemia che ha tragicamente acuito squilibri e rivendicazioni - l'umanità non è però condannata alle divisioni che la turbano: decisivi saranno il ritorno alla crescita, gli interventi dello Stato e un diverso welfare state. In un'accezione immediata, intuitiva, povero è colui che non dispone delle risorse necessarie a soddisfare i bisogni essenziali. Ricco, al contrario, è colui che possiede denari, beni, sostanze e mezzi molto maggiori di quanto gli occorra per vivere in modo normale. Partendo da un'approfondita disamina storica, Pierluigi Ciocca affronta un tema sempre più attuale: le diseguaglianze, infatti, non sono solo un problema morale, ma anche un freno allo sviluppo.
15,00

Alla ricerca dello sviluppo. Un viaggio nell'economia dell'Italia unita

Alla ricerca dello sviluppo. Un viaggio nell'economia dell'Italia unita

Pier Giorgio Ardeni, Mauro Gallegati

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 2022

pagine: 312

Il libro ripercorre la storia dell'economia italiana dall'Unità. È un viaggio prima «dentro al PIL», lungo fasi, trend e punti di svolta cruciali, poi «al di qua del PIL», guardando alla demografia e alle determinanti del prodotto dal lato dell'offerta e della domanda - con una disamina approfondita delle componenti; e, infine, «oltre il PIL», guardando al benessere e agli effetti della recente «rivoluzione industriale». Un viaggio che mostra un Paese che ha inseguito lo sviluppo prima lentamente poi con passo più rapido e proficuo, per arrivare al XXI secolo con il fiato corto. Se il benessere non ha coinciso con l'evoluzione del reddito, nelle molte Italie, con la nuova rivoluzione industriale il Paese ha patito tanto la jobless growth quanto le disuguaglianze crescenti, con una montante regionalizzazione degli squilibri. L'Italia, mossasi dalla periferia al centro, si ritrova così oggi sulla via del ritorno che, tuttavia, non è affatto ineluttabile. Purché abbandoni la convinzione che si possa avere progresso economico senza investire in ricerca e conoscenza. Prefazione di Pierluigi Ciocca.
35,00

La Banca d'Italia. Un'istituzione «speciale»

La Banca d'Italia. Un'istituzione «speciale»

Pierluigi Ciocca

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2022

pagine: 176

Pierluigi Ciocca, una carriera brillante in Banca d'Italia, ripercorre il pensiero e l'azione della Banca dal dopoguerra a oggi. Lo fa sulla scorta delle "Considerazioni finali" con cui i Governatori che si sono avvicendati al vertice dell'Istituto, sin da Einaudi nel 1947, hanno riassunto e concluso la loro annuale Relazione agli azionisti e al Paese. Dalla sintesi di Ciocca emergono le luci e le ombre della vicenda storica dell'Italia lungo tre quarti di secolo: la straordinaria ricostruzione dalla guerra perduta; il miracolo economico e i suoi limiti; gli eccessi salariali, il prezzo del petrolio, il debito della Repubblica e, quindi, l'inflazione; la disinflazione, tuttavia seguita dal ristagno e dalle recessioni che hanno impoverito tanti cittadini lungo i due de-cenni sfociati nel Covid-19 del 2020, nell'inflazione internazionale dal 2021 e nel-le ricadute economiche del conflitto fra la Russia e l'Ucraina del 2022. Emerge altresì, autonoma dalla politica e dal mondo degli affari, la figura istituzionale della Banca d'Italia: le analisi, l'impegno operativo, le proposte per contenere l'instabilità e favorire la crescita dell'economia. Per qualità delle analisi, per intensità e difficoltà dell'impegno, la Banca d'Italia risalta nel mondo delle banche centrali. Se le sue proposte non verranno disattese la società italiana potrà tornare a percorrere la strada del benessere.
25,00

Del capitalismo. Un pregio e tre difetti

Del capitalismo. Un pregio e tre difetti

Pierluigi Ciocca

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2023

pagine: 160

«Il sistema capitalistico è iniquo, instabile, inquinante. Il progresso dei redditi individuali e familiari è diseguale; l’instabilità è endemica, radicata; la spinta inquinante è strutturale, con ripercussioni per l’umanità sempre più gravi, potenzialmente devastanti. Ma proprio per questo la crescita è cruciale, nonostante i suoi successi, ovvero in ragione dei suoi successi: storico punto di forza del sistema, resta la via maestra per fronteggiare i guasti che il sistema provoca, per lenire i danni che la stessa crescita produce». Il saggio muove dall’intento di riportare al centro della discussione il concetto di capitalismo, che nella fase più recente è stato considerato da molti studiosi più debole, rispetto all’alternativa analitica offerta dal concetto di mercato. Le interpretazioni che rifiutano l’idea di capitalismo e si affidano all’idea di mercato, variamente arricchita da riferimenti storico-empirici alle istituzioni, alla cultura e alla politica nei singoli paesi, vengono vagliate nei loro preziosi apporti conoscitivi, ma anche nei loro limiti. In effetti, rispetto al mercato, il capitalismo si presenta come una più precisa e meglio configurata formazione storica, di cui si può seguire bene la lunga parabola, evidenziandone i punti di forza e quelli di debolezza, i rischi, le distorsioni e le possibili correzioni. Con grande efficacia di sintesi, l’emergere del capitalismo viene ripercorso attraverso le intricate vicende occorse in Europa dal basso medioevo alla fine del Settecento, quando il sistema si distaccò più nettamente dai precedenti e assunse connotati precisi e definitivi con la Rivoluzione industriale d’Inghilterra, per poi espandersi e prevalere nel mondo. La ragione del successo e della diffusione del capitalismo va ricercata nella sua intrinseca, formidabile, capacità produttiva. A questa, tuttavia, si uniscono tre negatività: il capitalismo è, per sua natura, iniquo, instabile, inquinante. Nella fase storica più recente, la stessa crescita economica non è garantita, e rischia di appannarsi. Queste contraddizioni sono radicate nel sistema e la globalizzazione le rende ancor più strettamente connesse. Lo stesso primato pluridecennale degli Stati Uniti d’America ne è messo in forse, e gli stessi assetti democratici ne sono minacciati, anche là dove sembravano più stabilmente consolidati. È quindi urgente una politica, un governo dell’economia, che però non può che trascendere lo Stato nazionale. Le pagine conclusive si interrogano sui prossimi scenari futuri per sottolineare che la partita è aperta, e che la crisi, se non addirittura la implosione, del capitalismo deve, e può, essere evitata.
19,00

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