Aragno: Licenze poetiche
La luna negli occhi
Ottavio Rossani
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2019
Vale la pena di scrivere ancora poesie d'amore? Nella tradizione italiana la poesia d'amore è una tendenza incancellabile, divisa tra due lunghe traiettorie, dantesca e petrarchesca. Ottavio Rossani ritiene che non si può fare a meno della poesia d'amore. Ma anche che bisogna trovare un modo nuovo di inventarla. L'amore è passione, è vita, è morte. Amare è vivere, forse saper vivere. Forse anche sapersi preparare al finale dell'esperienza esistenziale, perché nell'amore è implicito anche il dolore di perderlo. Non saper amare è lentamente morire in un risentimento per quel che poteva essere e non è stato. In questo canzoniere d'amore, l'autore celebra l'amore anche come riconoscimento dell'altro/a, il dono gratuito che rende uomini e donne degni di generare vita. Come la poesia stessa, quando incondizionatamente annuncia il futuro.
Spirali dal bianco al nero
Giuseppe Bortoluzzi
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2019
pagine: 114
O caro pensiero
Renato Minore
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2019
pagine: 200
«Non sempre la poesia chiama il pensiero, ma in questo nuovo libro in versi di Minore il vocativo del titolo non lascia margini al dubbio (magari solo in apparenza, se i tratti di troppa evidenza in poesia alludono talvolta al loro contrario): "O caro pensiero", dunque. E già ci sarebbe da chiedersi se l'aggettivo non abbia una doppia valenza: il pensiero è «caro» proprio nell'accezione leopardiana (ricordiamo di passaggio che del recanatese Minore è stato partecipe biografo), caro come il colle, come la beltà, la luna, lo sguardo e tante altre cose, soprattutto gli inganni e l'immaginare; ma in un tempo - il nostro, e non da poco tratto - in cui le cose si definiscono per il prezzo, «caro» vorrà dire anche che il pensiero è costoso, nel senso che grava nei moti dell'anima e nei ricettacoli della memoria, diventando perfino un inciampo nello stare al mondo. Se si guarda bene, le due accezioni finiscono col sovrapporsi, così che «caro» riguarda il manifestarsi del pensiero quando connotato dagli affetti. (…) Si affaccia almeno l'ipotesi di un futuro, di un ricordo ancora da avere, ancora da vivere prima che ricordo diventi. Si vive per ricordare la vita e per elaborare il ricordo in pensiero".» (Dalla introduzione di Raffaele Manica)
Un impavido sonno
Roberto Rossi Precerutti
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2019
pagine: 148
"Impavido è, secondo Tommaso Landolfi, il sonno dei morti, nel senso che esso si dispone quale dimensione compiuta e immodificabile, non suscettibile di assimilazione alle fragili leggi dell'umano. Ora, il libro di Roberto Rossi Precerutti si offre al lettore nelle modalità di atto vivente delle lacrime, cioè consapevole e insieme dolorosa assunzione di un destino consumato essenzialmente come preparazione alla fine, dai turbamenti e dagli spasimi di infanzia e adolescenza, rievocati nei poemetti in prosa e precocemente risonanti del sentimento del vuoto, allo strazio degli anni che volgono alla vecchiaia, segnati dalla perdita e dall'impermanenza, ma anche dalla luce consolatoria dell'ininterrotto colloquio con gli auctores. Sontuosamente funebre secondo la lezione di Góngora e Mallarmé di cui Rossi Precerutti è stato raffinato traduttore, questa poesia è dunque un modo di corteggiare l'abisso, nell'attesa vana di un Risorto che dispieghi, sulla plaga di squallore e pena che chiamiamo mondo, il suo vessillo vittorioso".
Ad ogni umano sguardo
Claudio Pasi
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2019
pagine: 152
"Tutta la lirica di Claudio Pasi è la partitura musicale di una profonda pietas. È segnata cioè da un costante e innamorato rispetto di un passato che corre dall'antichità classica al cerchio dei tempi e dei luoghi in cui è cresciuto l'autore. Il "narratore onnisciente" - che però conquista spesso la sua onniscienza con un paziente lavoro d'archivio su sperdutissime fonti - guarda a oggetti anche piccoli o storie molto "minori" del passato con una proiezione nostalgica che chiama tutto a nuova vita, in un concerto di melodie per lo più regolate su un endecasillabo di grande eleganza, che fa di ogni suo "fotogramma" un autentico dono. Nessun testo di Claudio Pasi è mai gratuito o irrilevante, anche se la sua voce si caratterizza per una partecipe e commossa attenzione alle minime cose della vita, e alle minime storie che fanno loro da teatro: vicende "normali" e drammatiche di un individuo, di una famiglia, di una comunità". (Dalla prefazione di Alessandro Fo)
Domenica delle fiamme
Roberto Rossi Precerutti
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2016
"Già i titoli delle quattro sezioni di cui si compone questa nuova - fulgida, severa - raccolta di Roberto Rossi Precerutti (Ballate del lume oscuro; Dentro la luce; Preghiera al sole di giustizia; Domenica delle fiamme) ci avvicinano all'essenza fiammea, araldica, ossimorica del libro. Fedele a un'idea di poesia come ricerca dell'assoluto, arduo esercizio formale sull'esempio degli amati poeti trobadorici (da lui recentemente tradotti) e della grande esperienza della lirica simbolista francese (Rimbaud e Mallarmé sopra tutti), Rossi Precerutti campisce di ori, fuochi, bagliori gemmati, filamenti di luce pressoché ogni pagina del libro."
Annibale
Ermanno Bencivenga
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2016
Che cosa significa agire? È, la nostra vita, qualcosa di più di una serie di episodi? A quali condizioni potremmo pensare di esserne i protagonisti? Sono le domande che tormentano Annibale all'indomani della straordinaria impresa di Canne. Ha affrontato e distrutto il più grande esercito mai visto: ottantamila uomini inviati da Roma per chiudere la partita che lui aveva iniziato anni prima, al di là dei Pirenei. La città nemica è a poca distanza, indifesa; la sua vendetta e quella del suo popolo stanno per essere consumate. Ma non sa decidersi a sferrare il colpo mortale. Perché? Quale ruolo sta giocando, e chi gliel'ha assegnato? Chi ha scritto questa storia? Mentre la sua incertezza si apre a vari finali possibili, il suo dramma diventa quello della teatralità della vita, e della vitalità del teatro, in un continuo rimando fra esperienza e teoria in cui i medesimi problemi compaiono come riflessi da specchi paralleli, dando luogo a ripetizioni infinite.