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Aragno: Licenze poetiche

Genio dell'infanzia cattolica

Genio dell'infanzia cattolica

Roberto Rossi Precerutti

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2021

pagine: 150

Autorizzato a cogliere, fin nel titolo, una dissimulata antifrasi dell'apologia del cristianesimo di Chateaubriand, il lettore può chiedersi quale particolare forma di genio illumini il paesaggio di un'infanzia cattolica. Forse, sembra dirci l'autore, il precoce dimorare in un «guscio di inquietudine» all'appalesarsi di ingannevoli splendori e lusinghiere promesse, arresi «a quel tanto di notte portata nelle mani». O ancora la scoperta, «oltre la siepe lucida del sonno», di un niente spalancato sull'inanità del desiderio di felicità e sullo specchio buio del cuore dove si abolisce il riso della vita. L'infanzia è dunque iniziazione a una conquista di sé che precipita nella parola impronunciata di un dio distratto, i cui rari doni la nostra fulgida cura invano reclama. Il percorso di questa moderna lezione di tenebre sviluppatosi nelle prime parti del libro, in cui l'affiorare di remoti accadimenti autobiografici si mescola allo struggente ricordo di amici scomparsi (il tombeau di Camillo Pennati) e alla voce degli amati poeti, trova il suo compimento nella sezione finale, Autoritratto in veste di David, dedicata a Giorgione. Nell'attraversamento dell'opera del maestro rinascimentale, infatti, c'è come l'indicazione di una vocazione e di un destino ai quali nessuno può sottrarsi: «perché senza emblemi di morte duri questo enigma di luce riconquistata».
12,00

Augusto

Augusto

Ermanno Bencivenga

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2021

pagine: 68

La plebe, stupida e inetta, acclamerà il vincitore di turno, godrà nel vederlo caduto in disgrazia, oltraggerà il suo cadavere; ma soprattutto affollerà le taverne e le arene, dove si consumeranno i pasti e i giochi con cui hai cementato il tuo potere e mille tuoi sosia vorranno fondare il loro. Un giorno qualcuno guarderà con stupore a questa tua città eterna e si chiederà come avesse potuto essere la patria di Cincinnato e Scipione, e perché non fosse stata inghiottita dagli inferi secoli prima. Ma la sua eternità, il suo degrado insensibile e inarrestabile, saranno la sua condanna.
12,00

Il Mediterraneo prima delle colonne

Il Mediterraneo prima delle colonne

GIOVANNI VALLE

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2021

pagine: 114

Tra contemplazione e ricerca, bagliori di quiete o di concitazione, questa raccolta poetica disegna, per luoghi e momenti, un viaggio attraverso lo spazio che lega ogni io a un tutto, quel ridotto "prima delle Colonne" che appare chiuso nella sua invalicabile finitezza. E tuttavia, nel paesaggio impreciso fatto di famigliare e ignoto, al Poeta e al Lettore - entrambi necessari al viaggio - è dato di esplorare, per analisi o illuminazione, con sguardo spesso caustico, insieme impietoso e amorevole, quel luogo nuovo e incessante cui tornare, dove lo schiamazzare delle solitudini lascia a volte trapelare spiragli di silenzi che alludono a un sapere; dove anche l'inevitabile naufragio può concedere, inatteso, il rassicurante conforto di un approdo.
12,00

Nel mare degli esclusi dalla terra

Nel mare degli esclusi dalla terra

Pier Mario Giovannone

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2021

pagine: 60

«Per un padre e un figlio hai deciso di saldare le vite, la tua in mezzo, con dei versi corti, assetati. Saldatura a fiamma di acetilene, a incandescenza dell'elettrodo: il saldatore deve staccare spesso. A braccia di traliccio che reggono fili sospesi, somigliano le pagine che ho letto. Ma sono vive, allora sono vertebre». (Erri De Luca)
12,00

Accessi

Accessi

Patrizia Santi

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2020

pagine: 68

È la memoria a farsi voce nella voce, a rendere, quanto, per mulinello-ricordo è rimasto dall'atto fondativo della voce stessa, dal punto di un primo, e susseguente contatto col mondo. Ed è attraverso una rievocazione emotiva, che gli antenati con la loro storia personale, il loro destino nella singolarità, ritornano alla voce come discrete unità temporali, come minuscole superfici di terre e acque, di golene e argini, come luoghi esclusivi di ciascuno. I Padri ritornano come affetto accaduto, nella transumanza d'esistenza, laddove il cielo li ha resi azzurri istanti di valore e consolazione, nell'attesa-incanto del loro ricomparire, restare.
12,00

Contro l'angelo

Contro l'angelo

Paola Nasti

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2020

pagine: 86

La fuga, l'allontanamento sono ambigue possibilità di salvezza. Ci si può salvare nelle selve, nello sperdersi in un bosco; o nelle profondità marine, ben rinchiusi in una cassa; ci sono smarrimenti e fughe attuati senza mai allontanarsi dalla propria stanza. Anche lo scrivere poesia può essere un passo laterale rispetto alla realtà, alla sua solida, disarmante, ottusa compattezza. La parola fuga denota, del resto, molte cose: è ciò che si insinua tra le piastrelle, che le tiene insieme e le separa allo stesso tempo; è una forma musicale sublime; è l'evasione del grande Houdini; è lo svolazzare fatuo dell'Angelo che non sa più scendere.
12,00

L'ombra del mondo

L'ombra del mondo

Pietro Montorfani

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2020

pagine: 95

«A quest'ora / innaffiano i giardini in tutta Europa». Chi non ricorda il nitore e l'ansietà di questi versi del giovane Sereni, posti a un passo dall'incanto invernale che inaugura Frontiera, prima che tutto precipiti? E che rinviano a quell'ésprit européen, così vivo nella cultura entre deux guerres, destinato a rinascere dalle rovine dell'ultimo conflitto e a fruttificare nei decenni a venire, non esclusi gli ultimi sempre più inquieti, sempre più colmi di minaccia. Di questo parla il bel libro che stiamo per aprire, e ce ne faremo persuasi accompagnando il suo autore per un viaggio attraverso un continente che non è solo una geografia, ma è in primo luogo un'idea. Un'idea che si nutre di più idee, di città e di confini, rilievi e corsi d'acqua, di memoria e progetto, e inevitabilmente di dubbi e domande. Marco Vitale
12,00

I quattro gesti della creazione

I quattro gesti della creazione

Sonia Gentili

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2020

pagine: 108

"I quattro gesti della creazione" sono quelli con cui un mondo, un'opera d'arte, un essere vivente vengono alla luce, vivono e poi tornano ad dissolversi nel buio. Le quattro sezioni del libro - Nascita, Nome, Tempo, Buio - rifiutano il mito della creazione divina - il gesto fuori dal tempo, imperturbabile - e abbracciano la realtà della generazione "terrena" il cui gesto - dare alla luce - è immerso nel tempo, nel dolore, nel cerchio della vita e della morte. Di quest'opera l'autrice ha in preparazione una versione per il teatro, che esplora sul nesso tra parola poetica e gesto corporeo.
15,00

Voces

Voces

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2020

pagine: 105

Questa plaquette nasce nel corso di Letteratura italiana di Paola Baioni. Gli studenti hanno dimostrato molto interesse nel dialogo tra editoria e poesia, unitamente a un grande desiderio di scoprire un mondo a loro poco noto, che si 'esaurisce' nelle grandi voci degli autori della prima metà del Novecento, o poco più. Le tavole rotonde con alcuni giovani poeti e con l'editore, hanno acceso negli studenti un desiderio di conoscere, di ascoltare, di provare a misurarsi con la poesia. Le tematiche che costituiscono questa plaquette sono classiche: l'amore, la vita la speranza, la madre, il silenzio. Un occhio attento leggerà, tra le righe, il bisogno di poesia di questi giovani (e non solo): emerge una necessità urgente di poesia, di bellezza, di luce che squarcia il buio, di infinito... Qualcuno aveva già abbozzato dei timidi tentativi di scrittura, che ora hanno dato vita a queste pagine. Al lettore si chiede di apprezzare il coraggio dei ragazzi che, per la prima volta, un poco emozionati, sono saliti su un palco, per parlare pubblicamente. Nel momento in cui si va in stampa, la studente Debora Di Corrado, improvvisamente, sale al cielo. A lei è dedicata questa plaquette, che contiene una sua poesia, alla quale è affidata la sua voce.
15,00

Addizioni

Addizioni

Lino Angiuli

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2020

pagine: 168

Queste "Addizioni" sono quelle di un poeta che scopre nel numero il ritmo basilare di un ragionamento con se stesso, con i suoi simili e con la cosiddetta natura: una compagna di viaggio capace di condurlo a dare ascolto e a interpretare tutto ciò che ricade sotto i sensi. Ne scaturisce una lezione anti-antropocentrica, in cui le ragioni poetiche sono cercate lontano dalla "dittatura dell'io", all'incrocio fra privato e collettivo, poesia e prosa, scrittura e oralità, umanesimo ed "ecosofia". Nell'ultima sezione le "Addizioni" danno luogo a un bilancio provvisorio che rinviene in un'opera cinquantennale le tracce di un "filo verde" da Angiuli sempre più nettamente seguito come strada maestra per affrontare il labirinto della contemporaneità.
15,00

La sete

La sete

Elena Buia Rutt

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2019

pagine: 82

"Elena Buia Rutt appartiene a quella categoria di poeti che fanno della poesia un gesto ultimo, sostanziale ed essenziale. Nei suoi testi, spolpati, snervati sino all'ossessione, appaiono gesti e valori primordiali. La vita, restituita ai suoi elementi primi, ha modo così di ritornare alla grandezza profonda, alla sua epica oramai dimenticata, per miopia della stragrande maggioranza di autori, incapaci di coglierne anche il più remoto riverbero. In Elena Buia Rutt, simboli e squarci vivono sulla pelle dei suoi cari, entro l'habitat dell'uomo metropolitano, nell'ordinario svolgimento, apparentemente banale, cui tutti siamo chiamati a vivere. Perché Elena non punta a questo mondo, ma all'altro, le sue parole sono ponte tra noi e la nostra terra futura. Quella dove tutti saremo per sempre". Daniele Mencarelli
12,00

La vestaglia del padre

La vestaglia del padre

Alessandro Moscè

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2019

pagine: 118

Questa raccolta poetica nasce specialmente da un fatto cruciale: la morte di un genitore e la conseguente ricaduta sull'esistenza del figlio, che rivede, come in un film muto, gli episodi salienti del padre specie durante la sua permanenza a Roma, da giovane, per motivi di lavoro. La rara intensità ed emozionalità unisce i due non solo nel legame di sangue, ma anche, soprattutto, nel ricordo e nella passione comune per la Lazio, la squadra di calcio che rappresenta una vicinanza ideale che non avrà fine, il punto d'incontro tra passato e futuro che si muove nelle maglie bianco-celesti della squadra durante le partite domenicali. E inoltre le vicissitudini e l'eco della quotidianità, il mito dell'infanzia e dell'adolescenza (altro punto forte, da sempre, della poetica di Alessandro Moscè), l'appartenenza ad un luogo identitario, l'incontro con i malati psichici di un ex manicomio.
12,00

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